Koufonissi e Amorgos: le due facce delle piccole Cicladi

Impressioni (di viaggio) e consigli (per i viaggiatori)
Scritto da: chebellavita
koufonissi e amorgos: le due facce delle piccole cicladi
Partenza il: 08/07/2016
Ritorno il: 20/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Premetto che le impressioni di Luglio potrebbero non ripetersi ad Agosto. Ciò detto, sinteticamente, la parola d’ordine per i 4 giorni passati a Koufonissi è “semplice”. E niente affatto in senso diminutivo. Semplice perché c’è un solo centro principale e porto attorno al quale ruota la vita serale (notturna… ecco… non direi), semplice perché a piedi (al limite in bici) si arriva dove si vuole, semplice perché anche l’imperdibile gita a Kato Koufonissi richiede solo di recarsi al porto e decidere quanto si vuole camminare e a che ora si vuole tornare (occhio all’orario dell’ultima barca).

Tutto scorre tranquillo, i numerosi ristoranti offrono tutti un buon servizio: alcuni con strepitoso rapporto prezzo/qualità (non perdetevi la taverna Mixalios e il chiosco del Suvlaki in paese, per il pesce direi Karnagio). Il mare è incantevole, in particolare a Kato, dove a Luglio è capitato di passare tutta la giornata da soli in spiaggia (basta aver voglia di camminare un po’). Il campeggio libero è ampiamente praticato e soprattutto a Kato può essere una vera esperienza a contatto con la natura. Sempre a Kato c’è una sola taverna e non si pernotta. Le spiagge di Pano non sono male, ma non sono molto ampie e rischiano di essere affollate, salvo Porì che, essendo più lunga, offre più spazio a disposizione. La ricettività è limitata e direi non economica, questo per contro dovrebbe tutelare dal superaffollamento. Insomma, Koufonissi ci è piaciuta ed avrebbe meritato qualche giorno in più. Però forse non è un’isola in cui spendere due settimane e soprattutto chi non ama il mare dopo un po’ avrà fatto tutti i giri che si potevano fare.

La parola d’ordine per i 5 giorni passati ad Amorgos è invece “movimentato”. L’isola è stretta, lunga e piena di ripidi saliscendi e per girarla occorre un mezzo a motore. Certo ci sono i sentieri da fare a piedi, chi è allenato può optare per la bici, oppure c’è sempre l’opzione mezzi pubblici, ma il classico motorino, almeno 125, (no, per favore il quad no) è la soluzione per girarla bene.

Innanzitutto Amorgos ha più centri: oltre al porto, alla Chora, a Egiali ci sono altri villaggi, quasi tutti arroccati. Ad Amorgos devi muoverti e le cose da fare e da vedere sono sparse. Sul capitolo cibo segnalerei solo Transitoraki alla Chora e Amorgialos ad Egiali. Per il mare, Agia Anna offre un signor spettacolo (quasi solo scogli però, praticamente no spiaggia), mentre ho amato all’infinito nuotare a Muros. Purtroppo ci sono tornato quando ha girato il vento e mi sono ritrovato con il mare nero di alghe e la spiaggia invasa dalle onde; questione di fortuna. Secondo me sopravvalutata l’isoletta di Nikouria: mare bello ma esattamente come l’isola principale. Ma in realtà, in 5 giorni chissà quante cose ci siamo persi. Amorgos è un’isola dove anche chi non ama il mare troverà sempre una gita alternativa da fare. Nota folkroristica: essendo lo scenario del film le grand blue, l’isola è quasi un territorio d’oltremare francese; in particolare frequentatissima da comitive di giovani e giovanissimi transalpini.

Infine, piccola nota a margine sui due giorni passati a Santorini, giusto perché altrimenti non tornano i conti. C’eravamo già stati ed essenzialmente ha funzionato da stopover per il volo. Che dire, l’isola ha un fascino immenso, ma il tipo di turismo, tra crociere che vanno e vengono e frotte di caciaroni vari, ed il mare, non al livello delle altre isole, non fanno per noi.

E comunque, Grecia, Grecia, torneremo

Note logistiche

– Volo MIlano-Santorini con Easyjet. Prenotato per tempo, economico e puntuale. A Santorini siamo andati tranquillamente al porto col bus pubblico risparmiando taxi e navette private; è fuori dal terminal e fa una breve sosta a Fira (se scendete un paio di fermate prima, al crocevia principale dell’isola, fate in tempo a mangiare un boccone o fare un po’ di spesa a uno dei vari supermarket, tanto ripassa di la per il porto)

– Spostamenti tra isole. Catamarani veloci SeaJets ed Hellenic Seaways: veloci ma non del tutto puntuali (dipende dal mare), ma soprattutto cari; ci sono costati più del volo. Per gli orari, consultate l’utilissimo https://www.gtp.gr/RoutesForm.asp

– Alloggi: Koufonissi da Michalis little houses: casette piccole ma graziose con tutto quel che serve a pochi minuti dal porto. Michalis è poi una persona sempre disponibile benché discreta. Amorgos studio Damianos a Xilokeratidi (anch’esso a pochi minuti dal porto). Santorini B&B una gita al faro ad Akrotiri. Qui menzione speciale per Claudio, ospite squisito e sempre disponibili. In tutti e tre i casi sono venuti a prenderci al porto, e Claudio ci ha anche portato in aeroporto.

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L'incantevole Muros



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