Venezia, la luna e tu

Venezia vissuta da “veneziani”, era proprio quello che volevamo e ci siamo riusciti! Quattro giorni indimenticabili!!! E’ più facile consultare il sito che mettersi a scrivere, ma mi sono decisa perché penso che sia un DOVERE di tutti i turisti per caso trasmettere consigli ed esperienze. Siamo partiti (io e il mio fidanzato Pinuccio) il...
Scritto da: alessandra v.
venezia, la luna e tu
Partenza il: 10/09/2006
Ritorno il: 14/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Venezia vissuta da “veneziani”, era proprio quello che volevamo e ci siamo riusciti! Quattro giorni indimenticabili!!! E’ più facile consultare il sito che mettersi a scrivere, ma mi sono decisa perché penso che sia un DOVERE di tutti i turisti per caso trasmettere consigli ed esperienze. Siamo partiti (io e il mio fidanzato Pinuccio) il 10 settembre 2006 da Roma in macchina perché al ritorno volevamo passare a Padova per visitare la Basilica di S. Antonio. Su consiglio di Alberto della reception del nostro piccolo hotel, abbiamo lasciato la macchina a Mestre nel parcheggio custodito davanti alla stazione e con 5 minuti di treno (Mestre-Venezia € 1) siamo arrivati a Venezia. Con il treno Roma-Venezia-Roma avremmo risparmiato poco e niente di quanto abbiamo speso tra macchina, benzina, pedaggio e parcheggio. Da evitare i parcheggi a Venezia (carissimi). Il biglietto giornaliero del traghetto per 24 ore è di € 12 che vi consiglio di ammortizzare, se arrivate di pomeriggio a Venezia, andando la mattina seguente subito a Murano e Burano. Per gli altri giorni, tranne il giorno della partenza, se soggiornerete in centro come noi, non sarà più necessaria questa spesa. Venezia deve essere scoperta a piedi! Abbiamo soggiornato in un piccolo e grazioso hotel a due stelle a due passi da Ponte Rialto (www.Mignonvenice.Com) che si trova vicino Campo SS: Apostoli, bella piazza piena di vita del Sestriere Cannareggio. L’Hotel, in stile tipico del settecento veneziano, costa in alta stagione € 150 a stanza al giorno, ma non troverete per il centro storico prezzi più bassi, anzi…La colazione è per noi poco soddisfacente ma considerate un grandissimo vantaggio: proprio sotto l’albergo si trova uno dei ristoranti più tipici di Venezia il mitico “BEPI” che ancora ricordiamo per le sue delizie. Il primo giorno, un po’ stanchi, abbiamo percorso solo il rinomato percorso Rialto-S.Marco tutto indicato con apposite frecce sugli edifici del centro. Se vi perdete, tanto meglio, è il modo migliore per scoprire Venezia. Uscendo dai vicoli è bellissimo entrare a San Marco d’impatto; ci siamo divertiti come matti perché con € 1 abbiamo comprato il granturco in bustina in piazza e ci siamo fatte bellissime foto a vicenda e insieme con i famosi “picciun”!! Siamo entrati poi nella Basilica, dentro ci sono dei mosaici imperdibili come è d’obbligo la visita al Campanile (mi sembra € 6 ma vedrete Venezia e tutta la laguna veneta con le isole dall’alto, stupenda!).

La prima sera siamo andati nel ghetto (bellissimo al tramonto), quartiere di Cannareggio, per scoprire trattorie insolite a lume di candela sul canale: un disastro!€ 20 a testa buttati, eravamo intossicati!Torniamo in albergo perché non ci sono negozietti aperti, sigh!!Mi sono pentita anche stavolta di non aver portato il fornino della Raid per zanzare, data l‘umidità dell’acqua ce ne sono tantissime!!Il giorno seguente partiamo alla volta di Murano e Burano dalla fermata Fondamenta Nuove Linea N di mattina alla buon ora: Murano è come risaputo l’isola del vetro, ma è veramente deludente tuttavia una capatina l’abbiamo fatta dato che Pino non l’aveva mai vista, i negozi tranne uno non sono belli, anzi fanno pena rispetto a quelli del Sestriere S. Marco. Quindi ripartiamo con il traghetto per Burano, bellissima!! Ti accoglie prima con i negozietti pieni di pizzi e merletti e poi con le sue casette multicolore che sembrano formare tutte insieme un arcobaleno, celeste, giallo limone, rosa fucsia, viola acceso, turchese, ecc. Abbiamo foto carinissime! Al centro di Burano, lungo il viale che è percorso dall’acqua, fermatevi ad una piccola pasticceria artigianale e comprate un pacco di “bussolai” i loro biscottoni tipici a forma di ciambella gigante, squisiti!!Alberto ci ha consigliato veramente bene!!Li ho portati a Roma e mi ci è venuto il mal di pancia per quanti ne ho mangiati, anche se la ricetta è semplice e leggera: 1 Kg di uova, 1 Kg di zucchero, 1 Kg di farina. Nel cappuccino sono il massimo.

Ripartiamo per Venezia senza aver acquistato merletti, sono troppo cari ed è difficile trovarli fatti ancora a mano. Si possono però scegliere graziose tovagliette.

Torniamo a Venezia e ci riposiamo un po’ in albergo, poi altra passeggiata!Visitiamo Cannareggio e con € 1 prendiamo la gondola tipo taxi che ti porta dalla nostra fermata “Ca’ d’Oro”all’altra parte del canal grande, dove si trova il mercato tipico di Venezia. Peccato è chiuso, tuttavia l’abbiamo visto prima di partire! Ci sono gli ortaggi più particolari e il pesce più strano!Ho fatto le foto in mezzo a tanti peperoncini che ancora oggi, a marzo, sono appesi in cucina. Ho acquistato anche delle mega conchiglie per utilizzarle quando farò il cocktail di gamberetti.

Percorrendo quindi il sestriere (quartiere della città) Santa Croce subito arriviamo ad un campo (i campi sono le nostre piazze) dove si trova il vecchio banco giro, una delle più antiche banche (è tutto in legno). Da qui il nome “bancarotta” perché anticamente qualcuno spezzò dalla rabbia tale banco. Qui, ai piedi dell’altra parte di Ponte Rialto, ci siamo divertiti a trovare le chincaglierie più strane da portare agli amici e parenti come souvenir (molto economici rispetto alla zona di San Marco).

Addentratevi anche nella viuzze laterali, ogni negozio a cose diverse.

La sera, Alberto ci ha appunto mandato sotto l’hotel, “da Bepi”, che non abbiamo più lasciato. E’ un’antica trattoria che è stata tramandata da padre in figlio, portando aventi le più antiche ricette e sapori veneziani che risalgono al medioevo.La spesa media è di € 25-30 a persona ma li valgono veramenti tutti!Considerate che è frequentato solo da Veneziani e poco dai turisti!Sedetevi al massimo alle sette e mezza /otto meno un quarto di sera altrimenti non trovate posto. Non perdete assolutamente i suoi spaghetti allo scoglio, il baccalà mantecato, il fegato alla veneziana, l’insalata di misticanza e i dolci. Soddisfatti e stanchi morti, siamo andati a dormire. Il resto della vacanza, ovvero l’ultimo giorno, l’abbiamo passato spulciando tutti i vicoli, facendo foto sul canale, davanti al Teatro della fenice, al Casinò, vicino alla Casa di Marco Polo nel quartiere Cannareggio, l’antico arsenale, Palazzo dei Dogi, poi abbiamo ripreso il traghetto ed abbiamo visitato l’isola di San Giorgio, proprio davanti S. Marco, bellissima. Di giorno ci siamo arrangiati per mangiare, l’unica pizza buona è quella a trancio vicino una pizzeria che è un buco poco prima di arrivare a Campo S. Stefano (si mangia in piedi) e la Gelateria proprio in Campo S. Stefano, che bontà!. Devo dire che il Sestriere S. Marco, il più ricco, è tenuto benissimo ed ha dei negozi molto belli, soprattutto quelli di artigianato vicino Campo S. Angelo, dove si trovano oggetti, ciondoli, anelli molto particolari che faranno felici i più intimi.

A questo punto è inutile andare avanti perché c’è troppo da dire, l’unica raccomandazione è quella di cercare di soggiornare in centro con un piccolo sforzo economico e non a Lido, per muoversi il più possibile a tutte le ore a piedi. Noi abbiamo veramente battuto a tappeto la città e siamo contenti, ci sono angoli da scoprire nascosti molto suggestivi. Se andate in macchina, andate a visitare la Basilica di S. Antonio e la Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto, ma in orari tattici perché Padova ha un traffico spaventoso! Per visitare Venezia suggerisco la primavera inoltrata e settembre-ottobre, non d’estate, troppo umido.

Comunque, in qualsiasi periodo, anche in inverno…La considero la città più romantica in assoluto, anche senza giro in gondola (troppo caro!€ 80/100 circa) Ciao a tutti i turisti per caso e, per qualsiasi domanda, non esitate a scrivermi.

Alessandra



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