Israele senza crisi

Breve tour durante le feste natalizie
Scritto da: paolo massimo
israele senza crisi
Partenza il: 25/12/2012
Ritorno il: 04/01/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Israele e’ la terra dove tutto e’ iniziato, nel bene e nel male. Andarci ci costringe a un cammino a ritroso innanzitutto per comprendere, ma anche per arrenderci alla complessita’ della storia e alla difficolta’ di trovare una via di uscita.

Volo Alitalia con arrivo alle 2.30 di notte, taxi (circa 35 euro) ed arrivo a Tel Aviv all’hotel Center Chic (135 euro senza colazione). Boutique hotel di ottimo gusto anche nei particolari, camera piccola ma bella. Edificio stile Bauhaus in ottima posizione centrale e sopratutto non sul mare dove sono tutti gli albergoni delle grandi catene. Tel Aviv e’ una citta’ piacevole, giovane e spensierata, merita un soggiorno di due-tre giorni. Vari quartieri da visitare, un bel museo di arte moderna, una passeggiata a piedi fino alla citta’ di Jaffa. Con un autobus di linea siamo andati a Gerusalemme, le corse sono molto frequenti, prezzo irrisorio. Siamo rimasti 4 notti a Gerusalemme, abbiamo dormito nella citta’ vecchia nella Christ Church Guest House (120 euro con colazione), ottima ubicazione ma le camere standard sono piccole e squallide. Abbiamo sentito parlare molto bene dell’austrian hospice, anche se piu’ difficile a raggiungere perche’ all’interno della citta’ vecchia dove non arrivano le auto. Meriterebbe un soggiorno piu’ lungo perche’ sono molte le cose da vedere. Una su tutte essere presenti al muro del pianto il venerdi un ora prima del tramonto all’inizio dello shabbat, arrivano centinaia di ebrei tradizionalisti con il loro caratteristico abbigliamento ed e’ tutto un fiorire di suoni, di canti di balli, che sembra di tornare indietro nel tempo.

Sempre con l’autobus, in partenza da Gerusalemme est, siamo andati a Betlemme, ma a meno di avere un interesse mistico-religioso, secondo noi non vale la pena. Pienone di turisti organizzati per vedere poco o niente.

Abbiamo poi preso un auto a noleggio per 4 giorni da Avis e siamo partiti alla volta di Jerico, paesaggio suggestivo, poco traffico fuori citta’, e discesa in mezzo a zone desertiche due-trecento metri sotto il livello del mare. Qualche check point da superare ma senza problemi. La citta’ e’ povera e poco interessante, abbiamo trascurato i dintorni perche’ poco allettanti. Ci siamo diretti a nord fino a Tiberias sul lago tiberiade. Lago bello ma la citta’e’ brutta, il nuovo mastodontico,fatto per turismo di massa in ferie sul lago. Sosta di una notte, Emily Hotel, brutto esternamente ma dentro bello e pulito, belle camere, colazione fantastica.

Il giorno dopo sosta a Cafarnao, bel sito sul lago, visita di un bel monastero ortodosso e successivamente del sito cristiano c’e’ una brutta chiesa moderna sospesa sulle rovine di una chiesa del quinto secolo (casa di san pietro). A lato resti di una antica sinagoga. Partenza per Nazaret, con fermata sul monte Tabor. Bel panorama, visita di una chiesa cattolica e di un monastero ortodosso.

Nazaret, grande paesone musulmano, visita alla basilica dell’annunciazione, ma e’ una chiesa modernista di dubbio gusto estetico. Visita al mercato, ma ne abbiamo visto di meglio. La nostra destinazione e’ Safed ancora piu’ a nord, in montagna. Patria della cabala e dell’ebraismo piu’ esoterico. Citta’ di artisti e di sinagoghe. Bell’atmosfera, abbiamo pernottato al Ruth Rimonin, bello un po’ invecchiato, ma avrebbe bisogno di manutenzione. 140 euro, colazione incredibile, buona posizione.

Il giorno successivo partenza per le grotte sul mare di Rosh Hanikra, al confine col Libano. Posizione singolare, ma volendo si puo’ saltare. Tappa successiva Akko, bella cittadina vecchio porto dei crociati, tenuta molto bene, piacevole girare nei vicoli angusti e al mercato, bella la visita alla cittadella. Buona sosta al ristorante Uri Buri sul porto.

Siamo arrivati il pomeriggio ad Haifa, grande porto, citta’ dove c’e’ poco da vedere a parte i giardini Baha’i. Inseriti dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio dell’umanita’, scendono dai 400 metri del monte Carmelo fino quasi al livello del mare. Curatissimi, ogni giorno ci lavorano 100 giardinieri, sono visitabili solo in parte a meno di partecipare alla visita guidata ogni giorno, tranne il mercoledì, che parte alle ore 12 dalla sommita’. Abbiamo dormito all’hotel colony molto bello, situato vicino ai giardini (130 euro con colazione).

Il giorno successivo partenza per Cesarea per la visita al parco archeologico in riva al mare, tenuto molto bene… vari ristoranti all’interno, teatro romano, porto romano ed altri resti. Pensando come teniamo Pompei ci viene da piangere.

Ritorniamo a Tel Aviv al solito hotel, la sera scoviamo un grazioso ristorante segnalato dalla planet Orna and Ella in un bel quartiere del centro (attenzione che la scritta sul muro del ristorante e’ in ebraico e quindi per noi incomprensibile).

In tutta Israele la viabilita’ e’ ottima e ben segnalata, il giro che abbiamo fatto e’ facile, gli hotel sono tutti cari e per mangiare (si mangia bene quasi dovunque) si spende come in italia. Il personale degli hotel non risulta molto simpatico ed accogliente, cosi’ come al noleggio auto sono risultati poco simpatici e professionali.

Non sembra assolutamente un paese in guerra, girano molti soldi, i ristoranti sono veramente pieni, soprattutto di giovani. La presenza degli ebrei ortodossi con sciami di bambini al seguito e’ per certi versi inquietante (ogni famiglia ha da 5 a 10 figli). Quindi e’ un viaggio che merita, dedicando un po’ piu’ di tempo o selezionando le localita’.

Buona strada.



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