Venezia bellissima

Acqua, tanta acqua... Sapevo che Venezia stava in mezzo al mare (o sarebbe più giusto dire : il mare in mezzo a Venezia) ma non mi aspettavo di sicuro questi panorami. Non è paragonabile a nessun altro posto. Colpisce subito il trovarsi, usciti dalla stazione, numerosi taxi, non taxi comuni, ma piccoli motoscafi pronti a traghettare i turisti in...
Scritto da: bmiky1984
venezia bellissima
Partenza il: 09/05/2008
Ritorno il: 11/05/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Acqua, tanta acqua… Sapevo che Venezia stava in mezzo al mare (o sarebbe più giusto dire : il mare in mezzo a Venezia) ma non mi aspettavo di sicuro questi panorami. Non è paragonabile a nessun altro posto. Colpisce subito il trovarsi, usciti dalla stazione, numerosi taxi, non taxi comuni, ma piccoli motoscafi pronti a traghettare i turisti in ogni dove. Si notano gli enormi zatteroni gialli e neri che dondolando sull’acqua fungono da pensiline per i traghetti, ovviamente considerati e utilizzati come i nistri pulman. Ma chi sa di avere poco tempo per vedere la città opta per visitarla fin da subito a piedi. E così iniziano le scalinate dei ponti, i vicoli strettissimi dove il sole non si intravede nemmeno, vie senza uscita, numeri civici fino al 1000… La prima impressione, per chi come noi viene da una città tutta squadrata e ci si perde comunque, è di essere in un enorme labirinto, dove se sbagli a girare ti ritrovi con davanti ai piedi un gradino e poi l’acqua. Come dicevo è ovunque, molte abitazioni sono accessibili solo con le barche. I gondolieri sono sempre pronti a portarti ovuque, ovviamente a cifre un po’ alte. Comunque sapendo in che direzione andare, anche senza cartina, siamo riusciti ad arrivare all’albergo. Bello, ma forse mi aspettavo di più sapedo che era un 4 stelle. Tanto per quel poco tempo che ci abbiamo passato è andato bene.

Usciti dall’albergo avevamo davanti a noi tutto il pomeriggio e dopo qualche giro per i vicoletti siamo andati in Piazza San Marco. La prima impressione è stata quella di trovarmi agli uffizzi. La struttura che circondava la piazza me li ricordava molto. A colpo d’occhio ho notato subito la torre dell’orologio e solo dopo una attenta ricerca ho capito qual’era la Basilica. Molto bello lo stile veneziano con la struttura delle finestre che ricorda i paesi arabi. Una delle cose che colpisce molto è l’assenza di macchine e semafori: niente smog, clacson e rumore, se non il vociare delle migliaia di persone che riempiono costantemente l’intera città. Non so quanti veneziani ho visto, ma sicuramente erano in minoranza rispetto ai turisti. Verso sera abbiamo deciso di andare a mangiare il polletto fatto alla brace a Mestre poichè è poco distante da Venezia. Sapendo che la linea 1 dei traghetti va verso la piazza dove c’è il capolinea degli autobus, ci siamo posizionati su una di quelle zatterone, (pensiline) gialle e nere per aspettare il traghetto. Una cosa che bisogna sapere: i traghetti che vanno in direzione opposta hanno fermate adiacenti, non opposte… Abbiamo sbagliato direzione e ci siamo ritrovati al capolinea opposto. Ce ne siamo accorti, ma abbiamo pesato: “rimaniamo su e torniamo indietro con lo stesso traghetto”. Meno male che questo pensiero l’abbiamo espresso ad alta voce… Una signora ci ha informato che per tornare indietro ci avremmo messo almeno 1 ora… Il consiglio era: “prendete il 42 o il 52, in mezz’ora siete al capolinea degli autobus. Così abbiamo fatto”. “All’alba delle 21.00” siamo riusciti ad addentare il polletto. Ovviamente tutto senza posate. Essendo all’aperto le zanzare hanno deciso di approfittare di me e dei miei piedi. Il ritorno in albergo è stato più tranquillo e ovviamente più breve dell’andata (mi sono anche addormentata sul traghetto… Ero sveglia dalle 5.30…). Dal ponte di Rialto abbiamo proseguito a piedi… 2 minuti e poi nanna…

Dopo un’ “abbondante” colazione siamo andati in Piazza San Marco e abbiamo fatto qualche foto. Puntuali siamo arrivati all’imbarco per la visita guidata delle 3 isole Murano, Burano e Torcello. La più bella? Burano: coloratissima perchè è abitata prevalentemente da pescatori che usano colorare le loro case con colori forti e sgargianti per riuscirle a distinguere quando sono in mare a pescare. Nelle altre 2 abbiamo visto: una fabbrica del vetro soffiato, con dimostrazione e nell’ultima, nulla… Beh nulla, il bagno di un bar… Ci sono 17 abitanti e 2 chiesette ma erano troppo lontano da dove ci aveva lasciato la barca e sotto il sole di mezzogiorno non avevo tutta quella voglia di camminare… Sole: ci ha accompagnato per tutto il soggiorno, era la prima volta che mettevo solo la maglia con le maniche corte per andare in giro… Caldissimo…

Una volta tornati dall’escursione ormai era ora di pranzo. Non volevamo cedere alle prime tentazioni e ai primi prezzi, allora abbiamo iniziato a vagare in cerca di un posto che ci allettasse… Sazi, abbiamo fatto un giro a caso per i vicoletti e verso metà pomeriggio siamo andati a recuperare gli zaini in albergo per poi andare a prendere il treno per il ritorno, stavolta azzeccando la direzione del traghetto.



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