Escursione tra i mosaici di ravenna

11 aprile 2009 sabatoCon partenza alle ore 6:15, andiamo a passare i tre giorni pasquali a Milano Marittima. Decidiamo di passare dal Muraglione e, dopo circa tre ore di traffico inesistente, arriviamo a destinazione. Non abbiamo fissato nessun albergo: dopo due o tre tentativi, ne troviamo uno che sembra fare al caso nostro. E’ l’...
Scritto da: graziano
escursione tra i mosaici di ravenna
Partenza il: 11/04/2009
Ritorno il: 13/04/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
11 aprile 2009 sabato

Con partenza alle ore 6:15, andiamo a passare i tre giorni pasquali a Milano Marittima.

Decidiamo di passare dal Muraglione e, dopo circa tre ore di traffico inesistente, arriviamo a destinazione. Non abbiamo fissato nessun albergo: dopo due o tre tentativi, ne troviamo uno che sembra fare al caso nostro. E’ l’ Hotel Luxor; è piuttosto caro: infatti per due giorni B&B abbiamo speso 260,00 euro. Dopo ci accorgiamo che è un problema trovare parcheggio nelle sue vicinanze; perché, nonostante che l’albergo ci fornisca di un permesso di parcheggio gratuito nelle spazi a pagamento del comune, sovente è difficile trovare un posto libero, infatti gli appositi spazi sono a disposizione di tutti. Non osiamo immaginare cosa possa succedere nei mesi estivi, visto che una volta abbiamo trovato il primo posto libero a circa due chilometri. E alla reception ci avevano detto che non c’erano assolutamente problemi di parcheggio! Meno male che ci piace camminare! Ci sistemiamo e abbiamo il tempo prima di pranzo di prendere contatto con la località marina che è nel comune di Cervia.

Ci sono dei bei negozi e tanta gente, andiamo a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia (i prezzi sono alti) Il nostro scopo non è una gita al mare, ma visitare i luoghi artistici delle vicine zone e soprattutto Ravenna.

Alle 16:00 circa siamo alla basilica di Sant’Apollinare in Classe: il tempo è buono, il prato antistante la chiesa è tutto pieno di margherite e il campanile cilindrico si innalza verso il cielo sereno. Con tre euro a testa, possiamo visitare l’interno: la conca absidale con il celebre mosaico della trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor e la grande croce gemmata, con alla base Sant’Apollinare in mezzo ai fedeli raffigurati in un gregge.

Due file di colonne separano la navata centrale dalle due laterali più piccole, sulla navata di destra ci sono sarcofagi con figure incise a rilievo usate per la sepoltura dei vescovi di Ravenna fino all’VIII secolo.

Da qui, andiamo a Sant’Apollinare Nuovo, ma lo vediamo solo esternamente poiché è già tardi (ci torniamo domani).

Andiamo quindi al Mausoleo di Teodorico che si trova a circa tre/quattro Km a nord dentro un verde parco.

Da qui è facilissimo riprendere la strada per Milano Marittima, troviamo un po’ di traffico in zona Mirabilandia.

12 aprile 2009 domenica di Pasqua Dopo colazione siamo partiti per terminare la visita a Ravenna.

Il percorso inizia dal Battistero Neoniano: qui facciamo un biglietto multiplo per il Battistero stesso, Sant’Apollinare Nuovo, San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia ( euro 10:50 cadauno).

Il Battistero Neoniano è un battistero ortodosso; nell’interno troviamo al centro il fonte battesimale ottagonale con ambone per il celebrante (di solito il vescovo); la cupola ha un mosaico che raffigura San Giovanni Battista che battezza Gesù immerso fino alle ginocchia nel Giordano con intorno i dodici apostoli che incedono con identico passo, come guidati da un ritmo musicale.

Il Battistero Neoniano si trova accanto al Duomo.

Da qui ci dirigiamo verso San Vitale; vi giungiamo dopo un quarto d’ora.

San Vitale è una chiesa che si trova a tre metri sotto il livello della strada. E’ senz’altro l’espressione più grande dell’arte bizantina in occidente. L’interno non ha navate ma ha il nucleo centrale sormontato da una cupola con affreschi che risalgono alla fine del 1700 che poggia su otto pilastri ed archi.

Gli splendidi mosaici bizantini si trovano nelle pareti e nella volta del presbiterio e anche nella conca absidale.

Nella conca absidale è raffigurato Cristo seduto su un globo turchino nell’atto di consegnare la corona a San Vitale; nella parte inferiore ai due lati ci sono due mosaici: a destra l’Imperatrice Teodora con calice dorato, a sinistra invece l’offerta dell’Imperatore Giustiniano con patena dorata insieme al Vescovo Massimiliano.

Nell’arco che introduce al presbiterio ci sono due delfini con le code annodate; nel presbiterio nella parete di sinistra c’è Abramo che sta per sacrificare il figlio Isacco all’ombra di un albero, nella parete di destra invece l’offerta di Abele e quella di Melchisedech. Nella volta ci sono numerosi motivi decorativi di animali terrestri e pesci, il tutto culmina in una ghirlanda che racchiude in un cielo stellato l’Agnus Dei; la ghirlanda è sorretta da quattro angeli che poggiano i piedi in globi azzurri.

Ai lati dell’arco due cipressi si elevano davanti alle mura di Gerusalemme e Betlemme, sotto le quali sono raffigurate due palme cariche di frutti.

Usciamo e ci dirigiamo con pochi passi verso quel “gioiellino” del Museo di Galla Placidia in cui si entra in gruppi limitati ogni cinque/sei minuti.

E’ questo un insigne monumento ben conservato e giunto a noi senza alterazioni; è certo che non abbia mai contenute le spoglie della celebre figlia di Teodosio, sembra che sia stata sepolta a Roma nel mausoleo di famiglia vicino al Vaticano.

L’esterno dell’edificio è semplice e tozzo perché interrato per circa un metro e mezzo, è a pianta a croce latina con dieci finestrelle corte e strette. L’interno al contrario è molto sontuoso: i mosaici coprono completamente le volte dei quattro bracci e la cupola centrale; al centro della cupola è posta una croce circondata da stelle dorate con i quattro simboli degli evangelisti; ci sono anche alcuni apostoli ai cui piedi una coppia di colombe si disseta ad un vaso colmi d’acqua; nella lunetta sopra la porta il mosaico del buon pastore che raffigura cristo che accarezza una pecora.

Si possono ammirare tre sarcofagi di marmo greco con lavorazione tipica dell’arte ravennate.

Dopo pranzo, è nostra intenzione andare a Sant’Apollinare Nuovo; lungo il tragitto troviamo la Basilica di San Francesco del XII secolo, nelle cui vicinanze vi è la Tomba di Dante.

Presto arriviamo a Sant’Apollinare Nuovo la cui facciata, preceduta da un portico, ha alla destra un armonioso campanile cilindrico.

L’interno è a tre navate divisa da colonne con capitelli corinzi; anche qui ci sono mosaici che, nella fascia superiore raccontano episodi della vita di Cristo, in quella inferiore ci sono trentasei figure di santi e profeti; subito sopra le colonne, a destre ventisei figure di martiri vestiti di bianco, a sinistra ventidue vergini con tuniche ricamate in oro.

Da qui ci dirigiamo al Battistero degli Ariani così chiamato per distinguerlo da quello degli Ortodossi.

L’edificio è interrato di circa due metri e mezzo ed è a forma ottagonale; la decorazione della cupola ricorda quello Neoniano: medaglione centrale con battesimo di Cristo, attorniato dagli apostoli che hanno in mano una palma. Ritorno in albergo e riposo per la giornata intensa.

13 aprile 2009 lunedì dell’Angelo Oggi lasciamo l’albergo verso le nove e mezzo e, per tornare a Firenze, decidiamo di passare da Faenza dove giungiamo dopo un’ora.

La cittadina. Famosa per le ceramiche, ha un grande spazio nel centro costituito da due piazze contigue (Piazza del Popolo e Piazza della Libertà).

Nella Piazza del Popolo ci sono la Torre dell’Orologio e il Palazzo del Podestà, in quella della Libertà il Duomo e una fontana del 1700. Non ci allontaniamo dalla città senza comprare un “ricordo” di ceramica.

Per strada ci fermiamo per il pranzo a Brisighella, altra splendida cittadina dove si mangia anche bene.

Facendo poi a ritroso la “strada della gara podistica del Passatore” (Firenze/Faenza km 100), giungiamo a casa verso le diciotto e trenta. Per altri viaggi e foto vai al nostro sito WWW.Webalice.It/graziano.Alterini



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