Città del Tufo 2008

Per il ponte del 25 aprile da tempo mi ero messa in testa che dovevamo proprio partire, sono solo tre giorni…quindi senza andare troppo lontano! Questa volta faccio tutto io (Ilaria), scelgo il posto, prenoto l’agriturismo e leggo tutte le informazioni relative alla zona. A giudicare da quanto trovo scritto sulla guida Pitigliano e i paesi...
Scritto da: seguendogil
città del tufo 2008
Partenza il: 25/04/2008
Ritorno il: 27/04/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Per il ponte del 25 aprile da tempo mi ero messa in testa che dovevamo proprio partire, sono solo tre giorni…Quindi senza andare troppo lontano! Questa volta faccio tutto io (Ilaria), scelgo il posto, prenoto l’agriturismo e leggo tutte le informazioni relative alla zona. A giudicare da quanto trovo scritto sulla guida Pitigliano e i paesi limitrofi sembrano il luogo adatto per trascorrere qualche giorno, molto carini e soprattutto molto meno turistici della gran parte della Toscana. Tra i tanti agriturismi che trovo in rete quello che mi sembra più convincente è Le Gore (http://www.Agriturismo-legore.It), la proprietaria Lorena risponde sempre con molta celerità alle richieste che invio tramite mail, si dimostra davvero molto disponibile, questo è già un punto a suo favore e poi l’immagine della signora che tira la pasta a mano sul sito convince anche Giuseppe! 1° Giorno Partiamo venerdi 25 verso le 8.15, troviamo un po’ di traffico, ma per fortuna non troppo considerando che inizia il ponte e stanno partendo tutti, è il caso di dire che essere mattinieri paga! Facciamo l’autostrada Roma-Orte e poi seguiamo le indicazioni del navigatore, così verso le 10.30 siamo già nei pressi di Pitigliano. Questa zona è famosa per essere stata interamente scavata nel tufo, girando per le strade principali che portano ai paesi ci troviamo ad attraversare lunghe vie cave, scavate nella roccia di tufo ed è facile scorgere colombari ben conservati anche ai lati della strada.

Sovana Per cominciare il nostro giro scelgo di partire da Sovana, il più piccolo dei paesi visitati in questi giorni, ma forse anche il più bello! Il navigatore ci porta dritti dritti verso le necropoli, allora decidiamo di partire proprio da qui. Inutile dire che tutte la necropoli è scavata nel tufo, iniziamo una passeggiata di circa un ora all’interno di un boschetto dove sono conservati i resti di antiche tombe, la più celebre e maestosa è la Tomba di Ildebranda. All’interno del percorso c’è poca gente e la passeggiata è molto piacevole anche se bisogna avere delle scarpe comode per affrontarla. Dopo aver visto le tombe concludiamo il giro passando per la più famosa e suggestiva delle vie cave della zona “il cavone”. Usciti dalla Necropoli ci rechiamo verso il paese vero e proprio, un piccolo gioiello. Il paese si visita in poco tempo, ma è davvero bello, parte dalle rovine della Rocca Aldobrandesca passa per la piazza principale e arriva sino al Duomo di S. Pietro, basta seguire un’unica via. In questo paese si trovano solo un centinaio di persone ed i negozi da vedere non sono tanti, ma tutti graziosi, a partire dalla bottega di ceramica che si trova subito dopo la Rocca e dal negozio di artigianato in legno, sino al bellissimo negozio di cuoio che si trova in piazza, da sottolineare anche il simpatico negozio che vende i giochi della tradizione.

La cosa più bella da visitare è senza dubbio la piccola chiesa di S. Maria, un vero capolavoro! Pitigliano Terminato il piccolo giro a Sovana ci dirigiamo verso Pitigliano, è quasi ora di pranzo e appena arrivati cerchiamo subito un posto dove andare a mangiare. Entriamo in una specie di enoteca che si trova poco prima della piazza pricipale dove è possibile prendere taglieri di salumi e formaggi da mangiare sorseggiando un bicchiere di vino, il servizio è lentissimo, ci pentiamo un po’ per la scelta! Dopo il lungo pranzo ci dirigiamo verso Palazzo Orsini, il biglietto costa poco, ma dentro non c’è un gran chè d’interessante, a parte qualche sacra reliqia e una piccola sala delle torture. Usciti dal palazzo ci dirigiamo verso la zona ebraica, Pitigliano e i paesi limitrofi hanno ospitato in passato grandi colonie di ebrei, ne troviamo pertanto un’impronta decisiva in varie parti del paese ed anche nella tradizione culinaria del posto. La visita al ghetto non è entusiasmante ed anche la sinagoga lascia a desiderare. Pitigliano nel complesso è un bel paese, si erge interamente su alti massi di pietra tufacea, l’impressione che si ha vedendolo da sotto mentre si arriva è davvero suggestiva, ma l’interno del paese non è all’altezza delle mie aspettative.

Arrivo in Agriturismo L’arrivo in agriturismo è abbastanza complicato, il cartello con l’indicazione sbagliata del numero di Km mancanti e io che dimentico a casa il numero di telefono della proprietaria di certo non aiutano la ricerca, il navigatore ci porta sino al cimitero di Montebuono…Da nessuna parte era scritto seguire per Selvena!!! Alla fine riusciamo ad arrivare, ma che impresa! L’agriturismo è carino anche se mi disturba un po’ il fatto che qua e la siano depositati materiali da costruzione…Stanno infatti costruendo un appartamento per altre 4 camere. Ci accoglie Lorena, la proprietaria dell’agriturismo che ci accompagna verso il nostro piccolo appartamento, piccolo si, ma molto ben pulito, unica pecca è l’assenza del bidè. Decidiamo che per concludere la giornata ci facciamo un giro anche a Sorano e chiediamo a Lorena un consiglio su dove andare a mangiare, Lorena ci consiglia la Locanda dell’Arco e noi fiduciosi prenotiamo li.

Sorano Un rapido giro del paese, il tempo di affacciarsi dalla bella terrazza panoramica per vedere il masso leopoldino e siamo subito con le gambe sotto al tavolo. La locanda dell’Arco è un grazioso ristorantino casareccio a conduzione familiare, il menù non è molto ampio ma il cibo davvero ottimo e i prezzi molto bassi. Spendiamo 20 € a testa prendendo vino, acqua, 1 antipasto (crostini soranesi davvero molto buoni), 2 primi, 1 secondo e 2 dolci. Mangiamo un ottimo formaggio di nome conterosso. Il suggerimento di Lorena è stato davvero azzeccato.

2° Giorno Sorano Siccome il giro di Sorano fatto nel giorno precedente è stato davvero sbrigativo per via della fame e della conseguente fretta di andare a cena decidiamo di tornare a Sorano, visitiamo quindi la poderosa Fortezza Orsini, una delle più importanti opere di architettura militare del medioevo, o almeno quello che ne resta…Riscendiamo poi verso il paese dove è d’obbligo una fermata al bellissimo negozio d’artigianato ligneo che si trova poco dopo l’ufficio del turismo. A Sorano ci fermiamo anche a fare benzina al distributore che si trova all’ingresso del paese, è un po’ caro, ma siccome in giro non ne abbiamo visti altri ci fermiamo lo stesso.

S. Quirico Vitozza Partiamo alla volta di S.Quirico “Vitozza” alla ricerca delle cascatelle che sono ben pubblicizzate nei depliant presi nei vari uffici del turismo. Arriviamo in paese e seguendo le indicazioni ci ritroviamo a fare una visita per le grotte riupestri del paese, la camminata da fare per raggiungerle non vale la visita, le grotte sono più o meno tutte uguali e sperdute tra il bosco e le abitazioni di campagna. Scoraggiati decidiamo di andarcene senza cercare le cascate e senza neanche visitare il paese.

Scansano Questa volta ci dirigiamo verso una meta più lontana: Scansano il paese del Morellino, dopo il lungo viaggio per raggiungerlo il paese ci delude, oltre ad una bella passeggiata lungo il perimetro esterno non c’è praticamente nulla da vedere, ci fermiamo comunque a pranzo in un’enoteca dove approfittiamo per l’acquisto di qualche bottiglia di buon vino…Almeno quello!!! Chiediamo alla proprietaria dell’enoteca qualche bel paese nei dintorni da visitare e ci consiglia Roccalbegna, noi raccogliamo l’invito e partiamo. Roccalbegna Eccoci in un paese molto grazioso, assolutamente privo di turisti, ma che merita una visita. Appena arrivati notiamo l’imponente Rocca che sovrasta un’alta rupe, chiediamo ad alcun signori del posto quanto ci voglia per raggiungere la Rocca a piedi e loro ci tranquillizzano rispondendo che al max ci vorranno 10 minuti…Rincuorati da questa risposta partiamo. I 10 minuti più faticosi della nostra vita…La salita è ripidissima e dopo cominciamo delle alte scale disconnesse, arriviamo in cima col fiatone, ma che bella vista, da lassù si vede tutto il paese. Notiamo quindi una bella chiesetta proprio al centro del paese ed un edificio in lontananza che attira la nostra attenzione. La discesa è altrettanto faticosa, ma ne usciamo incolumi, così ci dirigiamo verso la Chiesa. La chiesa è graziosa, ma niente di trascendentale, dalle indicazioni che si trovano all’esterno della stessa capiamo che l’edificio visto dall’alto è il cassero (elemento di fortificazione lungo la cinta muraria tipico del sud della Toscana). Non rimane gran ché di quello che doveva essere, ma qui c’è una fantastica terrazza dove fotografare la rocca di rimpetto.

Saturnia Per concludere il giro passiamo anche per Saturnia, le terme sono veramente sovraffollate, quindi passiamo avanti e ci andiamo a prendere un bel gelato all’omonimo paese, dove oltre al buon gelato non troviamo nulla di interessante.

Cena in agriturismo La seconda sera decidiamo di cenare in agriturismo, il clima è molto familiare, mangiamo insieme ai proprietari e agli altri ospiti dell’agriturismo, una bella tavolata e soprattutto un bel modo per fare nuove conoscenze, poi, neanche a farlo apposta, ci ritroviamo seduto al fianco di 2 simpatiche coppie di romani che ci rallegrano la serata, insieme al proprietario Davide (marito di Lorena) anche lui romano e soprattutto romanista che da subito intavola con Giuseppe una chiacchierata tutta calcistica… La cucina è davvero buona, si sente la sapiente mano casareccia della mamma di Lorena. Le porzioni sono esagerate e noi finiamo col fare tris del primo e bis del secondo, da bere poi certo non manca, in particolare ampia scelta sugli ammaza caffè, quasi tutti di produzione propria! Ce ne torniamo in camera pieni e soddisfatti per la bella serata trascorsa.

3° Giorno Il programma del giorno è quello di fare un rapido giro nei paesi già visitati per comprare qualche pensierino, quindi passiamo la mattinata ancora in giro per Pitigliano e Sorano, poi per evitare le code del rientro decidiamo di riprendere la strada di casa, programmando una sosta per pranzo a Bolsena.

Bolsena Un breve giro per il paese per cercare il posto giusto dove mangiare, appena passiamo davanti al ristorante “da Picchietto” ci convinciamo ad entrare. Che fortuna il posto è dotato di cortile interno, quindi possiamo mangiare all’aperto! Scegliamo un menù a base di pesce di acqua dolce cercando di assaggiare le pietanze locali, certo il pesce di mare è un’altra cosa, ma del pranzo non ci possiamo proprio lamentare. Subito dopo pranzo una bella passeggiata sul lungolago per digerire e siamo di nuovo in macchina pronti per tornare a casa, ma con un bagaglio di bei ricordi da riportare.



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