Mangia, Prega, Ama…

E scopri Bali!
Scritto da: lamarty
mangia, prega, ama...
Partenza il: 11/08/2010
Ritorno il: 25/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Questa volta, per una serie di ragioni, abbiamo abbandonato il fai da te e preso un “pacchetto tutto compreso”, o quasi, con i Viaggi del Mappamondo. Nel complesso ci siamo trovati bene, ma credo che, al solito con un po’ di spirito di iniziativa e tempo a disposizione, sia possibile fare tutto in autonomia, magari risparmiando anche, e trovando soluzioni migliori. Il viaggio di 15 gg prevedeva: 2 giorni a Hong Kong, 6 giorni a Sanur, Bali e 4 a Senggigi, Lombok. I tempi sono stati un po’ tirati e sarebbe stato meglio avere 2/3 giorni in più a Bali- c’è davvero tanto da vedere e le distanze (o meglio, i tempi di percorrenza, notevoli) e 2/3 giorni in più a Lombok, meglio ancora alle Gili … sarà per la prossima volta! Voli: Milano/Hong Kong; Hong Kong /Bali; Bali/ Hong Kong; Hong Kong/ Milano con Cathay Pacific. Ripeto quanto già detto nel diario di Hong Kong: “Ottima compagnia, spazio tra i sedili superiore alla norma e sistema per cui il sedile si reclina senza “muoversi”, così che non ti ritrovi in faccia quello della persona davanti a te, film e intrattenimento ottimi.” Voli da Bali a Lombok e ritorno con la .. credo si chiami Trans Nusa/Indonesian Air Transport , che fa scalo a Mataram(Lombok) ma la cui destinazione finale è Labuhan Bajo (Flores), per cui cercandolo sui tabelloni ovviamente non lo trovavamo.. – Nonostante i timori causa Black List (tutte le compagnie aeree indonesiane sono inserite nella black list con divieto di sorvolo dei cieli europei e al momento della prenotazione bisogna firmare una liberatoria che scarica il tour operator da ogni responsabilità.. non molto rassicurante!) gli aerei erano dei normali aerei da 40 posti, con hostess e misure di sicurezza nella norma. Il volo comunque dura 20 minuti, sempre meglio che 2 ore per arrivare a Padangbai, 1 h e mezza di traversata e un’altra ora di pulmino dal porto a Senggigi.. Soggiorni: Sanur Beach Hotel, Sanur. Hotel medio, nulla di cui lamentarsi, solo le colazioni ci hanno lasciato poco soddisfatti..frutta insipida, succhi di frutta in polvere.. Avevamo la formula Dine Around, per cui a pranzo o a cena potevamo scegliere tra 3 ristoranti (Indonesiano, “italiano” e messicano) tutti e 3 di livello medio. La spiaggia di Sanur, come quasi tutte a Bali, si sa non è il massimo, mai fatto un bagno in mare, al massimo lunghe passeggiate sulla spiaggia e “biciclettate” sulla lunga pista che costeggia il mare. Belle le 3 piscine dell’hotel, enorme quella vicino al ristorante Tirta, dove ogni sera al tramonto ci concedevamo una nuotata ..in solitaria o quasi! –Senggigi Beach Hotel, Lombok: complesso di bungalow immersi in un giardino lussureggiante, in riva al mare. Le camere in sé non erano male, anche se la pulizia delle lenzuola lasciava alquanto a desiderare.. Il bagno invece non era certo all’altezza di un 4 stelle da 140$ a notte, quale è il Senggigi in teoria.. Abbondanza di zanzare in camera (in bagno al posto della finestra c’è una rete a maglie larghe che le lascia tranquillamente passare) tanto che siamo andati a comprarci il Baygon, e abbondanza di gechi, sia in camera-dimensioni standard- che fuori – dimensioni XXL.. :-/ Anche qui formula Dine Around per cui 3 ristoranti tra cui scegliere, italiano, indonesiano e “francese”. Qualità leggermente inferiore rispetto a Bali. Una sera abbiamo tentato un aperitivo.. meglio di no. La spiaggia a Senggigi non è male, l’acqua è limpida e il primo giorno abbiamo fatto anche snorkeling. Peccato per il tempo; dicono questo agosto sia stato molto particolare, visto che invece dovremmo essere nella stagione secca, per cui bel tempo fino a mezzogiorno e poi.. temporale tropicale per tutto il pomeriggio. Da quando però abbiamo scoperto le Gili (Trawagan, Meno e Air) abbiamo snobbato Senggigi e ci siamo andati, da “pendolari”, perché non c’è davvero paragone.. Un paradiso ad un’ora di barchetta da Lombok. E lì il sole splendeva. Imperdibili Cibo: Il cibo indonesiano a noi in genere è piaciuto, molto speziato, cucinato con l’olio di palma cha dà a tutti i piatti quel sapore..orientale. Solo, dopo 2 settimane, la noia si è fatta un po’ sentire.. Buonissimi a mio parere i noodles saltati in padella con pesce, pollo verdure e uovo (Mi Goreng) Altro piatto onnipresente è il Nasi Goreng (riso saltato) Buono e sempre presente lo snapper, credo una simil-orata presentato avvolto nelle foglie di palma, alla griglia, con salse etc. Buoni anche i Satay – piccoli spiedini di vari tipi di carne o pesce, immersi in salsa di arachidi, a volte un po’ nauseante.. In genere mangiavamo con 4/8€ a testa (Tranne che da Alberto e al Ganesha, vedi dopo) Pasti: Avendo la formula “Dine around” non ci siamo dovuti porre troppo il problema di “dove mangiamo stasera?”, comodo soprattutto quando tornavamo stanchi dalle gite. Quando abbiamo voluto variare un po’ e/o uscire dall’hotel abbiamo mangiato da: -The Caesar, Sanur, cibi tipici indonesiani, di livello medio-alto. C’era anche la pizza con forno a legna. – Legong Restaurant, Sanur, dove abbiamo assistito anche ad uno spettacolo di danza Legong. Ci hanno portato vari assaggi di piatti tipici indonesiani, buon livello. – Donalds’Cafè, Sanur, sulla spiaggia, vicino al nostro hotel: buoni hamburger e frullati – Bonsai Cafè, Sanur sulla spiaggia: buono il cibo, snapper alla griglia con patatine, porzioni abbondanti e bellissimo il giardino di bonsai, da vedere – Ristorante in zona Pura Ulun Danu Bratan/Jatiluwih, con vista spettacolare sulle risaie. Menù a buffet indonesiano, dolci, frutta e caffè, prezzo fisso 150.000 rupie, ma ne valeva la pena. – Ganesha Cafè, spiaggia di Jimbaran. La grigliata sulla spiaggia a Jimbaran pare essere un must tra i turisti: nei ristorantini sulla spiaggia si sceglie il pesce da sé, modello pescheria, il pesce viene pesato e cotto sulla griglia. A noi l’esperienza non ha lasciato molto soddisfatti. La spiaggia è letteralmente ricoperta di tavolini, per cui il romanticismo decisamente si perde. I camerieri tendono a farti scegliere, ovviamente, più cose possibili, e tenerli a freno è dura. Ho qualche dubbio sulla corretta taratura delle bilance ma non ho prove per lanciare accuse.. Alla fine abbiamo pagato sui 25€ per una grigliata, sicuramente non abbondante, diciamo anche un po’ scarsa, di pesce (snapper, 2 gamberoni e 1 calamaro )birra e acqua, riso come accompagnamento e una sorta di brodino (inclusi nel menu) Qualità buona ma prezzi decisamente europei. Abbiamo incontrato 3 ragazze che, al momento del conto, si sono viste presentare una ricevuta di 240€…mettiamoci pure l’aragosta e del vino, ma siamo pur sempre in Indonesia! Ancor più fastidioso è stato l’atteggiamento del proprietario che ha continuato a sostenere che “ Lui sa che a Milano noi spendiamo 200€ per mangiare!” Qualcuno ci sarà, ma non prende il ns stipendio! La Lonely Planet consiglia di farsi portare ai ristorantini più a sud, purtroppo col nostro tassista non c’è stato verso.. – A Senggigi, Cafè Alberto. Molto bella la posizione, direttamente sulla spiaggia, ma veramente intimo e romantico e molto bello anche il ristorante, arredi minimal, piscina, curatissimo. Cibo medio e prezzi medio-alti ( 10.000rp ca per grigliata mista senza aragosta) A fine pasto, visto che il proprietario è italiano, vi offrono il limoncello, e i camerieri parlano italiano. Menzione d’onore per il Babi Guling mangiato al Warung Ibu Oka. Visto che il locale era stracolmo, e comunque non molto gradevole, con cani che girano tra i tavoli cercando di recuperare qualche avanzo, abbiamo optato per il take away, mangiandoci la nostra “schiscetta” di spesial ( piatto a base di maiale, riso, verdure e salsa piccantissima) seduti per strada.. Delizioso, con buona pace del maialino.. Visite fatte: A Bali: Pura Tanah Lot; Jimbaran, Pura Taman Ayun, Piantagione caffè e spezie, Pura Ulun Danu Bratan, risaie di Jatiluwih; Fabbrica Batik, intagliatori di legno, Goa Gaja, Ubud, spiagge a nord di Sanur. A Lombok: Gili Trawagan, Meno e Air. Per i 3 giorni che abbiamo dedicato alle gite a Bali abbiamo optato per il taxi, trovato nel parcheggio del nostro Hotel – stanno un po’ nascosti perché altrimenti devono riconoscere una percentuale all’hotel, ci hanno spiegato. Il nostro driver si chiama Suka – Wayan ovviamente come nome “ufficiale” essendo il primo dei suoi fratelli, secondo il complesso sistema di regole che governa i nomi balinesi – Noi ci siamo trovati molto bene, è un ottimo guidatore- e guidare a Bali non è facile!- e parla abbastanza bene inglese. Non è una vera e propria guida, nel senso che non sa dare spiegazioni dei templi, architettura etc, ma per noi andava bene comunque, avevamo la Lonely Planet, e soprattutto ci importava di più chiacchierare per conoscere come vivono le persone.. Suka ci ha raccontato un po’ della sua vita e permesso di conoscere un po’ di più come vive la gente del posto, solitamente in maniera molto semplice e dignitosa. Suka, grazie alla parabola, è un esperto di calcio europeo, anche italiano ovviamente, e dichiara di non aver mai messo piede in un hotel in vita sua- “Troppo, troppo costoso!” Visto che i turisti italiani sono molti, mi chiede di scrivergli su un quadernino alcune frasi che potrebbero essergli utili, e in pausa pranzo lo vedremo studiare tutto impegnato il mio vocabolarietto.. Forse la prossima volta che torneremo ci saluterà con un bel “Buon giorno!” Dopo varie trattative la cifra che abbiamo pattuito è stata di 400.000 rupie al giorno (più una mancia meritata per Suka) Tenete presente che le gite in hotel costano 35/40€ a persona.. Guide usate: Lonely Planet 2009, ben fatta, racconti di TPC e forum e recensioni di Tripadvisor. Consigli vari: Bali è sicuramente un posto magico, anche se temo che l’aura di spiritualità che la permea abbia attirato una folla eccessiva di turisti desiderosi di illuminazione ed equilibrio- e magari di incontrare Javier Bardem?? -modello “Mangia, Prega, Ama” – Apro parentesi: tutti parlavano di questo film, per chi non lo sapesse ambientato in parte a Ubud, e i balinesi sono molto fieri che una star del calibro di Julia Roberts sia venuta a girare parte del film qui..per cui, rassegnatevi! Tutti vi chiederanno se l’avete visto, se avete letto il libro, se vi è piaciuto.. e non provate a dire no!- La vicinanza all’Australia inoltre la rende facile terra di conquista per orde di ragazzotti alla ricerca di onde per il surf e birre a basso costo.. Ho trovato infatti Bali molto turistica, e piena di italiani, nonostante sia davvero lontana. Non che questo sia una cosa negativa in sé, ma insomma..un po’ di magia la toglie essere circondati da nostri connazionali, o comunque da inglesi, francesi, tedeschi… L’altro aspetto negativo portato secondo me dal turismo è che i prezzi, almeno nelle cittadine e nei dintorni degli hotel, sono allineati a quelli europei e solo dopo lunghe contrattazioni è possibile spuntare qualche sconto. Il consiglio per cui è sempre quello: Contrattare, contrattare contrattare! Per girare consiglio il taxi, piuttosto che il noleggio di auto o scooter, il traffico è davvero intenso e caotico e i motorini che sfrecciano da tutte le parti sono davvero pericolosi. Al massimo, ma solo per andare in qualche spiaggia non troppo distante, si può azzardare un motorino..ma con molta molta cautela! E’ stato già detto, ma riporto anche il mio parere, è meglio non avere troppe aspettative riguardo al mare, almeno a Bali. Le maree inoltre sono molto accentuate. Se invece ci andate per il surf, è il posto per voi. Le Gili (a nord di Lombok) invece meritano tutta la fatica fatta per raggiungerle. Su Lombok ho qualche dubbio, ma avendo visto solo Senggigi non me la sento di giudicare. Come indicato da molti, per telefonare abbiamo acquistato una scheda telefonica indonesiana, la Simpathy nel nostro caso. In realtà non ci siamo trovati troppo bene, non tanto per le tariffe, in effetti molto convenienti, ma perché era difficile prendere la linea, i messaggi a volte arrivavano, molto più spesso no.. Anche il famoso codice 01017 da mettere davanti al numero per spendere ancor meno, con noi non funzionava. Per le telefonate locali invece è stata molto utile. Se ci volete provare, le trovate in molti negozietti dove vedete il logo Simpathy/Telkom. Costa 50.000 rupie più la ricarica, da 5000 a 100.000 rupie. Fino a 50.000 rupie oltre alla ricarica c’è un piccolo sovrapprezzo. Terima kasih!


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