Islanda mozzafiato

Tour in auto di tutta l’isola, girando tra ostelli e guest house
islanda mozzafiato
Partenza il: 20/07/2014
Ritorno il: 31/07/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Eccoci qui, io e il mio ragazzo, pronti per la nostra nuova avventura… un giro di tutta l’Islanda in macchina girando tra ostelli e guest house. Sapendo che l’Islanda è un paese caro decidiamo fin dall’inizio di risparmiare su alcune cose per partire preparati: prima di tutto portandoci il sacco a pelo cosi negli ostelli non paghiamo il supplemento per le lenzuola, scegliendo dei voli con 2 scali (a volte eterni, ma fa parte dell’avventura) e partendo con le borse già piene di cibo da poter cucinare una volta arrivati e scatolette di tonno, mais, ceci, biscotti, cereali etc…e un immancabile thermos con tante bustine di the che ci ha fatto compagnia durante tutti i trasferimenti in macchina…insomma invece di una vacanza da campeggio zaino in spalla…pseudo campeggio valige alla mano!In più per godeci tutte le giornate fino all’ultimo istante abbiamo deciso di prenotare da casa tutti gli ostelli e le guest house così da non preoccuparcene durante la vacanza! Partiamo Domenica 20 Lugio da Malpensa alle 10.30 di mattina, facciamo due scali: uno per pranzo a Vienna (1 ora e mezza) e uno per cena a Stoccolma (7 ore ma in un bell’aeroporto) per arrivare finalmente a Reykjavik alle 23.30. Arrivati all’aeroporto abbiamo acquistato i biglietti del flybus (andata e ritorno) che ti porta in paese in 45 minuti o direttamente in alcuni hotel e ostelli.

Il 21 Luglio ci svegliamo con calma, nel nostro ostello ci prepariamo il pranzo e dedichiamo l’intera giornata a girarci la città. Questo paese è molto particolare, è tutto così calmo, silenzioso e pulito. In una giornata ti puoi girare tutto abbastanza bene dalle chiese ai negozi ed ai parchi, ma ci teniamo da conto qualche museo e negozietto per l’ultimo giorno della vacanza che passeremo a Reykjavik ancora una mezza giornata. Visto che il nostro ostello è proprio in centro, ceniamo nella cucina comune e poi ci godiamo un po la movida dei turisti di passaggio e scambiamo sue chiacchiere e consigli con loro prima di andare a riposarci pronti per iniziare il giro on the road.

22 Luglio

Il nostro giro seguirà quasi soprattutto la strada principale (la uno) e la percorreremo in senso orario quindi una volta svegliati di prima mattina ci dirigiamo con gli autobus a prendere la macchina che avevamo prenotato dall’Italia. Il programma di oggi prevede di percorrere la strada verso nord fino a Reykir dove abbiamo prenotato due letti in ostello. Purtroppo abbiamo dovuto evitare i fiordi nor-occidentali (pare che siano molto belli) per riuscire a vedere altre cose molto belle nelle giornate successive. La nostra prima deviazione dalla uno la prendiamo per evitare il tunnel e percorrere tutto il fiordo Hvlfjordur per iniziare fin da subito ad immergerci nel verde di questa terra fermandoci ogni tanto ad ammirare il paesaggio e a fare due passi ad esempio lungo il fiume Glymur. Per pranzo (ovviamente al sacco) ci fermiamo a Borgarnes, un piccolo paesino. In serata siamo arrivati in questo piccolo ostello molto carino e pulito nel bel mezzo del nulla, a nord sul mare. In questa prima giornata è valsa la pena arrivare a destinazione per tempo, per riuscire a fare un bagno nella piccola piscina esterna con acqua solfurea caldissima e fare due passi sulla sabbia nera ammirando il mare. Ovviamente anche questa sera ci aspetta una cena in ostello essendo oltretutto in mezzo al nulla!

23 Luglio

Oggi continueremo e vedere il nord spingendoci un po’ più verso est. Ci fermiamo prima di tutto a Blonduos dove facciamo benzina (sempre meglio farla dove si può) e un pochino di spesa, ma soprattutto rimaniamo stupiti dalla loro particolare chiesetta. Poi io con insistenza ho convinto il mio fidanzato a deviare verso Skagastrond dove c’è un famoso pub-museo di musica country ma che purtroppo troviamo chiuso! rientrati lungo il nostro cammino ci dirigiamo verso il monte Tindastoll dove in inverno sono operativi degli impianti sciistici, qui in mezzo a tanto verde bellissimo ci facciamo una piccola camminata (non avevamo tanto tempo) e un picnic. Di nuovo in macchina la pausa successiva la facciamo alla vecchia torbiera di Glaumbaer. Per la serata avevo preparato una bella sorpresa per il mio fidanzato, un’ultima tappa prima di arrivare all’ostello in Akureyri. Avevo prenotato in un ostello a Skjaldarvik una cavalcata di un’ora tra i fiordi e un bagno nella loro piscina esterna con acqua caldissima. Dopo questa pausa davvero azzeccata, siamo andati ad Akureri dove per una sera ci siamo concessi un fish & chips molto buono in piazza e una birra in uno dei locali del paese. Inoltre visto che in questo periodo in Islanda il sole tramonta tardissimo, dopo cena siamo ancora riusciti a farci un giro per la città e due passi ne giardino botanico.

24 Luglio

Partiti con calma dall’ostello ci siamo messi in macchina verso la nostra prima tappa del giorno: la cascata Godafoss (da mozzare il fiato). Siamo poi passati da Husavik, un paese noto per il whale watching che però noi abbiamo deciso di non fare, per cui dopo una breve pausa con il the del nostro inseparabile thermos, due biscotti e la benzina, ci siamo rimessi in macchina per andare a vedere il parco Jokulsargljufur e ci siamo fermati ad Asbyrgi dove abbiamo lasciato la macchina e abbiamo fatto una bella camminata per scoprire questo parco davvero notevole. Purtroppo però per mangiare siamo dovuti tornare in macchina perchè ha iniziato a piovere! A questo punto sotto la pioggia ma esaltati da tutte quelle bellezze ci siamo messi in macchina lungo una sterrata (pian pianino, non avendo la 4×4) tra crateri, rocce strane etc. per arrivare alla cascata Dettifoss (ne valeva davvero la pena perché è magnifica! (Altissima e con una potenza spaventosa). L’ultimo tragitto in macchina della giornata ci ha portato al lago Myvatn (dove è stato difficilissimo trovare un posto a dormire non caro perché tutti prenotano tantissimo tempo prima). Anzi appena prima di arrivare ci siamo fermati a vedere davanti al vulcano Hverfjall il suolo che bolliva e fumava (impressionante!). Arrivati alla nostra guest house ci siamo fatti una passeggiata nel silenzio tra i crateri che circondano il lago,una passeggiata davvero unica! Dopo esserci fatti da mangiare nella guest house, il mio ragazzo va a farsi due passi in solitaria per ammirare il tramonto di mezzanotte! Io ero stravolta!

25 Luglio

Finalmente una colazione inclusa e fatta con prodotti tipici! Dopo una mega abbuffata decidiamo di dedicare l’intera mattinata a vedere il lago. Prima di tutto lasciamo la macchina all’inizio della camminata che porta al monte Hlidarfjall dove proviamo a smaltire la colazione camminando nei sentieri in mezzo al verde, solo noi e qualche uccellino e qualche pecora. Non abbiamo fatto tutta la camminata perché potevamo dedicare solo un paio d’ore a quel momento e così dopo siamo andati a vedere il cratere Viti che è pieno di acqua azzurra ed anche li abbiamo fatto tutto il giro a piedi ammirando questo miracolo della natura. Ed è arrivato il momento di rimettersi in macchina verso est. Ci siamo fermati lungo la strada in un’area picnic a pranzo in mezzo al nulla per poi dirigerci verso Seydisfjordur, un paesino in un fiordo davvero imperdibile! Prima ancora di arrivare al paese abbiamo mollato la macchina in un piccolo spiazzo per poter correre, saltare, sembravamo essere tornati bambini in mezzo ad una vista davvero indescrivibile! e guidare per quella strada è stata un’esperienza unica! Il paesino è molto carino e c’ è una chiesa che sembra fatta di zucchero filato. Dopo una piccola spesa e la benzina ci rimettiamo in macchina a malincuore (dev’essere bello dormire in uno degli ostelli del paese) verso la nostra guest house ad Eskifjordur (un paese molto più bruttino ma più vicino alla meta del giorno dopo per cui utile per risparmiare chilometri) dove ci siamo accontentati di mangiucchiare qualcosa al pub della nostra guest house.

26 Luglio

Un’altra fortunata colazione inclusa prima di metterci in macchina per percorrere i fiordi orientali. Anche oggi abbiamo deciso di evitare il tunnel ed allungarci la strada per godere della bella vista tra mare, fiordi, uccelli e fari. Ci siamo fermati a Stodvarfjordur un minuscolo paesino con un originale museo di un’anziana signora collezionista di pietre, conchiglie e gli oggetti più diversi e con un piccolo mercatino dell’artigianato ed un paio di piccole gallerie d’arte. Per pranzo ci siamo fermati in macchina (c’era troppo vento) vicino alla spiaggia poco prima di arrivare a Djupivogur, un altro minuscolo paese con un museo-negozio di oggetti in legno, pietre ed ossa di animali e con una serie di sculture rappresentanti le uova di diversi uccelli disposte lungo tutto il porto. (bizzarro?!) L’ultima tappa prima della destinazione finale della giornata la facciamo a Hofn, un paesino di mare con un lungomare molto carino. Abbiamo dormito in una guest house a mezzora di macchina da Hofn vicino a Holmur ma sempre nel nulla dove ci siamo cucinati la cena come al solito e poi il mio ragazzo che non era ancora abbastanza stravolto ha deciso di farsi due passi nel nulla per vedere il tramonto mentre io studiavo i piani per il giorno dopo.

27 Luglio

Dopo un’altra abbondante colazione (per una volta ce la siamo concessa anche se non inclusa) siamo partiti alla scoperta del sud, decisamente più freddo del nord. Ci siamo fermati a Jokulsarlon per prenotare un giro in gommone tra gli iceberg che ci avrebbero fatto fare dopo un paio d’ore per cui ne abbiamo approfittato per andare avanti a vedere un paesino a venti minuti di strada con una chiesina con il tetto di erba. L’escursione in gommone la consiglierei mille volte perché trovarsi tra gli iceberg, tutti cosi particolari con forme diverse e colori dal bianco all’azzurro, è una bellissima esperienza. Per pranzo abbiamo raggiunto il parco nazionale di Skaftafell dove dopo aver mangiato ci siamo avventurati in una delle diverse camminate che si possono fare in mezzo al verde ed alle cascate. Prima di sera ci siamo fermati ancora a Kirkjubaejarklaustur dove anche qui c’è una chiesina particolare e facciamo benzina. Abbiamo dormito in una guest house appena dopo Vik assolutamente nel nulla più totale (che fatica trovarlo!!) dove non c’era la possibilità di cucinare da se la cena ma per fortuna avevamo ancora un po’ di cose già pronte da mangiare!

28 Luglio

Oggi ci aspetta un giro un po’ più turistico, il Golden Circle, per cui incontreremo parecchie persone e soprattutto peccato per la pioggia che fin dalla mattina sembra non volerci lasciare in pace. La strada è lunga per cui ci mettiamo in macchina presto e andiamo dritti senza fermate fino a Fludir dove ci fermiamo lungo la strada in alcune fattorie che vendono i loro prodotti. Come previsto arriviamo prima di pranzo a vedere i gayser Geysir e Strokkur e ad andiamo anche a vedere la cascata Gulfoss dove pranziamo in macchina a causa della pioggia. Anche questa cascata è spettacolare (nonostante la troppa gente). Essendo in perfetto orario con la tabella di marcia, decidiamo di andare a vedere il parco Pingvellir (e ne è valsa la pena) dove c’è un’immensa frattura causata dalla separazione di due zolle tettoniche e l’acqua è completamente trasparente come non avevo mai visto. Arrivati al parco per fortuna la pioggia era sparita ed abbiamo potuto farci una passeggiata per ammirare questo spettacolo. Abbiamo poi raggiunto Selfoss dove abbiamo dormito in una guest house molto carina e con la possibilità di cucinarci da mangiare.

29 Luglio

Finalmente è arrivata la giornata dedicata al relax! Ci dirigiamo di buon mattino alla Blue Lagoon, una laguna con l’acqua termale bianca all’interno di una struttura dove rilassarsi è d’obbligo. Usciamo per pranzo rilassati e sempre più entusiasti di questo paradiso islandese. Abbiamo pranzato li intorno accampandoci tra le rocce sempre con vista sull’acqua della laguna. Nel pomeriggio siamo andati a vederei i dintorni di questa zona dove a ovest ci sono ancora aree di suolo fumante e un faro mentre ad est c’è il lago Kleifarvatn, un cratere con acqua verde ad altri spots di terra fumante. Inoltre lungo la strada tra le montagne si vedeva polvere di lava. Un’ultima giornata nella natura che come sempre ci ha lasciato mozzafiato. In serata abbiamo restituito la macchina a Reykjavik e per cena ci siamo concessi una cenetta fuori presso un ostello dove suonano musica jazz dal vivo!

30 Luglio

In mattinata abbiamo finito il giro della capitale che avevamo iniziato il primo giorno (non eravamo riusciti ad entrare nella cattedrale che era chiusa) e comprato qualche souvenir prima di andare a prendere il flybus che ci ha portato all’aeroporto per il volo delle 17.00 con scalo a Oslo dalle 21.35 alle 6:45

31 Luglio

Dopo aver dormito a Oslo in aeroporto con i sacchi a pelo (l’aeroporto è tranquillo e abbastanza comodo) ci siamo imbarcati per Vienna dove abbiamo fatto scalo dalle 9:15 alle 15:15, ma anche questo è un aeroporto comodo per cui non è stato poi così faticoso. Finalmente siamo arrivati a Malpensa alle 16:45 stanchi morti ma davvero soddisfatti di questa esperienza!



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