Filicudi on foot

Quando arrivi a Filicudi rimani un attimo smarrito:abituato ai mille rumori della città, il silenzio dell’isola ti colpisce, il ritmo lento, i pochi negozi, i tre o quattro locali con una cucina tipica del posto .Tutto a Filicudi, una delle isole Eolie più incontaminate e selvagge, ti invita a rallentare, ad osservare i mille blu del mare, a...
Scritto da: det
filicudi on foot
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Quando arrivi a Filicudi rimani un attimo smarrito:abituato ai mille rumori della città, il silenzio dell’isola ti colpisce, il ritmo lento, i pochi negozi, i tre o quattro locali con una cucina tipica del posto .Tutto a Filicudi, una delle isole Eolie più incontaminate e selvagge, ti invita a rallentare, ad osservare i mille blu del mare, a sentire l’odore dei fiori, a gustare i gusti forti del cappero e del pesce.

Ovviamente il mare la fa da padrone con le sue acque limpidissime e i suoi fondali dalla fauna e flora ricchissime; ma Filicudi ha un fascino speciale anche sulla terraferma. Molti sono i sentieri da percorrere e avventurarvisi è un modo diverso per conoscere l’isola.

Il primo sentiero parte da Pecorini a Mare, piccolo porticciolo di pescatori, e porta in circa 50 minuti fino Filicudi Porto:è una vecchia mulattiera che si snoda tra ruderi e case stupende, immerse tra una vegetazione tipicamente mediterranea, dipinte di rosa, azzurro e ocra come nella più autentica tradizione eoliana. Piante di capperi ovunque e qui e lì donne del posto chine a raccogliere i preziosi frutti;raramente qualche capra o un asino…Su tutto l’odore forte del mare e il frinire dei grilli.

Uno scenario diverso è quello che offre la stradina che da Filicudi Porto porta al sito archeologico di Capo Graziano dove sono stati rinvenuti i resti di un villaggio e di una necropoli risalenti al 3000 a.C. Molti reperti sono stati trasferiti al museo di Lipari ma le fondamenta sono perfettamente visibili e il posto vale una visita.

Facile da raggiungere in circa 40 minuti è il micronucleo abitativo isolato di Zucco Grande, abbarbicato sul fianco dell’omonimo vulcano. Il sentiero parte dalla strada asfaltata, appena prima degli ultimi due tornanti che raggiungono Val di Chiesa.

Più difficile invece, raggiungere il monte Fossa delle Felci da cui si gode un magnifico panorama sull’arcipelago;il percorso non è segnato e bisogna farsi accompagnare da una guida.

Esiste poi un piccolo sentiero che parte da circa cinque tornanti prima di arrivare a Pecorini a Mare: è molto comodo e sicuro e consente di affacciarsi sul lato ovest dell’isola, fatto di scogliere ripidissime a picco sul mare e di un faraglione detto “la canna”.La bellezza del paesaggio toglie il respiro:solo qualche barca all’orizzonte e tantissimi gabbiani.



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