L’Irlanda zaino in spalla

Ho letto in questo sito racconti di viaggi ed itinerari davvero belli e interessanti. Voglio ora descrivere il mio e dare qualche consiglio a tutti i TPC che vogliono intraprendere un viaggio in Irlanda con un solo zaino e due soldi in tasca. Io ho intrapreso il viaggio con un mio amico e il primo consiglio che mi viene da dare è quello di...
Scritto da: Punto Freddo
l'irlanda zaino in spalla
Partenza il: 04/08/2001
Ritorno il: 20/08/2001
Ho letto in questo sito racconti di viaggi ed itinerari davvero belli e interessanti. Voglio ora descrivere il mio e dare qualche consiglio a tutti i TPC che vogliono intraprendere un viaggio in Irlanda con un solo zaino e due soldi in tasca. Io ho intrapreso il viaggio con un mio amico e il primo consiglio che mi viene da dare è quello di partire soli, non perchè abbia vissuto una brutta esperienza con lui, anzi, ma perchè la magia irlandese a mio avviso la si vive decisamente meglio se si viaggia soli, ci si sente, se possibile, ancora più liberi. Basta una conoscenza minima dell’inglese e non ci sentirà soli mai e non si incapperà in nessun tipo di problema, gli irlandesi sono un popolo estremamente accogliente. Inoltre il viaggiatore vero è il viaggiatore solitario, questo è un dato di fatto. Arriviamo a Dublino e per visitare la città ci prendiamo tre giorni. Potrebbero sembrare pochi, ma in realtà sono più che sufficenti, la si visita bene tutta, anche se si deve camminare parecchio. In questi tre giorni abbiamo dormito nella città universitaria a nord di Dublino, un posto giovane, molto carino, solo che sono costretto a sconsigliarlo a malincuore perchè davvero troppo caro. Purtroppo qualcuno ci aveva detto fosse uno dei posti più economici della città e noi che non conoscevamo bene le tariffe irlandesi “siamo caduti nella trappola”. Poco importa, si è conosciuta tanta gente interessante e si è stati davvero molto bene, peccato che le nostre finanze abbiano già subito perdite consistenti. Il terzo giorno si parte per Kilkenny, un paesino davvero molto carino, caratterizzato dal castello forse più bello e meglio conservato di Irlanda. Un giorno e una notte bastano per vedere tutto. Abbiamo dormito al Turist Hostel, un bell’ostello posizionato proprio di fronte ai migliori pub di Kilkenny, particolare da non sottovalutare. Consigliato. Da li siamo partiti per Cork, forse l’unica delusione del viaggio. Cork è una città che non presenta niente di particolare ed è una meta che salterei per concentrarmi più su altre zone dell’isola. Da li ci siamo diretti verso una delle zone che ci hanno impressionato più favorevolmente: Killarny. Killarny è di per se una semplice cittadina, ma immersa in uno dei parchi nazionali più belli d’Irlanda che merita senz’altro di essere visitato. Consiglio di rimanerci almeno tre giorni, il parco è molto grande e il mezzo migliore per visitarlo è la bicicletta. Attenzione agli itinerari perchè si possono incontrare sul cammino delle salite che chi affitta la bici non menziona mentre spiega la strada… Abbiamo soggiornato al Neptune Hostel, forse il migliore che abbiamo trovato. Pulito fino all’eccesso anche se le camere per otto persone forse sono un po piccole. Da li ci siamo diretti nella penisola di Dingle. Un posto splendido da girare tutto in bicicletta, noi purtroppo avevamo già finito i fondi per affittare le bici e abbiamo girato molto a piedi. Abbiamo visto meno di quello che potevamo vedere ma sono paesaggi che rimangono comunque impressi.Da li, dato che i “money” erano quasi finiti, decidiamo di tagliare su per Galway, passando per Doolin per visitare le scogliere di Moher. Prima di arrivare a Doolin, scopriamo che il bus di linea che dalla penisola di Dingle porta a Doolin per poi andare a Galway, si ferma per un’ora alle scogliere. Così risparmiamo il viaggio di tornarci e ce le visitiamo subito. Tappa immancabile, anche se troppo turistica.Doolin non si può definire neanche un paese, è una strada senza uscita con delle case e un pub al lato della strada. Il pub è molto carino. L’ostello fornisce anche generi alimentari e se decidete di fare la pasta in ostello, cominciate a mettere l’acqua molto presto, per qualche strano mistero, non bolle mai! Doolin è una tappa che salterei a piedi pari, a meno che non si vogliano visitare le isole Aran, perchè da qui partono i traghetti. Il giorno dopo siamo “scappati” col primo bus per raggiungere Galway. Galway è carina, anche qui non c’è molto da visitare, ma la sera ci si diverte parecchio e i pub sono sempre pieni e in ognuno di questi c’è musica folk dal vivo. Anche qui abbiamo conosciuto tanta gente interessante, una su tutte Elian, una ragazza portoghese, una viaggiatrice solitaria che ha avuto il merito di trasmettermi la voglia di intraprendere un viaggio da solo. A Galway consiglio di stare almeno due giorni, il nostro ostello è quello attaccato alla stazione dei bus, non un gran chè, se c’è posto da altre parti, conviene tentare altrove. Da Galway si parte per fare un giro nel Connemara, un posto incantevole che non può essere saltato in nessun modo! Si torna a Dublino con il bus per passare le ultime due giornate in irlanda. Stavolta si sceglie un ostello in riva alla liffy, a due passi dal centro e scopriamo che si spende 1/3 di quello che avevamo speso alla città universitaria.(che non ci saremmo più potuti neanche permettere) :-(( Si torna in Italia con un Pound a testa. Un viaggio che porterò sempre con me così come tutte le persone incontrate e con le quali abbiamo parlato e bevuto. I mezzi di trasporto che consiglio sono i bus, arrivano da pertutto e sono abbastanza abbordabili, anche se le tariffe hanno prezzi del tutto imprevedibili!!Per i tragitti più brevi, qualche Km, non di più, si può benissimo provare a fare l’autostop, dico provare perchè noi essendo due ragazzi, la maggior parte delle volte abbiamo camminato tanto!! Le ragazze che abbiamo conosciuto lo facevano e le caricavano senza mai incappare in alcun tipo di problema. Per chi se lo può permettere comunque, il mezzo migliore rimane senza ombra di dubbio la macchina. L’ultimo pensiero va speso per ringraziare il popolo irlandese per essere così cordiale e disponibile, sempre pronto a darti una mano anche se non gliela chiedi, sembra un popolo uscito da qualche splendido libro di fantasia. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di non andare in Agosto, al contrario, consiglierei di andare fuori stagione. Ultimissima cosa: va bene due lire in tasca, ma forse noi abbiamo esagerato, portare qualche Pound in più consente di godersi ancora di più dei posti fantastici. Un viaggio da fare.


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