Da Milano alle Lofoten in auto

Solo informazioni per organizzare un viaggio in auto fino alle Lofoten. Informazioni anche su trekking alle Lofoten.
Scritto da: mnasi
da milano alle lofoten in auto
Partenza il: 26/07/2019
Ritorno il: 20/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Condivido informazioni utili per un viaggio on the road fino alle Lofoten, con rapida descrizione delle tappe, da Milano in poi.

Hotel: prenotati alcuni attraverso booking. Nei paesi scandinavi, consiglio il sito Nordic Choice Hotels, che ha ottime offerte (soprattutto con l’iscrizione gratuita) e una politica di cancellazione della prenotazione fino alle 16 del giorno di arrivo davvero utile.

In Norvegia abbiamo privilegiato i posti con uso cucina, per potere risparmiare sui ristoranti.

Alcune strutture su booking non risultavano avere posto, ma poi avevano disponibilità una volta contattate direttamente.

Mangiare: i ristoranti sono davvero cari, è difficile spendere meno di 100€ in due a cena: uno dei modi migliori per ridurre le spese è quello di fare la spesa al supermercato.

Tutti i supermercati hanno delle buone bakery con prezzi bassi (e con offerte). Alcuni supermercati hanno anche macchinette del caffè americano, in alcuni casi il caffè era omaggio.

Quasi tutti hanno anche dei tavolini con sedie fuori per mangiare all’aperto, spesso in posizioni molto belle.

Si possono mangiare anche le proprie cose, c’è molta libertà.

Bevande: tutte le bevande sono molto care. I supermercati norvegesi riciclano la plastica e la latta e restituiscono soldi per ogni bottiglia. Molto spesso ci sono macchinette apposta, altrimenti potete consegnare i vuoti in cassa. Come pagamento si riceve un buono da spendere al super.

L’acqua è potabile ovunque.

Benzina: i paesi in cui costa meno sono stati Austria e Danimarca. Norvegia la più cara.

Traghetti: Abbiamo prenotato solo quello dalla Danimarca a Stavanger, per assicurarci un posto economico.

I traghetti interni alla Norvegia sono abbastanza frequenti e non abbiamo mai avuto problemi a salire.

Il traghetto da Bodo alle Lofoten è molto affollato e se non si vuole prenotare, bisogna andare lì ben prima.

Toilette: in Norvegia ci sono aree di sosta molto frequenti in tutte le strade, sono ben segnalate. I bagni sono in genere pulitissimi e gratuiti.

Negli autogrill in Austria e Germania i bagni sono sempre a pagamento, ma il costo viene detratto dalla consumazione (bisogna mostrare il tagliando in cassa).

Autostrade: si pagano in Svizzera, Austria e Norvegia.

Non si pagano in Germania, Svezia e Danimarca (tranne i ponti che richiedono un pedaggio specifico)

Soldi: in Norvegia e Svezia, mai pagato niente in contanti, solo carta.

Trekking: il sito migliore per i trekking in Norvegia ci è sembrato 68north.com

La Lonely per i trekking è abbastanza inaffidabile.

I trekking alle Lofoten sono poco segnalati, bisogna cercare e seguire i sentieri battuti e i segni sulle rocce. Non esistono strutture per mangiare e bere lungo il percorso.

Il viaggio che segue è durato 8.993km.

Giorno 1 da Milano a Wurzburg.

Si passa per la Svizzera, dove bisogna pagare il pass annuale per le autostrade, al costo di 35€. Si può comprare già negli autogrill italiani verso il confine. Va esposto sul cruscotto.

Poi si passa per un breve tratto in Austria, anche qui bisogna pagare il pass che dura 10 giorni e costa circa 9€. Si acquista nell’unico autogrill che c’è nel breve tratto di strada austriaco. Non occorre esporlo. Conviene fare il pieno in Austria, dove la benzina costa meno che negli altri paesi.

Le autostrade tedesche sono gratuite.

Wurzburg è una piacevole città, con uno stupendo capolavoro dei Tiepolo nella Residenza dei principi che merita davvero una visita: durante la giornata di effettuano visite in inglese comprese nel biglietto.

Notte in hotel.

Giorno 2 da Wurzburg ad Amburgo

Si attraversa la Germania su strade ad altro scorrimento. Amburgo è una bella città da visitare.

Notte in hotel.

Giorno 3: da Amburgo a Hirtshals (Danimarca)

Si attraversa la Danimarca, autostrada gratuita. La benzina costa meno rispetto alla Germania ed enormemente meno rispetto alla Norvegia, meglio approfittarne. Hirtshals è nel nord della Danimarca, vicina a Skagen, che merita una visita per le dune e per il tratto in cui si uniscono due mari.

Abbiamo prenotato la traversata notturna da Hirtshals a Stavanger con mesi di anticipo, per avere i posti “Air Seat”, i più economici: sono comodi sedili reclinabili, si dorme in mezzo a molte persone.

Tutto in Danimarca costa meno che in Norvegia, le persone fanno la spesa prima di partire e riempiono il bagagliaio.

Si parte alle 20 e si arriva alle 6.30 del mattino.

Notte in nave.

Giorno 4: da Stavanger (Norvegia) a Odda, passando per Preikestolen (Pulpit Rock)

Abbiamo preso la strada che passa da sud, con il traghetto da Lauvvik a Oanes.

In Norvegia bisogna registrare la propria auto sul sito delle autostrade per pagare i pedaggi, che vengono registrati dalle telecamere.

A Preikestolen ci sono parcheggi a pagamento davvero cari (mi pare 25€). Il percorso è piuttosto affollato, molto facile, dura 3 ore tra andata e ritorno andando con calma. Vista mozzafiato.

Notte in hotel

Da lì a Odda sono circa 4 ore.

Giorno 5: Trekking Trolltunga.

Il trekking parte da una località chiamata Skjeggedal. Si può parcheggiare lì, a pagamento, oppure molto più in basso e salire con navette.

Alla partenza del trekking c’è un utile ufficio informazioni/bar che è meglio visitare per avere aggiornamenti sulle condizioni meteo: il trekking è molto lungo, quindi è bene non farsi sorprendere dal mal tempo a metà. I primi 3 km circa si possono fare con un pullmino, è un tratto di tornanti sull’asfalto: costa circa 10€ e il biglietto si va direttamente alla partenza. Il trekking poi è di 24km tra andata e ritorno ed è bene calcolare 8/10 ore in totale. Non ci sono punti difficili, ma la strada è lunga e quindi serve un po’ di resistenza. Non ci sono punti di ristoro, bisogna portare cibo e bevande nello zaino. La vista ripaga di ogni km faticato.

Notte in hotel.

Giorno 6: da Odda a Bergen.

Siamo passati per la strada più lenta e più panoramica che passa sulla sponda est del fiordo di Odda. Da lì a Eidfjord dove si possono fare diverse escursioni: a una fattoria, alle cascate, trekking…

Mezza giornata a Bergen.

Notte in hotel.

Giorno 7: Bergen

Siamo saliti sul monte Ulriken con la funicolare per la vista mozzafiato. Poi abbiamo visitato il quartiere storico: al Hanseatic Museum organizzano interessanti visite guidate del quartiere e del museo. Nel biglietto è inclusa la visita anche al Norwegian Fisheries Museum, con trasporto gratuito in bus.

Notte in hotel.

Giorno 8: da Bergen a Flam.

A Flam siamo andati subito all’ufficio del turismo a comprare i biglietti per il treno e per la crociera sul Naeroyfjord. I biglietti di entrambi i mezzi vengono venduti con un certo anticipo, può essere consigliabile organizzarsi prima online, noi siamo riuscita a farcela anche senza prenotazione.

Nel tardo pomeriggio siamo andati in auto fino al bellissimo punto panoramico di Stegastein e poi da lì abbiamo proseguito per una delle più belle strade di Norvegia che porta fino a Laerdal, chiamata the Snow Road. Da lì si torna a Flam con una la strada principale (E16).

Notte in camping.

Giorno 9: Flam

Al mattino abbiamo preso il treno che da Flam sale fino a Myrdal: è un treno storico che attraversa un bellissimo panorama. Molto frequentato da turisti, i posti vanno prenotati.

Da lì, siamo ridiscesi a Flam in mountain bike: si affittano direttamente alla stazione di Myrdal e si lasciano a Flam. Si tratta di un percorso di 21km tutto in discesa: dopo i primi km di sterrato, un po’ ripidi per chi non è mai andato in mountain bike, diventa un percorso molto divertente in mezzo alla natura.

Nel pomeriggio, abbiamo preso il traghetto che porta allo spettacolare Naeroyfjord in 2 ore. Da lì si può tornare di nuovo in traghetto (ma è lo stesso giro all’inverno), o più rapidamente con l’autobus, che va prenotato da Flam nel momento in cui si prendono i biglietti.

Giorno 10: da Flam a Geiranger

Siamo andati prima in direzione Borgund per ammirare la più grande e meglio conservata tra le chiese in legno norvegese: si paga l’ingresso e c’è anche un piccolo museo. Poi siamo andati, con traghetto, a Urnes ad ammirare un’altra bellissima chiesa in legno famosa per le decorazioni del portale: in quest’ultima c’è anche una visita guidata in inglese compresa nel prezzo.

Poi abbiamo preso la E16 direzione FossBergom, attraversando strade molto belle.

Siamo arrivati a Geiranger passando da Dalsnibba, che è uno dei famosi punti panoramici della Norvegia, con piattaforma nel vuoto.

Notte in camping.

Giorno 11: Geiranger

Al mattino abbiamo fatto la camminata fino a Storsæterfossen, di circa 3 ore tra andata e ritorno. Sul percorso c’è un bel posto in cui mangiare.

Nel pomeriggio abbiamo preso il ferry, comprando i biglietti all’ufficio del turismo, per ammirare il fiordo, le cascate delle Seven Sisters e il panorama dei fiordi, per la durata di circa 3 ore.

Giorno 12: da Geiranger a Trondheim

Da Geiranger siamo andati a Eidsdal, passando per uno dei più bei viewpoint sul fiordo e abbiamo preso il traghetto. Da lì siamo andati verso l’incredibile strada del Trollstigen, con viewpoint mozzafiato, e poi abbiamo proseguito in direzione dell’Atlantic Road, che è una delle strade imperdibili della Norvegia e l’abbiamo percorsa fino a Karvag.

Poi siamo tornati un po’ indietro per andare a Trondheim.

Notte in hotel.

Giorno 13: da Trondheim a Sandnessjoen

Al mattino visita di Trondheim, con salita sul campanile della cattedrale.

Poi giornata di viaggio su belle strade fino a Sandnessjoen.

Notte in ostello.

Giorno 14: da Sandnessjoen a Bodo

Abbiamo attraversato la più lunga e costosa (per i numerosi traghetti) delle strade panoramiche norvegesi, la Helgelandskysten. In uno dei 6 traghetti si attraversa il circolo polare: il capitano del traghetto lo segnala e in mare si vede su una roccia un globo che indica il punto esatto.

Prima di arrivare a Bodo ci siamo fermati a Saltstraumen ad ammirare i vortici che si creano per le correnti contrastanti di due fiordi. Il punto panoramico migliore è dal ponte della strada principale: sul sito sono indicati i momenti in cui i vortici sono più visibili.

Notte in hotel a Bodo.

Giorno 15: da Bodo a Moskenes

Al mattino abbiamo preso il traghetto per le Lofoten. Non abbiamo prenotato, dato che metà dei posti non sono venduti su prenotazione e bisogna semplicemente fare la fila. Per essere sicuri di partire abbiamo seguito il consiglio dell’hotel: si può iniziare a fare la fila appena parte il traghetto precedente. Il primo traghetto è alle 7, quindi alle 7.05 eravamo già al porto e abbiamo lasciato l’auto in fila (le file sono numerate, si rispetta l’ordine) per la partenza delle 11. Poi siamo tornati in hotel e ci siamo ripresentati all’auto 45 minuti prima della partenza. Parecchie auto sono rimaste giù e hanno dovuto prendere il traghetto successivo (credo alle 14).

Arrivati alle Lofoten siamo andati a visitare Reine, che è uno dei paesini più famosi e belli e abbiamo fatto la salita per il Reinebringen, uno dei punti panoramici più famosi della Norvegia. Il trekking è una lunga salita su gradoni sistemati dagli sherpa, più un breve tratto finale un po’ ripido. La salita richiede circa un’ora, la vista è mozzafiato.

Notte in Rorbu a Sorvagen

Giorno 16: Trekking Moskenesoy – Kvalvika Beach e Ryten

Giornata di trekking. Dal parcheggio di Fredvang (c’è un unico parcheggio piccolo, altrimenti occorre lasciare l’auto per strada, stando molto attenti a non intralciare il traffico con posteggi selvaggi) si cammina per raggiunge la bella spiaggia di Kvalvika, famoso luogo per ammirare il sole a mezzanotte. Il trekking è facile e richiede circa 1 ora per raggiungere il punto più alto e poi scendere verso la spiaggia. A destra della spiaggia poi parte un’altra camminata verso il bellissimo punto panoramico di Ryten, da cui si gode una splendida vista sulla costa e sulla spiaggia. La salita in questo caso è più ripida, non difficile: bisogna calcolare un’altra oretta abbondante per arrivare in cima.

Siamo tornati indietro dalla stessa strada (esiste anche un altro percorso che non passa per la spiaggia): è bene calcolare 5/6 ore in totale, comprese pause e pasto, che come sempre va portato con sé perché non ci sono strutture.

Notte in Rorbu a Sorvagen

Giorno 17: Trekking Moskenesoy, Andstabben

Dal parcheggio di Å, che è l’inizio o la fine della strada delle Lofoten, parte un trekking che permette di ammirare tutto il versante sud delle isole, dove non ci sono né sentieri né centri abitati.

Il trekking non è difficile, ma è molto poco segnato, quindi bisogna stare attenti a non perdersi, altrimenti la strada può diventare più lunga e ben più difficile.

Tra andata e ritorno passano circa 4 ore.

Si scende al villaggio di A, che è una sorta di museo a cielo aperto: con un unico biglietto si visitano le strutture storiche di questa piccolo paese.

Notte in Rorbu a Sorvagen

Giorno 18: attraversare le Lofoten sulla E 10

Abbiamo esplorato l’isola sulle E10, una delle più famose strade di Norvegia.

In particolare merita una deviazione Nusfjord, che è un paesino in bellissima posizione: la visita del paese è a pagamento.

Notte in hotel a Gimsoy

Giorno 19: Trekking Austvagoy, Festvagting

Prima di arrivare a Henningvaer, parte uno dei trekking più famosi delle Lofoten per il bellissimo panorama che si ammira in cima. Esistono due parcheggi abbastanza grandi e vicini alla partenza del trekking. L’inizio è molto roccioso e richiede un po’ di pazienza, poi diventa più facile. Si sale fino a un piccolo stagno, dove diverse persone facevano il bagno. Da lì si sale fino alla punta di Festvagtind con una camminata più ripida e faticosa. La vista alla fine sulla città di Henningvaer e le isole circostanti è incredibile.

In totale dura circa 4 ore. Una volta scesi vale sicuramente la pena fare la strada fino a Henningvaer e vedere uno dei paesini in posizione più spettacolare delle Lofoten.

Nel pomeriggio abbiamo fatto un secondo trekking: Austvagoy, Djevelporten e Floya

In questo caso si parte da Svolvaer, più precisamente dal parcheggio del cimitero. Questo trekking è uno dei più impegnativi (la descrizione della Lonely è molto inaffidabile): l’inizio è subito ripido e prosegue salendo senza pause. La salita non è mai esposta, ma il terreno è un po’ accidentato.

Quando si arriva in cima si aprono diversi sentieri, alcuni solo per veri esperti. Ci sono alcuni punti panoramici accessibili a tutti con una strada in cresta al monte che vanno sicuramente visti. Per andare sul Djevelporten o sul Floya è meglio informarsi prima, per essere sicuri che sia un trekking all’altezza delle proprie capacità. Potrete ammirare il Devil’s Gate, una roccia che sembra un ponte su cui si può salire (solo per chi se la sente) e anche gli scalatori che salgono sulle incredibili rocce dello Svolvaergeita.

In totale, per arrivare al viewpoint senza ulteriori ascese, direi che occorre tra le 3 e le 4 ore tra andata e ritorno.

Notte in hotel a Gimsoy

Giorno 20: Da Gimsoy a Lulea

Abbiamo preso la E10 per tornare in Norvegia passando da nord, non servono traghetti.

Da lì abbiamo proseguito in Svezia, attraversando la Lapponia, fino a Lulea.

Le autostrade sono gratuite. La benzina costa leggermente meno rispetto che alla Norvegia, ma non costa poco.

Molti posti accettano anche pagamenti con banconote norvegesi, se ve ne sono avanzate.

Giorno 21: da Lulea a Stoccolma

Nel tragitto si passa per Ornskoldsvik, che abbiamo scoperto essere la città dove vengono realizzati i prodotti Fjallraven: esiste un grande outlet sulla strada. I prezzi non mi sono sembrati così più conveniente rispetto all’Italia.

Notte in hotel a Kista

Giorno 22: Stoccolma

Abbiamo raggiunto Kista in metro: i biglietti si possono comprare nelle macchinette o attraverso una app.

Notte in hotel a Kista

Giorno 23: da Stoccolma e Kolding

Abbiamo attraversato il sud della Svezia e poi abbiamo preso lo spettacolare ponte (a pagamento) che collega Malmoe con Copenhagen. Da lì le isole della Danimarca sono collegati con ponti e anche il ponte che porta a Odense richiede un pedaggio.

La benzina in Danimarca costa molto meno, conviene fare il pieno.

Notte in hotel a Kolding.

Giorno 24: da Kolding a Wurzburg

Abbiamo attraversato la Danimarca e poi parte della Germania. Finalmente in Germania si guida in una vera autostrada senza i forti controlli per la velocità.

Notte in hotel a Wurzburg.

Giorno 25: da Wurzburg a Milano

Il percorso attraversa la Germania con autostrade gratuite, l’Austria, dove bisogna pagare il pedaggio in autogrill e dove la benzina costa meno, la Svizzera, che ha un pedaggio annuale e regole molto severe sui limiti di velocità e poi l’Italia.

Notte a casa.



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