Guatemala – Chiapas – Riviera Maya di 24-05/08-06

CAMBIO: 1 Quetzal = 0,12USD = 0,11 Euro 1 Pesos = 0,085USD = 0,073 Euro PRELIEVI DI CONTANTE (effectivo): In Guatemala, dove siamo stati noi, è sempre stato molto semplice prelevare quetzales. Però solo con carta di credito. Non abbiamo mai trovato nessuno sportello bancomat. In particolare, la Visa, è la carta +...
Scritto da: Massimo Spreafico
guatemala - chiapas - riviera maya di 24-05/08-06
Partenza il: 23/05/2004
Ritorno il: 09/06/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
CAMBIO: 1 Quetzal = 0,12USD = 0,11 Euro 1 Pesos = 0,085USD = 0,073 Euro PRELIEVI DI CONTANTE (effectivo): In Guatemala, dove siamo stati noi, è sempre stato molto semplice prelevare quetzales. Però solo con carta di credito. Non abbiamo mai trovato nessuno sportello bancomat. In particolare, la Visa, è la carta + accettata.

FUSO: Tra Italia e Guatemala ci sono 8 ore di fuso; quando là ci si sveglia, qua è già pomeriggio inoltrato. All’andata è favorevole: si tende a svegliarsi presto; io che sono un dormiglione, per la prima settimana non ho avuto problemi a svegliarmi alle 6 di mattina, quando è stato necessario farlo per escursioni o spostamenti vari.

TEMPO: Regolarissimo: bello per tutta la mattina; nuvoloso per tutto il pomeriggio, con pioggia tra le 3 e le 5; sereno di sera. In tutte le città in cui siamo stati, c’erano + o – tra i 20 e i 25 gradi. Temperatura abbastanza gradevole. Sotto il sole faceva caldo; di sera e durante i temporali una felpa non guastava.

MANCE: Sono da dare sempre. Nei ristoranti, locali ecc se lo aspettano, poiché sarebbe il costo del servizio. Il 10% del conto è la prassi. Ci sono posti in cui il conto arriva già con l’indicazione della mancia inclusa: guardate sempre se c’è una voce “PROPINA”. A facchini di alberghi, taxista, inservienti vari, noi davamo sempre 10 quetzal (e in messico 10 pesos). Non è molto, ma a me sembra che non si siano mai lamentati.

INTERNET: In ogni posto dove siamo stati era pieno di internet cafè. Un’ora di connessione non costa niente. Se se ne ha la possibilità, secondo me è il modo + comodo per comunicare con casa. NON TELEFONATE MAI DAGLI HOTEL, 5 minuti di chiamata costano + di una cena!!! GUIDATORI DISSENNATI: Ciò che si dice sui conducenti guatemaltechi e sul loro stile di guida, e cioè che praticamente vanno come dei pazzi, è abbastanza vero. Quelli delle agenzie sono un po’ + tranquilli, quelli dei chicken bus effettivamente si avventurano in sorpassi abbastanza al limite NOSTRO ITINERARIO: Città del Guatemala (1 notte) > Antigua (2 gg, 2 notti) > Chichicastenango (1/2 giornata) > Panajachel/lago Atitlan (1 giorno e ½, 2 notti) > Quetzaltenango (1 giorno, 1 notte) > San Cristobal de Las Casas (3 giorni, 3 notti) > Palenque (3 giorni, 2 notti + 1 notte in bus) > Akumal (4 giorni, 3 notti).

24-05-04 (Lunedì) – VIAGGIO AEREO (Milano – Città del Guatemala, con scali di 2 ore ciascuno a Madrid e Miami) E TRASFERIMENTO IN HOTEL Gli scali non risultano troppo fastidiosi (sempre che a uno non diano troppo fastidio i decolli e gli atterraggi); uno scalo di 2 ore passa via veloce veloce, si scende si risale e si riparte quasi senza nemmeno accorgersene; 2 ore ci vogliono tutte per espletare le solite questioni burocratiche-aeree e fisiologiche. La trasvolata atlantica è invece abbastanza pesante. Da Madrid a Miami ci sono 9 ore, che verso la sesta/settima, diventano interminabili. Una noia mortale. Durante il volo ci si può alzare, ma + che andare in bagno o a prendere una cocacola (50 metri in tutto), non c’è altro da fare… La speranza è di riuscire a dormire il + possibile. Una nota: l’aereo dell’Iberia su cui siamo stati noi, non era per nulla comodo. C’era 1 solo schermo, in fondo alla sala, su cui hanno proiettato 1 solo film, pure brutto. So che su altre compagnie c’ una televisioncina per ogni posto, e i posto son + larghi e comodi.

Comunque sia, i tempi son questi: milano-madrid: 2ore; madrid-miami: 9 ore; miami-città del Guatemala: 1 ora e ½ . Indipendentemente dalla presenza di scali o meno, se si parte di mattina dall’Italia, si dovrebbe arrivare in Guatemala al peggio prima della 19.00 locali.

Nell’aeroporto di Guate ci sono già diversi cajero automatico: è possibile prelevare subito qualche quetzales, utilizzando la carta di credito.

Noi dall’Italia avevamo prenotato tutte le notti nei vari alberghi + i 2 trasferimenti dall’aeroporto di Guate all’hotel, e dall’hotel di Akumal all’aeroporto di Cancun. Ci siamo rivolti ad una agenzia di viaggi, che a sua volta si è rivolta alla Marcelletti. Totale, al nostro arrivo in Guatemala, all’uscita dall’aereoporto c’era un minibus della TURITRANS (che in pratica è la Marcelletti guatemalteca) che ci aspettava. Caricati noi ed un’altra coppia di Italiani, in 20 min eravamo in hotel.

L’hotel si chiamava “QUINTA REAL GUATEMALA”. Assolutamente clamoroso! Probabilmente anche molto costoso comunque (i costi degli hotel non li conosco, poiché erano in lista nozze)… Qui abbiamo il primo scontro con le telefonate dall’hotel: 5min = 340 Quetzal! 25/26-05-04 (Martedì/Mercoledì) – ANTIGUA TRASFERIMENTO. Per il trasferimento Guate-Antigua ci siamo rivolti a Edgar, il conducente del minibus che ci ha portato dall’aereoporto all’hotel. Quando abbiamo chiesto info su quel trasferimento eravamo in Guatemala da poco + di 1 ora, eravamo stanchi ed affamati, abbiamo rapidamente accettato la sua offerta, pur sapendo che era palesemente poco economica. Ma tant’è: per 15 USD a testa alle 9.00 del 25-05-04 Edgar ci passa a prendere in hotel, ed in poco meno di 1h ci porta ad Antigua.

Con un chicken bus avremmo speso penso 1 USD a testa… La strada per Antigua è tutto sommato bella; l’asfalto è un po’ sconnesso, ma niente di che. Credo che fatta in orari accettabili (diciamo tra le 6.00 e le 18.00) non possa creare problemi (di sicurezza intendo) di alcun genere, con qualsiasi mezzo la si percorra. SICUREZZA: Antigua è una città super tranquilla. La sera siamo sempre usciti, stati in giro fino + o – a mezzanotte, è non ho mai avuto la sensazione di essere in pericolo; anzi appena chiedi una cortesia, una indicazione, si fanno in 4 per aiutarti.

PRELIEVI: Prelevare è semplicissimo (sempre con carta di credito però). Nella zona vicino al parque central ci sono molte banche e casse automatiche dove prelevare. Sulla LP è suggerita una banca che con la Visa anticipa del contante. E’ una buona dritta.

LOCALI: Antigua è piena di ristorantini, barettini, localini, in ogni cortile interno; nei 2 giorni di nostra permanenza noi abbiamo provato: – cena a “Las Anthorchas”: cena buona (Churrasco di Antigua, carne speziata e salsine varie, ottimo il guacamole), prezzi medio-alti, ambiente bello ma un po’ freddino, situato un po’ lontano dal centro; – cena alla “Posada Don Rodrigo”: cena buona (solita carnazza e salsine varie, passata di asparagi, pesce, ottimo), prezzi medi, ambiente eccezionale, situato tra il parco e l’arco: il ristorante è il ristorante di un albergo, una casa coloniale ottimamente ristrutturata, con 2 cortili interni uno + bello dell’altro; nella stanza dove abbiamo mangiato noi, all’interno, dalle 8 alle 9.30 c’è tutte le sere uno spettacolo di marimba dal vivo, con tanto di artisti in costume tipico; – pranzo / merenda al “dona Luisa Xicotencal”: cibo medio, prezzi bassi, ambiente bello, il “solito” cortile interno ben ristrutturato, con la possibilità di sedersi ai tavolini anche su balconi al piano di sopra con vista sul cortile; – merenda alla “Fuente”: cibo ottimo (chimichanga (o qualcosa del genere) de res e di verdura: praticamente tacos ripieni di ragu di carne e di verdura; abbiamo fatto il bis), prezzi buoni, ambiente bellissimo: uno dei cortili + belli che abbiamo visto, con attorno negozietti di artesanias, agenzia di viaggi, libreria, un cocktail bar, un ristorantino, divanetti per sedersi e leggere e sorseggiare un the… – dopocena al “Frida”: bar trendy, proprio sotto l’arco, a 200 m dal parque central; la sera si riempie di giovani che sorseggiano cocktails, ed al piano di sopra si balla anche; qui, niente cortile; carino.

ESCURSIONI: noi abbiamo fatto solo quella al Volcan Pacaya. La LP suggerisce di rivolgersi ad ull’agenzia “Gran Jaguar” per questa escursione, perché anche tutte le altre agenzie si appoggiano su questa e rincarano anche di 3 volte il costo. Tutto vero. Abbiamo telefonato ad una agenzia (di cui abbiamo trovato il depliant in hotel) e ci ha proposto 20 USD; poi abbiamo provato con quella della LP: 7 USD. Nel prezzo è compreso solo il trasporto in minibus da Antigua al paesino di S. Francisco (partenza alle 6 dal proprio hotel, 1ora emmezza di strada asfaltata + mezzora di salita sterrata “camel trophy”). Poi da li si continua a piedi (“ingresso” 25 Q per i turisti), con una guida locale obbligatoria, dotata di machete per difenderci dai bandidos: 1 ora in salita ripida in un bosco ed altri 40 min sulla roccia nera, tra i vapori del vulcano. L’escursione è bella, e bella tosta. Al rientro ad Antigua, verso le 15.30, noi eravamo belli stanchi. Dei Bandidos non se ne è vista nemmeno l’ombra. Ci hanno detto che in passato ci sono stati problemi, ma che negli ultimi 2/3 anni è stato tranquillo.

HOTEL: citazione d’obbligo anche per l’hotel di Antigua (La casas de los suenos): il + bello di tutto il tour. Stanze spartane, ma ambiente da sogno. Un cortile interno splendido, sala da pranzo e da lettura assolutamente affascinanti. Poteva spuntare Zorro da un momento all’altro! 27-05-04 (Giovedì mattina) – CHICHICASTENANGO (CHICHI, leggi “cici”) TRASFERIMENTO: la notte del 27 l’avevamo prenotata all’hotel Atitlan, a Panajachel, quindi dovevamo partire di mattina da Antigua con gli zaini, visitare Chichi, e ripartire per Panajachel, sempre con gli zaini a carico. C’era la grande incognita di dove poterli piazzare durante la visita del mercato. E’ per questo motivo che anche per questo secondo trasferimento ci siamo fatti intortare da quel satanasso di Edgar: per la modica cifra di 60 USD a testa ci viene a prendere in hotel ad Antigua alle 6 di mattina, ci porta a Chichi, ci aspetta lì (in pratica custodendo sul pulmino gli zaini) e poi ci porta a Pana. Poi non mi sono + informato, comunque secondo me sarebbe stato possibile raggiungere Chichi con qualche altro mezzo + economico, lasciare gli zaini a qualche hotel, visitare e ripartire per Pana. In ogni caso, anche questo trasferimento risulta tranquillissimo: la strada è un piacevole saliscendi, con paesaggio di montagne coltivate in ogni dove, pascoli ovunque, boschi, foreste, campesinos, villaggi di baracche, donne maya che trasportano le loro cose in testa ecc. Col minibus ci vogliono 2 ore e mezza. Passano velocemente.

SICUREZZA: Siamo stati una mattinata a Chichi, per quel che ci riguarda, ultrasicuro.

PRELIEVI: Il solito bancomat con carta di credito, senza problemi.

MERCATO: Bello, ma che noia contrattare!!! C’erano 1000 cose che avremmo voluto comprare, ma la sola idea di iniziare la contrattazione ci faceva desistere. I giorni di mercato sono giovedì e domenica. La domenica ci dovrebbe essere anche la processione delle confraternite che pare sia molto caratteristica (noi ci siamo stati di giovedì).

CITTA’: Bellissima la zona attorno alla chiesa di San Tomas, la scalinata, e l’interno della chiesa, molto spartana, ma dall’atmosfera tra le + intense tra quelle vissute in tutto il Guatemala.

Carini anche il cimitero (con le tombe tutte colorate) ed un posto chiamato “Pascual Abaj”, dove c’è un’antica pietra maya sulla quale vengono a pregare maya da tutto il centroamerica. Prima di arrivare alla pietra c’è una specie di museo; all’interno di una sua stanza c’è una specie di trullo dove le donne maya vengono portate a partorire (se stanno bene). E’ in pratica un forno, che durante il parto viene acceso! La temperatura arriva fino a 40°!!! Mah… Per il resto la città secondo me è abbastanza bruttina.

Tutte le cose noi le abbiamo viste in una mattinata, mercato compreso.

All’arrivo a Chichi ci sono guide che si propongono di guidarvi nella visita di città e mercato, al costo di una mancia. Noi l’abbiamo presa: per vedere la città è stata utile, per girare il mercato, la sua presenza secondo me è un po’ troppo “invadente”.

27-05-04 / 28-05-04 ( Giovedì pomeriggio / Venerdì) – PANAJACHEL (PANA) TRASFERIMENTO: Da Chichi a Pana ci vogliono + o – 2 ore. La strada è la solita: asfaltata, con qualche buca, con molti saliscendi, con il solito bel paesaggio montagnoso/selvaggio/coltivato/pascolato/vissuto ecc SICUREZZA: Pana è molto molto turistica; ci vive gente credo di tutte le nazionalità. E’un posto, per quel che ci è riguardato, molto molto tranquillo. La sera siamo rientrati sempre abbastanza tardi (tra le 22.00 e mezzanotte), ed il nostro hotel non era in centro, era a mezzora di cammino. Abbiamo sempre iniziato ad incamminarci e poi abbiamo sempre trovato dei mototaxi (praticamente delle apecar guidate da bambini !!) che ci hanno portato per 20 Quetzales da pana all’hotel. Mai avuto il minimo problema di sicurezza.

PRELIEVI: solito bancomat con carta di credito, senza problemi.

CITTA’: Brutta, architettonicamente. Ma molto vivibile e divertente. In realtà, più che di città si dovrebbe parlare di 3 strade! piene di locali, bar, ristornati, discoteche, dove la sera si sbevazza, si sente musica dal vivo, insomma, si può passare una serata non proprio di quelle che ci si aspettava venendo in Guatemala. LOCALI: Ce ne sono 1000. Per noi, 2 citazioni in particolare: per cenare da non perdere la steackhouse “ORALE” (scendendo verso il lago si trova nella parte destra della strada), carne paradisiaca, prezzi bassi, cortesia immensa; per bere e divertirsi noi siamo stati bene al PANA ROCK CAFE.

LAGO: Bello, ma il lago di Como non ha proprio niente da invidiargli. TOUR DEL LAGO: A Pana ci sono pure 1000 agenzie turistiche, che organizzano di tutto, ed ovviamente anche il tour del lago; le offerte sono varie, in termini di itinerari e di costo, ma si assomigliano un po’ tutte. Noi abbiamo scelto una soluzione che per 10 USD a testa ci ha portato a vedere SAN PEDRO LA LAGUNA, SANTIAGO ATITLAN e S. ANTONIO POLAPO’, con partenza alle 9.30 di mattina e rientro alle 16.00 del pomeriggio. Nel periodo in cui siamo stati noi, i tour partivano solo di mattina, poiché nel pomeriggio, come detto, pioveva. Dalla spiaggia di Pana ci sono poi tantissimi altri lancheros privati che vi possono portare dove chiedete, a qualsiasi ora, a prezzi + bassi (e, al solito, trattabili). A me il tour è piaciuto. Molto. I paesini sono molto caratteristici. La gente è speciale. Cioè, non fanno niente di speciale, ma, non so, ti restano dentro. Alcune note caratteristiche: A S.Pedro, su tutte le case si trovano scritte, tutte colorate, del tipo “Jesus tu unica via”, “Dios arriva, buscalo”. Durante la visita ci siamo persi, e per tornare all’imbarcadero ci siamo trovati ad attraversare campi, giardini di case, case, viottoli, incontrando di tanto in tanto campesinos con in spalla fucilazzi, machete, forconi, bastoni, che ad ogni nostra richiesta di aiuto rispondevano con un sorriso a 100 denti e con una cortesia che ci lasciava sempre a bocca aperta. A Santiago, è impedibile la visita al MAXIMON, un idolo, rappresentato da una statua di un metro di altezza, vestita con abiti sgargianti, che adorano da quelle parti; noi gli abbiamo portato in dono delle sigarette; il suo “guardiano”, ha tolto dalla bocca dell’idolo il sigaro che stava fumando, gli ha messo in bocca una delle nostre sigarette e gliel’ha accesa! A S.Antonio, si attracca in un solo punto, e per salire in paese bisogna passare in mezzo ad un campo di calcio! Quando siamo arrivati noi era in corso una partita che hanno sospeso per qualche secondo perché dei francesi si son messi a passare in mezzo al campo!!! Distanze in lancha: pana-s.Pedro: 45 min; s.Pedro-santiago: 45 min; Santiago-s.Antonio: 1h; s.Antonio-pana: 30 min.

29-05-04 (Sabato)– QUETZALTENANGO (XELA, leggi “scela”) TRASFERIMENTO: Tra le miriadi di proposte delle agenzie di Pana, ovviamente sono compresi anche i trasferimenti e non solo le visite turistiche. Dopo un po’ di ricerche abbiamo scoperto che c’erano agenzie che organizzavano anche il trasferimento Pana – S.Cristobal (in messico), abbiamo quindi potuto spuntare prezzi migliori, sfruttando l’accoppiata; un po’ di prezzi e di tipologia di trasporto. Ecco alcune proposte: – “Servicios Turisticos Atitlan” e “Ecotravel” : 20USD per persona per Pana-Xela (2h); – “Ixchel”: 12USD p/p, ma solo partenza alle 6 di mattina; – “Kukulkan Travel”: 17USD p/p per Pana-Xela +38USD p/p per Xela-S.Cristobal (6h); – “NicholasTravel Agency”: 20USD p/p per Pana-Xela +35USD p/p per Xela-S.Cristobal; – “Union Travel”: 20USD p/p per Pana-Xela +55USD p/p per Xela-S.Cristobal; Noi non ne siamo assolutamente capaci, ma credo che anche per questo tipo di trasporti (come per tutto ciò che implica un passaggio di danaro del resto), sia possibile contrattare ed abbassare i prezzi. Noi ci siamo limitati a scegliere l’offerta della KUKULCAN, che ci portava il 29 da pana a xela venendoci a prendere in hotel all’ora che volevamo noi, ed il 30 da xela a san cristobal venendoci a prendere in hotel alle 8 del mattino. Tutte le altre erano + vincolanti dal punto di vista degli orari.

La strada tra pana e xela è la solita: asfaltata, con qualche buca, con molti saliscendi, con il solito bel paesaggio montagnoso/selvaggio/coltivato/pascolato/vissuto, anche se questa è forse + bella delle altre, poiché la zona attorno a xela è + … non so…, è +… Tempo di percorrenza: 2h ammezza. Passano tranky, anche perché trovi sempre qualcuno con cui parlare: se non sono altri passeggeri è il conducente ecc.

SICUREZZA: Xela è molto grande come città, si nota subito che è + “industrializzata” delle altre che abbiamo visto. Lo si vede dai negozi: negozi di scarpe di marca, di magliette di marca, di elettrodomestici, di televisori, con insegne di saldi, di promozioni ecc. Lo si vede dalle persone che incontri in giro: alcune sono maya in costume, altre potrebbero essere tranquillamente industriali italiani… la sera, nel parco centrale c’erano degli skaters che si filmavano con una videocamera digitale… Insomma, tutto questo per dire che, anche se noi non abbiamo avuto il minimo problema di sicurezza, ho avuto la sensazione che potesse essere un po – tranquilla delle altre città visitate, ma ripeto, semplicemente poiché essendo una grande città, è nell’ordine classico delle cose.

CITTA’: Bruttina. Per spostarsi c’è un servizio di minibus che unisce i 4 punti nevralgici: Parco Centrale, Mercato (dove arriva la maggiorparte dei bus di linea), parco Minerva e Rotonda (da dove parte la maggiorparte dei bus di linea). E’ facile riconoscere questi bussini: c’è un bambino completamente fuori dal finestrino che urla squarciagola la prossima destinazione! Una nota: non ho mai sentito così tanto inquinamento da gas di scarico in vita mia. Peggio che a Roma e Milano. Il temporale giornaliero ha soltanto leggermente attenuato per qualche ora la situazione.

LOCALI: unica citazione per un ristorante dove abbiamo cenato: probabilmente la cena migliore della vacanza.

FUENTE GEORGINAS: probabilmente la + grande delusione del tour. Non perché sono brutte, ma xchè erano chiuse!!!!! Maledizione!!! Ci siamo rimasti troppo male! Comunque, per arrivarci, dal parco centrale bisogna prendere uno di quei minibus che fanno il giro della città, quindi scendere alla Rotonda (costo, 2 quetzal). Da li prendere il chicken-bus per Zunil (15 quetzal). Bisogna scendere non proprio a Zunil città, ma qualche fermata prima. Basta chiedere, a chiunque sul bus, saranno sicuramente così gentili da darvi tutte le indicazioni del caso. Scesi dal chicken bus bisogna attraversare la strada e salire. Poi non so + niente visto che noi abbiamo chiesto un passaggio ad un tizio che stava lavando il suo pick up, e quando questo ci ha detto che le fonti erano in ristrutturazione ed avrebbero riaperto la settimana successiva ci siamo rimasti così male che siamo saltati sul primo chicken bus di ritorno a Xela. Il bus di ritorno arriva al mercato. Bisogna attraversarlo tutto (ci vuole un po’ perchè davvero vastissimo; è probabilmente il + grande tra quelli che abbiamo visto).

30-05-04 (Domenica mattina) – TRASFERIMENTO A SAN CRISTOBAL DEL LAS CASAS Nel pomeriggio di sabato eravamo stati avvertiti telefonicamente da un tizio della KUKULCAN che il viaggio subiva una variazione: saremmo partiti 1 ora prima del previsto. Alle 7 della domenica mattina siamo quindi stati puntualmente prelevati da una macchina dell’agenzia XXX di xela (xela non è sul tragitto pana-s.Cristobal, quindi quelli della kukulcan si sono rivolti ad una agenzia “locale”), che ci ha lasciato un’ora dopo presso un benzinaio del paese di Quatro Caminos, dove ci aspettava il minibus della kukulcan che ci avrebbe portato a s.Cristobal. Il viaggio da Quatro Caminos alla frontiera è lungo (3 ore) ma al solito, passa via tranquillo, tra una sonnecchiata, una chiacchierata coi compagni di viaggio (questi erano olandesi, che tornavano per l’11° volta a s.Cristobal), un’occhiata al solito bel paesaggio. In realtà la strada è + brutta delle altre; ci sono + buche ed in alcuni punti è franata. Ma niente di mortifero. Durante il trasferimento abbiamo rischiato di investire a 1000Km/h un bambino che ci è cascato davanti in bicicletta! Arrivati a LaMesilla, la cittadina guatemalteca al confine col Messico, siamo dovuti scendere dal bus, riconsegnare il foglio di immigrazione, quindi passare a piedi il confine con gli zaini in spalla e caricarli su di un nuovo minibus, con nuovo conducente messicano. La dogana messicana è qualche Km + avanti (5 min di macchina). Siamo quindi dovuti ridiscendere dal nuovo minibus, ottenere il visto d’ingresso e ripartire. Non ho idea di come si possa raggiungere la dogana messicana con altri mezzi; credo ci siano dei collectivos che fanno quel tragitto, ma non ne sono sicuro.

Il viaggio verso San Cristobal è poi proseguito tranquillamente: ci vogliono + o – altre 3 ore. Per la maggiorparte del tempo io ho dormito; il paesaggio che ho visto a me è sembrato abbastanza diverso da quello visto in Guatemala: + rilassante, + morbido, con molti + prati e pascoli e meno foreste. Tra Guatemala e Messico c’è 1 ora di fuso orario. Alle 15.30 locali siamo arrivati a S.Cristobal.

La parte relativa al Messico la metto nella parte messicana Una piccola chicca finale: per l’immigrazione americana, anche se si è solo di scalo in America, c’è da compilare un foglio che definire esilarante è dir poco: ci sono domande del tipo: sei un malato di mente? Sei implicato in atti di terrorismo? Nel periodo da 1918 al 1945 sei stato un nazista? E robe così. Un gran bel pezzo da cabaret!!! … ciao e buon viaggio a tutti Massimo



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