Indonesia e Singapore

Report di un viaggio fai da te alla scoperta di Singapore, Yogjakarta e Giava, Bali e l'arcipelago del parco nazionale di Komodo
Scritto da: Danielone
indonesia e singapore
Partenza il: 04/08/2012
Ritorno il: 25/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

04/08: Milano-Londra

Finalmente il 4 agosto è arrivato il momento di utilizzare i biglietti aerei, destinazione Singapore, acquistati la bellezza di 10 mesi prima all’allettante prezzo di 640E (British/Qantas da Milano). Il transfer nella capitale inglese è piuttosto lungo, circa 8 ore, il che ci permette di rivedere alcuni angoli della città in un momento molto particolare: le Olimpiadi. Milioni di persone ovunque, ma riusciamo a girare tranquillamente per Piccadilly, Trafalgar, Westminster, Harrods per finire a Tower Bridge; i mezzi funzionano a meraviglia e come previsto siamo al Terminal 3 per le 8:45, il nostro A380 è già pronto per decollare verso Singapore. (Travelcards: 17.00 £; Sandwich + Acqua: 5£; cena a Tower Bridge con Fish & Chips: 30£ )

05/08: Londra-Singapore

L’intrattenimento in volo è ottimo e le 13 ore passano, arriviamo addirittura con 30 min di anticipo e, complice la veloce procedura di immigrazione e il rapido ritiro bagagli, ci permettono di essere all’hotel di Boat Quay prima del previsto. L’impatto con la città è positivo, si nota che subito la caratteristica cosmopolita, ma il tasso di umidità è veramente eccessivo per apprezzarlo subito!! Doccia rigenerante e siamo già in cerca di un posto per la cena. Optiamo per uno dei tanti ristorantini “tipici” lungo il fiume… Tutto buono, la razza alla griglia piccante era ottima ma che prezzi! Proseguiamo il giro serale verso marina bay dove ammiriamo tutta la maestosità dei grattacieli del distretto finanziario, compreso il simbolo della città: il Merlion. Esaurite le foto di rito andiamo a prendere un cocktail in uno dei bar più “alti” del mondo, l’Altitude, posto in cima ad un grattacielo, comprende una terrazza panoramica da cui si può vedere tutta la città da una posizione privilegiata: il 64° piano!!Che spettacolo mozzafiato! Ma il fuso si fa sentire e presto ci rintaniamo nell’aria condizionata della stanza! (MRT: 4.4$; cena: 125$; Altitude: 50$)

06/08: Singapore

Svegli di buon’ora cerchiamo qualcosa per la colazione visto che non è compresa nell’hotel e il mitico Seven Eleven accanto non ci delude mai! Dopo esserci rifocillati, prendiamo la efficientissima metro della città mischiandoci insieme alle centinaia di perone dirette al lavoro! Prima tappa Chinatown… il paradosso di questa città lo si nota subito, quando, sulla stessa via, notiamo prima un tempio hindu e subito accanto uno buddista! La moltitudine di razze, volti e religioni è il tratto principale che contraddistingue Singapore. Fortunatamente al tempio buddista è in corso la ‘messa’ alla quale possiamo assistere( solo dopo aver indossato un sarong sulle gambe). La visione è molto suggestiva, il bonzo in posizione centrale davanti all’altare colmo di doni a Buhdda, intona canti che i fedeli poi ripetono. Il tempio è diviso in 4 piani e noi lo perlustriamo in lungo e in largo. Riprendiamo la metro diretti a Vivo City, la fermata per accedere a Sentosa; dati i prezzi elevati di questa città, preferiamo alla cable car la passeggiata a piedi per raggiungere l’isola!! L’umidità e il caldo non danno tregue ed è difficile quasi persino respirare, ma presto siamo dall’altra parte. Sentosa sostanzialmente è un grosso parco di divertimenti, che offre varie attrazioni tra i quali anche gli Universal Studios. Questo mi lascia spazio ad una riflessione…Singapore pur essendo una città asiatica ha tutti i tratti occidentali, se non fosse per gli occhi a mandorla, sembrerebbe di stare negli Usa! Lasciamo perdere tutte le attrazioni (troppo troppo care) e ci dirigiamo verso la spiaggia libera e finta! Ci rilassiamo un’oretta e dopo il pranzo (rigorosamente made in Mc Donald’s) ripercorriamo tutta la strada di ritorno e con la metro ci dirigiamo ai giardini botanici, con la speranza di un po’ di fresco! Ma il fresco qua non sanno che cos’è! Percorriamo l’immenso giardino botanico, tra piante sconosciute, laghetti artificiali e musei di orchidee. E’ il tempo di cercare refrigerio, così tornati all’albergo, usufruiamo della piccola piscina situata all’ultimo paino. Da qui si gode una bella vista sulla città e aspettiamo che il sole tramonti (molto presto)! Decidiamo di passare la serata su Orchard Road, la via più ‘in’ della città, facilmente paragonabile alla Fifth Avenue di New York! Dopo la cena torniamo alla nostra aria condizionata, domani si vola in Indonesia! (MRT: 11$;colazione 9$;pranzo 9 $; maglia Hard Rock 42$; cena 17$)

07/08: Singapore-Yogjakarta

Dopo la sveglia e la colazione, prendiamo subito la metro in direzione aeroporto. Facciamo in fretta il check in con Air Asia e facciamo un’altra colazione (sapendo che salteremo il pranzo) prima del volo. Ci imbarchiamo senza problemi e il volo parte in orario. Dopo 2 ore atterriamo a Yogjakarta e comincia l’avventura. Il clima già è più vivibile, ma l’impatto con l’Indonesia è forte. Scendiamo dall’aereo e siamo già praticamente dentro al terminal (grande quanto una stanza!). Ci mettono in fila per fare il visto e dopo una lunga attesa, in cui peraltro conosciamo un fotografo inglese, tocca a noi. Loro chiedono di essere pagati in dollari, ma il resto lo danno in rupie e naturalmente c’è del margine di scarto! Ci rimettono in coda per il controllo passaporti che passa liscio e dopo aver recuperato le valigie usciamo dal terminal, dove veniamo investiti dalla carica di taxisti che ci offrono i loro servizi. Noi decliniamo le offerte e seguiamo il nostro amico fotografo verso la fermata del bus! Il bus è stata un’esperienza fantastica, che ti catapulta subito in un’altro mondo! La corsa fino in centro è costata 0.20 centesimi a testa e poi si capisce il perché… Ci mettiamo ad aspettare che passi quello giusto che dopo qualche minuto arriva; il pullman è già pieno e noi saliamo pure con le valigie, siamo tutti attaccati, non c’è spazio neanche per un bambino… C’è un ragazzo addetto all’aperture delle porte che deve aprire a mano. Qua la guida è senza freni inibitori, non hanno regole, cartelli, codice stradale, motorini ovunque, con su dalle 2 alle 3 persone, senza casco! Stare attaccati sul pullman è un’impresa… e intanto che Dany continua a conversare con il fotografo di calcio, la città fuori comincia a delinearsi… La povertà è la prima cosa che colpisce, ma poi ci sono i sorrisi. Arriviamo per miracolo a Malioboro, la strada principale, coperta di un traffico che farebbe impallidire quello milanese, senza marciapiedi, soltanto una corsia ‘speciale’ per i betok e centinaia di bancarelle ai lati. Salutiamo il nostro compagno fotografo e per l’ultimo pezzo di strada ci affidiamo ad un taxi; qui è facile trovarlo, ce ne sono a decine che ti chiamano per darti un passaggio! Ne prendiamo uno e finalmente siamo arrivati alla guest house: subito siamo accolti dalla gentilezza dei ragazzi molto disponibili che ci mostrano la nostra camera, offrendoci subito qualcosa da bere. Ci rendiamo conto solo ora della stanchezza di questi primi giorni e ci lasciamo andare ad un pisolino risoratore… Dopo una doccia altrettanto ristoratrice siamo pronti per la cena. Conosciamo un po’ la nostra via, percorrendola a piedi, e la scopriamo piena di guest house e di ristoranti… Seguiamo il consiglio della Lonely Planet e ceniamo al Via Via, in compagnia di una simpatica ragazza italiana che viaggia sola, nostra vicina di stanza alla guest house! La serata passa in tranquillità, con l’ottima cena che ci è stata servita, il tutto per la modica cifra di 13 euro! (MRT: 5$;colazione 11$;mezzi 26.000 Rp; cena 154.000 Rp;)

08/08: Yogjakarta

La sveglia alle 5.30 si fa sentire, ma fuori è già chiaro e i rumori dei mezzi sono già presenti; alle 6 avremmo dovuto incontrare qualcuno di un’agenzia locale che avevo prenotato dall’italia, ma nessuno si presenta e alle 6.30 decido di prenotare lo stesso tour tramite la guesthouse, spendendo praticamente la metà… probabilmente si sono dimenticati di noi proprio perché non erano stati pagati! Ma la scelta si rivelerà poi azzeccata perché scopriamo di essere insieme alla ragazza nostra vicina di stanza e un altro paio di coppie di ragazzi francesi. La nostra giuda è molto simpatica e preparata. Ci accompagna da prima al Borobudur, questo magnifico tempio buddista, dislocato su più livelli, che rappresentano il cammino verso il Nirvana. Giriamo un po’ per il sito e poi, sotto consiglio della Lonely Planet, visitiamo un piccolo museo di reperti e fotografie antiche. Riprendiamo la marcia e ci fermiamo al vicino tempio di Mendhut, il quale al suo interno ha una statua di un Buddha imperfetto, poiché è seduto con i piedi appoggiati a terra. Accanto si trova un albero gigante che ci spiega Erì rappresenta Dio. Purtroppo sia qua che a Borobudur si notano i disastri causati dal terremoto del 2006! Dopo il pranzo, che trascorre piacevole in un locale ristorante, riprendiamo la marcia verso Prambanan, il tempio hindu più grande dell’Indonesia. Ci sono diverse costruzioni che rappresentano Shiva, Brahma e Visnu. Giriamo liberamente per il sito, fino a raggiungere anche le altre costruzioni vicine, poiché Prambanan è un sito molto ampio. Nel rientrare verso la guest house, ci facciamo lasciare a Malioboro per l’ultimo shopping! Dopo una doccia veloce, ci prepariamo per la cena, che abbiamo già prenotato la sera prima poiché si tratta di un posto rinomato, in cui oltre alla cena si assiste ad un balletto tipico indonese. Peccato che alle 8 quando arriviamo, il buffet è già esaurito e il balletto inizia di lì a poco. Un po’ risentiti ci facciamo sentire con il cameriere che immediatamente ci fa arrivare una serie di portate con ogni ben di Dio. Mangiamo in fretta e furia e poi ci dirigiamo verso il teatro dove il balletto è già cominciato. Meno male che siamo arrivati tardi! Bello, senza dubbio, ma veramente noioso… Solo musica e canto, e naturalmente questi bravissimi ballerini… ma il tutto dura più di 2 ore e ad un certo punto molliamo la presa e ce ne andiamo! Tempo per una birretta in un locale su Prawirotaman e poi a nanna, anche domani sveglia presto! (Tour 800.000 Rp; pranzo 177.000 Rp; regali 70.000 Rp; cena e balletto 500.000 Rp; betok 20.000 Rp)

09/08: Yogjakarta – Bromo

Giornata di trasferimento… Fortunatamente oggi troviamo ad aspettarci la nostra guida con il driver. Ci avvisano subito che sarà una giornata che passeremo in macchina… ben 10 ore per coprire 350 km! Non esistono autostrade, ma solo vialoni dove camion, auto, motorini e tuk tuk condividono la carreggiata! I paesi scorrono ai nostri lati, e si nota tanta povertà… Arriviamo in serata al Cemara, ai piedi del Bromo, che ci offre già una spettacolare immagine di sé. L’albergo è molto spartano, la temperatura fuori si avvicina ai 10 gradi…ceniamo nel ristorante dell’albergo e alle 8 siamo già sotto le coperte, alle 3.30 verranno a chiamarci! ( pranzo 134.000 Rp; noleggio giacca 25.000 Rp; cena 115.000 Rp)

10/08: Bromo-Banyuwangi

Non sentiamo neanche il suono della sveglia, siamo già con gli occhi aperti da prima… Sono le 3.30 e fuori si cominciano a sentire le jeep che si preparano per i vari tour! Ci vestiamo in fretta e uscendo troviamo Harì che ci aspetta con la nostra jeep. Il tragitto verso il monte dura quasi 50 minuti, tra scossoni vari e salite in quota! Dopo aver parcheggiato, facciamo un breve tratto a piedi e ci appostiamo sulla staccionata ad attendere il sole. Il Bromo si scorge in lontananza, ma è ancora troppo buio, sono solo le 5.00. Piano piano, il sole fa capolino, illuminando le pendici del monte… cominciamo a distinguere i volti delle persone accanto a noi e quello che ci circonda. Ecco che anche la caldera comincia a prendere forma sotto di noi e partono all’impazzata centinai di flash e scatti fotografici. Lo spettacolo è sicuramente valso l’alzataccia! Attendiamo che il sole sia pienamente alto nel cielo per carpire tutte le sfumature che si delineano sui vulcani; riprendiamo la jeep per inoltrarci nella caldera… sembra di stare in un deserto, data la quantità di cenere depositatasi dopo le eruzioni degli ultimi anni… Un paesaggio quasi lunare. La salita verso il cratere del non è così facile, un po’ a causa del terreno instabile, un po’ a causa dell’enorme polverone che i cavalli sollevano… Tant’è che alla prima panchina mi fermo e lascio Dany da solo nell’impresa. Districandomi tra la folla riesco ad arrivare in cima, e scorgere la bocca del ’mostro’! Si presenta come un pozzo inondato da acqua ribollente, mentre guardando dalla parte opposta si notano da vicino le pendici del Bromo e la caldera con il tempio buddhista posto al centro. Questo luogo è infatti considerato sacro dai buddhisti, e infatti il nome stesso ‘Bromo’ deriva dalla divinità Brahma. La discesa è altrettanto complicata quanto la salita, ma in poco tempo recupero Jessica e torniamo sulla jeep. Ci riportano all’hotel dove facciamo colazione e ci prepariamo a ripartire verso Banyuwanji. Sostiamo solo per il pranzo e per un rapido cambio di macchina e poi ripartiamo e arriviamo a destinazione intorno alle 15.00. Finalmente un momento di relax in piscina e dopo la cena, ci addormentiamo stanchi ma felici!! (biscotti 15.000 Rp; pranzo 140.000 Rp; cena e birra del pomeriggio 160.000 Rp)

11/08: Banyuwangi (Ijen) – Bali (Kuta)

Le sveglie in piena notte sono una costante in questa vacanza e così alle 5 del mattino siamo già pronti con i nostri driver per partire alla volta del Kawah Ijen. Al posto della nostra bella macchinina stamattina abbiamo una jeep 4×4 perché la salita al vulcano non è facile e soprattutto non è asfaltata! Infatti, quasi arrivati al parking ci incagliamo su una curva e non riusciamo più a salire, l’auto si spegne e non riparte! A nulla serve l’intervento delle altre jeep venute il nostro soccorso, siamo costretti a scendere e ripartire a bordo di un’altra jeep! Questo imprevisto non ferma la nostra curiosità e la voglia di scoprire ‘ cosa c’è lassù’! Questo finchè non iniziamo il trai: una vera e propria sfacchinata, un trail di 3,5 km prevalentemente in rapida salita, con un terreno accidentato e sdruccevole! La voglia di abbandonare il tutto sfiora diverse volte Jessica, ma i vari turisti che incrociamo mentre scendono continuano a ripeterci che il tutto è molto bello e che ne vale la pena. E poi a darci coraggio ci sono loro… i trasportatori di zolfo… che ogni giorno, due o tre volte al giorno trasportano in ceste di vimini diversi kili di zolfo (dai 60 ai 90) sulle spalle. E immancabilmente hanno un sorriso e un saluto per tutti coloro che incrociano il loro cammino! Il tutto per 10 euro circa al giorno… Gente da ammirare. Dopo un’ora abbondante siamo su e ne valeva veramente la pena… la visione del lago con la cava di zolfo è spettacolare. Siamo sopra le nuvole… tutto intorno spuntano solo le cime delle montagne vicine… Il tempo di qualche foto e poi ripartiamo con la discesa che è altrettanto complicata quanto la salita! Riprendiamo la jeep, che nel frattempo è stata messa a posto, e ci dirigiamo verso Banjuwangi. Pranziamo in un locale molto carino con i soliti nasi goreng e fried noodles e poi ci dirigiamo verso il ferry. La nostra guida ci accompagna sulla nave per tutto il tragitto verso Bali che dura circa un’oretta; una volta dall’altra parte ci lascia in compagnia del collega di agenzia e ci salutiamo. E’ stato proprio un piacere averlo come guida! Ciao Harì! Saliamo in macchina con il nuovo driver (che non spiccica una parola di inglese) e ci immergiamo nel traffico balinese… che nulla cambia da quello javanese! Per arrivare al nostro albergo di Kuta ci mettiamo quasi 5 ore e arriviamo stanchi morti. Il tempo di una doccia veloce e siamo già alla scoperta della ‘pazza’ Kuta. Stanchi di giorni e giorni a riso e noodles ci buttiamo a capofitto sul caro e buon hamburger dell’Hard Rock. Passiamo una piacevole serata, scoprendo una rock band che suonava dal vivo davvero niente male. Andiamo a letto finalmente… con la pancia piena! (pranzo 87.000 Rp; Hard Rock Kuta 610.000 + 590.000 Rp con shop)

12/08: Bali (Kuta)

Finalmente la sveglia suona ad un’ora decente! La colazione si effettua presso il bar davanti all’hotel e la scelta è ampia; alla fine scegliamo un menu con pancake, frutta, succo d’arancia e toast! Scopriamo anche la spiaggia che la sera prima non avevamo visto, e ci accomodiamo subito su sdraio sotto l’ombrellone! Non certo senza aver prima pagato… Bali non è economica quanto Java, lo scopriamo subito! La mattinata scorre tranquilla, nel pieno relax! A pranzo la voglia di hamburger è ancora tanta e allora ci fiondiamo nel vicino Mc’Donalds; alle 4 dobbiamo lasciare le sdraio e così ce ne torniamo alla piscina del nostro hotel per un ultimo tuffo. Qua la sera scende presto e alle 6 è buio. Purtroppo l’esposizione al sole (seppur centellinata) non ci ha fatto molto bene e siamo rossi come peperoni. Soprattutto io sto male, comincio a risentire di qualche dolorino… Ma non voglio farmi frenare e passeggiamo su Jalan Legian finchè non troviamo un ristorantino carino dove cenare. Tornando indietro ci fermiamo a bere in un barettino affollato di turisti europei che se la cantano! Beviamo un drink e poi torniamo al nostro La’Walon (Sdraio + Ombrellone 200.000 Rp; Mc Donald’s 82.000 Rp; cena 135.000 Rp; Secret garden 66.000 Rp; bintang bar 32.500 Rp).

13/08: Bali (Kuta)

L’insolazione ha fatto male più del previsto, causandomi anche dolori addominali e alle ossa. Neanche il tradizionale massaggio balinese fatto a bordo piscina serve a rigenerarmi. Sono costretta a ricorrere alle medicine e a passare, ahimè, il pomeriggio a letto. Dany per fortuna riesce a godersi il pomeriggio in spiaggia, ammirando anche uno splendido tramonto su Kuta! Le medicine fanno effetto e per cena riesco a rimettermi in piedi; dopo un giro veloce di shopping ci fermiamo a cenare in un locale ristorante su Poppies I. Per il dopocena scegliamo ancora l’Hard Rock, forti di un buono sconto avuto con l’acquisto delle magliette. E con sorpresa troviamo ancora il nostro gruppo che suona! Un’altra piacevole serata made in Bali! (massaggio 120.000 Rp; pranzo 79.000 Rp; Circle K 23.000 Rp; ricarica 23.000 Rp; bintang 20.000; shopping 100.000 Rp-170.000 Rp-100.000 Rp; cena 110.000 Rp; Hard Rock 70.000Rp).

14/08: Bali-Komodo

La sveglia prevista per le 6 viene preceduta dal suono del telefono! E’ la signora dell’agenzia che ci avvisa che il driver è in strada e sta per arrivare! Con difficoltà ci alziamo, chiudiamo le valigie e siamo pronti a partire. L’aeroporto di Bali è rimasto abbastanza indietro nel tempo, non esiste neanche un vero banco per i check in! Senza troppi problemi (a parte il supplemento per il peso delle valigie!) passiamo i controlli e aspettiamo parecchio prima che chiamino il nostro volo, che parte pure in ritardo. Il volo ‘vola’ liscio e senza intoppi e dopo neanche un’ora atterriamo a Labuan Bajo su Flores. Il ritiro delle valigie è a dir poco da barzelletta… una finestra aperta sull’esterno e dei tizi che le passano a mano!! Oh my God! Troviamo subito ad aspettarci Veronica, la signora dell’agenzia e John, la nostra guida inglese. Arriviamo quasi subito al porto, tant’è che non ci accorgiamo neanche dell’isola su cui siamo atterrati! E qui cominciano le sorprese… La barca su cui dovremmo passare 3 giorni è minuscola… una bagnarola! Io e Dany siamo gli unici ospiti più tre ragazzi dell’equipè e la guida. Non voglio crederci… Ma il peggio deve ancora venire quando scopro che il bagno non solo è all’aperto, ma non è dotato né di doccia né di Lavandino! Dall’altro canto c’è di buono che lo spettacolo è mozzafiato… Lasciamo presto il porto e ci inoltriamo verso l’arcipelago del Parco Nazionale di Komodo! La prima tappa è l’isola di Rinca… scendiamo dopo il pranzo offerto sulla barca (tralascio gli scabrosi particolari)! Ad aspettarci c’è il ranger, è quasi proibito fare trail senza un ranger esperto. Lui infatti ci precede e brandendo un lungo bastone, delimita la nostra vicinanza ai draghi. Draghi che notiamo subito appena entrati nel Parco… Fa un certo effetto trovarsi di fronte questi bestioni! Per fortuna è un periodo di ‘calma’ e sono mezzi addormentati e infastiditi dal caldo. Con il Ranger ci inoltriamo nella vegetazione dell’isola seguendo un trail, dove ci capita di scorgere altri draghi intenti a scavare le buche dove poi deporranno le uova. Sul nostro percorso incontriamo anche un paio di bisonti e svariate simpatiche scimmie! Al termine torniamo alla barca e ci dirigiamo in un punto adatto per lo snorkeling… e infatti la barriera qui è molto florida, abitata da parecchie specie di coralli e pesci coloratissimi. Risaliamo a bordo perché ci dirigiamo su una spiaggia da cui è possibile ammirare meglio il tramonto… che è uno spettacolo più unico che raro! Ma le esperienze continuano, quando arrivati all’accampamento notturno, assistiamo alla migrazione di centinai di pipistrelli (qui chiamati firefox) verso la città dove si procacceranno il cibo. La prima volta che dormiamo sotto le stelle… l’avventura continua… (supplemento valigie 55.000 Rp; tasse aeroportuali 80.000 Rp; permesso snorkeling 120.000 Rp)

15/08: Komodo

Ovviamente la luce del giorno ci sveglia molto presto… La schiena ha risentito un po’ di essere stata a contatto con una superficie non ‘morbida’, ma con un bel caffè forte passa tutto! Gli efficientissimi dell’equipe portano la colazione ma proprio non riesco a mangiare noodles alle sette del mattino! Dany ovviamente sì e si gode la colazione in barca! Già la sera prima ci avevano avvertito della possibilità che Komodo fosse irraggiungibile a causa delle forti correnti e alla mattina è solo una conferma di ciò… niente Komodo! La nostra guida ci ripropone l’esperienza di Rincia ma con un trail diverso! Alle 8 siamo già alla stazione dei ranger e insieme a lui partiamo per un trail più lungo che ci porterà sulla collina per godere del panorama! Paesaggio molto bello, ma la chicca della giornata è stata la fuga da un combattimento tra due varani proprio sul sentiero che stavamo percorrendo! Attimi di paura! Ritorniamo in barca alla volta di Kanawa, una delle poche isole dell’arcipelago ad avere un resort (gestito da italiani). Snorkelata fantastica, il colpo d’occhio è impressionante su quest’isola! Torniamo a bordo e il pranzo è servito, ovviamente riso, noodles e pesce! Pomeriggio lo snorkeling salta sempre a causa delle onde alte, dobbiamo attraccare a Stura Island, dove passeremo anche la notte. Tramonto spettacolare come al solito, dovuto anche al fatto che ci siamo solo noi! Ceniamo allegramente con la combriccola e dopo aver scambiato due parole davanti ad un caffè ci addormentiamo nuovamente sotto le stelle!

16/08: Komodo

Nottata un po’ infame per via del vento, parecchio freddo, che sferzava le tende della barca…alzarsi è più dura del solito! Beviamo il caffè e ci dirigiamo subito verso Bidadari Island; qui passeremo l’intera mattinata tra relax e snorkeling prima di tornare a Flores! Raccogliamo le nostra cose, salutiamo l’equipaggio e ci spostiamo verso l’hotel che ci ospiterà questa notte! Pomeriggio dedicato al relax ‘dopo-barca’ compreso di mega doccia! (mancia per la crew della barca 200.000 Rp; pranzo 86.000 Rp; souvenir 55.000 Rp; cena 300.000 Rp)

17/08: Flores-Bali

Facciamo colazione con la vista sul porto di Labuan Bajo; salutiamo la città e accompagnati da Veronica e John, andiamo all’aeroporto per imbarcarci. Attimi di panico quando ci si accorge di non avere i biglietti! In realtà li aveva fatti Veronica e al check in avevano già i nostri nomi! Salutiamo John (comprensivo di mancia) e voliamo a Bali! La civiltà finalmente… dopo aver recuperato le valigie troviamo ad aspettarci il gestore della Teba House dove siamo alloggiati. CI porta in macchina fino ad Ubud, un tragitto di un paio di ore circa. Appena ci avviciniamo a Ubud, si capisce subito il carattere diverso di questo pezzo di Bali rispetto a Kuta. Questa è la vera Bali? Arriviamo e subito già attivi… Noleggiamo presso la guest house le biciclette e ci buttiamo in mezzo al traffico balinese che non lascia scampo neanche qui! Oggi è festa nazionale e la strada è piena di ogni tipo di mezzo di locomozione… Ci districhiamo molto bene fino ad arrivare alla Monkey’s Forest! Questo pezzo di giungla in mezzo alla città, abitata da una colonia di macachi non troppo simpatici! Ci eravamo documentati sulla particolare attrattiva di questi animali di ‘scippare’ oggetti ai turisti, così siamo entrati senza collane, bracciali, occhiali e zaini. Solo la macchina fotografica in mano! L’ambientazione è molto bella, alla Jumanji, e le scimmie le danno quel tocco in più! Per fortuna giriamo senza troppi problemi, diciamo che sono molto più interessate a mangiare che ad infastidire i turisti; riprendiamo la bici e proseguiamo verso Ubud Palace, il palazzo del sultano e verso il cafè Lotus! Torniamo indietro dopo una doccia siamo già fuori a cercare un posto per rifocillarci! Tentiamo il ‘Nomad’, segnalato anche sulla Lonely Planet, ma è troppo pieno e così ripieghiamo sul Rendevousx, economico e molto buono. Dopo un mega gelato da Tuna, ci fermiamo in un baretto dove suonano dal vivo! (supplemento valigie 77.000 Rp; tasse 22.000 Rp; mancia 100.000 Rp; pranzo 30.000 Rp; Monkey Forest 24.000 Rp; Starbuck’s 30.000 Rp; cena 146.000 Rp; gelato 35.000 Rp; serata 50.000 Rp)

18/08: Bali (Ubud)

Svegliati di buon mattino da alcuni galli canterini, facciamo colazione sul nostro bel balconcino e poi siamo pronti ad incominciare l’avventura! Conosciamo i nostri compagni di viaggio e la simpatica guida! Partiamo alla volta del villaggio di Penglipuran dove si trovano diversi tempi induista con le caratteristiche pagode di paglia. Con la guida per tutto il giorno ci immergiamo in una serie di discorsi sulla religione hindu e tutte le sue caratteristiche; ci vengono spiegate le tradizioni, le regole e le affinità con le altre religioni. Successivamente ci spostiamo verso la città di Bangli, dove visitiamo un altro tempio il Pura Kehen. Dopo la pausa pranzo, consumata in un bellissimo posto con vista sulle risaie, visitiamo la madre di tutti i templi, il Pura Besakih. La guida ci dice che siamo molto fortunati perché assistiamo ad una cerimonia per la cremazione; ai turisti non è concesso entrare nel tempio, ma riusciamo ugualmente a vedere tutta la parata di fedeli che porta le offerte nel tempio. Nel pomeriggio ci spostiamo nella cittadina di Klungkung per visitare il vecchio palazzo di giustizia. Rientriamo alla Teba nel tardo pomeriggio e ci accordiamo con l’altra coppia che alloggia qui per cenare insieme! Troviamo un ristorantino economico dove però non si è mangiato benissimo! Un bel gelato da Tosca e poi tutti a nanna, aspettando il tour di domani!! ( ingressi e pranzo 393.000 Rp; cena 120.000 Rp; gelati 55.000 Rp; birra 23.000 Rp)

19/08: Bali (Ubud)

Tour come da programma: mattinata trascorsa tra intagliatori, artisti e sarti di batik! Poi ci siamo diretti alla foresta delle scimmie di Sangeh con annesso tempio; successivamente Mengwi per il Taman Ayun e tramonto al Tanah Lot: ovviamente tutte le belle cose attirano sempre molta gente e la magia di questo posto viene compromessa! Comunque resta une dei siti più incantevoli di Bali! Rientriamo molto tardi e ceniamo tardi in compagnia del nostro gruppo! (legno 24 euro; tela 21 euro; pranzo 60.000 Rp; ingressi 120.000 Rp; cena 160.000 Rp)

20/08: Bali (Ubud)

Tour come da programma: Batu Karu, risaie nel paesino di Jatiluih, pranzo al lago del Ulu Danu e nel pomeriggio visita ai laghi gemelli! Ritorno al Ulu Danu per la visita del tempio e rientro all’hotel. Ceniamo come sempre in compagnia dei nostri amici di viaggio, non molto bene, ma in bel posto sul lago! (pranzo 240.000 Rp; ingressi 120.000 Rp; cena 125.000 Rp; dopocena 100.000 Rp)

21/08: Bali (Ubud – Jimbaran)

Senza la fretta del tour, ci alziamo con calma e dopo aver preso il motorino, ci concediamo una colazione ‘all’italiana’ da Starbucks! Con il mezzo ci immergiamo nel fitto dei dintorni di Ubud alla ricerca del Pura Tirta Empul, uno dei pochi templi di Bali ad avere delle fontane!n questo tempio ci sono anche delle vasche con le carpe per dei bagni purificatori! Ci mettiamo un bel po’ ma alla fine lo troviamo e lo visitiamo. Risaliamo sul motorino alla volta del Goah Gajan, la grotta dell’elefante! Uno dei templi strani, anch’esso con le fontane, e nel bel mezzo della giungla! Una porta a forma di demone ci conduce all’interno della grotta, dove si trova la statua dell’elefante! Torniamo in fretta alla Teba House in quanto vogliamo assistere alla cerimonia di cremazione che si tiene oggi a Ubud. Arriviamo in tempo per vedere il corteo che dalla casa del morto, giunge fino al tempio sito all’interno della Monkey Forest. E’ un’esperienza unica per noi turisti, in fatti sono in molti a seguire questo strano corteo, che ad ogni 100 metri si ferma per dire preghiere e fare delle danze. Una volta arrivati alla foresta, il tutto viene poi bruciato! Un rituale davvero diverso anni luce da quello a cui siamo abituati noi…uno spaccato di vita indonesiana alla quale siamo stati molto contenti di aver partecipato! Insieme a Ketut ci avviamo verso Jimbaran, dove stranamente arriviamo agilmente dopo un’oretta e mezza. Facciamo il check in e ci dedichiamo un po’ di relax in piscina! Qui affittiamo un motorino per 3 giorni per poterci muovere facilmente ed esplorare la penisola di Bukit! Lo sfruttiamo subito anche per la cena, per raggiungere la parte più settentrionale piena zeppa di warung sulla spiaggia! Ne scegliamo uno e ci accomodiamo a cenare in riva al mare, con i piedi nella sabbia…Che sensazione! Ovviamente il menù è a base di pesce, prezzi non tanto modici per piatti buoni ma non eccezionali!! (pranzo 44.000 Rp; cena 331.000 Rp)

22/08: bali (Jimbaran)

Ci svegliamo con tutta calma e ci apprestiamo a gustarci una fantastica colazione al Puri Royan: per fotuna tra le scelte oltre ai noodles e ai pancake ci sono anche i toast con marmellata! Montiamo in sella al motorino “ultima generazione” e ci dirigiamo verso il Garuda Park, un grande centro di intrattenimento che al suo interno vanta un anfiteatro dove si svolgono varie danze balinesi e dove si possono ammirare numerose e imponenti statue di Garuda appunto, uccello sacro protettore degli uomini! Appena arrivati però scopriamo però che il prezzo per i ‘foreigner’ è il doppio rispetto a quello per i locali, storciamo un po’ il naso e andiamo via! (scopriremo poi, grazie a Pio, che non ne valeva assolutamente la pena!).

Andiamo così verso Balangan, spiaggia considerata una delle perle di Bali, affollata di surfisti trepidanti che aspettano ‘l’onda buona’. Ci sistemiamo tatticamente all’ombra di alcune rocce e ci buttiamo in acqua! Dopo un’ora risaliamo sul mezzo, abbiamo altre spiagge da visitare oggi! E così è la volta di Dreamland, spiaggia di sabbia fine quasi bianca, arroccata vicino ad una grotta dove arrivano onde esageratamente alte! Qui niente surfers, sarebbe troppo alto il rischio di finire contro gli scogli. Prima del bagno ci concediamo un club sandwiches sul baretto in riva alla spiaggia ammirando le orde di asiatici che, completamente vestiti, aspettano le onde a riva. E’ il nostro momento di buttarci… non mi sento molto a mio agio, dato che, oltre ad essere gli unici europei, sono anche l’unica in costume , ma faccio finta di niente e mi butto ugualmente! E’ un pomeriggio da scarica di adrenalina con questo mare e questo onde, ci divertiamo tanto! Lasciamo la spiaggia e ci dirigiamo verso il Pura Ulu Watu, il tempio arroccato su uno scoglio che richiama orde di fedeli… e non solo! Appena entrati con sorpresa, incontriamo subito Pio&Sara;! Passiamo con loro il resto del pomeriggio, seduti ad un bar a chiacchierare! Poco prima del tramonto li salutiamo poiché loro hanno prenotato la danza Kecak lì al tempio; noi invece vogliamo goderci il tramonto a Padang Padang, ma quando arriviamo, ci limitiamo a vederla dall’alto… è tardi ormai… il mare si è anche ritirato, ci torneremo domani! Dopo la doccia, rimontiamo in sella e questa sera tentiamo un warung nella parte centrale di Jimbaran che ha notevolmente prezzi inferiori e anche l’offerta di cibo sembra più qualitativamente elevata. Mangiamo sempre a riva, con i piedi nella sabbia… ( pranzo 155.000 Rp; ingresso Ulu Watu: 30.000 Rp; cena 245.000 Rp)

23/08: Bali (Jimbaran)

La meta di questa mattina è la zona di Nusa Dua, subito ci accorgiamo della diversità di questo quartiere… tant’è c’è una vera e propria entrata dove tanto di security passa a tutti i bagagli un metal detector! La zona sarà anche bella, ma bisogna dire che il mare qui è veramente sporco e che le spiagge non sono niente di chè… si spende tanto per mega alberghi e resort e poi scopri che il mare non è per niente all’altezza! Ripartiamo quasi subito (non abbiamo neanche fatto il bagno!) per andare ad ammirare il panorama alle scogliere della punta sud della penisola di Bukit; scopriamo purtroppo che il Bali Cliff è chiuso causa frana e così di dirigiamo al point view del Karma Kandara: dall’alto oltre ad ammirare l’Oceano Indiano a perdita d’occhio, si vede anche la minuscola e privatissima spiaggia del lussuoso resort. Decidiamo di impiegare il resto del pomeriggio nella cosa più divertente possibile: Dreamland! Oggi è anche meno popolata di asiatici e più da australiani (almeno non sono l’unica in costume!); dopo aver pranzato al solito baretto, ci ributtiamo in mezzo alle onde che anche oggi non deludono! Il tramonto oggi ce lo vogliamo godere a Padang Padang, più tranquilla rispetto alle altre e più riparata grazie alla barriera corallina. Essendo più soggetta alle maree, sulla spiaggia si formano delle piccole grotte che si posso esplorare. Il mare tuttavia non è così limpido come a Dreamland ma sicuramente più calmo! Caratteristica anche la ‘discesa’ per raggiungere la spiaggia, in cui si passa uno ad uno proprio dentro ad una grotta! Subito dopo il tramonto facciamo ritorno a Jimbaran, per l’ultima sera volgiamo tornare a Kuta e dato il traffico, vogliamo muoverci presto! Ovviamente ci avevamo visto giusto e immettersi nel traffico verso Kuta è come fare la Salerno-Reggio Calabria ad agosto; con il motorino tuttavia ce la sbrighiamo presto e ci fiondiamo direttamente da Pizza Hut: addio nasi goreng!! Il tempo degli ultimi acquisti e delle ultime vasche su Poppies I e torniamo a Jimbaran per l’ultima notte balinese… (pranzo 150.000 Rp; gelato 20.000 Rp; benzina totale 40.000 Rp; cena 128.000 Rp; Hard Rock 160.000 Rp)

24/08: Bali-Singapore

Dedichiamo la mattina a preparare bene la valigie che sarà quella definitiva; alle 11 il driver ci aspetta per portarci all’aeroporto e dopo aver sbrigato la burocrazia, pranziamo in un localino prima del gate. Volo senza troppi problemi e quando arriviamo a Changi ci muoviamo come se fossimo a casa nostra; tempo mezz’ora e siamo già all’albergo. Doccia veloce e poi usciamo per scoprire un’altra parte di città che la prima volta non avevamo visto, l’altro versante di marina Bay che comprende l’Esplanade e Suntec City. Ci fermiamo a bere qualcosa in un locale sulla Marina Promenade e poi torniamo, un po’ stanchi, all’hotel! (taxi 50.000 Rp; tasse aeroportuali 300.000 Rp; pranzo 240.000 Rp; cena 25 $; locale 11 $).

25/08: Singapore-Milano

Mattinata dedicata alla scoperta di Little India e del quartiere Arabo. Come ben ci ricordavamo, girare per questa città è alquanto complicato, non tanto per i mezzi che sono efficientissimi, quanto per il tasso di umidità che ti toglie il fiato. Consideriamo finito il tour e alle 12 iniziamo a girovagare per i centri commerciali di Orchard Rd, uscendone solo a tarda sera, quando torniamo in albergo a riprendere i bagagli e dirigerci verso Changi. (Starbucks 11 $; pranzo 19 $; metro totale 12 $;)



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