Tra le Cicladi e Atene

Viaggio tra Santorini, Mykonos, Drios e Paros, poi qualche giorno nella capitale
Scritto da: ancelina
tra le cicladi e atene
Partenza il: 04/09/2012
Ritorno il: 13/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Partenza da Malpensa con qualche minuto di ritardo; l’aereo con nostra grande sorpresa è vuoto, siamo solo in 18 a volare. Che tristezza! Destinazione Mykonos; con noi viaggia Paola Marella, la conduttrice del programma in onda su Real Time, “vendo casa… disperatamente”; girerà il programma dalla nostra isola.

Arriviamo in aeroporto e qui c’è il signor Antonio che ci aspetta, è venuto a prenderci per portarci nel suo guest house. Arrivati ci spiega un po’ di cose, ci dà indicazioni su possibili giri che possiamo fare, info che ci torneranno davvero molto utili.

Siamo pronti a questo punto per andare alla scoperta di Mykonos, che ci incuriosisce non poco.

La nostra casa è in un angolo tranquillo di Mykonos town, ma ci bastano 5 minuti di strada a piedi per immergerci nel piacevole casino. Piacevolissima la passeggiata tra le viuzze strette e colorate dai vari negozietti. All’inizio siamo un po’ storditi e confusi, temiamo di perderci e non saper più tornare a casa, ma subito capiamo che le stradine più o meno si incrociano e ritroviamo la strada del ritorno. Arriviamo sul mare e qui lo spettacolo è bellissimo, con la luna che si specchia sul mare blu, enormi navi da crociera che illuminano il porto, e le stelle che negli angoli più bui, rendono romantica la nostra passeggiata.

Ci stupisce la presenza del pellicano, che libero e bello si aggira nei pressi di Panagia Paraportiani, è infastidito dai turisti che non si accontentano di ammirarlo e fotografarlo, ma vogliono toccarlo, mah!

Ci fermiamo a mangiare un gyros al volo e torniamo a casa xkè stanchi; domani il programma è intenso.

Mercoledì 5/10

dopo aver fatto colazione ci dirigiamo verso il porto per prendere la barca che ci porterà a Delos, un isolotto leggendario protetto dall’Unesco. Si narra che qui siano stati partoriti Apollo e Artemide. Una lunga passeggiata tra resti di templi ci fanno trascorrere la mattinata, immaginando come potesse essere l’isola sacra migliaia di anni prima.

Visitiamo il museo e riprendiamo la barca per tornare a Mykonos; qui giriamo per little venice alla ricerca dei mulini di cui avevamo letto sulle guide. Ed eccoli che li vediamo, alti e fieri che si ergono sul mare; e notiamo anche uno scoglio in mare che ha le sembianze di un cammello adagiato sull’acqua.

Abbiamo voglia di mare, per cui dopo aver mangiato un buon gelato prendiamo il bus per Platis Gyalos, da dove partono le barchette per altre belle spiagge. Decidiamo di raggiungere con la barca la spiaggia più lontana tra quelle raggiungibili con la barchetta, Elia, così da vedere tutta la costa dal mare; bella idea, no? Dopo circa 45 minuti, sbarchiamo, ignari di essere arrivati in una spiaggia di soli gay! Per lo meno la parte sinistra era popolata solo da coppie o gruppi gay, in fondo addirittura c’era l’area dei nudisti; la qual cosa mi imbarazza per cui ci siamo spostati sulla parte destra, in cui mi sentivo più a mio agio.

Notiamo che queste meravigliose spiagge sono quasi completamente occupate da stabilimenti balneari, che non lasciano spazio, o quasi, a chi vorrebbe semplicemente sdraiarsi su un telo per tuffarsi poi in acqua. Riusciamo comunque a ritagliarci un pezzettino di spiaggia (si poteva?!), ci rilassiamo e facciamo ritorno a casa che è quasi sera. Relax, doccia e poi ci immergiamo tra le strade di Mykonos town x viverci la serata.

2° giorno a Mykonos

Prendiamo il bus (€ 1.6) che ci porta ad Agios Ioannis, una splendida, ma soprattutto quiet beach. Per noi è la più bella, xkè oltre all’acqua cristallina e alla sabbia chiara, c’è una pace impagabile: no musica a palla come nelle spiagge precedenti. Passeggiamo sulla spiaggia ei incrociamo l’attorucolo italiano Nicola Valporis, che pare sia nell’isola per convolare a nozze. Stiamo piacevolmente qui tutta la mattinata e nel pomeriggio torniamo, facendo tappa ad Ornos, la spiaggia più vicina alla capitale dell’isola.

Tornati in downtown, facciamo un giretto esplorando zone non ancora scoperte e poi rientriamo per riposarci e riprenderci un pochino. Serata in giro per la città. Ristorati da una buona cena e un’ottima crepes, preparataci da una bella signora che da ottobre ogni anno torna a Milano dove gestisce un locale nei pressi di corso buenos aires. Rientro e nanna.

3° giorno

Ultimo giorno a Mykonos, andiamo a fare un giretto per salutare la città, gironzolando per nuove zone e scoprendo nuovi scorci.

Alle 13 rientriamo nel guest house, dove il gentilissimo sig. antonio ci aspetta per accompagnarci al new port, da cui partiremo alla volta di Paros. Salutiamo e ringraziamo il nostro accompagnatore e alle 14, con ½ di ritardo partiamo con il traghetto Acqua Jewel (economico, pagato solo 9 €, contro i 28€ chiesti dal blue star ferrier); attraversiamo mare e le sue isole fino a raggiungere la nostra méta.

Durante il viaggio i nostri occhi sono incantati dalle acque e dall’alternarsi delle terre emerse, le nostre orecchie invece sono catturate da un bel trio indigeno che accompagnati da tamburrello e zampogne, suona musica greca. Che bello!

Arriviamo a Paros per le 16 circa, andiamo a prendere possesso della camera prenotata c/o Alexandra’s room. Un bed&breakfast carinissimo, sul lungomare, con una bella e deliziosa signora, appunto Alexandra, che ci accoglie con un meraviglioso sorriso. Ci fa addirittura scegliere fra 2 stanze disponibili.

Fatta la scelta, torniamo in centro e non perdiamo tempo, prendiamo il bus per Naoussa, cittadina del nord dell’isola. Facciamo un giro per la cittadina, fotografando il castello veneziano, le papere che sostavano sul porto, le stradine tipiche delle Cicladi con la bougavillea a colorare le case.

In serata siamo rientrati a Paroikia, capoluogo dell’isola, per fare un giro nel centro storico. Qui abbiamo subito notato una differenza da Mykonos, la presenza di diversi negozi di artigiani di pelle, pittura e accessori, quindi meno negozi commerciali. in più per le strade si sentiva un forte e piacevole profumo di fiori. Ci ha piacevolmente colpito. Rientriamo a casa e pianifichiamo la giornata di domani.

4° giorno – ANTIPAROS e Drios

Per raggiungere antiparos ci sono 2 modi: barchetta che con 5 € ti porta direttamente dal porto di Parikia ad antiparos (ma se c’è malauguratamente mare mosso, non partono), le corse sono ogni 30 minuti dalle 10 alle 18. Oppure dalla stazione dei bus di parikia, a pochi metri dal porto stesso, si prende il bus per Pouda, € 1.60, appena arrivati in coincidenza parte il traghetto, costo a persona 1.10€ che in 5 minuti arriva. Messo piede a terra, facciamo un giro nel caratteristico villaggio, fotografando vicoli, case e castello. L’attrazione principale dell’isola è la famosa grotta di Spileo la quale, si trova sulle pendici del Monte Aghios Ilias a 165 m d’altezza. Aspettiamo davanti al porto il bus che ci porterà alla Grotta, spettacolo da non perdere. A settembre il bus parte alle 11.20 e 12.30, costo 5 € andata e ritorno. L’autista aspetta che il gruppo visiti la grotta e ci riporta giù. Il costo del biglietto è di 5€, la visita è consentita dalle 10 alle 15; la grotta è tanto meravigliosa quanto faticosa, ricca di stalattiti e stalagmiti fu scoperta durante il regno di Alessandro Magno ed è costituita essenzialmente da un’ immensa grotta sotterranea profonda 90 metri.

Avendo poco tempo a disposizione, e non avendo un nostro mezzo per gli spostamenti per raggiungere le spiagge, pensiamo di rientrare a Paros per poter trascorrere il pomeriggio in spiaggia. La nostra scelta cade su Dryos, a sud est di Paros, che si raggiunge in un ora, con il bus 1 o 5, costo del biglietto 2.80 a tratta. È la spiaggia che più ci è piaciuta, perché libera e tranquilla. Abbiamo raggiunto una caletta poco distante dalla fermata del bus, giù all’hotel giulia; siamo stati divinamente, immergendoci di tanto in tanto nell’acqua limpida e freddina, stando stesi su un manto di sabbia chiara. Ci ha onorato della sua presenza Messser Maltemi, che piacevolmente ululava tra le villette affacciate sul mare… una vera poesia! Rientrati a Parikia ci siamo preparati per la serata… cena con moussaka e souvlaki, presso una taverna sul lungomare. Ottimo trattamento.

5° giorno – ultimo giorno a Paros

Facciamo un giro in centro città e poi ci prepariamo per andare al porto perché alle 11.45 abbiamo il blue star ferrier per Santorini, dove arriviamo dopo 4 ore di navigazione. Un viaggio lunghino premiato dalle bellezze che incontriamo, isole e isolotti disseminati qua e là. Arrivati in porto troviamo subito il bus che ci porta alle porte di Thira, capitale dell’isola, a Karterados, dove abbiamo prenotato dall’italia presso l’hotel Lodos; una bella struttura tipicamente greca, con annessa piscina. La stanza ci delude un po’, ma considerati i servizi che offre, tra cui la fermata del bus a 100 metri per tutte tutte le direzioni dell’isola, merita un buon voto. Abbiamo lasciato i bagagli in camera e ci siamo diretti a thira da cui abbiamo preso il bus per Oia, un bellisimo centro con suggestivi vicoli. Ci piazziamo in posizione favorevole x assistere allo spettacolare e magico tramonto sulla caldera… una magia che la natura ci regala. Applauso finale degli astanti. Rientriamo a thira con passeggiata e poi a nanna.

6° giorno

Facciamo colazione con 2 buone, anzi ottime brioshe salla bakery di fronte al nostro hotel e dopo andiamo a Perissa col bus, che però fa una piacevole deviazione verso Verlychada ed abbiamo così girato in bus per la costa del sud. A Perissa abbiamo trovato un manto nero ad accoglierci, sabbia vulcanica di caratteristico colore nero. Abbiamo fatto un bel bagnetto e dopo un paio d’ore di spiaggia siamo rientrati a Karterados. Qui ci siamo rilassati un po’ in piscina e nel pomeriggio riprendiamo il bus per andare a Kemari; qui ad attenderci un tappeto di ciottoli neri e un mare agitato che rendeva difficoltosi il nostro ingresso ed uscita dall’acqua. Dopo esserci abbronzati un pochino, passeggiamo sul lungomare, e notiamo una barchetta che fa la spola tra kamari e perissa, che si trova al di là dello scoglio in fondo alla spiaggia (costo 5€). Prima del tramonto siamo rientrati. Doccia e diritti verso Thira rigorosamente a piedi, per la serata finale con cena in un locale del centro. Rientriamo a “casa” perché stanchi morti della giornata appena trascorsa.

7° giorno – ultimo giorno a Santorini

Ci svegliamo con calma, prendiamo le ottime briosces dalla panetteria, nostra amica, e ci rilassiamo in piscina. Dopodiché sistemiamo bagagli, lasciamo la stanza e torniamo a visitare Thira, ma questa volta, con la luce del giorno. Macchina fotografica alla mano e si cominciano a percorrere strade con negozi eleganti e raffinati che si susseguono, profumo di cibo prelibato provenienti da ristoranti esclusivi. Il panorama sulla caldera è mozzafiato, il mare è attraversato da navi di varie dimensioni che dietro di loro lasciano la scia spumeggiante che colora di bianco l’azzurro mare. Mentre passeggiamo prendiamo da mangiare, il mio compagno sceglie il gyros, invece io mi fermo in una piccola yogurteria, dove vendono a peso lo yogurt fresco, e lo puoi arricchire come vuoi, self service. Che delizia! Ci aspetta un ultimo tratto di strada con vari tornanti, un po’ mi fanno paura, ma la vista è da favola. Con mezz’ora di ritardo saliamo per l’ultima volta per questo viaggio, sul traghetto che ci porterà al Pireo, viaggio molto molto lungo, infatti arriveremo alle 23.30. Dopo 8 ore di navigazione, a mezzanotte in punto, con mezz’ora di ritardo, arriviamo al pireo con la rabbia in corpo perché l’hotel presso cui abbiamo prenotato dall’Italia ci nega la stanza, dopo aver chiamato in mattinata per confermare il nostro arrivo sul tardi.

In un modo che non sto qui a raccontare, troviamo una soluzione alternativa e pernottiamo presso l’hotel Eva in Atene; receptionist eccezionale che avendo capito la situazione spiacevole in cui ci eravamo trovati, ci ha offerto tutta la sua disponibilità e gentilezza. Lo ringrazieremo per sempre.

8° giorno – 1° giorno ad Atene

Ci svegliamo di buon mattino, facciamo colazione e ci trasferiamo nell’altro hotel prenotato dall’Italia, Hotel Illisos, una meraviglia di hotel, elegante e raffinato, con roof garden con vista Partenone.

Usciamo subito per iniziare la visita di atene. Prima tappa è l’acropoli, prendiamo il biglietto che costa 12 € a persona e ci permette di visitare più siti. La magia di questo luogo è inaspettata, tutto parla della storia greca, il Teatro di Dionisio, l’Eretto e le cariatidi, ma perfetto è il Partenone, alto sul colle da cui si domina Atene. Giriamo, passeggiamo e fotografiamo instancabilmente; tutto è bellissimo nonostante il pullulare di turisti e il fastidio vociare di alcuni turisti italiani poco interessati a ciò che vedono.

Usciti ci siamo diretti al Tempio di Zeus, altro capolavoro. Più tardi, passando per la Plaka, siamo tornati in hotel per riprenderci un po’ per poi uscire di nuovo.

Siamo tornati in centro all’imbrunire, abbiamo piacevolmente passeggiato ai piedi del Partenone, girandogli attorno, tra bancarelle di artigianato, di mangereccio, ed eleganti ristoranti. Cena e ritorno in hotel.

9° giorno

Sveglia sul presto, colazione e via per la città. Abbiamo oggi visitato la Libreria di Adriano e l’Agorà con la Stoa di Attalo e il suo museo. Abbiamo girato per le vie del centro, che viste di giorno hanno un aspetto notevolmente diverso. Considerazioni su Atene: eravamo partiti con un po’ di pregiudizi in quanto le guide parlano di una città brutta. Certo questo può valere per la zona nuova. Ma a me poco importa onestamente della parte nuova, giudizi di carattere urbanistico li lascio ad altri; e sono contenta di essere partita con qualche timore, xkè l’effetto sorpresa che questa citta antichissima e permeata di storia mi ha riservato, mi resterà nel cuore.

Grazie Atene! Grazie Cicladi per le bellezze che avete regalato ai nostri occhi.



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