Irlanda… fly, cycling and drive

Un viaggio fatto con due diverse modalità di trasporto: la prima settimana in bicicletta, la seconda in auto
Scritto da: Panteri
irlanda... fly, cycling and drive
Partenza il: 18/08/2013
Ritorno il: 02/09/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Quest’anno io e mio marito Filippo abbiamo scelto, quale meta per le nostre vacanze, la meravigliosa Irlanda. Diversamente dal solito, abbiamo deciso di organizzare il viaggio utilizzando due diverse modalità di trasporto: la prima settimana viaggeremo in bicicletta mentre la seconda utilizzeremo la classica auto. L’idea ci è stata suggerita da un nostro carissimo amico, Sergio, che già in passato ha sperimentato questa modalità con entusiasmo e successo, per cui abbiamo voluto seguire il suo consiglio. Nell’organizzazione della prima parte del percorso ci siamo affidati all’agenzia di Milano MondoVela, che si appoggia in Irlanda al tour operator Iron Donkey. A parte l’iniziale sinteticità delle informazioni ricevute dall’agenzia italiana, il percorso individuato, la penisola occidentale del Clare e il Burren, si è rivelato un’ottima scelta, sia per lo scenario naturalistico, sia per l’ottima organizzazione: biciclette nuove e leggere, caschi, sellino in gel e accessori di assistenza; mappe ed indicazioni stradali chiare e ottime sistemazioni in B&B; in particolare ogni giorno i nostri bagagli venivano trasportati e consegnati al successivo albergo, concedendoci così la possibilità di viaggiare in bicicletta senza ingombri ed in grande comodità. La seconda parte del viaggio invece è stata affidata alle abilità di internet surfing di mio marito ed anche in questo caso, tutto è stato pensato ed organizzato molto bene: ogni notte una località diversa girovagando da sud a nord, compreso l’Ulster.

Partiamo da Bergamo con volo Ryanair per giungere a Dublino in perfetto orario, alle 18.30, con ottimi auspici. Infatti, durante il tragitto per giungere in aeroporto, riceviamo la benedizione di ‘buoni samaritani’ riuscendo, nell’arco di un’ora, a trovare e a consegnare ai proprietari: un programma di viaggio, dimenticato su una sedia; un cellulare, dimenticato sulla poltrona del bus e addirittura un trolley, che un papà, impegnato a sorreggere tra le propria braccia la figlioletta stava per dimenticare, durante l’imbarco. A parte questo, una volta arrivati a Dublino, ci sistemiamo velocemente in hotel e poi ne approfittiamo per girovagare un po’ tra le vie della città.

L’indomani, lunedì 19.08, ci siamo diretti alla stazione ferroviaria per prendere il treno verso Ennis, la cittadina da cui partirà il nostro bici tour. Con nostra sorpresa, il biglietto ferroviario è piuttosto caro (forse le tariffe viste in Italia coincidevano con qualche offerta promozionale): 66 euro cadauno, anche se il viaggetto si rivela piacevole. Dai finestrini del treno, iniziamo ad osservare i primi panorami della campagna irlandese: mucche, pecore e tanto tanto verde. Arriviamo ad Ennis verso le 13.00 e dopo esserci sistemati nel nostro bed&breakfast, approfittiamo della bella giornata per visitare la città, formata da edifici antichi e stradine strette, molte delle quali sono pedonali o a senso unico; ci sono numerosi negozi caratteristici che rendono la città particolarmente stimolante. Di particolare interesse è l’abbazia francescana del XII secolo ben conservata. Facciamo una breve sosta in un bar, dove scopriamo che il cameriere è innamorato dell’Italia ed in particolare della Val Gardena, in cui ha soggiornato da poco, così ci lascia un bigliettino con alcuni consigli ed indicazioni per sentire musica irish in serata. Una volta tornati nel B&B, incontriamo la nostra assistente di viaggio, Wilma, che ci consegna le biciclette, i caschi e il resto dell’attrezzatura, nonché le cartine ed ci fornisce utili consigli di viaggio. Ceniamo in un pub del centro, fish&chips per Filippo e irish stew per me e poi torniamo a casa, emozionati e trepidanti per la nostra piccola impresa che ci attende l’indomani.

Al mattino di martedì 20.08, dopo un’ottima colazione cullati dall’entusiasmo di Mary, la padrona di casa, partiamo verso la nostra meta, la cittadina di Kilkee. Il viaggio dura dalle 9.00 alle 16.00 circa e prevede di percorrere circa 75 km di piccole stradine, talvolta in salita talvolta in discesa, circondati da vasti prati verdi, intervallati dalle chiazze colorate del manto delle mucche, incuriosite e timorose della nostra vicinanza. Nonostante la mia paura di non riuscire a sostenere la fatica di un percorso in bicicletta e il ritmo di Fil, devo dire che la prima giornata mi ha riempito di soddisfazione: il mio fisico, nonostante sia vicina ormai ai 40 anni, mi ha sostenuto senza troppo affaticamento. Fortunatamente arriviamo al traguardo quando una lieve pioggerella comincia a cadere. Nel nostro B&B, ci accoglie una graziosa bimba dalle guance rosate, che, insieme alla mamma, ci accompagna nella nostra grande stanza, dove pernotteremo per due notti. Kilkee è un piccolo villaggio costiero, del Clare sud-occidentale, rinomato per la sua bella spiaggia di quasi due chilometri a forma di ferro di cavallo, incastonata nella Baia di Moore e protetta dalla scogliera conosciuta come Duggerna Reef. Oltre alla spiaggia sono degne di nota le scogliere, non molto alte ma d’impatto, soprattutto perché sono ancora le prime che vediamo, e che offrono una bella vista sull’Atlantico e sul resto della baia. In particolare facendo una passeggiata prima di cena, notiamo due formazioni rocciose staccate dal resto della costa nella parte meridionale, che sono chiamate rispettivamente Diamond Rock (Roccia del diamante) per la forma che rievoca e Bishop’s Island (Isola del Vescovo) e che contribuiscono a rendere particolarmente piacevole la serata.

21 agosto

Scendiamo verso le 8.00 a far colazione e anche stamani non ci esimiamo dal consumare la tipica colazione irish: uova, bacon e pomodori grigliati naturalmente accompagnati da cornflakes, frutta, yogurt e succhi di frutta. Questa volta la nostra direzione è la punta occidentale di Loop Head: il primo tratto si rivela per me un pochino arduo: forse per la leggera pioggia, forse per il vento contrario; comunque proseguiamo, giungendo prima a Carrigaholt e poi a Kilbaha, due piccoli villaggi di pescatori, dal carattere un po’ ruvido e grezzo come quello della gente di mare, ma ricchi di suggestione e di colori. Ci fermiamo in quest’ultimo per consumare un pranzetto a base di pesce (soprattutto granchi) e poi proseguiamo verso l’ultimo tratto di salita che ci porterà verso il faro ad Loop Head: anche qui lo spettacolo è incantevole. Dall’alto del faro possiamo immaginare le tante storie di pescatori e marinai che con le loro imbarcazioni hanno navigato in questi luoghi guidati dalle luci del faro. Talvolta mentre pedaliamo non posso fare a meno di pensare all’Australia: alcuni di questi tratti di Irlanda infatti mi ricordano il viaggio alla scoperta dei 12 Apostoli. Verso le 18.00 ritorniamo a Kilkee dove ci concediamo un ottimo milk shake al gusto ‘honey comb’ davvero squisito.

22 agosto

Siamo partiti consapevoli di dover raggiungere le famose scogliere di Cliff of Moher, attraverso un percorso piuttosto in salita. Abbiamo pedalato oltrepassando i paesini di Quilty, Spanish Point sino a giungere a Lahinch: dove il sole, filtrato tra le nuvole, ha illuminato la bella spiaggia, regalandoci un piacevole e caldo pomeriggio. Dopo un frugale pranzetto e una lunga e ripida salita, abbiamo raggiunto le Cliff of Moher: uno spettacolo davvero ammaliante. Vista l’ora, decidiamo di affrettarci e di arrivare al nostro B&B velocemente, così da poter salire sull’ultima imbarcazione che naviga vicino a queste monumentali scogliere. Le Cliffs of Moher ovvero le “scogliere della rovina” sono lunghe 8 chilometri e raggiungono un’altezza di circa 200 metri di altezza: impressionanti e suggestive, si calano nelle acque a strapiombo regalandoci delle viste davvero mozzafiato. Terminata la vista, rientriamo a Doolin per consumare la cena. Grazie agli utili consigli di internet, veniamo guidati al Roadford Restaurant: l’ottimo luogo, la gentilezza del servizio e la bontà dei piatti gustati, hanno fatto si che la serata sia diventata il momento giusto per festeggiar il nostro anniversario di matrimonio.

23 agosto

Non pedaliamo sin da subito perché la sera prima abbiamo deciso di visitare le isole Aran. Con un piccolo traghetto di nome Happy Hooker, raggiungiamo l’isola più grande: Inishmore. Qui con le nostre bici – nell’isola le auto sono solo utilizzate dai residenti – iniziamo a percorrere le stradine formate da materiale calcareo: raggiungiamo il faro e visitiamo un antico cimitero celtico-cristiano e alcune fortificazioni risalenti all’età del ferro, fra le quali spicca la Dún Aengus (Dún Aonghasa), costruita sulla parte più alta e suggestiva della scogliera a picco della costa sud-occidentale dell’isola da cui si gode un meraviglioso panorama. Lungo il tragitto incontriamo anche un asinello simpatico che si lascia accarezzare ed accetta volentieri anche un pezzo di barretta ai cornflakes. Torniamo al nostro B&B per sistemarci e organizzarci per la prossima tappa.

24 agosto

Oggi attraverseremo il vasto tavolato calcareo del Burren, caratterizzato da una pavimentazione calcarea frammentata da moltissime fessure lineari, chiamate grikes, che formano quindi varie rocce isolate, chiamate invece clints. Andare in bici continua ad essere una meravigliosa avventura; siamo sempre vicina alla costa e quindi alla natura. Per la prima volta, incontriamo alcune coppie e piccoli gruppi in bici come noi. Purtroppo la giornata non è delle migliori ed anzi una pioggia fitta e costante, ci induce a fermarci, verso le 13.00, in uno dei tanti siti archeologici della zona, anche per trovare un po’ di riparo. Visitiamo prima il dolmen a porta chiamato Dolmen di Poulnabrone e poi il forte circolare in pietra di Cahercommaun. In questo caso, la pioggia è davvero insistente ed esitiamo un po’ prima di rimetterci in strada, approfittando per mangiare un buon piatto di formaggi irlandesi presso il ristorante del centro turistico del sito. Abbiamo ripreso la bici verso le 14.00 anche se la pioggia continua a scendere ed arriviamo a Kinvara verso le 16.00 completamente fradici, ma sempre sorridenti. Quando i proprietari del B&B ci aprono la porta per entrare rimangono stupiti da quanto siamo bagnati per cui si fanno in quattro per aiutarci a sistemarci e pretendono che beviamo un the caldo, non appena ripuliti. In questo B&B sembra di essere a casa: la padrona di casa ricorda le nostre mamme o le nostre tate: gentile, garbata; si mostra molto interessata al nostro viaggio con domande ed osservazioni per nulla scontate. Kinvara è un piccolo villaggio dalle case colorate che si affaccia sulla baia di Galway. A pochi passi dal porto si può vedere uno splendido maniero, il Dunguaire Castle, che abbiamo scoperto essere uno dei più fotografati d’Irlanda. Dopo una breve passeggiata, rientriamo a casa.

25 aGOSTO

Oggi un caldo sole illumina la nostra ultima giornata in bicicletta. Se ieri era fastidioso pedalare sotto la pioggia, oggi è davvero piacevole sentire i raggi del sole riscaldare i nostri visi e asciugare i nostri abiti. Inizialmente ci dirigiamo verso Thoor Ballylee a vedere un’antica torre divenuta anche luogo di soggiorno per alcuni anni del noto scrittore Yeats. Purtroppo nel 2010 è stata danneggiata da un’alluvione e non ci è stato possibile visitarla all’interno. Da qui abbiamo continuato il nostro viaggio sino a giungere nella bella baia di Galway ed infine nella città omonima. Giungiamo al nostro ultimo B&B verso le 15.30: posiamo le bici sul retro consapevoli che la prima parte del nostro viaggio è finita. A breve le bici passeranno nelle mani di altri viaggiatori verso altre destinazioni. Galway è il capoluogo dell’omonima contea ed è la prima grande città che incontriamo dopo Dublino: attraversata dal fiume Corrib, che è fonte di grande pesca, è una città vivace, piena di turisti, piacevole da visitare. Abbiamo attraversato la via principale Shop Street e poi abbiamo visitato la St. Nicholas’ Collegiate Church che è la più grande chiesa medievale ancora in uso d’Irlanda: fondata nel 1320, dedicata a San Nicola, santo patrono di tante altre chiese di città portuali cattoliche e a seguire la cattolica “Cattedrale della Madonna Assunta in Paradiso e San Nicola” (Cathedral of Our Lady Assumed into Heaven and Saint Nicholas), molto più moderna, dato che fu consacrata nel 1965, ma anche molto più grande e imponente: costruita in pietra calcarea grigia e corredata da numerose vetrate, nonostante sia molto recente, la sua forma si ispira alle chiese rinascimentali, con una cupola verde, torri campanarie e arcate a tutto sesto. Dopo una gustosa cena thai, abbiamo fatto una lunga passeggiata costeggiando il fiume sino a raggiungere il capo più estremo dove le luci di un grande Luna Park ci hanno dato la buonanotte.

26 AGOSTO

Oggi è l’inizio della seconda parte di viaggio, senza bici, ma in auto. Prima di partire abbiamo dato un’ultima occhiata alle nostre bici e con sorpresa abbiamo incontrato la nostra referente di Iron Donkey, Wilma, che era venuta appunto a recuperare gli strumenti di viaggio. La tappa finale della giornata era Westport e per arrivarci abbiamo deciso di percorrere la litoranea verso Clifden, facendo una sosta al castello di Aughnanure e al Lago Corrib. Abbiamo visto il celebre castello di Kylemore, solo dall’esterno, giungendo nel primo pomeriggio a Westport: graziosa città con un gradevole parco che si può attraversare sia in auto che a piedi. Attenzione di sera alla chiusura, si rischia come capitato a noi di trovare alcuni cancelli chiusi per l’uscita. Concludiamo la serata con una sfiziosa cena a base di pesce presso Mango’s.

27 AGOSTO

Oggi completiamo la nostra visita alla contea di Mayo per poi dirigerci verso Sligo. Ci dirigiamo prima a Ballina, piacevole cittadina affacciata alla bai di Killala e da li ci siamo spostati a Sligo dove abbiamo visitato la splendida Abbey costruita intorno al 1250. Da li abbiamo proseguito verso la baia di Donegal ed infine verso Boyle, con la sua famosa abbazia cistercense del XII sec. Infine abbiamo raggiunto Athlone, dove abbiamo pernottato.

28 AGOSTO

La giornata di oggi è stata particolarmente interessante e ricca di spunti culturali e storici. Innanzitutto, siamo molto soddisfatti della visita a complesso di Clonmacnoise: fondato nel 545 da San Ciarán nel luogo dove le principali strade dell’epoca da est ad ovest si incontravano, è un complesso religioso molto interessante, grazie anche all’ottima organizzazione del Tourist center. Dopodiché abbiamo proseguito verso Cashel, famosa città sul cui spuntone di roccia è stata eretta un’imponente e ben conservata abbazia e poi abbiamo fatto una sosta a Cork: non so se il sole ha influito sul mio stato d’animo, ma questa città mi è piaciuta molto. Infine abbiamo raggiunto Killarney: cittadina immersa nell’omonimo parco nazionale. Particolarmente famosa per i tornei di cavallo, è avvolta in un grande parco nel quale si erge un antico maniero.

29 AGOSTO

Stamani ci siamo diretti alla scoperta delle zone più ad ovest dell’Irlanda e dell’Europa in generale. Abbiamo iniziato il nostro viaggio lungo il Ring of Kerry, raggiungendo prima lo splendido panorama di Lady’s View e poi abbiamo visitato la Derrynane House, la residenza del patriota irlandese Daniel O’Connell. Abbiamo proseguito costeggiando la Dingle Penisola. Qui gli occhi hanno iniziato ad aprirsi verso fantastici panorami: non ci sono scogliere a picco, ma le colline degradano dolcemente sino all’oceano. Dopo una breve sosta a Dingle e a Slea Head, abbiamo anche approfittato della bellissima giornata, per fare un frizzante bagno nella chilometrica spiaggia di Kilcummin, dopo aver superato il Connor pass. Infine siamo giunti a Limerick.

30 AGOSTO

Ci siamo spostati verso Caher per visitare l’antico castello medioevale. Da qui abbiamo proseguito verso Waterford e poi verso la bellissima abbazia di Jerpoint, dove dalla terrazza si possono vedere dei bei giochi di luce tra le colonne del chiostro e i raggi del sole. Infine ci siamo spostati verso Kilkenny: la città delle chiese. Infine piacevole cena al Café Sol, dove l’atmosfera mediterranea ci ha piacevolmente sorpresi.

31 agosto

Oggi è sabato e ci spostiamo verso l’Irlanda del nord verso Belfast. Prima abbiamo fatto una sosta per visitare il sito archeologico di Bru na Boinne, noto come il sito dalle tombe a corridoio. L’area include un complesso archeologico con oltre 50 monumenti costruiti nel neolitico da un’antichissima civiltà contadina preceltica. Siamo giunti a Belfast verso le 15.30 e ne abbiamo approfittato per visitare la città, che in questo sabato di fine mese ospitava una parata militare di corpi d’armata unionisti.

1 settembre

Da Belfast ci siamo diretti verso le imponenti costiere settentrionali. In direzione Ballycastle, abbiamo raggiunto il famoso ponte sospeso: Carrick-a-Rede rope bridge. Da li abbiamo percorso la famosa Giant’s Causeway, percorrendo a piedi i famosi sentieri a picco sull’oceano: le rocce a canna d’organo, le rocce a scacchiera tra la baia della Mucca sino a quella spagnola. E’ stata una bellissima e lunga passeggiata accompagnata da folate di vento a tratti davvero potenti. Verso le 16.00 ci siamo spostati a Derry, e qui abbiamo cenato al Fitzroy, gradevole ristorante irlandese. Prima di rientrare in hotel, un piccolo imprevisto, ha movimentato la serata. Avevamo parcheggiato in un autosilo di un megastore che chiudeva, a nostra insaputa, alle 19.00. Essendo arrivati al garage verso le 20.00 eravamo bloccati: sigh! Che fare?! Dopo un’iniziale senso di incapacità, abbiamo provato a telefonare al numero verde del garage, spiegando al tecnico che l’indomani avevamo l’aereo per l’Italia e verso le 21.30 è giunto un guardiano che ci ha consentito di recuperare l’auto e uscire dal garage. Alle 23 eravamo in hotel, vicino a Dublino, dove ci siamo concessi l’ultima notte d’Irlanda.

2 settembre

Con ultimo sguardo a due gradevoli cittadine costiere non lontane dall’aeroporto, Malahide e Howth, abbiamo concluso il nostro viaggio. Anche quest’anno le nostre vacanze sono state davvero piacevoli, soprattutto la prima settimana in bicicletta: è stata davvero una scelta azzeccata!



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