Carnevale a Istanbul

Il fascino senza tempo della città divisa tra Europa e Asia
carnevale a istanbul
Partenza il: 10/02/2018
Ritorno il: 12/02/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Cari tpc, oggi vi voglio raccontare del viaggio che per il ponte di carnevale io e mia moglie abbiamo fatto a Istanbul e dare qualche consiglio pratico.

Molti amici ci hanno chiesto se eravamo davvero sicuri di andare in questa splendida città preoccupati dalla sicurezza. A Istanbul i controlli sono al massimo livello i metal detector e la polizia sono ovunque e la città ci è apparsa sicura anche di sera. La lira turca è molto svalutata (con 1 euro si comprano al momento 4,68 lire turche) e ciò rende il pernottamento e il sostentamento molto economici, la gente è davvero cordiale e sempre pronta ad aiutarti anche se in pochi parlano inglese. La fusione tra il passato bizantino e la successiva dominazione ottomana hanno arricchito la città di gemme preziose, al resto ci ha pensato la natura che l’ha voluta al centro tra Europa e Asia così che si può col traghetto o attraversando il ponte passare tramite il Bosforo da un continente all’altro in 15 minuti.

10 febbraio

Partiamo da Napoli con volo a/r turkish airlines per l’aeroporto Ataturk (costo 200 euro a persona), mettiamo le lancette 2 ore avanti e alle 14 siamo pronti alla dogana per il controllo passaporti molto rapido(non è richiesto il visto per i cittadini italiani). Prendiamo la metro e scendiamo alla fermata zeytinburnu (5 lire il biglietto), da qui il tram per Sulthanmet, il centro storico di Istanbul dove pernotteremo per 2 notti al Samil hotel, in ottima posizione vicina alle attrazioni principali del quartiere (20 euro a notte in 2 con colazione!). Posiamo i bagagli e alle 17 siamo già davanti ad Aya Sofia e dopo 5 minuti di cammino alla Moschea Blu. L’ingresso in moschea è gratuito ed è permesso tramite un’entrata laterale(dal centro entrano solo i musulmani maschi): le donne devono coprirsi il capo con un foulard e gli uomini togliersi le scarpe. All’interno è possibile scattare foto ma non alla gente in preghiera. Imponente all’esterno, affascinante all’interno, è davvero un capolavoro da non perdere. Continuiamo a camminare e raggiungiamo un’altra splendida moschea, quella di Solimano dal cui giardino si gode di una bellissima vista sul Bosforo. Finiamo la giornata con la visita al Gran Bazar, pensato dal sultano come un centro commerciale dell’epoca, coperto con circa 3000 negozi dove vige l’arte della contrattazione. Avendo poco tempo(chiude alle 19) ne ammiriamo l’architettura più che i negozi. Ceniamo con un kebab per ambientarci subito al cibo turco prevalentemente a base di carne.

11 febbraio

La sveglia suona presto, le ore di luce in inverno sono davvero poche, e abbiamo in programma 3 visite. Attraversiamo il Ponte Galata a piedi e siamo dalla parte opposta del Corno d’oro sempre nella parte europea. Saliamo sulla Torre di Galata (costo 25 lire) da cui si gode una vista a 360° sulla città e ci intratteniamo per una buona ora in attesa che la foschia mattutina si diradi e ci lasci scattare foto ricordo. Nel quartiere si trovano ottimi negozi per i souvenir più economici che altrove. La seconda visita in programma è ad Aya Sofia di nuovo a Sulthanmet. Originariamente Basilica bizantina, nel 1453 gli ottomani una volta conquistata Istanbul la trasformarono in Moschea con l’aggiunta dei minareti coprendo e non distruggendo gli affreschi. Proclamata la Repubblica nel XX secolo, Ataturk l’ha trasformata in un museo (costo 40 lire) unico posto al mondo dove si possono ammirare vicini i versetti del corona e affreschi cristiani. La terza visita è alla Basilica Cisterna, acquedotto creato dai Romani dove è stato girato Inferno di Dan Brown. Si scende nelle viscere della terra per ammirare i canali dell’acqua che approvvgionavano tutta la città, esempio dell’intelligenza e della maestria degli uomini del tempo. Pranziamo alle 15 in un ristorante consigliatoci, sofa cafè dove per circa 10 euro a testa mangiamo un piatto completo di carne insalata patatine e contorni. Torniamo in albergo a riscaldarci date le temperature basse e poi alle 17 siamo di nuovo in giro. Saliamo al Palazzo Topkapi che lasciamo come visita per un futuro ritorno ma basta camminare all’esterno per capirne la grandezza. Ne seguiamo le mura esterne tramite il parco Gulhane e arriviamo alla punta del Serraglio da dove si gode un’altra bellissima vista sul Bosforo.

12 febbraio

L’ultimo giorno di visita lo dividiamo in due parte. La mattina ci togliamo lo sfizio di recarci nella parte asiatica della città. Prima però facciamo acquisti al bazar delle spezie vicino agli imbarchi dei traghetti. Con la compagnia locale di traghetti per solo 1 euro in 15 minuti passiamo dall’imbarco a Eminou allo sbarco a Kadikoy. Scegliamo questo quartiere perché qui ogni mattina si svolge il principale mercatino di frutta e pesce della città. In 15 minuti a piedi arriviamo allo stadio del Fenerbache, polisportiva nel cui store adiacente si vende merchandising delle squadre di calcio e basket. Passeggiamo allegramente per il quartiere e per un’oretta e poi torniamo in Europa per prendere i bagagli in albergo e trasferirci nella parte moderna della città, a Piazza Taksim. Dopo il check-in al Santa Lucia Hotel (40 euro a coppia a notte), e qualche foto nella piazza tristemente nota per gli scontri tra studenti e polizia nel 2013, scendiamo a piedi a Kabatas, il lungofiume dove accanto allo stadio del Besiktas e bellissime residenze, c’è il palazzo Dolmabahce, affascinante residenza ottomana. Prendiamo la funicolare per Taksim (la salita a piedi ci scoraggia) e da qui ci incamminiamo per la via dello shopping: Istlaki caddesi nel quartiere Galatasaray, dove si passeggia tra i negozi delle grandi firme. Un kebab è il modo migliore per salutare la Turchia. Andiamo a dormire presto perché all’alba il bus Havabus ci porterà all’aeroporto in 40 minuti da Piazza Taksim.

Istanbul è senza dubbio una delle città più belle dell’Europa, unica città divisa tra 2 continenti, frutto della contaminazione tra dominazione bizantina e ottomana. Che la chiamiate Bisanzio, Costantinopoli o Istanbul, andateci, e lasciatevi rapire dalla sua bellezza.



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