Frequenze… pugliesi

Consigli per un viaggio alle Tremiti
Scritto da: 3d3f
frequenze... pugliesi
Partenza il: 09/08/2012
Ritorno il: 21/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
A Tremiti si conoscono anche strani e interessanti personaggi. Durante le serate di gala, al tavolo del direttore dell’Hotel Eden ho avuto la fortuna di conoscerne un paio. Lo storico Pio Fumo ci ha spiegato l’origine geologica e la morfologia dei fondali delle Isole per spiegare i fantastici colori dell’acqua, ma la spiegazione che più mi piace è quella del musicista Tullio Ferro, autore di famosissime canzoni di Vasco e di Lucio Dalla. “I colori sono frequenze, e quello delle acque di Tremiti è come la morfina.”

Solo chi c’è stato ed ha la sensibilità per capirlo sa di cosa sto parlando. Di Tremiti non ti stanchi mai. L’acqua passa dalle sfumature del turchese al blu più intenso, ed è così cristallina che da metri di distanza puoi distinguere chiaramente i numerosi banchi di pesci. La costa è un susseguirsi di cale, punte, grotte e scogli, e l’esplorazione di ognuna riserva piacevoli sorprese. L’isola è piccola e va girata a piedi, raggiungendo il mare attraverso il bosco di pini di aleppo sulla costa est oppure passando nella natura più brulla ma profumatissima della costa ovest.

In valigia non bisogna dimenticare: scarpe da scoglio perché l’accesso al mare può essere spesso difficoltoso, materassino (non quello gonfiabile!) per sdraiarsi sugli scogli perché le spiagge attrezzate non sono tante e sono più affollate, e soprattutto maschera e boccaglio perché i fondali sono ricchi di fauna e sarebbe un peccato non godere della trasparenza di quest’acqua!

Consiglio la mattina l’esplorazione della costa est perché questo lato è assolato fino al primo pomeriggio e poi di spostarsi sulla costa ovest. Come attività oltre al relax, le passeggiate in pineta, il nuoto e lo snorkeling consiglio di fare qualche immersione. I fondali si prestano particolarmente e al largo tra l’isola di San Nicola e l’isola di Caprara si può visitare anche la statua subacquea di Padre Pio. Sull’Isola potrete trovare numerose scuole di diving. Un’altra attività può essere la canoa perché il mare è quasi sempre calmo e con poca fatica l’esplorazione della costa può essere fatta così. Ovviamente per i pigri esistono alternative come il noleggio di gommoni o il giro organizzato dell’isola, anche se credo che in un paradiso tale dovrebbero esserci meno barche a motore. A questo proposito consiglio di visitare le Tremiti fuori stagione: settembre è perfetto. Assolutamente da visitare è l’Isola di San Nicola con la sua abbazia benedettina, e, perché no, magari andarci di sera grazie al servizio di acquataxi e fermarsi per una cena a base di freschissimo pesce. San Nicola è ricca di storia e vi si può visitare la tomba di Diomede. La leggenda vuole infatti che dopo la battaglia di Troia il guerriero sia approdato alle isole Tremiti (chiamate appunto anche Isole Diomedee) e che, dopo la sua morte, Venere, presa dai sensi di colpa per le difficoltà mandategli, ne abbia trasformato i seguaci in una particolare specie di gabbiani chiamati diomedee. Questi ultimi nelle notti senza luna piangono la perdita del loro condottiero. Al di là della leggenda se capitate a Tremiti in una fase lunare favorevole vi consiglio di fare il giro notturno in barca organizzato per sentire le diomedee “piangere”, è molto suggestivo ed effettivamente il verso di questi gabbiani ricorda molto il pianto dei bambini.

Rimanendo in tema di attività notturne: nonostante San Domino sia una piccola isola, anche la sera si trova qualcosa da fare. Ottimo l’aperitivo, la cena e il dopocena alla Fenice, dove tra l’altro si esibiscono a rotazione delle ottime cover band e, per chi ama il genere, c’è anche la serata karaoke! L’isola offre anche due discoteche: il Diomede, sorto negli ex giardini privati della contessa Matano, e la Formicula, dove quest’anno prima della discoteca vera e propria si poteva ascoltare ottima musica dal vivo interpretata da Davide Maggioni. Meta assolutamente consigliata!



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