ISOLA D’ELBA: mare e miniere

Partenza: 27 ottobre 2006 Rientro: 1 novembre 2006 Venerdì, 27 ottobre (Santena, Versilia Ovest). Partenza alle 21,15 per il consueto viaggio di tutti gli anni in visita ai defunti che riposano nei cimiteri di San Vincenzo e Piombino. Quest’anno dopo le visite ci recheremo sull’Isola d’Elba. Abbiamo viaggiato molto bene fino a...
Scritto da: Franco & Carla
isola d'elba: mare e miniere
Partenza il: 27/10/2006
Ritorno il: 01/11/2006
Viaggiatori: in coppia
Partenza: 27 ottobre 2006 Rientro: 1 novembre 2006 Venerdì, 27 ottobre (Santena, Versilia Ovest).

Partenza alle 21,15 per il consueto viaggio di tutti gli anni in visita ai defunti che riposano nei cimiteri di San Vincenzo e Piombino. Quest’anno dopo le visite ci recheremo sull’Isola d’Elba.

Abbiamo viaggiato molto bene fino a Genova, dove a causa di cantieri di lavoro sul tratto autostradale compreso tra Genova Voltri e Genova Aeroporto siamo stati costretti a lasciare l’autostrada e attraversare la città in un indescrivibile ingorgo.

Questo ci ha causato un ritardo di oltre un’ora e pertanto anziché trascorrere la notte a San Vincenzo, come previsto, l’abbiamo trascorsa nell’area di servizio Versilia Ovest in compagnia di un paio di altri camper.

Sabato, 28 ottobre (Versilia Ovest – San Vincenzo – Piombino – Marciana Marina – Marina di Campo) La notte è stata assai disturbata dal rumore del traffico e da camion che arrivavano e altri che partivano. Alle 8 e 20 anche noi abbiamo lasciato l’area e un’ora dopo eravamo parcheggiati davanti al cimitero di San Vincenzo (Km. 388).

Alle 11,00 eravamo al cimitero di Piombino.

Successivamente ci siamo recati al porto, abbiamo deciso di prendere il traghetto delle 13 e 30 in modo da poter prima consumare il pranzo e pertanto dopo aver fatto i biglietti ci siamo spostati al molo 8 da dove ci saremmo imbarcati subito dopo il pranzo.

All’orario previsto il traghetto è salpato ed in perfetto orario (14,30) siamo sbarcati a Portoferraio: la giornata è estiva nonostante fine ottobre ed è un buon inizio ed un ottimo presagio per questa breve vacanza.

Appena usciti dalla stiva del traghetto si è percorso viale Elba, al semaforo abbiamo svoltato a sinistra e qui c’è l’imbarazzo della scelta, un parcheggio a destra ed uno a sinistra, noi abbiamo optato per quello a destra adiacente a delle abitazioni per mettere a punto un minimo di programma.

E’ subito iniziato il tour dell’isola, la prima sosta si è fatta su un punto panoramico della strada proprio sopra lo scoglio detto “della Paolina” dove, si dice, venisse a prendere il sole la sorella di Napoleone Bonaparte (Paola) quando questi era in esilio sull’isola. Sulla destra il golfo di Procchio, una delle più belle spiagge sabbiose dell’Elba.

Lungo il percorso, caratterizzato da pini e lecci, è un susseguirsi continuo di stupendi panorami e spiagge spesso raggiungibili solo dal mare.

La sosta successiva è stata a Marciana Marina. Abbiamo parcheggiato in una tranquilla via adiacente il lungomare e a piedi si è raggiunto il Borgo Cotone (ad una estremità del lungomare) che è l’antico borgo di pescatori con vecchie case costruite sugli scogli a strapiombo sul mare con le barche tirate in secca davanti alla porta di casa. Queste immagini ci hanno ricordato alcuni borghi visti alle Cinque Terre.

Da qui è iniziata la lunga passeggiata fino all’estremità opposta del lungomare dove svetta una Torre. Il percorso è caratterizzato da una lunga spiaggia costituita da una stretta striscia di sabbia e dall’altra parte vecchi edifici colorati. L’ultimo edificio è il “Cantinone” vecchia enoteca nella quale entrai la prima volta circa 30 anni e che oggi ho trovato completamente ristrutturata come ambiente ma invariata come merce in vendita; vi si trovano sempre ottimi prodotti dai dolci tipici ai vini da pasto e da dessert dell’Elba.

Naturalmente sono stati d’obbligo assaggi e conseguenti acquisti.

Abbiamo ripreso il percorso dopo aver fatto merenda a base di dolci sulla spiaggia ghiaiosa di fronte al Cantinone. Strada molto tortuosa ma molto bella, siamo sui 2-300 metri di altezza e la strada è delimitata da numerosi castagni. Dopo una breve sosta a Poggio per ammirare dall’alto Marciana Marina ed il suo bel golfo. Siamo passati per Marciana, S. Andrea, Zanca, e qui la strada costeggia il mare dall’alto e gli spettacoli ai quali assistiamo sono meravigliosi.

Molto belle sono le spiagge di Fetovaia e di Cavoli.

E’ ormai buio quando arriviamo a Marina di Campo, ci siamo sistemati in un bel parcheggio all’inizio del paese, a 2-300 metri dal mare, in piazza dei Granatieri, ci sono altri camper e all’ entrata c’è la sbarra che però è aperta, in alta stagione parcheggiare qui sarà un sogno in quanto la sbarra sarà giù.

Il parcheggio è gratuito e ci sono anche i servizi igienici aperti dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.

Facciamo una veloce passeggiata sul vicino lungomare e poi rientro al camper per la cena ed il pernottamento. Domenica, 29 ottobre (Marina di Campo – Capoliveri – Porto Azzurro) Notte molto tranquilla e risveglio con l’ora solare, il tempo continua ad essere estivo sole e temperatura gradevolissimi. Ci siamo diretti a piedi al porticciolo percorrendo una parte del tragitto in un bellissimo viale con altissimi pini, qui abbiamo raccolto i primi pinoli, poi abbiamo percorso il lungomare fino ad arrivare alla fine del porticciolo dove sono numerose le imbarcazioni da pesca.

Abbiamo gironzolato per le viuzze adiacenti il porticciolo e poi abbiamo deciso di andare a prendere il camper e portarlo sul molo. Abbiamo percorso il lungomare che corre a fianco di una bellissima spiaggia sabbiosa lunga almeno 3 chilometri alla fine della quale vi è un bel campeggio (Camping del Mare in località La Foce – www.Campingdelmare.It) e dietro vi è l’aeroporto dell’Elba. La spiaggia è affollatissima di ragazzi intenti a preparare le loro imbarcazioni a vela per una regata.

Indossati i costumi siamo andati nella piccola spiaggia sassosa dietro il porto da dove abbiamo assistito alla regata velica.

Dopo pranzo, verso le 15 e 30 siamo partiti con destinazione Capoliveri, incontrando, dopo neanche una decina di chilometri la bella spiaggia di Lacona.

A causa del cambio dell’ora siamo arrivati a Capoliveri che cominciava a far buio, abbiamo parcheggiato all’entrata del paese nel comodo parcheggio “Le Fontanelle (P1) buono anche per lo scarico delle acque nere grazie alla presenza di servizi igienici. Capoliveri è un piccolo comune arroccato su di una collina, conserva l’aspetto di un borgo medioevale con vicoli stretti e pittoreschi ed i ragazzi che giocano a pallone nell’unica piazza che c’è.

Dopo l’immancabile passeggiata con foto partenza per Porto Azzurro dove siamo giunti poco prima delle 19.

All’entrata di Porto Azzurro, arrivando da Capoliveri, i camper devono obbligatoriamente girare a sinistra e dopo circa un chilometro si giunge ad un parcheggio riservato ai camper (P4), siamo in località Bocchetto. Da qualche parte ho letto che è a pagamento, noi non abbiamo visto niente in merito, c’è anche una fontanella per fare rifornimento d’acqua: tutto gratuito, forse sarà a pagamento in alta stagione.

Questo parcheggio, a noi destinato, è naturalmente l’ultimo di una serie ed è adiacente ad una discarica comunale. Fortunatamente la discarica è solo per cose ingombranti e quindi non rilasciano odori sgradevoli. Per fortuna che dalla parte opposta l’arrivo c’è una strada che in soli dieci minuti, anche meno camminando spediti, raggiunge il centro del paese.

Sistemato il camper siamo andati in centro, dove nonostante la stagione estiva fosse solo un ricordo, moltissimi locali erano aperti e per la cena ci siamo fatti attirare da uno di questi. Cena tutta a base di pesce, insalata di polipo, dentice, totani ripieni e buon vino bianco, prosciutto cotto e grissini per Charlie. Lunedì, 30 ottobre (Porto Azzurro – Cala Seregola – Rio Marina – Terra Nera – Portoferraio) Porto Azzurro è un bellissimo paese ricco di storia infatti la sua fondazione fu opera degli spagnoli che edificarono il forte di Longone dove ha sede l’attuale austero carcere sorto sul promontorio con una vista a dir poco mozzafiato. Il nome di questo comune fu, fino al 1947, Porto Longone che fu cambiato nell’attuale Porto Azzurro per non rievocare il tetro carcere. Sveglia alle 8 , è un’altra stupenda giornata di sole. Siamo ritornati in paese per la visita di giorno. Dalla fine del porticciolo abbiamo imboccato una passeggiata che corre lungo la scogliera, tra squarci stupendi e piante di fichi d’India si raggiunge la fortezza sul culmine della collina dove c’è il carcere. Il sentiero prosegue fino ad arrivare sotto una pineta dalla quale si può ammirare il mare e la bella spiaggia.

Fatto ritorno in paese per alcuni acquisti individuati la sera prima e partenza per una escursione nella costa orientale dell’Elba. La giornata è molto calda e vorremmo trascorrere almeno una parte in spiaggia, la strada però corre in alto dobbiamo chiedere delle informazioni per arrivare con il camper il più vicino possibile al mare anche perchè è impensabile lasciare il mezzo sulla strada. Vediamo dei tecnici dei telefoni o dell’Enel che fanno dei lavori lungo la strada, chi meglio di loro per avere informazioni? Uno di loro si offre di accompagnarci e ci conduce un po’ più avanti verso Cavo, si ferma ci indica una stradina che ci condurrà in spiaggia: siamo a Cala Seregola. La strada inizialmente è asfaltata e poi diventa sterrata ma più che sterrata è sassosa, per risalire ci preoccuperemo più tardi e così proseguiamo fin quasi sulla spiaggia, siamo in un grande piazzale tutto rosso, racchiuso su tre lati da alte pareti rocciose anch’esse rosse, il quarto lato è costituito dal mare, su una delle pareti rocciose i resti di un edificio: è una vecchia miniera di ferro dimessa ed il colore rosso è dovuto alla presenza del minerale ossidato. Oltre a noi c’erano due ragazzi che facevano il bagno nell’acqua cristallina e poi assoluto silenzio, Sulla spiaggia ci sono delle cabine, un bar a testimoniare che d’estate ci sarà una gran ressa. La spiaggia di Cala Seregola si raggiunge lasciando la strada principale che va da Rio Marina a Cavo imboccando una deviazione sulla destra, è comunque segnalata ed il bivio dista circa 5 Km da Rio Marina. Non era ancora ora di pranzo e così ne abbiamo approfittato per fare un bel bagno nel meraviglioso mare, anche Charlie ha gradito. Abbiamo pranzato e oziato fuori al sole, si sono fatte numerose fotografie e poi la preoccupazione per la risalita con il camper che però è stata agevole e senza problemi. Abbiamo raggiunto Rio Marina e sostato sul porticciolo rimanendo bloccati dai mezzi che si dovevano imbarcare, solo dopo che si sono imbarcati sul traghetto abbiamo potuto lasciare il porticciolo dirigendosi nuovamente verso Porto Azzurro per poter poi proseguire verso Portoferraio. Tra Rio Marina e Porto Azzurro, ad un chilometro da quest’ultimo abbiamo lasciato la strada principale per dirigerci a Terra Nera. Arrivando da Rio Marina, direzione Porto Azzurro, è molto ben segnalato il bivio a sinistra che porta a Terra Nera. Con il camper si arriva fino alla fine della strada che termina con una rotonda adiacente alla spiaggia (Spiaggia di Reale) qui in questa stagione non è un problema parcheggiare e poi a piedi un breve percorso di alcune centinaia di metri, su un sentiero tra scavi e vecchi edifici minerari abbandonati, porta prima alla spiaggia nera di Terra Nera e di qui si può vedere in lontananza il laghetto di Terra Nera di un bellissimo colore verde smeraldo. E’ un lago che si è formato in seguito agli scavi minerari, la sua acqua è sulfurea e solo una stretta striscia di terra lo separa dal mare.

Il colore, nero, della spiaggia è inconsueto e diventa accecante nelle giornate di sole pieno infatti, mescolati nella sabbia, ci sono milioni di minuscoli pezzetti argentati.

Dopo il verde smeraldo del lago ed il nero della spiaggia ecco il rosso caratteristico del ferro ossidato degli scogli e delle alte pareti di rocce dove vi sono i resti di un edificio minerario. Siamo arrivati a Portoferraio verso le 18 e 30 e ci siamo sistemati per la cena e la notte nello stesso parcheggio utilizzato appena sbarcati a Portoferraio, siamo a 2-300 metri dal porto infatti dal camper si vedono i traghetti ormeggiati.

Martedì, 31 ottobre (Portoferraio – Piombino – Campiglia – Sassetta – Donoratico – Migliarino) La notte è trascorsa tranquilla nonostante la strada non sia molto distante dal camper, il tempo continua ad essere estivo. Il programma odierno prevede un giretto per Portoferraio, la visita alla spiaggia della città: Le Ghiaie. Imbarco per Piombino alle 10 e 15 con la motonave Marmorica. Prima di riprendere la strada di casa ci siamo recati a Campiglia Marittima bel centro medioevale rimasto quasi intatto, abbiamo acquistato la buona schiaccia campiglise e poi ci siamo diretti nuovamente verso il mare ed esattamente alla Torraccia, abbiamo consumato il pranzo e poi percorsi solo tre o quattro chilometri per raggiungere la pineta di Rimigliano sotto alla quale, al fresco abbiamo raccolto numerose pigne contenenti ancora molti pinoli che a casa svuoteremo.

Ancora una puntatina veloce a Sassetta per fare scorta d’acqua, alla solita fontana lungo la strada, da portare a casa, sosta alla Coop di Donoratico per acquisto porchetta, salsiccia e formaggio e poi via verso casa.

Sosta per la cena a Pisa e poi a Migliarino per la notte in una zona residenziale molto tranquilla (via Amendola). Mercoledì, 1 novembre (Migliarino – Passo Bracco – Santena) Questa notte, come previsto, c’è stato un bel cambiamento del tempo infatti è stato un continuo susseguirsi di scrosci d’acqua. Abbiamo deciso di non prendere subito l’autostrada e così dopo la Versilia abbiamo percorso il passo del Bracco raccogliendo castagne e pranzando. Per non ripiombare nell’ingorgo di Genova abbiamo proseguito fino a prendere l’autostrada a Busalla giungendo a casa verso le 17 e 30.

Conclusioni Come al solito le nostre vacanze, lunghe o brevi che siano sono sempre molto intense e vissute il più possibile. Questa volta., nonostante che l’inverno sia alle porte, il tempo ci ha veramente omaggiati di giornate splendide quasi estive, per cui tali condizioni climatiche incentivano maggiormente la voglia di muoversi e di visitare e incredibile ma vero di mettersi in costume e tuffarsi in mare. E’ stata veramente una grande sorpresa come d’altra parte è stato un piacevole riscontro il fatto di poter parcheggiare ovunque e di arrivare con il camper in posti impensati. E’ vero essendo fuori stagione ciò non dovrebbe sorprendere, però avendo trovato un tempo estivo, con gente in spiaggia ed in mare, locali aperti, non abbiamo avuto l’impressione di essere nel mese di novembre e quindi abbiamo vissuto questa facilità di muoversi, di parcheggiare e di viaggiare come in un sogno.

In questo breve viaggio sull’isola abbiamo volutamente evitato le visite alle ville storiche abitate da Napoleone durante il suo esilio, come ad esempio la residenza di San Martino, sia perché già viste in altre occasioni ma soprattutto perché, visto le condizioni atmosferiche, abbiamo preferito fare tutto il tour dell’isola percorrendo tutta la costa ed apprezzando tutte le sue bellezze naturali. Ville e musei li abbiamo rimandati quindi a giornate fredde ed uggiose, visto che l’intenzione di tornare sull’isola è più che concreta. Naturalmente, vista l’ottima attuale esperienza, la nostra prossima scorribanda sull’Isola d’Elba sarà nuovamente effettuata in bassa stagione, lontano dai clamori estivi, dalle spiagge affollate, dai parcheggi vietati o a pagamento e dallo stress causato da tutto ciò che è affollamenti e code che molto spesso impediscono di goderti pienamente la vacanza, i suoi luoghi la natura che li circonda e magari porteremo anche il gommone.

Carla, Franco e Charlie.



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