Sicilia occidentale una bella scoperta

Il ponte del primo maggio quest' anno valeva la pena per essere sfruttato per un bel viaggetto per chi come me e Alessandro ama girovagare molto..."fai da te". Amante della Sicilia e avendola girata praticamente tutta mi mancava però il lato occidentale. Destinazione ovvia...Trapani e dintorni isole comprese. Partenza purtroppo solo il giorno 2...
Scritto da: gabri08
sicilia occidentale una bella scoperta
Partenza il: 02/05/2008
Ritorno il: 07/05/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Il ponte del primo maggio quest’ anno valeva la pena per essere sfruttato per un bel viaggetto per chi come me e Alessandro ama girovagare molto…”fai da te”. Amante della Sicilia e avendola girata praticamente tutta mi mancava però il lato occidentale.

Destinazione ovvia…Trapani e dintorni isole comprese.

Partenza purtroppo solo il giorno 2 maggio da Pisa perche il giorno 1 il prezzo del biglietto aereo per Trapani era proibitivo..E quindi abbiamo scelto invece di rientrare qualche giorno dopo esattamente il 7 sfruttando pieni cinque giorni.

Il giorno 2 siamo arrivati prestissimo a Trapani alle 9 avendo a disposozione tutta la giornata e per niente stanchi di 50 minuti di volo dopo aver preso possesso del nostro b&b molto carino prospiciente il porto di Trapani siamo partiti alla scoperta di Erice.

Erice è un borgo medioevale molto carino che si raggiunge da Trapani con una funivia a soli 5 euro andata e ritorno.

Il percosrso è suggestivo perchè si ha una visione di Trapani che spazia dalle Saline fino alle isole Egadi quindi la gita a Erice è d’obbligo se non solo per questo.

Arrivati a Erice è senza dubbio suggestiva la Cattedrale col suo campanile altissimo, il borgo di per se è tipicamente medioevale con giardino castello e stradine lastricate che conducono alla piazzetta centrale.

Sicuramente per chi ha visitato l Umbria e la Toscana è come un deja vù ma da non perdere assolutamente èil tipico dolcetto ,”la genovese” che solo a Erice sanno fare veramente bene.

Alla sera non è mancato un giretto per Trapani con il suo porto le strade principali ricche di negozi e locali, per cena sosta in una delle pizzerie piu famose per un piatto veramente tipico e unico di questa parte della Sicilia le “patate vastase”..Cosa sono? provatele.

Il secondo giorno come è tipico di tutte le mie vacanze, che piu che vacanze sono un lavoro,levataccia alle ore 7 per imbarco alle ore 8 per le isole Egadi.

Visto che volevamo dedicare tutta la giornata alle isole era d obbligo la partenza presto, gli aliscafi ci sono a tutte le ore e le tre isole Faviganana, Levanzo e Marettimo sono tutte e tre molto collegate, ma una giornata è indispensabile.

Prima tappa, Favignana, la piu famosa a forma di farfalla, si arriva in un piccolo porticciolo dove ad accogliervi ci sono i pescatori che in questo periodo si preparano con le loro reti alla mattanza del tonno di giugno,il borgo è piccolissimo è indispensabile noleggiare la bici o un mezzo per girare tutta l isola.

Avendo noi pochissimo tempo abbiamo optato per un giretto col trenino che dura circa un ora e mezzo ma vi permette di farvi una idea generale.

E’ chiaro che ci vorrebbero dei giorni solo per Favignana ma in questo modo potete vedere i posti piu famosi come i giardini nella cave di tufo o ammirare le coste con le varie calette.

Dopo un panino partenza per l isola di Levanzo prospiciente Favignana che si raggiunge in 5 minuti.

A me personalmente è piaciuta molto di piu.

All arrivo ci sono le poche case del borgo poi si diramano due strde quella sulla destra porta a delle calette con un acqua bellissima e dove il bagno è stato d obbligo ,la strada sulla destra è una bellissima passaggiata nella vegetazione tipica della Sicilia per un sentiero scosceso che arriva fino alla Grotta del Genovese dove ci sono dipinti di epoca preistorica.

Il tempo che occorre è un paio d ore ma il panorama del mare da un lato col bellissimo faraglione e i gabbiani e la natura dall altro ne hanno fatto un ricordo veramente unico.

Marettimo che è la terza isola e la piu lontana e la piu selvaggia per questioni di tempo e di mare mosso non è stata visitata…È indispensabile se si arriva li un giro con una barchetta per le varie calette essendo L’ Interno un po troppo selvaggio e con percorsi anche di trekking che richiedono anche in questo caso intere giornate.

Bilancio della giornata molto positivo a parte la spesa degli aliscafi:per due isole in due ci sono voluti 50 euro.La sera ci siamo concessi unacenetta al ristorante a base di pesce rapporto qualità-prezzo molto buono ma ci siamo aggirati per due portate a testa senza vino sui 60 euro.Ma il pesce ne valeva la pena.

Il terzo giorno era domenica ed è d obbligo avvisarvi che in Sicilia la domenica sia i mezzi pubblici che i treni possono creare problemi a chi come noi non ha scelto l auto.

Infatti ci siamo mossi solo con mezzi pubblici e non è mancata quindi qualche sorpresa come scoprire che le corriere extra urbane la domenica…Non ci sono.

Quindi volendo arrivare a Castellamare del Golfo per poi raggiungere Scopello abbiamo dovuto ripiegare sul treno.

Arrivati a Castellamare abbiamo di corsa cercato qualcosa per raggiungere Scopello tipica località della costa nord vicino a San Vito lo Capo, anche perchè Castellamare non offriva gran che forse anche per la stagione non ancora inoltrata..

Ma ovviamente anche qui mancavano i mezzi e ci siamo arrangiati…Autostop.

Fortunatamente la gente del posto è fantastica e Scopello è solo a 8 km da Castellamare e alla fine è stato piu a dirsi che a farsi.

Un gentile signore ci ha accompagnato fino al borgo di Scopello che è soltanto una piazzetta con bar e ristoranti costruiti all interno di un Baglio tipica residenza contadina a forma quadrata .

Delusione un pochino…Abbiamo tanto faticato e poi era tutto qui…Ci siamo rincuorati però con la passeggiata fino ai faraglioni e alla tonnara vecchio edificio dove una volta veniva preparato il tonno, in questo posto è possibile fare qualche bagnetto e prendere il sole ma per noi non è stato possibile perche avevamo urgenza di trovare un passaggio per il ritorno a Castellamare!! ed erano gia le quattro..

Senza troppa fatica e grazie ad una simpatica famiglia che ci ha accompagnati alla stazione di li a poco in soli 40 minuti siamo tornati a Trapani.

La domenica è veramente un po un mortorio ed erano solo le cinque…Che fare…Era un peccato sprecare quelle ore, allora non paghi dell avventura passata abbiamo cercato di raggiungere la Riserva dellle Saline del wwf li a Trapani dove è possibile ammirare le Saline funzionanti con i cumuli di sale e i mulini anche vecchi che sono stati uno spettacolo incredibile essendo ormai l ora del tramonto.. Anche in questo caso è stato possibile grazie ad un passaggio di gente locale che vedendoci lungo la strada ci ha dato un passaggio…Sono veramente lontane e senza un mezzo è impossibile raggiungerle anche per camminatori instancabili come noi.La sera non abbiamo visto l ora di andare a dormire eravamo veramente un pochino stremati.

Il quarto giorno tutto ok e funzionante ,sveglia all alba e destinazione Segesta con il suo tempi dorico e il teatro, in soli 40 minuti di corriera da Trapani si arriva in questo parco archeologico dove il tempio emerge su una collina ,da solo, in mezzo ad una suggestiva vegetazionela visione è mozzafiato, il teatro invece non è tra i piu spettacolari che ho visto, sicuramente quello bianco di Siracusa è veramente memorabile. Il consiglio è di andare presto a Segesta infatti alle nove del mattino siamo stati i primi e abbiamo potuto ammirareil tutto senza l invasione di turisti e pulmann arrivati poco dopo.

Dopo il ritorno a Trapani alle due del pomeriggio siamo partiti sempre con corriera alla volta di Marsala (dove c è poco da vedere) tappa obbligata per la corrierina per l isola fenicia di Mozia e le Saline di Ettore Infersa.

in soli 20 minuti si arriva all imbarco per Moziae i barcaioli dalle Saline portano con 5 euro andata e ritorno all isola Di Mozia, che essendo privata è a paganìmento, 6 euro per visitarla ,di suggestivo, a parte le rovine dell epoca fenicia tra cui interessante il porto punico unico in Italia ,sicuramente facendo la passeggiata intorno all isola è interessante l acqua ferma e bassa detta appunto Stagnone e di fronte le altre isole prospicienti che con la bassa marea creano uno spettacolo veramente unico.

Anche qui il tempo è stato veramente poco anche perche alle 19 l isola chiude e è d obbligo il rientro ,mentre aspettavamo la corriera essendo ormai il tramonto è stato bellissimo il panorama delle saline con i giochi di luce che si creano sulle acque cristallizzate dal sale.Se uno vuole la Salina puo essere anche visitata all interno ma noi purtroppo dovevamo rientrare.

Il quinto e ultimo giorno è stato dedicato a San Vito lo Capo e alla Riserva dello Zingaro.

La Riserva è un sentiero di 7 km che collega San Vito a Scopello, il particolare è che i 7 diventano 14 visto che da dove partite dovete rientrare perche dall altra parte non c è un mezzo per evitare la strada del ritorno.

Quindi armatevi di coraggio specialmente per chi non è abituato, perchè è un sentiero a picco sul mare con paesaggi incantevoli sulle varie calette e una vegetazione unica nel suo genere, si pensi alle sole palme nane ,però è totalmente sotto il sole non esistono zone d ombra quindi è necessario coprirsi per evitare insolazioni cosa che abbiamo rischiato anche noi nonostante fosse maggio.

Il sentiero è sempre un sali e scendi sia da Scopello che da San vito noi appunto siamo partiti da San Vito alle 11 e siamo rientrati a San Vito alle 17 e 30 siamo scesi solo in due calette perchè la discesa alle calette è veramente faticosa, nonostante uno utilizzi l intera giornata per l escursione ,anche in questo caso per godersi appieno questa bella zona sarebbero necessari piu giorni e fare la riserva a tappe.

L ‘ingresso alla riserva costa 3 euro e da San Vito all entrata alla riserva se non avete la macchina è necessario un servizio taxi che con 14 euro a testa andata e ritorno vi porta all ingresso e poi vi viene a riprendere al ritorno dall escursione.

E’ chiaro che andando in questa zona della Sicilia la Riserva è una tappa obbligatoria ,al ritorno dopo un giretto a San Vito dove l attrazione è sicuramente la spiaggia bianca con le palme, abbiamo ripreso alle 18 la corriera per rientrare a Trapani verso le 20.

Il giorno seguente partenza alle ore 8, aereo da Trapani Birgi con arrivo a Pisa alle 9.

Bilancio del viaggio: sicuramente interessante questa parte della Sicilia magari lasciata da parte rispetto all orientale dove invece si trovano posti di straordinaria bellezza naturalistica .

B&b carino e a prezzi abbordabili 50 euro a notte con colazione la camera doppia , ristoranti un pochino piu cari come le pizzerie, insomma meno di 50 euro un antipasto e un primo senza vino non si scappa come 30 euro la cena in pizzeria.

Trasporti poco risparmiosi ,da evitare noleggi di auto in loco o servizi di taxi personali perchè hanno dei prezzi proibitivi.

Meglio noleggiare la macchina prima di partire a distanza.

Anche se il viaggio con mezzi locali e passaggi è stato molto divertente e ha permesso di socializzare con persone veramente simpatiche!!



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