In Guatemala girovagando tra gli altopiani

Dieci giorni tra i villaggi maya degli altopiani
Scritto da: calvin20
in guatemala girovagando tra gli altopiani
Partenza il: 29/10/2011
Ritorno il: 12/11/2011
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
La mia esperienza “fai da te” in Guatemala è limitata a soli dieci giorni e praticamente alla sola zona degli altopiani quindi è un’impressione parziale ma può comunque essere utile ad altri viaggiatori. Dal confine messicano della Mesilla mi sono diretto per un giro sugli altopiani, passando per Huehutenango, Todos Santos, zona di Nebaj (Triangolo di Ixil) e da lì sono sceso al lago Atitlan ed Antigua. La regione degli altopiani è tra le meno turistiche del Guatemala, essenzialmente agricola e popolata da diversi gruppi Maya ha conservato aspetti della cultura tradizionale molto suggestivi.

Trasporti: I microbus vanno ovunque, e sono i mezzi più utilizzati sugli altipiani, spesso sono pieni all’inverosimile e corrono veloci per accaparrarsi i clienti per strada (il mio record per un pulmino da 14 posti è di 23 persone di cui due neonati). Il buon consiglio di “non perdere di vista il proprio zaino” risulta difficile visto che gli assistenti dei guidatori ti strappano praticamente lo zaino dalle spalle, questo inizia a passare di mano in mano e caricato sui tetti in mezzo a mille altri sacchi. A me è successo pure di perderlo di vista all’interno di un microbus da come eravamo pigiati, ma comunque è sempre tornato sulle mie spalle a fine corsa. Vi capiterà di certo di prendere i chicken bus, la loro celebre fama è meritata.

A livello della sicurezza devo dire che non ho avuto problemi e non ho respirato l’aria di tensione che ho letto in diversi siti di viaggio. A parte l’innegabile fortuna, un po’ di accortezza e una probabile esagerazione di alcuni rapporti di viaggio consiglio comunque di non sottovalutare il problema. Noterete ovunque una povertà cronica ed una diffusione impressionante delle armi da fuoco, anche rispetto al vicino Messico, dovuta a un gran numero di vigilantes privati per banche, stazioni, negozi ecc che deve trovare ragione in una criminalità diffusa.

Se pensate di girovagare la sera, non è la zona che fa per voi, dopo le ventuno i ristoranti iniziano a chiudere, illuminazione è carente e la passeggiata diventa problematica considerando i marciapiedi con buche “spacca caviglie” e le moto che sfrecciano, inoltre le cantinas sono poco invitanti.

Diverso il discorso per la turistica Antigua dove è presente una certa “vita notturna” nel 3 e 4 calle di Ponente.

Telefonare in Italia non è agevole, i locatori sono scarsi e gli internet point molto lenti. Il costo di una chiamata da un telefono privato o d’albergo è sui 10 quetzal al minuto, eccezione fatta per Antigua dove invece costa fino a 10 volte meno!

Per quello che riguarda i prezzi, contrariamente a quello che si può pensare il Guatemala è più caro del Messico, comunque si può mangiare con gusto e varietà nei mercati spendendo dai 10/15 Quetzal per colazione ai 20/30 Quetzal per una cena, presso i comedores spenderete un po’ di più ma non avrete cibo o servizio migliore.

Da segnalare come luoghi visitati c’è certamente Todos Santos Cuchumatàn per cogliere l’ambiente tradizionale e ruspante degli altopiani. Per raggiungerlo ho preso un bus da Huehutenango alle 12.00 (mi dicevano che ce n’era uno alle 9.00 ma non si è palesato) e lì ho alloggiato due notti presso una famiglia Maya di lingua mam che mi ha trovato l’associazione Hispanomaya; la quale ora si trova presso la piazza del mercato presso un calle in discesa opposto alla facciata della chiesa (quetzal 45 per notte e tre pasti). La collocazione è spartana ma è un buon modo per conoscere le condizioni di vita di queste persone (spesso gli intermediari linguistici sono i bambini) inoltre ho avuto la possibilità di fare una chuj, la sauna maya, un esperienza rigenerante.

L’escursione alla “Torre” (3800 msl circa) è piuttosto agevole dal paese della Ventosa, basta seguire la strada sterrata che sale sulla sn (tenendosi alle spalle Todos santos), successivamente la rotabile diviene un sentiero più o meno visibile ma tenendo in vista l’antenna sulla vetta non avrete difficoltà a raggiungerla.

Riguardo al triangolo di Ixil, Nebaj è il centro più florido con un bel mercato e la possibilità di vedere un gran via vai di gruppi maya in costume tradizionale. Sacapulas e Uspantàn sono paesini piuttosto “anonimi”, al contrario Chajul è un villaggio che ha mantenuto l’aspetto più “tradizionale” con case in mattoni crudi, porticato in legno, tetti in tegole e lamiera; tutte circondate da piccoli orti dove scorazzano gli animali da cortile. L’atmosfera è molto tranquilla e paesana la gente cordialissima.

La ruta 7W da Uspantàn a Cobàn è battuta da alcuni microbus ma mi è stato sconsigliata da molte persone del posto visto le sue pessime condizioni. Comunque se volete ammirare il dissesto stradale e geologico degli altopiani le strade per Uspantàn e Chajul vi permetteranno di togliervi delle soddisfazioni.

La cosa più bella del soggiorno a Chichicastenango non è stato tanto il grande mercato del giovedì, quanto l’atmosfera nel vederlo allestire la sera precedente. Gli ambulanti si sistemano con i loro fagotti sulle calle e alcuni comedor del mercato restano aperti fino a notte servendo ottimi spuntini quali tamales, chuchito e bevande calde. Per vedere il mercato suggerisco di alzarsi di buon ora per avere una certa tranquillità, alle dieci circa giungono le comitive dei turisti la folla è grande, i prezzi lievitano e i venditori praticamente smettono di contrattare.

Da Chichi ho preso il bus delle 11:30 per Los Encuentros (da dove poi sono sceso a Panajachel) la fermata è all’angolo tra la 5 Avenida e la 5 Calle, si tratta di una sosta all’incrocio quindi si sale “al volo”.

Il lago Atitlan è bellissimo, questo è fuor di dubbio, non a caso è la meta più frequentata dai turisti, questo comporta però anche lati meno positivi, se volete vedere un volto più autentico di questo paese lo troverete più facilmente altrove. Ho scelto un paesino tranquillissimo, Jaibalito, veramente minuscolo, e ho alloggiato nella Posada Jaibalito un ottima sistemazione con una buona cucina, cosa da non trascurare visto che non ho trovato comedor nel paese.

Per sgranchirsi un po’ e ammirare bei panorami suggerisco di seguire il sentiero che passa a mezza costa tra le ripide sponde del lago e mette in comunicazione Jaibalito con gli altri villaggi vicini. Il sentiero è evidente suggerisco però di accodarsi a qualche contadino che lo percorre per lavoro, visto i continui avvisi di rapine lungo il lago e l’aggressiva territorialità dei cani a guardia dei poderi.

Antigua è una bella cittadina dall’architettura coloniale in cui girovagare con facilità senza una meta precisa ammirando chiese monasteri palazzi molti decadenti altri restaurati con cura.

La maglia urbana ortogonale, la buona segnaletica e gli imponenti coni vulcanici che fungono da punti fermi, permettono di orientarsi con facilità.

Riguardo ad Antigua è l’unico posto dove mi sento di consigliare un alloggio la Posada Juma Ocag (120 Quetzal a notte x una camera doppia ad uso singolo), molto carina per l’arredamento e pulita, inoltre è vicina alla zona del mercato il che è ottimo per mangiare e girovagare.

Vi sono numerose agenzie che gestiscono transfer per l’aereoporto di Guatemala City, impiegando circa un ora di viaggio e chiedono tra gli 80 quetzal e i 10 dollari; io ho scelto l’Onvisa Travel Agency ed è filato tutto liscio, comunque vi consiglio di farvi una vostra idea recuperando informazioni mentre girovagate per la città. Di solito passano a prendervi all’ingresso della vostra posada, presentatevi con un po’ di anticipo e abbiate un po’ di pazienza.

Guarda la gallery
guatemala-tqwbr

Nebaj, fuori dalla chiesa

guatemala-f54yq

donne di Chichi

guatemala-eg4nx

Todos santos...in TV



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari