Dagli altopiani al caribe

Il nostro itinerario di viaggio è durato due settimane;due settimane piene e dense di esperienza che ci hanno portato dagli altopiani movimentati dai vulcani giù fino alle spiagge del caribe guatemalteco, dove la cultura garifuna vive e tramanda le proprie tradizioni. Siamo arrivati ad Antigua dopo una tappa di "decompressione "a Cancun che un...
Scritto da: Laura Tabaro
dagli altopiani al caribe
Partenza il: 20/11/2004
Ritorno il: 05/12/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Il nostro itinerario di viaggio è durato due settimane;due settimane piene e dense di esperienza che ci hanno portato dagli altopiani movimentati dai vulcani giù fino alle spiagge del caribe guatemalteco, dove la cultura garifuna vive e tramanda le proprie tradizioni.

Siamo arrivati ad Antigua dopo una tappa di “decompressione “a Cancun che un po’ ci è servita per aggiustare il fuso!L’impatto è stato bellissimo:un insieme di colori ordinati e decisi, di strade che si intrecciano, di facciate e finestre eleganti, di bellissime chiese barocche dove la cultura cattolica incontra quella indigena in un insieme di simboli che parlano di una storia vecchia di secoli.

Camminare in questa città riempie l’anima di emozioni e gli occhi di bellezza, che non è solo quella architettonica ma è anche quella della gente per strada, dei volti intensi.Due giorni ad Antigua servono, per respirare l’aria coloniale,per visitare i dintorni della città e passare una mezza giornata all’hacienda El Azotea, dove c’è un bellissimo museo di strumenti musicali indigeni,un museo del caffè e un ricovero per cavalli anziani che hanno lavorato la terra una vita intera:un posto davvero straordinario, soprattutto per chi come me, ama la natura e gli animali oltre misura! Da Antigua il nostro viaggio prosegue per Chichicastenango, nota località guatemalteca che tutti conoscono per il mercato;credo però che una volta tanto l’accento debba essere messo altrove e più precisamente sulla piccola e magica chiesa di San Tomas;un intruglio di incenso, odore di fiori freschi,gente colorata e drammatica allo stesso tempo ci accoglie sulla scalinata:dentro la semplicità sconcertante e la nudità dell’arredo sono colmate dalla sacralità dei riti che si svolgono ogni minuto e che non possono lasciarci indifferenti:mi si è stretta la bocca dello stomaco ed ho avuto voglia di piangere dall’emozione ed ancora non so spiegarmi perchè! Da Chichi, così la chiamano i guatemaltechi, incomincia la risalita dell’altipiano dove i vulcani maestosi si alternano a campi coltivati geometricamente,dove si incontrano piccoli villaggi ognuno con la propria chiesa, con il proprio mercato,con la propria identità sempre fortissima, sempre diversa:Nahualà,Zunil, Almolonga sono solo alcuni dei nomi che adesso mi ricordo.

Per la strada c’è l’intercalare costante di bancarelle che vendono fiori freschi,le calle sono il fiore nazionale ed abbondano con il loro candore che fa da contrasto con le vesti delle donne sedute di fianco alle ceste;ci sono i lavatoi pubblici, dove “frugolini” di 3 o 4 anni al massimo copiano i gesti esperti delle madri e mostrano con orgoglio e timidezza i loro panni nitidi; e poi ancora ci sono le montagne imponenti ed altri pendii coltivati, sù fino al Mirador da dove si ammira l’alba più bella del mondo, con la nebbia che si dirada piano ed il sole che fa risaltare la brina:faccio anche una foto da sballo con l’omino in controluce che pedala la sua scalcagnatissima bici:questa è da premio!!!! Da quì dopo parecchie notti “fredde” scaldate dai camini delle camere d’albergo più o meno confortevoli, ma sempre pulite e decorose, scendiamo con un itinerario che spezziamo a Guatemala City per una notte di comfort da lusso fino a Livingston, affacciata sul mar del Caribe e sede di una delle più importanti comunità garifuna del Guatemala:Cambia tutto:colori, odori e soprattutto temperatura :da zero gradi a trenta e più!!!! Per gli amanti dei viaggi fluviali questo è un vero paradiso:Rio Dulce risale su fino ad Izabal in un alternarsi di giungla fitta e angoli nascosti e silenziosi;forse l’unico rumore quello delle reti dei pescatori che frusciano nell’aria alla ricerca del bottino! Arriviamo a Rio Dulce villaggio:quì sostiamo in un ecolodge perfetto per una vacanza relax, la nostra meta però è un’altra:ci aspettano le rovine di Yaxhà e Topoxtè, nuovi siti archeologici ancora in fase di escavazione immersi in un contesto naturale forte ed unico:una splendida laguna nascosta dalla vegetazione tropicale dalla quale ogni tanto svettano le piramidi maya che sembrano toccare il cielo e che ci danno la possibilità di godere di un panorama che solo quì ha senso:di sottofondom le scimmie urlatrici gridano la loro presenza che rimbomba nel silenzio e che in qualche modo ci riallaccia alle origini dell’uomo e della terra:un viaggio davvero indimenticabile per il quale sarebbe necessario scrivere un libro;spero che questo piccolo assaggio abbia trasmesso un po’ di guatemala



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