Ibiza, la isla bonita

4 giorni alla scoperta dell'isola più famosa e selvaggia delle Baleari
Scritto da: glo.travel
ibiza, la isla bonita
Partenza il: 18/09/2018
Ritorno il: 22/09/2018
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
Sono partita dall’aeroporto Marconi di Bologna martedì 18 settembre e dopo circa due ore di viaggio sono atterrata ad Ibiza. Da lì, avendo prenotato un hotel in centro, vicino al porto, ho preso l’autobus n.10 che in circa 20 minuti collega l’aeroporto ad Eivissa, quindi al porto.

Durante il mio soggiorno ad Ibiza, mi muoverò con i mezzi pubblici e in alcuni casi con i taxi: per gli autobus, i biglietti si possono acquistare direttamente sull’autobus, i prezzi variano in base alla durata e lunghezza della tratta.

Essendo arrivata intorno alle 16.30, decido, una volta appoggiato il bagaglio e fatto le operazioni di check-in in hotel, di cambiarmi e di recarmi a Playa d’En Bossa, la zona più famosa per i locali e le discoteche ibizenche. Dal centro prendo l’autobus linea 14 per appunto fermarmi a Playa D’En Bossa, dove mi reco al famoso Bora Bora per una bevuta. Devo dirvelo: nel locale i prezzi aumentano dopo le ore 16 (siamo pur sempre ad Ibiza, no?!). Terminata la mia sosta al Bora Bora, faccio un breve giro in spiaggia, ma ammetto che a livello di mare, questa spiaggia non ha particolare fascino… mi convinco invece di fare serata all’Ushuaia, così passo davanti ai vari baracchini di pr e in uno di questi decido di acquistare il biglietto (€ 45, ma varia in base alla serata…) per l’Ushuaia, la cui serata era già iniziata alle 17 e sarebbe finita alla mezzanotte. Per le ore 20.00 sono dentro alla discoteca: mai vista discoteca all’aperto più bella in 27 anni di vita. La serata è letteralmente volata, tra bella musica e spettacoli di luce ed anche se ero da sola, non ho avuto episodi di gente sopra le righe. Una volta terminata la serata, ho ripreso l’autobus notturno per tornare in centro e sono rincasata.

MERCOLEDÌ 19 SETTEMBRE

Inizia la mia scoperta alla volta dell’ Ibiza più autentica, quella delle spiagge e delle acque cristalline. Decido di fare la zona Ovest dell’isola, quindi prendo l’autobus linea L3 da Eivissa a Sant Antony e successivamente l’autobus L34: alla fermata Cala Saladeta scendo e mi dirigo verso la spiaggia. Il tempo non è dei migliori, ma appena esce uno spiraglio di sole il colore dell’acqua assume un colore blu-verde bellissimo. Prendo un sentiero che mi dirige a Cala Salada. Entrambe queste spiagge confinanti sono leggermente piccole e verso mezzogiorno sono praticamente piene. Non ci sono lettini ed ombrelloni e neanche bar, ma tranquilli, nel caso abbiate sete o fame, passano per la spiaggia con sandwich e con eventuali cocktail, a prezzi ovviamente fuori mercato. Nel primo pomeriggio riprendo l’autobus per Sant Antony per prendere il bus linea L4 direzione Cala Comte. La spiaggia più famosa di Ibiza, non particolarmente lunga, è semplicemente magnifica. Anche qui non esistono stabilimenti balneari, esiste un solo ristorante, il Sunset Ashram Restaurant, dai prezzi medio-alti, con annesso bazar per eventuali acquisti d’oggettistica artigianale ibizenca. L’ultimo autobus da Cala Comte parte alle 18.45, arrivo a Sant Antony giusto in tempo per andare ad ammirare il tramonto al famosissimo Cafè Del Mar. Se volete godervi il tramonto seduti nei tavoli che danno sul mare bisogna prenotarsi per la cena, altrimenti potrete scendere sui primi scogli della spiaggia e godervi il tramonto con un bel drink o un bel bicchiere di vino come ho fatto io. Che dire, un’esplosione di colori sul mare con il sottofondo musicale del Cafè Del Mar… uno dei più bei tramonti mai visti, nonostante la quantità di gente che a mio avviso disturbava un po’ il momento…

Riprendo l’autobus alle 20.00 circa in direzione Eivissa. Ceno al Divino, ristorante sul porto gestito da italiani, si mangia bene… i prezzi beh, in linea con la media dell’isola. Un veloce giretto per le vie del centro storico e me ne vado a letto…

GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE:

Dopo la mia consueta colazione, decido di fare la zona Sud di Ibiza, iniziando dalla Playa De Ses Salines, il cui nome deriva dalla vicinanza alle famose saline di Ibiza. Prendo l’autobus linea L15 e in circa 20 minuti sono a destinazione. Faccio una piccola spesa per acquistare acqua e qualcosa per il pranzo in un piccolo supermercato alla fermata dell’autobus e vado in spiaggia. Wow, bellissima. Spiaggia molto lunga (considerando quelle viste il giorno prima), acqua trasparente e poca gente (questo alle 10 del mattino). Decido subito di fare un bagno rilassante, nel frattempo la gente inizia a riempire la spiaggia e verso mezzogiorno siamo come sardine… a differenza delle Cale, ci sono diversi stabilimenti balneari, quindi diversi ristoranti, tra cui il famoso Beso Beach… oltre ai vari venditori ambulanti di: teli mare, sandwich, bibite, ecc… dopo una passeggiata decido verso l’una di riprendere l’autobus per Eivissa. Da qui, prendo l’autobus per Sant Josep (Linea 8), successivamente un taxi per Cala D’Hort. Per prenotare il taxi, si chiama il numero (trovato tramite Google) e si parla in spagnolo o in inglese.. a meno che non si trovino taxi disponibili nei vari posteggi… (costo taxi: 16/17€ per 15/20 minuti di tragitto). Cala D’Hort si presenta come una piccola cala, acqua pulita con fondo di sassi. Essendo piccola, la spiaggia è piena, ma molto tranquilla. Davanti a lei sorge l’imponente Es Vedrà, da cui ammirerò il tramonto più tardi. Grazie alle informazioni ricevute dal taxista durante il percorso Sant Josep/Cala D’Hort, m’incammino per il sentiero che mi porterà al Mirador, una delle zone da cui si gode della vista del tramonto su Es Vedrà. La camminata è in salita, il caldo della giornata e la poca aria aumentano la fatica, ma la vista del tramonto dal Mirador mi ripaga della fatica. Senza ombra di dubbio è stato il più bel tramonto che ho potuto ammirare e godere ad Ibiza. Prima che facesse buio, ho richiamato il taxi e dopo pochi minuti (il tempo di tornare sulla strada principale), il taxista mi ha riportato ad Eivissa (circa 30 minuti di tragitto e 27-28€ di spesa).

Per cena decido che è ora di mangiare una paella vegetariana in uno dei ristoranti del porto, “La Solera”, e dopo cena, faccio un breve giretto per acquistare alcuni souvenir e rincaso.

VENERDÌ 21 SETTEMBRE

Oggi è l’ultimo giorno “intero” ad Ibiza, inizia a salirmi un po’ la depressione del ritorno ma la scaccio via velocemente, non posso permettermi di rovinarmi la giornata dalla tristezza. Aspetto pazientemente le ore 10.15 per prendere l’autobus con direzione Cala Xarraca, nel nord di Ibiza. Dopo circa 40 minuti, arrivo a destinazione in questa piccola cala con annesso ristorante… la spiaggia è piena di alghe secche, l’acqua pulita ma il fondale scuro e pieno di sassi la rende, a primo sguardo, meno interessante di altre spiagge. Decido quindi di salire sugli scogli che si trovano sulla sponda destra per ammirare il panorama: mi ricredo subito. Dall’alto le sfumature dell’acqua sono bellissime, ne approfitto per fare alcune foto e riscendo in spiaggia per crogiolarmi al sole. Anche se piena di gente, l’ambiente è sereno e tranquillo, il rumore dell’acqua attutisce il borbottio della gente presente. Verso le 16.00 decido di spostarmi nella vicina Cala Benirras, quindi chiamo il taxi e in circa 15 minuti arrivo alla spiaggia hippie per antonomasia, con annesso mercatino, dove acquisto un paio di orecchini d’argento artigianali. Faccio un veloce bagno e noto che a differenza delle altre spiagge, qui c’è la possibilità di farsi la doccia (ammetto che l’acqua ad Ibiza è molto salata). Cala Benirras è famosa per il “Saluto al Sole”, un rito che si ripete ogni giorno dove un gruppo di hippie con i loro tamburi e percussioni suona durante il tramonto con tutta la gente intorno che si muove a ritmo dei suoni uditi..nel mentre il sole pian piano scende, cambiando le sfumature del cielo…un’atmosfera magica, quasi unica..mai vista una cosa del genere e sono grata di averla vista. Alle 20.45 prendo l’ultimo autobus linea L23 che mi porta in centro, con annesso cambio autobus (linea L20).

L’ultima sera ad Ibiza la trascorro in un locale che si trova a Dalt Villa, la parte storica di Eivissa. Il nome del locale si chiama “L’Escalinata”: i tavoli e i relativi puff sono disposti lungo la gradinata di questa stradina pedonale. Ceno qui con tapas e un bel bicchiere di sangria e ripenso ai miei 4 giorni ad Ibiza, ai posti visti e alle sensazioni provate…termino la serata con un bel gelato e torno all’hotel.

SABATO 22 SETTEMBRE

Si torna a casa, la cosa mi rattrista molto… ma penso sempre che la fine di un viaggio corrisponde all’inizio di un altro… e con la promessa di tornare a l’Isla Bonita, mi concedo un’ultima passeggiata costeggiando la spiaggia da Eivissa fino a Playa D’En Bossa e relativo ritorno. Concludo la mia vacanza ad Ibiza, consapevole del fatto che Ibiza non è solo per gente della notte, per il divertimento sfrenato delle discoteche e dei locali notturni.. c’è molto altro dietro ed è forse chi ne riesce a percepire l’essenza, che ne comprende la bellezza selvaggia ed assoluta di quest’ isola.

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Cala Saladeta

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Tramonto Café del Mar

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Cala Comte

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io e il fondale di Cala Xarraca

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Ushuaia

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Playa Ses Salines

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Tramonto Es Vedrà



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