Inghilterra on the road

Viaggio in auto dalle Cotswold al Northumberland, passando per lo Yorkshire
Scritto da: MartyFairy85
inghilterra on the road
Partenza il: 11/08/2016
Ritorno il: 22/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ogni volta per decider la meta delle vacanze estive è un’agonia. Vorrei andare dappertutto ma ovviamente non lo posso fare, vorrei avere tempo infinito, ma non lo ho. Già il fatto che odio le ferie d’Agosto. Non sopporto andare in ferie quando ci va il 90% della popolazione. Un po’ perché è tutto più affollato, ci sono le code, c’è più gente ovunque, i posti non te li godi, un po’ perché è tutto molto più caro, di un 50% rispetto ad un altro periodo, e poi perché d’agosto fa caldo, non posso scegliere posti, magari anche in Italia, o comunque nel mediterraneo perché per me è troppo caldo, e, all’estero o è la stagione delle piogge o dei tornado o è caldo insomma le mete non sono tantissime. Alla fine ho scelto l’Inghilterra.

La prima volta che ci sono stata ho visitato la Cornovaglia, principalmente, ed ero con Avventure nel Mondo quindi ho dovuto seguire il loro programma. Questa volta voglio farmi un tour come mi pare. Prendere la macchina, e toccare per quando possibile, tutti i punti di mio interesse. La mia compagna di viaggio è Licia, conosciuta proprio durante il mio secondo viaggio con Avventure, in Scozia, e da lì abbiamo iniziato a viaggiare insieme. Non è facile trovare compagni di viaggio. A seconda di come uno viaggia, non è affatto semplice. Non è scontato che gli amici della vita quotidiana siano giusti, spesso gli interessi e gli stili di viaggio sono diversi, e può capitare che in vacanza si discuta e magari si rovini pure un’amicizia, non sempre ma può capitare, poi c’è chi preferisce il mare, chi la montagna, chi i villaggi turistici, chi ha il fidanzato, chi non ha le ferie … ecc. Ad ogni modo con Licia ci siamo trovate bene e viaggiamo. Io sono vegana e nei miei viaggi devo sempre cercare posti dove riesco a mangiare e che magari siano anche caratteristici, ma spesso, anche solo dove riesco a mangiare 🙂 Abbiamo strutturato il viaggio in maniera da toccare i punti di interesse di entrambe, e indiscutibilmente tutti gli scenari legati a Harry Potter, e un po’ alla letteratura in generale, le sorelle Bronte, Lord Byron, Bram Stoker, Robin Hood… ecc. Dal tutto è emerso che il punto più lontano da raggiungere è Alnwick dove si trova appunto l’Alnwick Castle dove sono stati girati i primi due Harry Potter e si trova molto vicino alla Scozia, nel Northtumberland. Quindi avremmo dovuto fare un giro a salire e toccare diverse tappe per spezzare il viaggio sia all’andata che al ritorno. Abbiamo deciso quindi di visitare, seppur non avendo molto tempo per stare nei posti, le Cotswolds, la città natale di Shakespeare, una bella immersione nello Yorkshire , fino a sconfinare nel profondo nord per Harry, di nuovo Yorkshire e infine un salto nelle università di Cambridge. Abbiamo prenotato il volo circa 3 mesi in anticipo, io ho volato da Pisa mentre Licia da Orio e siamo arrivate a Stansted. Sempre tramite il sito di Ryanair che ci proponeva tariffe convenienti abbiamo prenotato un’auto per 10 giorni, e ci hanno assegnato all’arrivo una Kia Rio. Abbiamo prenotato tutte le notti dall’Italia strutturando in anticipo l’itinerario in quanto Agosto è un periodo di alta stagione anche in Inghilterra e proprio gli Inglesi sono i primi che visitano il loro paese, infatti abbiamo dovuto faticare per trovare buone proposte qualità prezzo. Abbiamo usato principalmente Booking e Airbnb. Partiamo.

1 . Pisa Aeroporto – Stansted Aeroporto – Burford (Cotswolds)

Arrivata all’aeroporto attendo la mia compagna di viaggio e prendiamo la navetta per il noleggio, Green Motion che ha la base fuori dall’aeroporto, all’Hotel Hilton. Prendiamo la macchina e si parte a macinare km. la prima tappa è un pò lunga per aver preso la macchina più di un’ora e mezza. Prima fermata, sopra Oxford, Wolvercote Cemetery, alla ricerca della tomba di Tolkien e consorte. Di nuovo in auto verso le Cotswolds, prima fermata Minster Lovell con relative rovine di abbazia veramente belle e poi verso il B&B dove dormiamo a Burford – Priory B&B – per lasciare i bagagli. Per cena i gestori ci consigliano un pub li vicino, The Mermaid . Burford è molto piccola, ha solo una via principale, e dopo cena facciamo un giro veloce prima di andare a letto, ormai stanche dal primo giorno on the road.

2. Burford – Bibury – Painswick – Gloucester – Stratford Upon Avon

Il Priory BnB è molto carino. La stanza con letti doppi è piccola ma pulita e comoda. La colazione è compresa e si può scegliere dal menù. Breve giro nei negozietti e di nuovo in auto e stop a Bibury paesino da cartolina delle Cotswolds con frotte di giapponesi già a fotografare di prima mattina, e poi Painswick altrettanto carino con una bella chiesa e cimitero. Gloucester, immancabile, per la sua meravigliosa cattedrale, utilizzata anche in molte scene di Harry Potter (i chiostri). Prima di lasciarla per un pezzo di strada più lungo facciamo sosta pranzo. Localino in strada in centro a Gloucester. Hubble Bubble con opzioni veg. Lasciamo Gloucester e ci dirigiamo a Loxley poco sopra Stratford dove dormiamo con AirBnB a casa di Jo e famiglia e poi andiamo a Stratford per iniziare a esplorare. Dopo la visita alla casa natale di Shakespeare, e poco altro perché alle 17/17.30 tutto chiude, attenzione! Attendiamo l’ora di cena e andiamo al pub più antico della città Old Thatch Tavern che avevamo precedentemente contattato per fissare e per il menù. Per i vegani ovviamente nulla, ma dal menù c’erano due piatti vegetariani che pensavo fossero facilmente adattabili a vegan. Ovviamente no, quindi mi rimane una sola scelta. Due passi lungofiume dopo cena e poi a letto.

3. Stratford Upon Avon – Warwick – Lichfield

La notte da Jo è ottima, la camera è pulita e anche il bagno. La mattina ci fa trovare la colazione pronta in cucina e ci sono cereali, pane, marmellata e varie. La mattinata la dedichiamo all’esplorazione di Stratford, con le altre case legate a Shakespeare e la chiesa dove è sepolto, poi partiamo alla volta di Warwick che detto fra noi non è nulla di speciale e se non dovete proprio passare di lì, potete anche lasciarla perdere. A Warwick c’è il famoso castello con annesse attrazioni interne da visitare, ma costa davvero tantissimo circa 28£ e sinceramente non ci va di spenderle, speravamo almeno di vederlo da fuori ma si paga anche solo per entrare di fronte al castello. Facciamo una sosta pranzo in un parchetto e ripartiamo alla volta di Lichfield dove ci attende una splendida cattedrale. Anche il paese sarebbe carino, se come al solito, alle 17 non fosse già chiuso tutto, caffè compresi. Ci dirigiamo verso l’Ibis Budget Derby dove dormiamo che è praticamente all’uscita della tangenziale e siccome siamo stanche approdiamo nel primo posto che abbiamo vicino una specie di enorme pub dove prendono già le prenotazioni per Natale il Cherry Tree.

4. Willington – Yorkshire Sculpture Park – Haworth – Harrogate

La colazione, non compresa, la facciamo comunque in hotel. Stamani entriamo nello Yorkshire.

Alla volta dello Yorkshire Sculpure Park maciniamo un po’ di km e poi passeggiamo tra pecore e statue, interessante, anche se mi aspettavo una cosa diversa dopo averlo visto su internet. Di nuovo in marcia per Haworth, la città delle sorelle Bronte, che è deliziosa. Arroccata nel cuore dello Yorkshire e piena di localini adorabili, peccato che alle 17 chiuda tutto, come al solito. la casa delle sorelle è un museo che da proprio sul cimitero e la chiesa del paese. Di nuovo in macchina per la città termale di Harrogate, che a meno che non vogliate fare un salto alle carissime terme, potete anche seriamente pensare di evitare. Se arrivate dopo le 17 è tutto chiuso e sembra abbandonata (come molti luoghi in Inghilterra dopo le 17). Dopo una cena deludente ad un all can you eat cinese ripartiamo verso Ripon dove abbiamo l’hotel Unicorn Hotel in piazza.

5. Ripon – Fountains Abbey – Masham – Malham – Richmond

La colazione la facciamo di nuovo in hotel, non compresa. Partenza per la bellissima abbazia di Fountains Abbey con relativi giardini, davvero meravigliosi, e poi col sole, sono davvero fantastici. Pausa pranzo prenotata alla birreria artigianale di Masham nel mezzo dello Yorkshire, alla Black Sheep Brewery, dove la scelta per me non è molta ma è comunque buono e poi la birra è ottima.

Proseguiamo piene come uova verso Malham nello Yorkshire Dales National Park dove scaliamo le rocce fino al top del Mahlman Cove, e anche qui, hanno girato Harry Potter, davvero una bella escursione, gli scalini per arrivare in cima sono 400 ma si fanno senza grossi problemi e con il sole si fa tutto.

Un po’ stanche si riparte per Richmond, ma arriviamo davvero tardi e ormai anche per cenare è tutto chiuso (attenzione sono le 20) . Dormiamo da una signora un po’ sopra le righe nel suo Stable Cottage, un po’ caro per ciò che offre a dir la verità, ma si sta bene e ha quell’atmosfera un pò retrò.

6. Richmond – Durham – Alnwick – Newcastle Upon Tyne

La colazione è compresa e devo dire che ha ripreso punti. La signora si è interessata del mio esser vegan e mi ha fatto trovare latte e yogurt di soia, cereali, succo di frutta, toast e marmellata e fragole fresche. È stata molto gentile. Ah, anche burro di soia e burro di noccioline! Non visitiamo Richmond perchè non abbiamo tempo, ma ci rimettiamo in marcia verso Durham che è carina e con una bella cattedrale, ma nulla di entusiasmante. Visitiamo la cattedrale e facciamo un giretto e ripartiamo verso Alnwick dove ci attende finalmente il castello dove hanno girato Harry Potter (1 e 2). Per pranzo la fame non è moltissima e comunque, visto che è una bella giornata e possiamo pranzare davanti al castello .Il castello è fantastico e il tour delle location è molto divertente, oltre a Harry Potter, ci hanno girato anche delle scene di Downton Abbey e Black Adder. Dopo averlo esplorato in ogni pertugio ripartiamo e arriviamo per la sera a Newcastle Upon Tyne. La città è famosa per i suoi ponti moderni ma null’altro a mio parere. Facciamo un giro sul fiume e ci fermiamo a cena alla Brewdog Brewery. Rifocillate, andiamo nell’albergo di lusso (ahahaha) che abbiamo in centro, ma non è che ci si dorma un granché. Ci sono i lavori in strada alle 5 la mattina, c’è un caldo assurdo e si sentono camminare quelli di sopra .. . troppo.

7. Newcastle – Vallo di Adriano (Once Brewed – Chollerford) – Goathland – Whitby

Decidiamo di partire per l’itinerario appena pronte e fare colazione per strada. La cosa non è molto semplice in quanto non incontriamo nulla sulla strada che è a scorrimento veloce e arrivate a Once Brewed dove ci sono dei resti ben visibili del vallo, non c’è niente, nemmeno un misero caffè. visitiamo i resti del muro, ad accesso libero, e puntiamo fino a Chollerford dove ci sono i resti di un insediamento romano molto bello e ben conservato, vale davvero la pena, anche perché con una bella giornata, vista fiume è molto rilassante. Di nuovo in marcia,arriviamo a Goathland, la stazione di Hogsmeade di Harry Potter, appena in tempo per l’arrivo del treno a vapore, uno spettacolo. Ripartiamo subito, anche perché non c’è molto altro da vedere, destinazione Whitby sempre nello Yorkshire, ma sul mare. Devo dire che è davvero caratteristica, la cattedrale è bellissima, in alto rispetto al mare è molto suggestiva. Alloggiamo all’Ostello della Gioventù proprio di fianco alla cattedrale e il biglietto per entrare non lo paghiamo perchè alloggiamo qui. Fantastico. Per arrivare al paese dobbiamo attraversare un cimitero e scendere 199 scalini, i quali, ci avverte un cartello, li facciamo a nostro rischio e pericolo … mah. Il paese è carino e turistico anche se purtroppo, alle 18, molti negozi sono già chiusi. Lo attraversiamo tutto per salire dall’altra parte e fare foto panoramiche e nel frattempo vagliamo i ristoranti e pub per capire dove mangiare. Sembra un impresa impossibile, in quanto per mangiare pesce, quanti ne vuoi, ma per me c’è davvero poca scelta ed è tutta etnica. Alla fine senza farci perdere d’animo dalla fila, andiamo da Magpie Cafè, dove riesco a cenare.

8. Whitby – Robin’s Hood Bay – Castle Howard – York

Lasciamo Whitby per fare un pò di mare e andiamo verso Robin Hood’s Bay. Arrivare al mare è un po’ complesso visto che prima di trovare l’acqua c’è tutta una distesa di sabbia, alghe e ristagni vari ma i bambini sembrano scorrazzarci felici quindi perché mi faccio problemi io che poi alla fine son qui solo per l’aria di mare?

Torniamo verso la macchina e ci fermiamo per pranzo nei giardini di Castle Howard, una residenza bellissima e curata. I giardini sono splendidi ed enormi e con il sole fermarsi per un pic nic è d’obbligo. non entriamo nella residenza perchè non ci interessa, lasciamo il verde di Castle Howard e arriviamo a York. La nostra casa, su air bnb è un po’ fuori dal centro. La nostra ospite è un po’ sbrigativa, quindi in poco tempo ci ritroviamo fuori a prendere l’autobus per il centro (ma non conviene. Una corsa costa due sterline, un parcheggio può costarne 6 ma in due si dimezza e comunque la sera per tornare in autobus è scomodo, almeno in quella zona). York, a mio avviso, non è niente di speciale. La cattedrale, che io ho visto solo da fuori non è nemmeno cosi imponente, sarà per la posizione, cosi poco aperta. Le mura, in confronto a quelle di Lucca, nella mia Toscana, ad esempio, non sono assolutamente niente, piccole e strette, e mettono anche un pò d’ansia. Carina ma niente di più. la cosa più bella è la chiesa di St. Mary nascosta in centro che è stata costruita tutta storta e dall’interno si vede benissimo. prima di cena ci aspetta un Ghost tour d’eccezion per le vie del centro, con una guida bravissima e davvero divertente.

9. York – Sherwood Forest – Mansfield

La mattina finiamo il giro di York ma prima finalmente metto piede nel primo locale vegan che trovo da tutto il viaggio, il Goji cafè. Licia entra in Cattedrale mentre io faccio un giro per i negozi. Pare sia bella anche se l’ha dovuta guardare un pò di fretta. Purtroppo dopo ben nove giorni inizia a piovere e noi dobbiamo andare alla foresta di Sherwood. Ci andiamo lo stesso. Non è un gran che con la pioggia, ma la Grande Quercia ha comunque il suo fascino. il centro visitatori lascia un pò a desiderare e dopo circa un km e qualcosa nella foresta passiamo sotto alla Quercia e torniamo indietro. Decidiamo di arrivare a piedi alla cittadina di Edwinstowe dove la leggenda narra Robin e Marion si siano sposati, ma a parte una loro statua messa a caso per la via e un negozietto di souvenir di Robin qui c’è poca traccia. Quindi partiamo alla volta del nostro alloggio airbnb a Mansfield, un appartamento privato graziosissimo dove ci riposiamo un po’ e aspettiamo che smetta un po’ di piovere. A Mansfield non c’è nulla da visitare ma andiamo verso il centro per vedere dove mangiare. Alla fine optiamo per un pub un po’ fuori il Talbot pieno di gente del posto a vedere la partita della serata.

10. Mansfield – Newstead Abbey – Wollaton Park – Stamford

La notte nell’appartamento airbnb è fantastica, finalmente dormo come si deve, e vorrei dormire a oltranza la mattina. Gail, la proprietaria ci lascia l’occorrente per la colazione self service. Lasciamo la stanza a malincuore, ma per fortuna durante il viaggio il tempo sembra rimettersi. Tira un sacco di vento, ma se allontana la pioggia a noi va bene. Arriviamo a Newstead Abbey poco distante la dimora di Lord Byron per qualche anno, dove dice abbia seppellito il suo amato cane Botswaine, anche se, se la tomba è quella che ho visto, sciupata e in abbandono, non pare gli abbia fatto un gran monumento. Il parco è comunque bello, grande e ben tenuto, mi salutano un gatto e due pavoni. Non sazie di parchi, rimontiamo in auto e ci dirigiamo verso Wollaton Hall, la cui villa è stata utilizzata per le riprese di Batman il Cavaliere Oscuro. Anche qui, visitiamo solo il parco, anche se diamo un’ occhiata anche all’interno. La cosa più bella del parco sono i cervi che scorrazzano liberi nei prati e se non si è troppo invadenti ci si può avvicinare tranquillamente. Davvero bello averli cosi vicini.

Il tempo rimane stabile e iniziamo ad essere affamate quindi prima di rimetterci in viaggio, che la prossima tappa è più lunghina, ci fermiamo sulla strada all’Hungry Horse (e il nome dice tutto) una specie di pub fast food trattoria per gente parecchio affamata visto che le pubblicità sulle porzioni doppie riempiono i menù. Ripartiamo per Stamford. Un’ora poco più e arriviamo a una cittadina descritta come la perla nascosta dell’Inghilterra dalla Lonely Planet… Ma intanto dobbiamo trovare l’alloggio di air bnb cosa non facile. Quando lo troviamo, vorremmo non averlo trovato. L’ingresso è su un terrazzino fatiscente sopra un ristorante indiano, da l’idea di quelle costruzioni in Egitto, ma anche altri posti più a sud, iniziate e mai finite, sempre work in progress. Due gatti smunti e sudicini vagano sul terrazzo in mezzo a lettiera sparpagliata e crocchini ovunque. Non è proprio il massimo della presentazione. Il proprietario (avvertito del mio arrivo e con tanto di risposta OK, mi informa che è a Londra con la figlia al cinema e mi tiene mezz’ora al telefono per darmi il codice per entrare e altre informazioni che, sarà la lingua non madre di nessuno dei due, sarà il segnale scarso, o il vento, non capisco. Entriamo e… non sarebbe male, ma le lenzuola, sono state usate tantissimo, e anche se lavate, ci sono capelli ovunque, lasciamo stare il microonde e il bollitore. Io non mi faccio grossi problemi per dormire, ma qui ho coperto il letto con gli asciugamani e ho detto tutto. Comunque, usciamo, un po’ scocciate per questa cosa e ci ritroviamo in una cittadina, si carina, caratteristica e pittoresca ma dormiente a livelli allucinanti. È sabato pomeriggio, sono le 16.30 poco più e non c’è più un negozio aperto, nemmeno una caffetteria, nemmeno un umano a giro. Solo i supermercati , che comunque chiudono alle 18. Giriamo e scopriamo che tutto il paese si è rifugiato in un pub a bere, dalle 16, mi sembra giusto, e ci fermiamo anche noi per un caffè, ma i gomiti mi si appiccicano al legno del tavolo e dopo aver pagato 2,10£ per una tazza di caffè americano mezzo rovesciato sul piattino vagliamo i posti per la cena. C’è un pub birreria che avevo trovato su internet , Melbourn Brothers Brewery e decidiamo di fermarci per una birra artigianale prima di cena, anche se scopriamo che fanno solo birre alla frutta. Poi siamo andate a cena al Cosy Club un locale che non so bene definire, un misto tra un pub, un posto chic, un locale da dopo cena o un ristorante… ma la cosa più soprendente è che … avevano un menù Vegan, scusate l’entusiasmo. Soddisfatte della cena, ma stanche e ci aspetta una notte non gioiosa nel nostro tugurio.

11. Stamford – Stansted Airport – Cambridge

Dopo una notte non delle migliori, stanche morte, partiamo subito, senza colazione verso l’aeroporto di Stansted, dobbiamo riportare la macchina e c’è un po’ di strada. Arriviamo, senza intoppi e consegniamo la macchina, dopo 11 giorni di guida a sinistra, immacolata. Benissimo. Attendiamo il bus per l’aeroporto, da dove dobbiamo prendere un altro pullman per arrivare in circa un’ora a Cambridge. Il bus della National Express lascia a Parkside, con le valigie, fino all’Ostello YHA sono circa 12/15 minuti a piedi, se alloggiate qui è meglio il treno. La stanza nonè pronta e vaghiamo nei dintorni in cerca di cibo.

Troviamo un pub delizioso proprio a due passi, il Salisbury’s Arm dove riesco ad ordinare una pizza con sole verdure.

Torniamo in ostello e ci assegnano la camera. 6 letti, ma questa volta ognuno ha le sue prese, e a parte una coinquilina un po’ poco educata e disordinata la camera è a posto e il letto comodo. (27€ un letto se vi interessa). Usciamo alla volta di Cambridge. Bella città e il sole splende. Facciamo un giro veloce al Museo Fitzwilliam, molto interessante la parte sull’egitto e i quadri di diversi periodi storici e soprattutto gratuito. Ma noi siamo stanche morte e non ce ne frega nulla se spendiamo altri soldi e ci facciamo un giro in Punting sul Cam. il Punting è un’attività “tipica” di Cambridge, dove si manda una specie di barchetta spingendola con un grosso bastone di legno, che si da là spinta letto del fiume. Sciabordate nell’acqua da un giovane collegiale, che mentre passiamo, ci spiega tutti i college che si vedono dal fiume e aneddoti vari ci godiamo il sole del pomeriggio. Davvero rilassante e piacevole, 17£ spese bene soprattutto con un cielo azzurro come quello!

Facciamo qualche altro giro per iniziare a visitare qualche college dall’interno ma il tempo stringe e torniamo per una pausa in ostello e usciamo per cena, ma siamo davvero davvero stanche e ci fermiamo ad un ristorante Libanese di cui purtroppo mi sfugge il nome nella via che porta alla stazione (molti ristoranti etnici qui, alcuni tremendi altri meglio), vicino all’ostello. Il ristorante è carino e curato. Non ce la facciamo a fare altro, nemmeno una puntata al pub. Si va a letto.

12. Cambridge – Italia

Sveglia e valigie pronte. Oggi è l’ultimo giorno. Licia parte prima di me, io ho tempo fino verso le 17. Ad ogni modo, usciamo e ci fermiamo per colazione, visto che Licia vuole fare un full english breakfast e tirare fino a cena, mentre io ordino solo un caffè. Partenza e visita dei college rimasti.

La cappella del St. John nella quale non entro, mi basta da fuori, ma Licia dice essere bellissima, il Trinity Hall dove ha studiato Stephen Hawkings e il Caius e Gonville, dove insegna, ma solo da fuori perché è chiuso. Infine il Trinity College con la sua bella corte dove e io e Licia ci salutiamo. Lei deve tornare in ostello, baracca e burattini e a casa. Io ho ancora un po’, quindi cerco la Library del Trinity che apre appunto alle 12 e dopo essermi persa in due o tre vicoli la trovo. Non è imponente come mi aspettavo, ma vi sono conservati diversi testi antichi, e alcune curiosità come la copia originale di Winnie the Pooh. Dopo un sosta pranzo, torno con una lunga passeggiata all’ostello e prendo le mie valigie, aspetto l’autobus per l’aeroporto e dato che arrivo con largo anticipo mi compro una copia di Harry Potter e The Cursed Child e atterrati in Italia, l’ho già finita. E con quella, purtroppo anche la magia della mia vacanza.



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