“Il cielo d’Irlanda è dentro di te…”

Breve vacanza con base a Dublino ed escursioni nei dintorni, per assaporare la campagna irlandese e la cordialità di questo popolo...
Scritto da: dhali16
il cielo d'irlanda è dentro di te...
Partenza il: 22/01/2012
Ritorno il: 25/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Terza volta a Dublino, anche in questo caso non posso dare indicazioni sull’alloggio perché sono sempre gentilmente ospitata da chi vive là…

I collegamenti aerei su Dublino sono sempre quello che sono, all’andata ci “accontentiamo” della Ryan Air da Bergamo; sono sempre più fiscali sulle dimensioni del bagaglio a mano, lo fanno pure provare (per vedere se entra nelle cappelliere) prima dell’imbarco. Mentre sul peso non hanno fatto particolari controlli. Il ritorno con Aer Lingus è stato decisamente più confortevole: aereo spazioso, personale cortese, e soprattutto non c’era la scolaresca in gita dell’andata.

In aeroporto a Dublino, al punto informazioni, facciamo già la tessera per i mezzi che ci servirà l’indomani: Family One Day, valida per 2 persone, costo 16.20€ (per una persona sola sono 11€), consente viaggi illimitati sugli autobus urbani, sulla Luas (il tram dublinese) e la Dart (il treno) per 24 ore. Comodo e conveniente.

Collegamenti per il centro: Aircoach, autobus 747 (una mezz’oretta di strada, traffico permettendo, un viaggio: 6€, ferma in O’Connell Street) o bus 16A (che impiega sicuramente più tempo, facendo tutte le fermate urbane).

Prima tappa: Howth. È domenica, e troviamo anche un mercatino piccolino ma delizioso, con stand gastronomici un po’ da tutto il mondo (mi viene il sospetto che sia quello già visto a Dun Laoghaire, anche se in versione ridotta). Carina la passeggiata sul lungomare, con vista sul faro, sull’isolotto in lontananza (Ireland’s Eye) e un saluto alle immancabili foche che attraggono i turisti.

L’indomani mattina, piccolo giretto a Temple Bar, e quindi con la Dart da Tara Station raggiungiamo Bray. Il tempo ci è amico, è una bella giornata e il panorama che si gode dalla passeggiata verso le scogliere è notevole.

Riprendiamo la Dart scendiamo a Dalkey, cittadina piccola e carina, con un bel castello e una chiesetta molto gotica. I prezzi dei ristoranti ci sembrano però fuori portata (d’altronde, non è nemmeno periodo turistico questo…), per cui rientriamo a Dublino e facciamo tappa da Kylemore, su O’Connell Street (proprio davanti alla Spire): un self service a buon mercato dove, con 4.95€, possiamo prendere 4 items della tradizionale Irish Breakfast (che qui continuano a servire nonostante sia abbondantemente ora di pranzo). Si può scegliere tra fagioli, pomodori, tortino di patate, salsiccia, sanguinaccio, bacon… E incluso vi sono anche 2 fette di toast e tè/caffè. Non male.

Passeggiamo quindi lungo Henry Street, una delle vie dello shopping cittadino, sorseggiando una cioccolata calda presa da Butler’s (deliziosa, e ti danno in omaggio un cioccolatino altrettanto divino). Tappa da Penney: a Dublino non servono i negozi di cinesi a buon mercato, quando esiste questa catena! Si trova di tutto e di più, anche di buona qualità, a prezzi veramente irrisori.

Nota sui bus cittadini: il biglietto si fa direttamente dall’autista, basta dirgli verso quale direzione andate. In media, il costo di un biglietto è tra l’1.40€ e l’1.95€, dipende dalla zona. Ma una volta arrivati in centro, vi consiglio di girare Dublino a piedi: tutto è a portata di mano, e by foot si possono ammirare angolini nascosti e deliziosi. Per pagare il biglietto dell’autobus, dovreste dare i soldi giusti all’autista, in ogni caso non vi darà resto (al massimo sul biglietto ci sarà scritta la differenza che potrete farvi rimborsare in un ufficio apposta in O’Connell Street).

La sera ceniamo al pub Black Lion a Inchicore, non male. La carne in Irlanda è divina, provatela.

Il giorno seguente ci concediamo un giretto nel centro: Trinity College (affollato di universitari), Grafton Street, St. Stephen’s Green (sia il parco che l’omonimo centro commerciale). Dopodiché ci dirigiamo in Dawson Street dove, di fronte alla Mansion House, alle 11.30 puntuali prendiamo il pullman della compagnia St Kevin’s che, in un’oretta e mezza (compresa qualche tappa intermedia, a Bray e altri piccoli paesini), ci porta a Glendalough (biglietti direttamente dall’autista, 20€ a/r). Consiglio assolutamente una passeggiata rilassante in questo sito monastico che risale al VI secolo. La giornata, poi, era l’ideale per assaporare il clima suggestivo delle Wicklow Mountains: pochissima gente, nebbiolina all’orizzonte, i corvi (che facevano un po’ “film dell’orrore”, ma fa niente…). Portatevi qualcosa da mangiare (anche un panino comprato alla Spar o da Centra), perché a Glendalough non troverete molto (a parte un baretto nella zona del Lago Superiore, ovviamente chiuso in questo periodo così scarsamente turistico). Il pullman vi lascerà davanti al Visitor’s Centre: se volete visitare il museo, il costo è 3€, altrimenti la visita al sito monastico è gratuita. Noi abbiamo giusto comprato una mappa (50 centesimi), giusto per capire quali rovine ci trovavamo di fronte. Il pullman tornerà a prendervi alle 16.30, un’altra oretta e mezza e siamo di nuovo a Dublino. I negozi sono già quasi tutti chiusi, per cui rimandiamo gli acquisti all’indomani.

Abbiamo già stampato la carta d’imbarco grazie al check in online offerto dall’Aer Lingus, per cui abbiamo un bel po’ di tempo da goderci anche nell’ultimo giorno, il volo partirà alle 17.15.

Dedichiamo la mattinata alla visita della Guinness Storehouse, sicuramente uno dei simboli nazionali! Il prezzo non è tra i più economici (14.40€ per gli adulti, 10.60€ per gli studenti, ma se comprate il biglietto online avrete un po’ di sconto), però è compresa un’audioguida (anche in italiano) che fa da eccellente guida nella visita. Avrete anche la possibilità di assaggiare, a metà visita, mezzo bicchiere di Guinness con tanto di consigli su come utilizzare i 5 sensi per assaporarla al meglio, e la possibilità di spillare la propria Guinness e ricevere l’attestato del “perfetto spillatore”. In alternativa, si può consumare la pinta di Guinness al settimo piano, al Gravity Bar. Se la giornata è limpida e bella (come abbiamo fortunatamente trovato noi), la vista è veramente notevole.

Ultimo giretto in centro, con tappa obbligata da Carroll’s per i regalini, e poi bus per l’aeroporto.

E come cantano i Modena City Ramblers: “E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora, e potrò consolare i tuoi occhi bagnati…”. Alla prossima, isola di Smeraldo!

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