Grecia in camper di viaggio con bimbi al seguito

Per una volta in camper al mare ...
Scritto da: steber
grecia in camper di viaggio con bimbi al seguito
Partenza il: 29/07/2006
Ritorno il: 25/08/2006
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
GRECIA A MISURA DI BIMBO (E NON SOLO)

1° mezzo : Evm System Pascià 480 SL equipaggio : Pier Paolo (37 anni) Annalisa (31 anni) Matteo (5 anni e 10 mesi) Martina (3 anni e 7 mesi) 2° mezzo : Adriatik 590 coral equipaggio : Marco (37 anni) Marina (37 anni) Francesca (7 anni 3 mesi) Noemi (5 anni 4 mesi) km. totali : 3575 durata viaggio : 29 giorni (dal 29.07.2006 al 25.08.2006)

1) 29.07.2006 sabato km.400 tempo: bello Finalmente le tanto sospirate vacanze sono arrivate e dopo due giorni di preparativi partiamo alle 20.00 da Quarona (VC) per incontrare Marina e Marco con Noemi e Francesca all’autogrill di Alessandria. Viaggiamo fino a Forlì dove, sempre in un autogrill, ci fermiamo a dormire.

2) 30.07.2006 domenica km.161 tempo: bello Vogliamo arrivare con anticipo al porto di Ancona quindi, di buon ora, ripartiamo. Ci fermiamo solo per una pausa caffè. Incominciamo bene le vacanze … Pier e Marco rischiano di fare a botte con un tipo maleducatissimo ed imbranato che, facendo manovra con una tremenda jeep, rischia di rifare il muso di entrambe i nostri camper. Ripartiamo per arrivare all’imbarco a metà mattinata. Andiamo al banco dell’Anek Lines dove ritiriamo i biglietti. Lasciamo in fila sul molo i camper e gironzoliamo per Ancona. Il centro è abbastanza carino. Torniamo per pranzare. Il cielo è leggermente nuvolo e c’è un po’ di vento quindi il caldo è sopportabile. Quando arriva il traghetto rimaniamo sconvolti dal numero di camion che scarica. Ci mette all’incirca due ore a scaricare e poi caricare noi. Abbiamo scelto l’open deck e credevamo di essere a cielo aperto invece siamo nella pancia della nave con solo una decina di finestroni che fanno circolare l’aria. Bella fregatura anche perché la temperatura non è delle più fresche. Poi, per fortuna, viaggiando si abbassa un po’. Perlustriamo la nave: 1) strapiena di gente che dorme dappertutto, in alcuni punti devi quasi scavalcare le persone sdraiate; 2) sporca sia in giro che nei bagni; 3) prezzi folli (4 euro un caffè). Delusi ceniamo sul camper e mentre i bimbi giocano noi grandi chiacchieriamo. A nanna presto. Avevo paura per il mare mosso ed invece non sembrava neppure di essere in movimento.

3) 31.07.2006 lunedì km. 159 tempo: bello Arriviamo ad IGOUMENITSA alle 8.00 (c’è un’ora in più di fuso orario). Sbarchiamo solo in pochi, la maggior parte prosegue per Patrasso. Passiamo la mattinata a PLATARIA (paesino 10 km. a sud dove ci sono diversi camper che hanno pernottato sulla spiaggia). Non è un gran che ma va benissimo per fare sfogare qualche ora i bimbi. Dopo pranzo torniamo ad Igoumenitsa e proseguiamo per le gole di Vikos. Stanno costruendo l’autostrada e noi ne riusciamo a percorrere un piccolo pezzo. Per il reso è statale. Passiamo per Ioannina (paese sul lago famoso per l’argento) ed arriviamo a MONODENDRI, poco più a nord. Facciamo due passi per il paese con le case costruite in sassi (carine) e andiamo a vedere il Monastero che si trova a strapiombo sulle gole (caratteristico). Proseguiamo per l’unica strada che c’è che esce dal paese. Ci sono delle formazioni rocciose davvero belle lungo la strada. E’ lo stesso tipo di roccia utilizzato per costruire le case del paese. Percorriamo questa strada sterrata per qualche chilometro ed arriviamo in cima alla montagna dove ci sono tanti bellissimi prati pianeggianti circondati da vegetazione. In alcuni itinerari di camperisti, che abbiamo come al solito scaricato dal sito di Turismo Itinerante e che come al solito ringrazio per le dritte che ci hanno dato, c’è scritto che hanno pernottato qui. Troviamo una famiglia di svizzeri con 3 bimbi parcheggiati con un piccolo camper. Si fermano per la notte e chiediamo se crea problemi se ci fermiamo pure noi. Dicono che sono contenti ma sicuramente si saranno ricreduti con il casino che fanno i nostri figli … magari loro volevano la tranquillità … Ceniamo e poi scendiamo a chiacchierare mentre i bimbi giocano. Indossiamo tutti i golf pesanti. Pier e Martina ci fanno spaventare andando di nascosto con la pila nel bosco a fare rumori strani e poi tutti a nanna. Verso mezzanotte arriva un gruppo di cani, credo siano dei pastori che d’estate abitano negli alpeggi, li guardiamo dalla finestra correre nel prato. Sembra un branco di lupi e nel contesto non c’è da stupirsi se lo sono veramente. Per il resto silenzio totale lontani dalla civiltà.

4) 01.08.2006 martedì km. 160 tempo: bello/pioggia La mattina veniamo svegliati da due cavalli con tanto di campanella al collo che brucano sotto la mansarda. I bimbi iniziano emozionantissimi la giornata. Ci prepariamo, proseguiamo fino alla fine della strada con il camper e poi camminiamo per 10 minuti. Arriviamo ad un balconcino dal quale c’è un panorama spettacolare delle gole. Torniamo indietro sulla strada principale che parta a nord verso la Macedonia e poi svoltiamo verso ARISTI. Percorriamo una strada tortuosa e ci fermiamo dopo il paese. Attraversiamo il ponte e parcheggiamo il camper sotto i platani. La strada prosegue verso un altro paese dove ci sono delle piscine naturali nelle rocce dove si potrebbe fare il bagno ma noi decidiamo di fermarci qui. Andiamo nella piccola spiaggia di sassi lungo il fiume Voidomatis. Solo Marco riesce a fare il bagno. L’acqua è gelata e di un colore verde scuro. Sembra un paesaggio delle fiabe. Pranzo in spiaggia e poi ripartiamo. Passiamo nuovamente per Ionannina e proseguiamo verso est. La strada è terribile tutta a curve con i camion che vanno a velocità folle. E’ l’unica che collega la Turchia ed ai paesi dell’est che sono più a sud a Igoumenitsa e quindi ai traghetti per l’Europa. A peggiorare la situazione inizia a diluviare quindi ci sono sassi che rotolano dalla montagna. I bimbi dormono e almeno loro arrivano a METSOVO belli rilassati. Nel paese ci sono divieti ma noi ci fermiamo ugualmente con altri 6 equipaggi italiani nell’unica piazza che c’è. Smette di piovere e i papà con i bimbi vanno a comperare il pane mentre io e Marina cuciniamo poi all’improvviso ricomincia e sono tornati sul camper zuppi. Bello … Dopo cena il tempo migliora e scendiamo tutti a fare un giro. Il paese è carino. Vendono tutte oggetti in legno lavorato e le cose classiche greche come scarpe in legno, vestiti e cappelli oltre al formaggio feta e ad altri prodotti locali.

5) 02.08.2006 mercoledì km. 82 tempo: bello Ci svegliamo con il cielo sereno. Da qui in avanti non vedremo più neanche una nuvola. Scendiamo a comperare ancora pane e poi proseguiamo KALAMBAKA. Impieghiamo 3 ore a percorrere una strada di montagna ma molto scorrevole nonostante le curve. Ci sono dei bellissimi paesaggi. Abbiamo rischiato di bocciare per colpa di una tartaruga di terra che ci ha attraversato la strada. Arriviamo alle Meteore per l’ora di pranzo. Già da lontano sono spettacolari. Sembra un posto fuori dal mondo. Ce ne sono diversi di questi Monasteri appollaiati su delle rocce altissime ma pochi sono visitabili. Ci sono degli orari precisi e non fanno sgarrare di un minuto ed ognuno ha un giorno di chiusura a rotazione. Andiamo a parcheggiare alla Meteora di Santo Stefano. Pranziamo e poi andiamo a visitarla. Ci sono non pochi scalini scavati nella roccia da salire per arrivare in cima. Ci avevano detto che era da pazzi visitare questo posto ad agosto ma è del tutto soggettivo. Noi non abbiamo avuto nessun genere di problema e non abbiamo neppure faticato più di tanto anche se faceva molto caldo. Questa Meteora non è abitata, momentaneamente. C’è solo un frate che fa i biglietti all’ingresso. E’ incredibile come siano riusciti a costruirle così tanti anni fa senza l’ausilio delle moderne attrezzature … C’è un bel panorama. Proseguiamo per la Grande Meteora. Entriamo solo io e Marina con le sue bimbe. Anche qui l’ingresso costa 2 euro. La visitiamo un po’ di corsa perché alle 17.00 chiude. Questa è davvero bella. In alcuni locali non si possono fare foto. Non vediamo neppure un monaco perché rimangono in un’ala privata del Monastero. Quando i turisti vanno via possono girare liberamente. Ci sono tantissimi gattini. Alla chiusura veniamo per l’appunto letteralmente … buttati fuori … N.B. Bisogna entrare con le braccia e le gambe coperte, le donne rigorosamente con la gonna. Noi avevamo vestiti nostri ma chi volesse ad ogni ingresso si trovano scialli e parei. Usciamo e andiamo a parcheggiare appena più sotto alla Meteora di Varlaam. Decidiamo di dormire qui con altri due camper. Chiediamo informazioni ad un ragazzo e ci dice che i monaci vogliono il silenzio quindi se ci si ferma in pochi e non si fanno schiamazzi non reclamano, altrimenti chiamano la polizia. E’ dura tenere a freno i nostri figli ma ce la facciamo. Dopo cena scendiamo ed andiamo a vedere il tramonto su di un cucuzzolo dal quale c’è un’ottima vista di tutte le Meteore. Spettacolari il silenzio (di giorno c’è caos ), il colore delle rocce, la luce del tramonto e questi Monasteri illuminati solo da flebili luci. Ritornando ai camper ci supera una jeep con un monaco vestito tutto di nero con il caratteristico cappello in testa e la barba lunghissima. Arrivano le zanzare e quindi dobbiamo ritirarci subito. Probabilmente sono super affamate visto che la sera qui non c’è mai nessuno. Ce ne sono talmente tante sulle zanzariere da non riuscire ad addormentarci dal ronzio. Ho pensato bene di spruzzarci sopra l’autan e così sono scappate.

6) 03.08.2006 giovedì km. 494 tempo: bello Partiamo presto con i bimbi ancora che dormono perché abbiamo parecchi chilometri da percorrere. Ci fermiamo di fronte alla penisola Evia ad Architsa per pranzo. Parcheggiamo direttamente su di una spiaggia di ciottoli e in due minuti siamo tutti in acqua. Il mare è trasparente e pulito. Docce e poi pranzo.Ci spostiamo sino a CAPO SEUNION. Ci fermiamo nel parcheggio basso del sito archeologico ed andiamo a fare il bagno in una caletta appena sotto. Bello anche perché non era previsto. Docce e cena veloce per arrivare in tempo al tempio di Poseidone. L’ingresso costa 4 euro (bimbi gratis). Il tramonto è dalle 20.00 alle 20.45 ed è spettacolare. Cielo rosso fuoco che si riflette nel mare e i resti del tempio in controluce … foto da cartolina …Andiamo ai camper e rimaniamo fuori a chiacchierare mente i bimbi organizzano i bellissimo spettacolo di balli e canti. Il filo conduttore di questo viaggio è stato l’inno nazionale cantato ed ascoltato a più non posso al CD (siamo reduci dalla vittoria ai mondiali di calcio). I bimbi erano sadici perché non appena vedevano un camper francese (lo riconoscevano dalla targa gialla) e sapendo che li avevamo vinti alla finale, iniziavano sempre a cantarlo … per fortuna non abbiamo mai trovato un tifoso accanito …

7) 04.08.2006 venerdì km. 76 tempo: bello Impieghiamo 3 ore a percorrere i pochi chilometri che ci separano da ATENE. Attraversiamo un susseguirsi di cittadine con le classiche file di ombrelloni in spiaggia ed arriviamo al campeggio (qui non ci fidavamo a dormire fuori) a mezzogiorno. Abbiamo dovuto attraversare la città, parecchio caotica, perché il campeggio si trova a nord. Martina capita a volte che patisce un po’ il camper ma non è mai stata male sino ad oggi. Ha pensato bene di vomitare facendo un macello proprio nel punto più trafficato di Atene, dove era impensabile fermarsi. Arriviamo al campeggio con facilità. Piccolo ma essenziale. Pranziamo e poi facciamo l’unico bucato di tutta la vacanza. Stando sempre costantemente in costume abbiamo sporcato pochi vestiti che potevano aspettare la lavatrice a casa. Qui raggiungiamo il massimo della temperatura: 41° sul camper. Decidiamo di visitare la città nel tardo pomeriggio quindi passiamo tutto il tempo a fare docce, tanto l’acqua non manca. Raggiungiamo in mezz’ora il centro con il pullman e la metro. Puntiamo subito all’Acropoli (ingresso euro 12 gli adulti, bimbi gratis). Fanno lasciare gli zaini in un deposito, probabilmente hanno paura di attentati. Fa caldo ma è del tutto sopportabile. Il sito archeologico ci delude tutti per la sua caoticità. E’ un cantiere aperto. Tolgono pezzi di tempio per essere restaurati, li numerano e li mettono dove capita. Ce n’è dappertutto. Gironzoliamo poi per i quartieri della Plaka e di Monastiraki, ai piedi dell’Acropoli. Ci sono tanti ristoranti e negozi che vendono di tutto e di più. Ho comperato un paio di infradito con il caratteristico cuoio greco. Ceniamo in una taverna. Il cameriere ha preso le ordinazioni e poi ha detto ai bambini “due minuti pasta” nel senso che in due minuti sarebbe arrivata la loro pastasciutta. Non so cosa hanno capito ma hanno incominciato a ridere a crepapelle e in tutte le telefonate fatte a casa ai rispettivi nonni non raccontavano altro che questo …. Boh …Rientriamo sempre con i mezzi al campeggio alle 24.00. Docce e poi tutti a nanna. Di notte la temperatura è scesa tantissimo.

8) 05.08.2006 sabato km. 105 tempo: bello La mattina Marco poverino è stato male ma nonostante questo ha voluto proseguire. Partiamo prima di pranzo dopo carico e scarico. Ci fermiamo strada facendo per acquistare come al solito frutta e verdura dalle bancarelle lungo la strada. Arriviamo a KATO ALEPOHORI, parcheggiamo in un bello spiazzo lungo la strada e siamo subito tutti in acqua. La spiaggia è di ciottoli bianchi e il mare trasparente. Gonfiamo tutto il necessario e rimaniamo a mollo a gustarci un po’ di relax dopo il caos di ieri. Piazziamo tavolino e sedie, tiriamo fuori la veranda e pranziamo che ormai è quasi ora di merenda. Quando siamo in vacanza riusciamo a dimenticarci degli orari pranzando a metà pomeriggio e cenando dopo il tramonto. Francesca fa un po’ di compiti (noi non abbiamo questa incombenza ma ancora solo per pochi mesi) mentre gli altri bimbi, incuranti delle 3 ore di digestione, poco per volta si bagnano e poi del tutto casualmente finiscono in acqua. Stiamo sempre molto attenti a rispettare gli orari ma qui tra la temperatura fuori e l’acqua calda, li abbiamo quasi sempre lasciati liberi di fare quello che volevano. Ripartiamo per CAPO IREON. Parcheggiamo dove finisce la strada e poi scendiamo a sinistra del faro. C’è un sito archeologico e si può fare il bagno nella piccola spiaggia vicina. Risaliamo al tramonto. Dopo cena decidiamo di spostarci perché siamo completamente soli senza neppure la luce di un lampione. Torniamo indietro di 2 o 3 km. e ci fermiamo sulle rive del lago vicino a due ristoranti. Ci sono parecchi camper. Gelato e poi a nanna.

9) 06.08.2006 domenica km. 80 tempo: bello Scarichiamo le bici e facciamo un breve giro sino al punto in cui il lago salato è collegato al mare. C’è una piccola chiesetta bianca e azzurra proprio a livello mare con delle barchette parcheggiate davanti. Molto carino. La gente ci guarda come se fossimo extra terrestri. In effetti non abbiamo visto nessuno in giro in bicicletta in tutto il mese e se devo dirla tutta i greci non sanno come gestire i ciclisti. Ci hanno strombazzato non so quanto e ci hanno superati a velocità folli. E dire che vedevano che c’erano 3 bimbi in bici da soli … un minimo di tolleranza. Di km. in bici ne facciamo di solito parecchi quindi non siamo sprovveduti o imbranati … Torniamo abbastanza arrabbiati alla spiaggia e … a far traboccare il vaso … sembra Rimini e le persone pensano bene di sostare sotto la nostra veranda per ripararsi dal sole. Selvatici come siamo facciamo un bagno veloce, pranzo altrettanto veloce e poi ripartiamo. Passiamo il CANALE DI CORINTO e ci fermiamo appena oltre per le foto di rito. Proseguiamo sino a PALEA EPIDAVROS facendo solo una tappa per acquistare maschere e boccaglio per i bimbi. Ci fermiamo dove finisce la strada dopo il porto sulla destra nonostante i divieti. Il sedere del camper è a un metro dal mare sulla spiaggia di ciottoli. Tutti in acqua e poi copiamo l’idea dell’aperitivo in spiaggia a due rilassatissimi camperisti tedeschi. L’unica differenza è che loro sorseggiano un buon vino in calici di vetro (sarebbe un po’ troppo se fossero di cristallo), noi birra nei bicchieri di plastica e patatine … Quando i bimbi dormono stiamo giù a chiacchierare fino alle 24.00. Ci sono le stelle cadenti e una musica rilassante in lontananza. Di notte devo chiudere la finestra del mio letto dal rumore della risacca proprio sotto di me.

10) 07.08.2006 lunedì km. 55 tempo: bello Dopo carico e scarico e un po’ di spesa nel supermercato del paese (non viviamo più senza feta …) ci spostiamo al sito archeologico di EPIDAURO (ingresso 6 euro gli adulti). Il teatro è davvero spettacolare e viene usato ancora per rappresentazioni. Ci sono tante fontane per il carico dell’acqua. Ripartiamo dopo pranzo per arrivare a KARATONA, pochi km. a sud di Nafplio. Parcheggiamo direttamente sulla spiaggia, nella parte destra della baia, sotto gli eucalipti. Il mare è un po’ mosso ma caldissimo. Rimaniamo in acqua 3 ore. I bimbi si divertono un sacco con le onde. Pier ha picchiato il piede contro un sasso sommerso e ha avuto qualche problema a camminare per i giorni seguenti. La sera si alza un vento incredibile. I bimbi con i papà vanno solo al bar a prendere il gelato e poi tornano subito ai camper. Notte tranquilla.

11) 08.08.2006 martedì km. 216 tempo: bello Il mare stamattina è piatto e con la spiaggia deserta acquista qualche punto il posto. Inforchiamo le bici e percorriamo una bella strada di 4 km. sterrata che costeggia il mare, partendo dalla parte destra della baia, per arrivare a NAFPLIO. Davvero una bella cittadina di mare. Gironzoliamo per le viuzze e acquistiamo pinne e maschere nuove per i papà che ormai sono dei nuotatori espertissimi (soprattutto Marco che si porta sempre dietro il salvagente di Noemi e ci sta aggrappato tutto il tempo … ). Comperiamo pane e qualche cartolina. Sulla via del ritorno ci fermiamo in una delle bellissime calette che si raggiungono facilmente dalla sentiero. Ci sono ciottoli bianchi ed il mare di un colore incredibile. Tutti in acqua anche se non abbiamo gli asciugamani. Decidiamo di rimanere qui un’altra notte per tornare a fare un bagno qui anche nel pomeriggio ma appena arriviamo ai camper si alza di nuovo un vento fortissimo, quindi decidiamo di partire. In 4 ore e mezza e su di una strada di montagna quasi completamente a curve, raggiungiamo MONEMVASSIA. Parcheggiamo nonostante i divieti (euro 147 di multa) con altri camper dopo il ponte che porta al promontorio e davanti al ristorante nel quale andiamo a cenare. I camerieri dire maleducati è dire poco comunque abbiamo mangiato abbastanza bene. Percorriamo la strada completamente al buio che prosegue lungo il promontorio ed in 10 minuti raggiungiamo il paese. Uno spettacolo. Sembra Obids in Portogallo ma di color nocciola. E’ circondato da mura, appollaiato su di un versante della montagna e con tutte le case di sasso. Ci sono tantissimi negozi e ristoranti sotto i pergolati ricoperti di viti. Un paese fuori dal mondo. Una fotografa immortala (ha impiegato quasi 15 minuti per una foto) un angolino meraviglioso: la luna piena che si riflette nel mare ed in controluce un lampione in ferro battuto con una flebile luce, un tavolino con una candela accesa e due sedie con una coppia di fidanzati che si tengono per mano e sorseggiano del vino. Peccato che la foto non poteva riprendere anche la musica … la vie en rose … Dopo la fotografa mi ci sono messa io … con la mia macchinetta digitale … una pena … pazienza … Per tornare ai camper prendiamo la navetta.

12) 09.08.2006 mercoledì km. 45 tempo: bello Marina è partita alle 6.30 per la sua solita esplorazione mattutina ed è andata sino nella parte alta del paese, proprio sopra la montagna. Io l’ho raggiunta un’ora dopo e abbiamo gironzolato insieme per le viuzze completamente deserte. Ancora più bello della sera. Proseguiamo con i camper per arrivare all’imbarco per l’ISOLA ELAFONISSOS. Il traghetto impiega 10 minuti e il costo complessivo è di 21 euro a tratta. Su quest’isola non c’è proprio nulla, neppure gli alberi. Ci sono solo il piccolo paese bianco ed azzurro sul porto e due spiagge. Ci fermiamo nella prima piccola baia sulla sinistra. Non c’è tanta gente. Ci sono le rocce piatte sui due lati, la sabbia in mezzo e un mare che sembra Caraibi. Passiamo la mattinata. Qui c’è il divieto assoluto di campeggio libero. Ci si può fermare nell’area di sosta ma non è per niente bella oppure, dove andiamo noi, nell’unico campeggio che c’è. Ci organizziamo per pranzare con verande, tavoli e sedie e dopo un po’ di relax andiamo al mare. La spiaggia del campeggio è la principale e si chiama Simos. Ci si arriva dalle dune ed è molto lunga. Il mare, essendo pomeriggio, ha le onde grosse. Bagno veloce e poi torniamo ai camper. Serata come al solito a chiacchierare e a giocare a carte.

13) 10.08.2006 giovedì km. 0 tempo: bello Arriviamo in spiaggia. Una favola. Come al solito, vista l’ora, non c’è nessuno e il mare è una tavola. Facciamo una passeggiata sino al promontorio a sinistra dove ci sono dei gigli bianchi che crescono proprio sulla spiaggia e la sabbia in questo punto è piena di pezzi di corallo rosa. Relax tutto il giorno anche se il troppo ozio non ci piace. Dovevamo stare qui un giorno in più ma decidiamo di andare via domani mattina soprattutto per il fatto che sono arrivati un’infinità di camper che hanno parcheggiato attaccati a noi e nonostante i divieti hanno acceso ogni genere di griglia e fatto un casino pazzesco. Noi saremo anche selvatici però l’educazione viene come prima cosa. E’ San Lorenzo e quindi passiamo la serata a guardare le stelle cadenti, a giocare a carte e a bere limoncello. Pier vuole finirlo prima di tornare a casa quindi continua ad offrirlo a Marco e Marina in ogni momento, compreso a colazione. Un incubo …

14) 11.08.2006 venerdì km. 125 tempo: bello Dopo varie pulizie generali usciamo dal campeggio, parcheggiamo al porto e gironzoliamo per il paese. Mi sono comprata un tremendo cappello di paglia a tesa larga arancione … almeno mi ripara bene dal sole … Questa giornata è l’unica da segnare con il bollino nero perché ci sono successe delle disavventure. 1) Dopo vari problemi all’imbarco lasciamo l’isola. Bisogna stare attenti perché ci sono diverse compagnie di traghetti. Quando si fa il biglietto si deve subito salire su quello attraccato perché non è valido per quello che arriva dopo. Noi ci siamo fermati 10 minuti convinti di prendere quello seguente senza problemi ed invece non ci hanno fatto salire. Dopo 1 ora siamo partiti con quello giusto. 2) Ci sostiamo a nord di pochi km. e percorriamo una strada sterrata per arrivare al mare e fare una tappa. Marina ha lasciato la finestra dietro aperta e quindi si è trovata il camper strapieno di polvere … aveva appena finito di cambiare lenzuola e di pulirlo tutto bene. 3) La strada sconnessa mi ha fatto rovesciare nel frigo una pentola, che doveva essere sigillata, piena di melanzane e zucchine annegate in un buonissimo ed untissimo sughetto … un macello considerando che era posizionata nel piano più in alto … 4) Andiamo in spiaggia, bella sabbia e bel mare come al solito. Più tardi Marco si accorge di aver perso gli occhiali da vista. Li aveva appoggiati sul telo che poi è stato sbattuto in spiaggia … panico … Hanno setacciato tutto il posto e li hanno trovati già sotto 10 cm. di sabbia … 5) Arrivati ai camper ci accorgiamo che dove avevamo parcheggiato era un campo di cipolle quindi la puzza aveva invaso tutto l’interno. Con questo abbiamo finito per oggi le ielle. Pranzo e poi via verso GITHIO. Attraversiamo senza fermarci la cittadina. Fuori dai ristoranti ci sono i polipi appesi ad essiccare. Arriviamo in serata ad AGERANOS. Proseguiamo dopo il paese su di una strada stretta per arrivare in una bellissima spiaggia con pochissima gente. Parcheggiamo con 5 camper ma non riusciamo a scendere per il vento. Cena e a nanna presto.

15) 12.08.2006 sabato km. 62 tempo: bello Dopo due settimane di richieste estenuanti da parte dei bimbi oggi gonfiamo finalmente il canotto. Pier carica Marco e tutti i bimbi muniti di braccioli e li porta a fare un giro. Appena oltre il piccolo promontorio c’è una spiaggia piccolina non raggiungibile a piedi. Scarica tutti e torna a prendere me e Marina. Rimaniamo lì in assoluta solitudine per un paio d’ore. Matteo si diverte a fare il marinaio cavaliere e porta tutte le bimbe a fare un giro. Non si rende conto che non riesce sincronizzare i remi quindi dopo varie pagaiate è ancora fermo nello stesso punto. Come per l’andata facciamo due giri e torniamo davanti ai camper. Facciamo un po’ di fatica perché si è alzato di nuovo il vento. Leghiamo il canotto ad un sasso e i papà vanno in bici sino dall’altra parte della baia per vedere se il piccolo ristorante che c’è è aperto. Ed ecco che si compie la 5^ ed ultima iella della vacanza … una folata di vento fortissimo stacca il canotto e lo fa rotolare al largo in un secondo. Non abbiamo neppure il tempo materiale di tuffarci a prenderlo. I bambini si mettono a piangere come dei matti, non li ho mai visti così disperati … quando tornano i papà neanche 10 minuti dopo non si vede neppure più all’orizzonte. Siamo stati iellati perché un signore su di un gommone a motore cerca di andare a recuperarlo ma non si accende ed un altro, che non aveva voglia di andare, non si scomoda nonostante gli urli dei bimbi. Bello stro… Passa la polizia e ci dice gentilmente che entro sera dobbiamo andare via. Da quello che abbiamo capito in alcuni posti loro passano verso mezzogiorno a fare andare via i camper che hanno già pernottato lì e non dicono nulla a quelli che arrivano dopo. Facendo così evitano che se ne radunino troppi. Andiamo in bici a pranzare al ristorante sotto gli eucalipti e mangiamo davvero bene. Si riparte dopo aver caricato acqua dietro una chiesetta nei pressi del ristorante. Proseguiamo per questa strada senza passare di nuovo dal paese. Le strade come al solito sono strette e ci troviamo a dover affrontare una salita molto ripida. Marco non ha problemi mentre noi come al solito (siamo parecchio pesanti ed ingombranti) dobbiamo fare 3 tentativi con tanto sgommate e di super rincorse per riuscire a salire. Raggiungiamo in 3 ore (per soli 62 km.) PORTO KAGIO, la punta del dito di mezzo del Peloponneso. Arrivando c’è un paesaggio lunare. La strada è alta e si vedono in basso tante piccole calette. Non c’è assolutamente vegetazione. Diamo un passaggio a 4 italiani che tornano al porto dove hanno lasciato la barca a vela prima di fare una passeggiata. Sono due mesi che sono partiti dall’Italia e non sanno quando rientreranno … beata pensione …. Il paese di Porto Kagio non offre nulla e non è neppure tanto pulito. Risaliamo ed andiamo a dormire dove finisce la strada asfaltata e dove parte il sentiero che porta in mezz’ora a piedi al faro. Questo è il punto più a sud del continente europeo: CAPO TENARO. Parcheggiamo e pernottiamo con 4 camper. Matteo mentre ceniamo dice: “guardate la Costa” (abbiamo fatto con loro una crociera 5 mesi fa ai Caraibi e da allora non fa altro che disegnare navi con il comignolo giallo e la C blu e le vede dappertutto). Ma invece aveva ragione … man mano che si avvicina tutta illuminata a festa e ci passa davanti a poche miglia di distanza, si vede chiaramente il famoso comignolo. La cosa ha creato una felicità estrema nei nostri figli … certo che vuole poco … La sera facciamo due passi ma c’è troppo vento. Il panorama è spettacolare, non si capisce (non essendoci nessuna luce) dove finisce il mare e dove incomincia il cielo strapieno di stelle.

16) 13.08.2006 domenica km. 18 tempo: bello Marina parte prestissimo da sola per raggiungere il faro, io sono andata quando sei è tornata, non ce la faccio a fare le sue levatacce. In un’ora di cammino, tra andare e tornare, non ho trovato nessuno. Questo è un luogo ideale per riflettere: rumore del mare agitato pochi metri sotto, sole ancora tiepido, venticello e un’infinità di gabbiani urlanti che si rincorrono. Al mio ritorno trovo tutta la mia truppa già immersa nel mare davanti alla piccola caletta sotto i camper. Anche qui ci sono le rocce intorno e sassi bianchi al centro. Credo che questa sia, tra tutte quelle viste, la più carina. Facciamo snorkeling e vediamo un’infinità di pesci, ricci e due stelle marine. Pranziamo sul camper e poi ritorniamo in spiaggia. Si alza ancora un po’ di vento che butta in acqua il nostro ombrellone. Che ridere per recuperarlo … Ci spostiamo nel tardo pomeriggio, almeno abbiamo sfruttato tutta la giornata. Passiamo per VATHIA, caratteristica città fortezza tutta in sasso, e raggiungiamo GEROLIMENAS. Cerando la piazza dove possono sostare i camper sbagliamo strada e ci incastriamo in una curva in una stradina stretta tra le case. Facendo 10 manovre con l’aiuto di alcuni signori e spostando dei sassoni lungo la strada riusciamo a passare. Pier ha perso 2 kg. Marco come al solito passa senza problemi … ci balena l’idea di comperare un camper più piccolo … Parcheggiamo e dopo cena facciamo un giro per il paese. Non offre nulla, ci sono solo una decina di ristornati, con appeso il classico polipo ad essiccare, eppure è strapieno di gente. Gelato e poi a nanna.

17) 14.08.2006 lunedì km. 175 tempo: bello Andiamo ancora verso nord attraversando tantissimi uliveti. Ci fermiamo per strada ad AG.NIKOLAOS a fare un tuffo ma non è nulla di che. Carichiamo e scarichiamo il wc per pochi euro in un distributore. Per strada sul nostro camper è successo un cataclisma. Matteo ha la “bella” abitudine di mettere tutto fuori dal finestrino e fa finta di buttarlo. Abbiamo passato questi 17 giorni a dirgli di non farlo e a minacciarlo di castighi nel caso in cui qualcosa fosse caduto ed oggi è successo … Ha messo fuori un’infradito di Martina (per lei le sue infra sono importantissime a tal punto che non sono riuscita a farle mettere altre scarpe per tutta l’estate) e logicamente è caduta. La strada era tutta a curve e con le macchine dietro non siamo riusciti a fermarci. Ce l’abbiamo fatta solo 10 km.più sotto, siamo riusciti a girare e siamo tornati indietro. Ho dovuto fare un bel pezzo a piedi per cercarla mentre Pier andava avanti a cercare di girare di nuovo. L’ho trovata per fortuna in mezzo a dei rovi. Lei non ha avuto neppure il coraggio di mettersi a piangere vedendo il papà così arrabbiato. Matteo è andato in castigo e per il resto della vacanza non ha più giocato con il video games. Raggiungiamo la spiaggia di VOIDOKILIA. Ci sono tantissimi camper nonostante il severo divieto. Il piazzale è polverosissimo. La spiaggia è bellissima, una stupenda baia che completa quasi un cerchio aperta solo per un centinaio di metri verso il mare aperto. Essendo pomeriggio è strapiena di gente. Andiamo a fare un giro sulle dune sulla sinistra verso la fortezza e poi aspettiamo il tramonto alle 20.30. Per fortuna la gente rimasta è poca. Ci facciamo un sacco di risate perché c’è un gruppo di una cinquantina di ragazzi tutti raggruppati in 10 metri quadrati … sembrano delle foche stipate tutte sulla stessa roccia … Il sole tramonta proprio nell’apertura verso il mare aperto ed è un tramonto stupendo. I bimbi lo guardano facendo il bagno. Corriamo ai camper perché sappiamo che la sera qui c’è l’invasione delle zanzare. Docce, cena e poi stiamo sul camper con tutte le zanzariere rigorosamente tirate. Notte tranquilla.

18) 15.08.2006 martedì km. 61 tempo: bello I papà con Matteo e Francesca fanno un giro in bici, noi lazzarone andiamo in spiaggia. Questa mattina è una meraviglia. Non c’è nessuno, tranne una tenda con due ragazzi che hanno dormito lì. La sabbia è pienissima di pezzi di corallo rosa. Addirittura la battigia è solo rosa. Bagni vari e poi ci spostiamo di 2 o 3 km. a nord per pranzare su di un’altra spiaggia. Qui, non essendo riparato, c’è tantissimo vento. La spiaggia è bella con un piccolo porticciolo. Ci sono diversi camper con i windsurf ed in spiaggia non c’è nessuno tranne loro. Ci spostiamo a KALO NERO. Parcheggiamo appena fuori dal paese a sud. Andiamo in spiaggia e vediamo i nidi delle tartarughe marine. Ce ne sono tantissimi. Bagno meraviglioso con onde grossissime. Dopo cena giriamo per il paese. C’è un punto informazioni sulle tartarughe. Lo si nota perché ne ha una enorme in cartapesta sul tetto. C’è un ragazzo che vende gadget su di loro per racimolare un po’ di fondi per la loro tutela. Marina compera due magliette, io un portachiavi con una bellissima tartarughina intagliata nel legno. Ci spiega che quelle che arrivano a deporre le uova pesano sugli 80 kg. Le depongono di notte da maggio ad agosto. Si schiudono dopo due mesi sempre di notte. Questi ragazzi, tutti volontari, passano ogni mattina alle 6.00 sulla spiaggia prima che le impronte vengano cancellate. Dove viene deposto il nido mettono una rete di ferro a buchi grossi e lo transennano con bastoncini e nastro. Scrivono la data di deposizione e poi li tengono controllati quando è ora che si schiudono.

19) 16.08.2006 mercoledì km. 109 tempo: bello Marina parte come al solito prestissimo per esplorare il posto e trova due volontarie vicino ad un nido che seguono l’ultima tartarughina uscita del guscio. L’aiutano solo spostando i sassi un po’ grossi che ci sono nel tragitto verso il mare. Marina è tornata con le lacrime agli occhi per la commozione. Questa volta mi sono davvero pentita di essere una pelandrona e di non essermi alzata presto. Passiamo la mattina in spiaggia mentre i papà vanno con il camper al supermercato nel paese prima di Kalo Nero. I bimbi passano tutto il tempo a battibeccare … ogni tanto capita che siamo noiosi … sono bambini. Oggi non c’è vento quindi fa davvero caldo. Pranziamo e partiamo per KILLINI. Ci imbarchiamo per CEFALONIA alle 19.30. (Costo complessivo euro 90 noi e 80 Marco). Noi si può stare sul camper perché è nella pancia del traghetto e ci sono una temperatura ed una puzza pazzeschi. In un’ora e 15 minuti raggiungiamo POROS. Pernottiamo in uno spiazzo con 4 camper dopo il paese sulla destra.

20) 17.08.2006 giovedì km. 41 tempo: bello Facciamo un giro in paese in bici ma nulla di che. Andiamo in spiaggia (di sassi bianchissimi) davanti ai camper e rimaniamo tutto il tempo in un’acqua pulitissima e trasparentissima. Dopo pranzo ci spostiamo alla spiaggia di KORONI. Bellissima ma da evitare per la strada con dei camper pesanti. Sono circa 5 km. di sterrato con delle discese molto pendenti. Andiamo giù senza problemi ed una volta in fondo (non c’è nessun punto per girare) ci siamo resi conto che probabilmente dovevano venire a prelevarci con una gru. Ci sono delle macchine che non ci permettono di girare (altrimenti avremmo tentato di risalire subito) quindi non avendo alternativa andiamo in spiaggia. Bella con sabbia rossiccia. In fondo c’è una colata di argilla quindi i bimbi ed io ci divertiamo a ricoprirci. Anche Martina che è sempre schizzinosa si continuava a buttare in mare per pulirsi per poi tornare a rispalmarsela sul corpo. Pier è stato seduto in spiaggia senza pronunciare una parola e pallido come un cencio. Quando non ce la fa più ci dice di andare perché vuole vedere di risolvere il problema della salita. Quindi non abbiamo dormito qui come avremmo dovuto fare. Riusciamo a girare. Marco sale come niente, noi già alla prima salita siamo bloccati. Scarico tutta l’acqua pulita per essere più leggeri (quelle grigie erano già vuote) e dopo una bella rincorsa riproviamo. La strada sconnessa ci fa giare a vuoto parecchio le ruote ma in prima riusciamo a salire. Procediamo piano piano e riusciamo ad arrivare in cima. Dopo questa avventura Pier ha perso ancora 2 kg. e mi ha detto categorico di non portarlo più alla scoperta di posti strategici. Arriviamo a KATELLANOS e Pier e Matteo fanno bagno veloce anche se sono le 21.30. Docce, cena e giro per il solito gelato. Notte trascorsa in compagnia di altri camper come al solito a 5 metri dal mare.

21) 18.08.2006 venerdì km. 70 tempo: bello Relax e poi dopo pranzo ci spostiamo alla spiaggia di MIRTOS. Bellissima ma strapiena di gente. Lo immaginavo essendo una delle più belle di tutta Europa. In alcuni punti c’è la sabbia bianchissima, in altri dei sassolini più o meno grossi che sembrano dei chicchi di riso. Vediamo il tramonto e poi andiamo ai camper. Chiediamo al gestore del piccolo bar che c’è vicino ai camper se si può pernottare. Dice che dopo le 21.00 bisogna spostarsi di pochi km. al parcheggio del ristorante che c’è allo svincolo per tornare sulla statale, altrimenti chiamano la polizia. Ci sono una decina di camper e dormiamo lì.

22) 19.08.2006 sabato km. 14 tempo: bello Alle 7.00 ci spostiamo in spiaggia per prendere i posti migliori e ci sono già due camper. Ci hanno anticipato. Colazione e poi andiamo a posizionare gli ombrelloni nella parte sinistra vicino ad una grotta naturale dove all’interno arriva il mare. Passiamo la giornata tra bagni e sole. Ci spostiamo all’ora di cena ad ASSOS. Bellissimo paesino con porticciolo. C’è solo un parcheggio e ci fermiamo lì sistemandoci quando un po’ di macchine vanno via. Ceniamo nel ristorante in fondo al porto. Nulla di che. Per la prima volta di notte non riuscivamo a dormire per il caldo.

23) 20.08.2006 domenica km. 61 tempo: bello Marina va ad esplorare il castello che c’è sopra il paese e quando torna noi siamo già tutti pronti così partiamo subito. A fatica troviamo la spiaggia ALATIES dopo AGRILIAS. Bella caletta sul tipo di quella di Capo Tenaro. I sassi sono leggermente sporchi di alghe. Anche qui troviamo una stella marina. Un italiano fa vedere ai bambini un “tesoro”, da lui definito, che ha in un sacchetto di plastica chiuso: 4 stelle marine di notevoli dimensioni. Che cretino … doveva vergognarsi … altro che farcele vedere con orgoglio. Pranziamo nel ristorante del parcheggio. Ottimo. Venendo via ce ne capita un’altra delle nostre. In una curva, per colpa di una macchina che ci taglia la strada, ci blocchiamo. Per riuscire a fare manovra mi tocca (previo consenso di una vecchietta) spostare una panda della guerra 15-18. Matteo piangeva come un matto perché credeva che i carabinieri mi avrebbero arrestata e noi ridevamo a crepapelle. Poi non sono riuscita a mettergliela a posto sotto un ulivo perché la retro non si inseriva. L’ho lasciata sotto il sole cocente. Ripeto … quanto ridere … Andiamo a Fiskardo (sembra Portofino) a prenotare il traghetto per Lefkada. Domani è l’ultimo giorno che coprono questa tratta. Il traghetto c’è solo nei mesi di luglio e agosto. Andiamo dopo Agrilias alla spiaggia AGIEROUSALIM. Per 10 euro parcheggiamo nell’unica taverna che c’è. Se fossimo andati a cena non avremmo pagato il pernottamento. Andiamo in spiaggia ma nulla di che. Ceniamo fuori e poi facciamo un giro al ristorante per pagare. Il proprietario ci regala dell’origano coltivato da loro. I bimbi fanno il loro solito spettacolino per la gioia di due camperisti francesi che applaudono un sacco. Chiacchieriamo con loro e scopriamo che, essendo pensionati, hanno venduto la loro casa e passano tutto l’anno in giro per l’Europa e l’Africa fino in Costa d’Avorio dove hanno un figlio che lavora. Per arrivare a Cefalonia erano “passati” da Capo Nord … niente male …

24) 21.08.2006 lunedì km. 75 tempo: bello Passiamo la mattinata ad EMLISI. Bella baia ma troppa gente. Facendo snorkelling, vediamo tra l’altro, un polipo. Pranziamo e poi ci spostiamo a FISKARDO. Il molo è piccolissimo quindi dobbiamo parcheggiare lontano e i papà devono rimanere sul camper nel caso in cui li facciano spostare. Noi giriamo per il porticciolo. Ci sono tanti negozi e bar pieni di gente, per lo più i proprietari delle “barchette” attraccate (se sapessero che le appelliamo così si offenderebbero … con tutte le arie che si danno …). Fa un caldo pazzesco e i miei nervi sono messi a dura prova dai bimbi che toccano tutto e vogliono tutto. Finalmente ci imbarchiamo alle 15.00. Anche qui come al solito triboliamo a salire. Tutti vengono imbarcati di sedere, noi proviamo ma, essendo bassi ci impiantiamo. Ci fanno allora salire di muso e siamo gli unici (ho fatto pure una foto) parcheggiati in senso contrario.Dopo un’ora e un quarto di traversata al prezzo di euro 69 noi e 61 Marco attracchiamo a LEFKADA. Qui inizia il nostro peregrinare per arrivare sulla costa ovest vicino a Ag.Nikitas sulla spiaggia di KATHISMA alle 21.30. Abbiamo percorso tutta la costa orientale sino a nord trovando una cittadina dietro l’altra, tutte piene di gente e senza un buco decente in cui fermarci. Con il nostro solito prurito da caos assolutamente non ci fermiamo. Essendo un’isola collegata alla terraferma da un ponte è più frequenta di Cefalonia. I bambini si addormentano viaggiando, per fortuna almeno un panino sono riuscita a farglielo mangiare. Quando arriviamo troviamo solo 3 camper sulla parte a sinistra della spiaggia e un silenzio totale. Finalmente i nostri nervi si rilassano. E’ stata la prima volta in tutta la vacanza che abbiamo avuto problemi a trovare parcheggio. Dopo una cena veloce scendiamo a chiacchierare.

25) 22.08.2006 martedì km. 112 tempo: bello Mattinata in spiaggia. Il mare è di un azzurro meraviglioso, sembra di talco come quello di Antigua. Se immergi la mano di 10 cm. non la vedi. Sembra pittura densa. Ci sono delle onde strepitose ma dopo un po’ dobbiamo uscire perché troppo pericoloso. Pranziamo e poi lasciamo questa spiaggia che nel frattempo si è strariempita. Arriviamo al nord a AG.IOANNOS. Ci fermiamo un po’ vicino ai mulini a vento dove ci saranno, non esagero, almeno 200 kite surf (spero si scriva così, sono ragazzi con una tavola da surf attaccata ai piedi e il parapendio, sfruttano il vento che riempie la tela per fare salti strepitosi). Nel complesso bello spettacolo. Torniamo sulla terraferma e proseguiamo per GLIKI. Speravamo di trovare su questa strada nei magazzini dove vengono venute delle anfore in terracotta di color ocra. Ne abbiamo viste dappertutto ma non le abbiamo mai comperate per questione di ingombro. Volevamo prenderla gli ultimi giorni ma non le abbiamo più trovate. Che iella. Arriviamo alle sorgenti del fiume Acheronte. Ci sono tantissimi camper. Parcheggiamo e facciamo un giro prendendo informazioni per domani. Serata tranquilla.

26) 23.08.2006 mercoledì km. 28 tempo: bello Di buon ora siamo in piedi e i bimbi aspettano con ansia l’arrivo del signore responsabile dei canotti del rafting. Costa 6 euro gli adulti e 4 i bimbi. Dura 20 min. e poi ti riportano indietro con un furgoncino. E’ stato molto carino e il ragazzo ha lasciato pagaiare i bambini. Una volta tornati ci indirizziamo a piedi verso le foci del fiume. L’acqua è congelante. Se si passa sull’argine sinistro del fiume si vedono già molte piccole sorgenti. Ad un certo punto si entra e si deve camminare con l’acqua fino alle ginocchia. Ci si impiega poco ad abituarsi perché subito le gambe si congelano e non si sente più nulla. Martina la mettiamo nel canottino gonfiabile così la tiriamo senza tenerla in braccio. Il canyon è davvero bello. Ad un certo punto l’acqua sale e bisogna fare un paio di metri a nuoto quindi ci fermiamo. Solo pochi coraggiosi superano il punto critico per vedere la sorgente principale. Dopo pranzo ci spostiamo alla foce di questo fiume dove si può pernottare in spiaggia, ad AMMOUDIA. Facciamo il bagno ma non è per niente bello … con le spiagge che abbiamo visto in questi giorni … La sera c’è parecchio rumore fino a notte fonda. Parlando con dei signori dicono che qui e Plataria (dove siamo stati la prima mattina) sono punti fissi per chi arriva o parte per l’Italia.

27) 24.08.2006 giovedì km. 90 tempo: bello Carichiamo acqua e poi ci spostiamo a PARGA, paese carino con porticciolo. Comperiamo olive e altri generi alimentari da regalare poi proseguiamo per PLATARIA dove pranziamo e lasciamo sfogare i bimbi fino all’ultimo in acqua. Andiamo a cenare sul molo a IGOUMENITSA. La nave arriva puntuale, scarica pochissimi camper e poi carica noi. Si riparte alle 23.00. Mare piatto.

28) 25.08.2006 venerdì km. 530 tempo: pioggia (bentornati in Italia) Mentre tutti fanno un giro sulla nave Marina mi fa un corso di omeopatia accelerato. Pranziamo ed arriviamo in perfetto orario dopo 15 ore ad Ancona. Man mano che ci avviciniamo all’Italia le nuvole sono sempre più fitte e nere. Ad Ancona diluvia … bentornati a casa. Partiamo subito e ceniamo in autogrill. Ci separiamo a Piacenza, noi proseguiamo per Milano, Marco e Marina per Torino. Le vacanze sono finite ma sappiamo che le nostre strade si ricongiungeranno. Questa mattina Marco ha rotto il cb quindi, per la prima volta, non possiamo spegnere il canale 11 quando ci dividiamo. Questa cosa mi mette sempre tristezza perché è il gesto eclatante che fa capire che le vacanze sono finite e si deve tornare a casa. Arriviamo a casa alle 24.00 e trasferiamo i bimbi nel loro lettino.

NOTE TECNICHE

TRAGHETTI : Per il traghetto andata/ritorno Ancona-Igoumenitsa per un camper da mt.7.50 in camping on board due adulti e due bimbi (solo uno pagante) Euro 800, la traversata è durata 15 ore. Traghetto da Killini a Poros (Cefalonia) Euro 90 tempo 1 ora e 15 minuti. Traghetto da Fiskardo (Cefalonia) a Vassiliki (Lefkada) Euro 69 tempo sempre 1 ora e 15 minuti. COSTI : Euro 1400 per carburante, quel poco di autostrade che abbiamo fatto, per aree di sosta a pagamento, cibo e souvenir. CAMPEGGI : Siamo entrati in campeggio solo ad Atene per questione di sicurezza e sull’isola di Elafonissos per i divieti. Per il resto abbiamo sempre dormito sulle spiagge a pochi metri dal mare. Nessuno ci ha mai detto che non si poteva fare campeggio libero e non siamo mai stati disturbati. La regola era pernottare nel silenzio più assoluto. ACQUA : Facendo la doccia tutti quanti due volte al giorno eravamo obbligati a caricare ogni giorno. Non abbiamo mai tribolato a trovarne. Ci sono fontane dappertutto basta avere l’occhio clinico. Se ne trovano soprattutto nei parchi giochi, nei giardinetti, vicino alle chiese e nelle piazze, nei porti, spesso lungo tutte le strade e nei parcheggi dei siti archeologici. Non so come possa la Grecia avere così tante falde acquifere con la siccità che c’è. Per scaricare il wc a cassetta andavamo nei bagni pubblici mentre per le acque grigie cercavamo dei tombini (anche di questi è pieno). Abbiamo saputo che i campeggi non sono attrezzati per lo scarico dei camper quindi bisogna fare come meglio si può. VEGETAZIONE: Ulivi, ulivi e ancora ulivi. In alcune zone del Peloponneso anche aranci carichi di frutti maturi e deliziosi. STRADE : Il nostro motto era una montagna al giorno da superare toglie il medico di torno. Tutte strade con curve e contro curve. Abbiamo preso l’autostrada solo nel tragitto dalle Meteore ad Atene. Il Peloponneso è decisamente montuoso e sono tutte strade a due corsie ma abbastanza strette. I tempi di percorrenza sono lunghi. Il massimo è stato 3 ore per 30 km. … non male … ISOLE : Abbiamo tralasciato Zante per questione di tempo. Cefalonia è stupenda mentre Lefkada sembra la riviera quindi a noi, che adoriamo i posti tranquilli ed isolati, non è piaciuta. CLIMA : In un mese abbiamo trovato solo 3 ore di pioggia il secondo giorno. Per il resto non abbiamo visto una nuvola. La temperatura è stata calda ma ventilata. La costante di giorno era avere 37 – 40 gradi sul camper. Ma credetemi, non davano fastidio. C’è sempre un leggero venticello che rende il caldo del tutto sopportabile e poi si sta sempre in costume … non si deve lavorare … Di notte di solito ci coprivamo con il lenzuolo o con una copertina leggera. SPIAGGE : Abbiamo sempre rigorosamente evitato le spiagge affollate ci fermavamo solitamente in piccole calette dove spesso eravamo solo noi. Sembra strano che al giorno d’oggi, con il turismo che c’è, si riesca a trovare alcuni piccoli angoli incontaminati, ma noi siamo riusciti. Credo che le abitudini diverse ci abbiano aiutati: noi alle 9.00 di solito avevamo già piantato ombrellone, gonfiato di tutto e di più (4 materassini, gommone, salvagenti, braccioli, ecc.) e rovesciato i sacchi dei giochi. I poveri greci, che di solito fanno capolino al mare intorno alle 12.00, arrivavano in queste piccole calette trovavano un super affollamento e cambiavano spiaggia … MARE : Caldo e pulitissimo. Sempre incredibilmente trasparente. Abbiamo sempre fatto snorkelling avvistando polipi, tantissimi pesci, un’incredibile quantità di ricci e stelle marine. Siamo andati subito a comperare tutta l’attrezzatura (maschere con boccaglio e pinne) per tutti. Riuscivamo a nuotare tutti insieme arrangiandoci in po’. I papà con Matteo e Francesca andavano senza problemi, io e Marina spingevamo Martina e Noemi dentro nel salvagente (Martina da buona “cozza” indossava pure i braccioli).



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