Buonconvento – Castiglione della Pescaia

Siamo partiti da Buonconvento un venerdi pomeriggio, dopo un’intera giornata passata a lavorare ....... Carichiamo la macchina, effettuiamo gli ultimi acquisti, ore 18,30 partenza, destinazione Castiglione della Pescaia – Coop. Il Pino. Attraversiamo le colline di Montalcino, Passo del Lume Spento, uno spettacolo incredibile, una vista...
Scritto da: Katia Aurigi
buonconvento - castiglione della pescaia
Partenza il: 26/07/2002
Ritorno il: 28/07/2002
Siamo partiti da Buonconvento un venerdi pomeriggio, dopo un’intera giornata passata a lavorare …

Carichiamo la macchina, effettuiamo gli ultimi acquisti, ore 18,30 partenza, destinazione Castiglione della Pescaia – Coop. Il Pino. Attraversiamo le colline di Montalcino, Passo del Lume Spento, uno spettacolo incredibile, una vista magnifica all’orizzonte, campi di grano gia’ tagliato, rotoli di paglia ovunque, colline ricoperte di viti verdissime.

Ancora qualche chilometro e ci troviamo in mezzo alla Maremma bonificata, un’immensa pianura interamente coltivata, granturco, girasoli e grano. Sono le 8,00 di sera e siamo giunti finalmente a destinazione, una pineta grandissima, ovviamente di proprieta’ privata, dove regna pace e silenzio.

Cosa importantissima, dove piantiamo la tenda??? Di posti all’ombra ed interamente in piano e’ impossibile trovarne, optiamo, dopo lunga consultazione per un falso piano in mezzo a due pini, ovviamente come sempre, il terreno e’ in pendenza, montiamo il nostro tendino con la testa in alto ed i piedi in basso, e’ il massimo.

Piu’ o meno alle 9,00 la tenda e’ montata e i viveri sono fuori dalla macchina, forse forse e’ arrivato il momento di pensare alla cena. Entro nell’enorme gatzebo, una deliziosa struttura circolare interamente realizzata in legno, contenitore di tutto, un tavolo con panche in legno, l’acquaio (dove arriva acqua dal pozzo solo quando il generatore e’ in funzione), i fornelli, il frigo e la dispensa …

La cucina offre’ pasta al sugo e affettati misti, purtroppo per noi tagliati con una sciabolona da apneista, con pomodorini dell’orto di Babbo.

Rimaniamo seduti al tavolo fino alle 11,00 di sera, con candele alla citronella e zampironi anti zanzara sparsi ovunque, e abbiamo tutti uno strato di Hautan in tutto il corpo; ci assalgono le zanzare e vanno proprio a colpire le microscopiche parti di corpo non ricoperte dall’orrendo repellente.

Decidiamo di andare a letto; uno di noi opta per passare la nottata sulla spiaggia a pescare; entrera’ in tenda alle tre di notte senza aver pescato neanche un pesce.

E’ molto affascinante dormire in tenda, riesci a cogliere ogni suono della natura che ti circonda, i grilli il cucculo, il movimento degli animali a terra vicino alla tenda, e’ un lento cullare, una ninna nanna un po’ insolita, mai regolare e con infiniti interpreti.

Solitamente il mio risveglio avviene alle 6,00/6,30, quando il sole batte ormai da tempo sulla tenda e le cicale cantano, in pieno rispetto del mio orologio biologico, perfetto per fare lunghe passeggiate lungo la spiaggia deserta. Stranamente mi alzo alle 8,30, gli altri stanno ancora dormendo. Abbondante colazione e sono sulla spiaggia, per i miei gusti c’e’ gia’ troppa gente, tutti quanti impegnati in passeggiate; entro coni piedi in acqua, volgo lo sguardo a sinistra e in lontananza trovo la maestosa villa delle Marze, vecchio avamposto proprio sulla spiaggia a pochi metri dal mare; mi giro a destra e c’e’ Castiglione, arroccata sul suo promontorio, ricca ed elegante come sempre.

Opto per tornare in pineta.

Dopo poco più di mezzora siamo immersi nella folla del mercato settimanale di Castiglione. Una bolgia infernale di persone assatanate, per lo piu’ donne, li pronte ad accaparrarsi il capo d’abbigliamento preferito, o semplicemente visto in mano della vicina di mercato. Non fa per me; anche perche’, trovo ben difficile addentrarmi all’interno di un mercato con bici alla mano.

Quando rientriamo in pineta è già ora di pensare al pranzo; oggi brace, bistecche alla fiorentina e salsicce; e anche questa volta torneremo a casa con qualche chiletto in piu’; le nostre vacanze si sono trasformate da tempo in “omaggi culinari al buon mangiare”, e il nostro motto da un po’ di tempo e’ “tutto quello che non ammazza ingrassa” …

In pineta non riesco a trovare pace, vorrei dormire ma la tenda si è trasformata in un forno a microonde; mi armo di due ombrelloni, cuffie, telo da mare, libro e scappo in spiaggia (sono le 2,30); mi spalmo ovunque la protezione totale, piazzo i due ombrelloni, in modo da fare piu’ ombra possibile, distendo il mio telo, e quando sono li bellina distesa che cerco di trovare un po’ di sonno … Faccio il primo attentato alla vita di un passante … Ovviamente tira vento, e gli ombrelloni volano … Dopo un po’ arrivano anche gli altri … Ho iniziato a scrivere … Siamo rimasti in spiaggia fino alle otto di sera, mio marito ha tentato anche di fare un po’ di pesca subacquea, purtroppo infruttuosa … Mangeremo gli avanzi della sera precedente. Ore 10,00 siamo pronti per uscire, pronti per un mega gelato a Castiglione, in pochi minuti siamo in paese; o ma hanno avuto tutti quanti la nostra stessa idea??? Troviamo posto per la macchina in un luogo quasi fantozziano, praticamente in c..O al mondo … Mmmmm pero’ buono il gelato dopo la lunghissima scarpinata. Stranamente rientrando in pineta mi fiondo in tenda, non sento mio marito che russa, mi addormento di botto. Alle sei del mattino suona la sveglia, l’apneista (il marito) parte nuovamente per un tour di caccia/pesca, e io fiduciosa mi dico “alle 6.30 mi alzo e vado in spiaggia”, si si certo che si, mi sono alzata alle 8,30 in un bagno di sudore, ero riuscita ad infilarmi sotto a due sacchi a pelo, e il sole batteva, batteva e cuoceva sulla tendina, ho fatto tardi anche questa mattina; ho meditato a lungo … Uso o non uso il bagno? (il bagno è una costruzione in legno, ben lontana da tende e gatzebo, tipo quelle che si vedo nei vecchi film western) … Sembra che negli ultimi giorni un topo vada spesso a far visita agli ospiti del “gabinetto”; decido che è molto meglio nascondermi dietro ai soliti cespugli, con le cicale che mi fanno compagnia; mmmmmm che bello fare questo tipo di vacanza, peccato che questa volta dura troppo poco, bagno libero, doccette solari (o bottiglie in plastica piene d’acqua riscaldate al sole), abbigliamento in piena libertà, senza orari, in spiaggia a tutte le ore … La giornata e’ filata in modo regolare, senza fretta, con tutta calma, pineta – spiaggia – pineta … il pescatore/apneista è tornato a mani vuote anche questa volta, quindi niente pranzo a base di pesce, nuovamente salsicce alla brace. Il pomeriggio arriva troppo velocemente, e’ arrivata l’ora di smontare la tenda, ricomporre la macchina/armadio e di fare rientro a casa.

Ci siamo rimessi in macchina alle 6,00 del pomeriggio, la via del ritorno e’ esattamente la stessa dell’andata, ricca di paesaggi incontaminati, meravigliosi; tutto e’ coltivato in modo cosi regolare, cipressi che delimitano le proprieta’, gli olmi, i pioppi, infinite distese di girasoli, di granturco; i campi di grano già tagliato con tanti cilindri di paglia pressata, e’ come vedere un “campo di bocce” in una scala enorme. Sono infinite le immagini da fotografare, da raccogliere nella testolina, foto che arricchiscono l’animo …



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