Freddo caraibico

Appena passato il Natale, periodo di lavoro intenso sia per me che per mio marito, cominciamo a cercare un last minute che ci porti via dal freddo ( e quest’anno le temperature sono andate veramente in picchiata!!) per una settimana. Presso l’agenzia di fiducia ci propongono Roatan, meta già vista e poi scartata circa sei anni fa, e così...
Scritto da: veronica73
freddo caraibico
Partenza il: 11/01/2010
Ritorno il: 19/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Appena passato il Natale, periodo di lavoro intenso sia per me che per mio marito, cominciamo a cercare un last minute che ci porti via dal freddo ( e quest’anno le temperature sono andate veramente in picchiata!!) per una settimana. Presso l’agenzia di fiducia ci propongono Roatan, meta già vista e poi scartata circa sei anni fa, e così partiamo, non prima che a me sia scoppiata la solita e noiosissima sinusite cronica ma…Vabbè, mi dico,tanto al caldo migliorerà!! Volo con Blue Panorama alle 23 di Lunedi 11 gennaio, abbiamo già viaggiato con questa compagnia altre volte ed è sempre peggio, non mettono neanche un film ma il viaggio passa lo stesso, si riesce a dormire. Arriviamo all’Havana alle 5 a.M. Ora locale e ci accoglie il gelo, noi siamo partiti con vestiti leggeri per non morire di caldo all’arrivo ma qui è proprio il contrario. Scalo, scendiamo e partenza dopo circa 1 ora abbondante di attesa per un volo che dopo 90 minuti ci porterà a Roatan. In aereo ci danno la prima brutta notizia: è perturbato. Arriviamo. L’aereoporto è piccolo e lo raggiungiamo a piedi. L’aria è frizzante ma è ancora presto (7.00 a.M.) io con felpa leggera e pantalone lungo sto bene….Ahi, ahi, ahi. E’ anche un po’ nuvoloso ma dico: passerà, siamo ai Caraibi a Gennaio!! Siamo in estate!!!! Ci portano al resort, l’Henry Morgan, andiamo in camera a rinfrescarci, poi usciamo a colazione e dalle finestre del ristorante vediamo il cielo diventare sempre più nero. Dopo colazione usciamo per un giretto in spiaggia, è poco affollata e il mare molto agitato, bruttissimo, comincia a piovere e noi sconfortatissimi ci rifugiamo sotto un ombrellone della piscina. Siamo già stati ai Caraibi e pure nella stagione un po’ a rischio ma mai una cosa del genere, qui fa freddo e ci dobbiamo tenere i vestiti del viaggio, il resto del vestiario non è adatto. Morale della favola: il tempo resterà così per i prossimi tre giorni, impedendoci di gustare la nostra vacanza, per non parlare della mia sinusite che peggiora; il meteo resterà l’argomento principe tra noi ospiti a cui verrà raccontato di certi che si sono beccati due settimane di acqua!!! Per carità non è colpa di nessuno ma qui sembra di essere a Cortina (senza la neve beninteso).

Finalmente il terzo giorno il cielo si apre un po’, è ancora nuvolo ma fa abbastanza caldo. Dopo una breve passeggiata fuori dal resort ci fiondiamo in spiaggia a prendere il sole. Successivamente il cielo si aprirà sempre più facendoci sentire veramente ai Caraibi. L’acqua è fantastica e la mattina passeggiamo fino alle rocce al limite della spiaggia per fotografare le iguane nere stese al sole; nella spiaggetta davanti poi miriadi di pesci colorati. L’acqua è trasparente, non ancora proprio un “brodino” come piace a noi ma considerato il freddo polare patito fino al giorno prima va bene così. Anche la mia sinusite migliora fino a sparire completamente il giorno dopo. Che bello stare al caldo mentre in Italia si muore di freddo.

Tornato il caldo quindi la vacanza diventa finalmente quella che sognavamo, tanto sole e tanto relax. Il villaggio non è grandissimo, dopo un po’ ci si conosce tutti ed ha un’animazione molto soft, la mattina risveglio muscolare e poco altro, il pomeriggio il bingo alle 16 e poi il beach volley per un’oretta (alle 18 il sole sparisce). Ci siamo portati l’olio per i mosquitos ma lo abbiamo usato molto poco. I tramonti sulla spiaggia sono spettacolari,da spenderci veramente un sacco di foto (quando c’è il sole!!) Escursioni: noi ne abbiamo fatta una con il resort, i delfini, e la consigliamo veramente perché è un’emozione unica. Ci portano in un altro resort, l’Anthony Key, prendiamo una barchetta e raggiungiamo una laguna dove vivono i delfini, che sono 20 più 4 cuccioli (anche se vivono in semicattività sono riusciti a riprodursi, segno che poi così male non stanno). Dopo un iniziale breafing per le spiegazioni ci dividono in gruppi di 6/8 persone con un trainer e un delfino. Il nostro si chiama French per le evidenti origini e il trainer ci spiega la loro anatomia, cosa mangiano, come vivono e socializzano ecc ecc. E’ fantastico avere il delfino davanti a te ed accarezzarlo, la sua pelle è strana simile a gomma. Ci fanno fare poi le foto di coppia con noi che lo teniamo sulla pancia (e sentiamo battere il suo cuore) e lui che alza la coda e poi la foto del bacio, con il delfino che appoggia il muso sulla gota. Fantastico! Peccato per i prezzi: le foto costano 10$ la piccola, 15 $ la grande e 40 $ il cd, noi abbiamo scelto di non acquistarle e accontentarci delle nostre. Poi, c’è la possibilità dopo l’incontro di nuotare in libertà con loro, altri 50 $ in più oltre agli 85 $ a testa già sborsati, noi non lo abbiamo fatto. Abbiamo girato un po’ di video agli altri che nuotavano, uno dei nostri compagni è stato ferito di striscio ad un braccio da un delfino geloso. In conclusione un’esperienza da fare se possibile. Questa come dicevo è stata l’unica escursione, le altre (giro dell’isola, Cayo Cochinos…) sono un po’ più care, abbiamo parlato con persone che le hanno fatte e sinceramente non ce ne è stato uno che abbia detto che ne è valsa la pena; special modo in quella a Cayo cochinos dove ci hanno raccontato di essere stati in balia del mare grosso con un guasto alla barca e in più di aver pagato l’attrezzatura per lo snorkeling e poi di non averlo fatto.

La sera ci sono gli spettacoli dell’animazione, il venerdi chi vuole può andare nella vicina cittadina di West End a ballare con lo staff dell’animazione (6 $ per il pulmino e poi il bere in discoteca). West End non offre a nostro parere granchè, un po’ di negozietti, tanti disco pub ( non come li intendiamo noi, lì sono molto molto alla buona) in una cittadina sinceramente un po’ squallida, non ci sono neanche le strade asfaltate. Per gli amanti della latino americana c’è da sbizzarrirsi, per tutti gli altri (tra cui noi) alla fine è un po’ noioso. Si rientra verso l’una di notte. A West End siamo stati comunque un’altra sera a mangiare il pesce con dei ragazzi dell’animazione e altri turisti, trattoria-baracca gestita da italiani ma cucina veramente squisita con granchi enormi, gamberoni, aragosta, tutto veramente buonissimo e con un prezzo più che accessibile.

I giorni di bel tempo sono volati ed è venuto il momento di rientrare in Italia, alla fine la vacanza ci è piaciuta ed andarcene è stato veramente duro (anche perché al rientro abbiamo trovato freddo, nebbia e chi più ne ha più ne metta); durante il nostro soggiorno c’è stato il terremoto ad Haiti che però da noi non è stato percepito. Roatan è un’isola splendida ma anche con tanta miseria e trascuratezza, tante baracche dal tetto di lamiera, tanta sporcizia buttata in giro, tanti animali denutriti che ci hanno fatto una pena immensa( lì non c’è rispetto per gli uomini figurarci per gli animali) in particolare per la cagnolina nera davanti alla spiaggia del resort, eravamo almeno in 5 coppie che le davano da mangiare e che se la sarebbero voluta portare a casa. Noi torneremo sicuramente ai Caraibi, non vediamo l’ora di bearci di nuovo del loro mare, cielo, sole, sabbia. E questa volta senza pioggia! Alberto e Veronica



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