Elba, orizzonti infiniti tutti da scoprire

Si viene per il mare, ovvio. Ma non fatevi scappare i sentieri dell'entroterra
Patrizio Roversi, 25 Lug 2012
elba, orizzonti infiniti tutti da scoprire
La più grande delle piccole isole italiane è… grande, ma al contempo piccola. Grande per l’incredibile varietà di ambienti e paesaggi che offre: dalla vegetazione quasi alpina del monte Capanne, di 1.019 metri, alle zone pianeggianti che precedono Porto Azzurro, fino all’infilata di spiagge bianche, nere, scogli e ghiaia che hanno reso l’Elba un’amatissima destinazione balneare. Piccola per la sua atmosfera ancora miracolosamente autentica, lontana anni luce da quella che si respira nel posti di vacanza che… sanno interpretare bene la loro parte, blandendo i turisti, facendoli sentire coccolati, ricercati, al centro delle attenzioni. Toscani e per di più isolani, gli elbani sono ruvidi. E qui sta il bello: non sorridono troppo, non cercano di convincere e non vogliono vendere a tutti i costi. Sono, nella loro terra. E basta. Se ci volete stare anche voi, accomodatevi. Sennò, come si dice da queste parti, “quello è l’uscio”.

PRIMA IN ARTE E STORIA

Ancora, l’Elba è grande per un patrimonio di arte e storia che non ha eguali nelle altre piccole isole italiane. Sull’Elba ci sono i resti di tre ville romane, una decina di musei, quello che rimane di una fabbrica del ghiaccio (è a Portoferraio, in vicolo dell’Amore), antiche dimore affrescate, forti e fortezze disseminate in tutta l’isola, miniere abbandonate, vecchie tonnare e per finire una “capitale”, Portoferraio, e una lunga lista di paesi uno più bello dell’altro, dai minuscoli San Piero e Sant’Ilario alle “cittadine” panoramicissime di Capoliveri e Marciana. Oggi la storia dell’isola la fanno i nuovi insediamenti e le nuove offerte turistiche, ma quella antica ha l’odore, il colore e la consistenza del ferro. Già noto agli Etruschi, il metallo estratto nella zona orientale dell’isola fu motivo di scontri e battaglie, ma non fu l’unica risorsa individuata nell’antichità: furono i Romani i primi ad apprezzare i fanghi curativi che costituiscono oggi il cuore dell’ultima novità isolana, un’offerta benessere molto più sviluppata.

SENTIERI CON VISTA SUL BLU

Inutile dire che chi viene all’Elba, in estate soprattutto, lo fa sicuramente rispondendo al richiamo del mare. Oltre a questo, però, c’è quello del meraviglioso entroterra, solcato, praticamente in ogni angolo, da sentieri che nella stragrande maggioranza dei casi sono facili e vista mare. Rispetto al “continente” è un mondo così vicino (si arriva a Portoferraio con 50 minuti di navigazione da Piombino) e così lontano, in cui la natura è padrona e l’andare a piedi, in bici o a cavallo non sono possibilità residuali, ma la soluzione più… naturale. Insomma, per caratteristiche di territorio e di clima, sempre mite, è un vero paradiso della vacanza “eco”. Trovare l’escursione e il sentiero adatto al proprio allenamento e ai propri gusti quest’anno è più facile che mai, grazie alla piccola guida edita dal Parco dell’Arcipelago toscano che presenta, in tre lingue, le escursioni più suggestive. Grandi panorami ma fatica all’altezza sono garantiti dal trekking che porta al castello del Volterraio, edificio diroccato che sorge in cima a uno sperone di roccia alto sul golfo di Portoferraio, da cui lo sguardo spazia su tutta la costa nord. Attenzione, però, il percorso si snoda tra roccia e bassa macchia mediterranea ed è sconsigliato nelle ore centrali della giornata e in assenza di vento, perché può fare veramente caldo. La parte orientale dell’isola è invece quella da percorrere alla ricerca del passato minerario: dalle miniere Calamita (www.minieredicalamita.it) a quella del Ginevro, con possibilità di visitare anche la galleria omonima e di raccogliere piccoli minerali. Da non perdere anche la visita al paese di Rio nell’Elba, che ha una piazza e un centro simile a quello di altri borghi elbani, ma è circondato da vecchie case alte, con piccole finestre e nessun balcone. Non servela guida per capire che proprio qui – in queste centenarie realizzazioni di edilizia popolare – vivevano i minatori con le loro famiglie. Non lontano, un’escursione breve porta all’Orto dei Semplici, piccolo giardino botanico in cui si coltivano soprattutto erbe officinali. Lì accanto, l’Eremo di Santa Caterina è preceduto da uno spiazzo erboso con vista sul blu. Una piccola scorta di acqua e viveri assicura un pranzo in uno dei luoghi più panoramici di tutta l’isola.

TERME VISTA MARE

Non sarà Fiuggi, non sarà Ischia, ma da questa stagione anche l’isola d’Elba ha un’offerta termale completa, che sfrutta una sorgente di acqua salsoiodica e alcuni preziosi doni del mare: i fanghi, le alghe e le piante marine. Accanto allo stabilimento aperto negli anni 60 in posizione panoramica sul golfo di Portoferraio, in località San Giovanni (Terme San Giovanni), da poche settimane funziona un centro benessere completamente rinnovato. Chi vuole proseguire con le cure termali vere e proprie, per intenderci quelle prescritte dal medico e convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, può farlo nel “vecchio” stabilimento. Chi, invece, vuole potenziare i benefici della vacanza al mare, rilassandosi ancora di più e migliorando ulteriormente il proprio aspetto, ha a disposizione il centro benessere con thermarium che sorge nel grande parco sul mare, tra eucalipti e tamerici. Qui, oltre a sauna, bagno turco, idromassaggio, doccia emozionale, zona relax interna ed esterna e corner tisane, a disposizione degli ospiti c’è la stanza del sale, che in mezz’ora assicura i benefici di diversi giorni di mare. Il centro propone anche la talassoterapia con un decotto ottenuto partendo dalle alghe e dalle piante marine che crescono spontaneamente nel bacino termale, utile per combattere i disturbi circolatori degli arti inferiori, cellulite in primis.

GUIDA ALLA SCELTA: LE SPIAGGE…

La volete bianca, di sabbia impalpabile? L’Elba è il posto giusto e l’indirizzo migliore è la spiaggia di Fetovaia, alla fine di una lunga baia nel sud dell’isola, delimitata ad ovest da un promontorio di pini marittimi, sul quale passa l’immancabile sentiero. Volete andare al mare ma non vi va di usare la macchina? Da Portoferraio, si raggiunge a piedi, attraversando il giardino della città, la spiaggia delle Ghiaie. Che, ovviamente, è di piccoli sassi, con l’acqua trasparente. Condizioni simili – ma ci si arriva in macchina, oppure con una breve passeggiata sulla statale – sono quelle offerte dalle altre spiagge del versante nord. Da Portoferraio verso l’Enfola, una bella penisola che delimita due mari (si possono ammirare con una facile passeggiata a piedi), si incontrano così la Padulella, con un bar attrezzato nel quale alla sera si può anche cenare, Capo Bianco, in cui una costa rocciosa, bianchissima, protegge una candida sabbia sassosa dall’acqua caraibica, e la più selvaggia Prunini, che si raggiunge solo a piedi, con una passeggiata di 15 minuti nella macchia (ma attenzione, non ci sono bar né ristoranti).

Per chi ama le situazioni più comode, e magari anche mondane, le spiagge giuste sono rispettivamente quelle di Lacona e di Cavoli, entrambe sul versante sud, con vista sull’isola di Montecristo. Perfetta per le famiglie con bambini per l’acqua dolcemente digradante, la spiaggia di Lacona è delimitata alle spalle da una piccola, profumatissima pineta. Purtroppo, però, negli ultimi anni sono aumentate le concessioni e tra sdraio, lettini e megafoni l’ambiente ha perso molto della sua incantevole naturalezza. Proseguendo verso ovest, la spiaggia di Cavoli, chiara e sabbiosa, è sicuramente quella giusta per i ragazzi e per chi ama la musica, trasmessa in stagione pressoché ininterrottamente dal bar sulla spiaggia. Protetta dai venti per un’ampia parte da un alto muro, Cavoli (insieme a Fetovaia) è una delle spiagge dell’Elba più difficilmente raggiungibili, a causa delle esigue (e salatissime) possibilità di parcheggio, soprattutto in luglio e agosto. Chiude la rassegna delle più grandi spiagge di sabbia dell’isola la Biodola, bianchissima e orlata di macchia mediterranea. A causa dell’erosione della costa, però, ultimamente la spiaggia si è molto ristretta, per cui… chi prima arriva meglio alloggia.

… E I MONUMENTI

Dopo tanto mare e benessere, una concessione alla cultura ci sta tutta. Se dovete scegliere un museo, optate per quello archeologico della Linguella, a Portoferraio. Si raggiunge a piedi, costeggiando il porto fino all’estremità, dove appunto sorge la torre ottagonale della Linguella. Oltre a essere interessante per i reperti esposti, il sito è letteralmente imbattibile per l’ambientazione, circondato com’è da un piccolo giardino disseminato di cannoni, e per il colpo d’occhio che offre sulla città e sul mare. Invece, se dovete scegliere un antico edificio… sceglietene almeno due! Il primo, sempre a Portoferraio, è il panoramico Forte Stella, che delimita anche le case un tempo destinate ai militari, con piccoli edifici per il ricovero dei cavalli, piazzette e torri d’avvistamento. Il secondo è la Villa dei Mulini, la “casa di campagna” (quasi non si vede il mare e non sembra di essere all’Elba) finemente arredata e decorata dove visse il Bonaparte. Infine, per non mancare l’omaggio alla civiltà romana, il consiglio è quello di scegliere la Villa delle Grotte, comoda da raggiungere dopo una sessione di remise en forme alle terme di San Giovanni, oppure prima di una passeggiata a Porto Azzurro. Costruita nel I secolo a.C, aveva un’ampia piscina ornamentale protesa verso il mare, con annesso impianto di riscaldamento e ricambio dell’acqua.