Quattro amici sule rive del lago di Bolsena

20 agosto 2005 sabato Oggi siamo andati con due amici a fare un giro nell’Umbria e nel Lazio. Partiamo presto la mattina; il cielo è velato ma sembra promettere una bella giornata. Loro sono già pronti, li preleviamo sotto casa; le provviste per il pranzo sono ammassate nel bagagliaio della Puntina assieme al tavolino per il...
Scritto da: graziano
quattro amici sule rive del lago di bolsena
Partenza il: 20/08/2005
Ritorno il: 20/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
20 agosto 2005 sabato Oggi siamo andati con due amici a fare un giro nell’Umbria e nel Lazio.

Partiamo presto la mattina; il cielo è velato ma sembra promettere una bella giornata.

Loro sono già pronti, li preleviamo sotto casa; le provviste per il pranzo sono ammassate nel bagagliaio della Puntina assieme al tavolino per il picnic.

Presto siamo sulla A 1 e alle nove raggiungiamo Orvieto, la prima tappa della nostra gita. Parcheggiamo presso la stazione e con la funicolare raggiungiamo il centro storico.

Dalla rocca e dai suoi giardini pubblici abbracciamo con lo sguardo l’ampio panorama prima di fermarci su una panchina per uno spuntino. Stradine in salita, piene di negozi di prodotti locali (il famoso vino, i celebri prodotti delle norcinerie e le rinomate ceramiche) ci conducono prima presso la Torre dell’Orologio e poi sulla famosa piazza del Duomo.

Brillano gli ori della facciata da poco restaurata; c’è gente con il naso all’insù, che aguzza la vista per vedere i pinnacoli delle guglie più alte.

Ripartiamo per Bolsena e il suo lago che costeggiamo fino a raggiungere uno spazio dove possiamo pranzare in mezzo ad un prato vicino alla riva dove un pescatore solitario getta la sua canna.

Passiamo da Capodimonte prima di fermarci a Montefiascone dalla cui terrazza panoramica ci gustiamo lo spettacolo del lago e delle due isole.

Ci dirigiamo poi a Civita di Bagnoregio. E’ questa una cittadina su un colle di tufo circondata da ampi calanchi. Arranchiamo per l’unica via prima di passare la porta che immette al paese. E’ un altro mondo, rumori ovattati giungono dalla valle, solo il parlare dei turisti ci accompagna. La chiesa domina la piazza quadrata dalla quale vicoli e stradine portano ai lati della cittadina fina o a raggiungere l’abisso sottostante. Rinfrancati nello spirito da questa pausa, ripartiamo alla volta della A 1, ci immettiamo nel traffico del ritorno mentre sta scoppiando un bel temporale.

Ripassiamo a casa dei nostri amici, dai quali ci fermiamo a cena, e raggiungiamo poi Firenze per un meritato riposo.

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