Santorini isola di bellezza e tripudio di sapori

Santorini isola di bellezza e tripudio di sapori Sono tornata a Santorini 25 anni dopo la prima visita e l’ho ritrovata con lo stesso fascino, nonostante l’assedio quotidiano di turisti di ogni parte del mondo che si trascinano per i negozietti di rabadan di Thira e Oia. Volo con Egean, Milano – Santorini con scalo ad Atene (con orari umani...
Scritto da: carladav
santorini isola di bellezza e tripudio di sapori
Partenza il: 12/05/2009
Ritorno il: 19/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Santorini isola di bellezza e tripudio di sapori Sono tornata a Santorini 25 anni dopo la prima visita e l’ho ritrovata con lo stesso fascino, nonostante l’assedio quotidiano di turisti di ogni parte del mondo che si trascinano per i negozietti di rabadan di Thira e Oia.

Volo con Egean, Milano – Santorini con scalo ad Atene (con orari umani e ottima compagnia).

Per dormire ho scelto un B e B con grande terrazzo, a Imerovigli, vista sulla Caldera ed un piccolo angolo cottura che ci ha permesso, alcune sere, di cenare sul terrazzo o, al tramonto prendere l’aperitivo nella Jacuzzi a due posti con un calice di bianco di Thira.

Il tutto ad un prezzo accettabile (125 euro) per una località universalmente cara.

Le case, in continuo restauro si adattano all’ambiente, anzi sono affascinanti con le varie soluzioni di pregio e qualità. Molta attenzione all’ambiente e, rispetto ad anni fa anche agli animali (ho visto un rifugio per gatti sul sentiero per Thira ).

Da non perdere i paesi dell’interno Megaloxori, Pyrgos soprattutto dove ho provato la taverna di Penelopi: una signora rotondetta che prepara i tavoli, cucina e ci fa vedere cosa c’e’ dentro le sue pentole (in una cucina con le meravigliose verdure mediterranee, finocchio selvatico, basilico, foglie di vite e gli immancabili meloni gialletti).

Sempre a Pyrgos sono attirata dalla bottega di Evangelia dove trovo piccoli quadri fatti da lei con materiali originari dell’isola da portare agli amici; scopro che è un’artista di origini tedesche poliedrica e simpatica. Parliamo di cucina e ci consiglia il ristorante di un suo amico sulla strada del faro di Akrotiri.

Peccato che gli scavi siano chiusi da molto tempo, ma dopo essere stati alla Red Beach e ammirato il tramonto dal faro ci fermiamo alla Taverna Eolon: la cena è un tripudio di antipasti, fava, zaziki, melanzanosalata, pesce e un favoloso Assyrtico di Thira.

Interessante anche: la Taverna Dimitri per la cucina, per il posto in cui si trova ma anche per la simpatia del proprietario, al porto di Vlichada un po’ fuori dai circuiti turistici.

Santorini è anche isola di chiese, l’interno ne è pieno, alcune molto belle e …Introvabili non ben segnalate, in particolare la Chiesa di Panagia Episkopi costruita durante l’impero di Bisanzio, nelle vicinanze di Mesa Gonia, dove una sdentata centenaria vestita di nero vi obbligherà ad inginocchiarvi.

I sei giorni passano in fretta, tra la consueta visita al vulcano e le spiagge; Santorini è per me magica e nessuna descrizione puo’ paragonarsi all’esperienza di ammirarne i colori, respirarne l’aria e gli odori.

Ciao a tutti Carla



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