Santorini a luglio

Quest’anno io e il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere una settimana a Santorini, anche perché tutti i commenti che avevamo avuto da vari amici erano stati tutti positivi. Siamo partiti con un volo Meridiana-Eurofly da Malpensa diretto, peccato che ha avuto 10 ore di ritardo ed è partito alle 2 di notte. Prendendo la cosa in maniera...
Scritto da: leeonora.bj
santorini a luglio
Partenza il: 06/07/2009
Ritorno il: 13/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Quest’anno io e il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere una settimana a Santorini, anche perché tutti i commenti che avevamo avuto da vari amici erano stati tutti positivi.

Siamo partiti con un volo Meridiana-Eurofly da Malpensa diretto, peccato che ha avuto 10 ore di ritardo ed è partito alle 2 di notte. Prendendo la cosa in maniera positiva, almeno abbiamo visto l’alba a Santorini quando siamo atterrati (alle 6 di mattina!).

Appena atterrati sull’isola veniamo subito accolti dall’aria marina e dalla sua brezza, e la prima cosa che vediamo di Santorini scendendo dall’aereo è una chiesetta ortodossa bianca arroccata su una collinetta proprio a ridosso dall’aeroporto.

Usciti dal minuscolo aeroporto, in cui con estrema velocità ed efficienza ci vengono date le valige, veniamo accolti dal proprietario di Anna Apartments, dove alloggeremo per una settimana.

Anna apartments è un residence vicino all’aeroporto, tra Kamari e Monolithos, in cui abbiamo affittato un piccolo studio per 2 persone con cucinino (poi mai usato, perché eravamo a mangiare sempre fuori!). La vicinanza con l’aeroporto non ci ha creato mai problemi, perché gli aerei che si sentono quando si è a casa sono veramente pochi e comunque sopportabilissimi (almeno per me, che abito vicino a Linate, e quindi un po’ ci sono abituata).

La mattina quindi del primo giorno, arrivati alle 6 di mattina, siamo andati a dormire per un paio di ore. Tempo di riprenderci e poi siamo pronti per la scoperta dell’isola. I proprietari del residence ci forniscono loro un motorino per 80 euro per tutta la settimana (andando in giro per l’isola forse si trovano prezzi migliori, ma lì ci è stato consegnato a casa e poi era un motorino nuovo e bello, quindi ci è andata benissimo!). Siamo andati sulla spiaggia di Kamari, dove con 7 euro danno ombrellone e 2 lettini, cosa abbastanza indispensabile visto che la spiaggia è di ciottoli e sdraiarti a terra non è una bella idea! L’acqua è limpidissima e andando con la maschera si incontrano anche i pesciolini! A pranzo abbiamo mangiato delle paste salate che vendono al supermercato con la feta e nulla di più, ma le consiglio a tutti: buone, abbondanti ed economiche. La sera prima del tramonto siamo andati in direzione Akrotiri verso la punta estrema dell’isola a vedere il tramonto a Faro, posto bellissimo e romanticissimo, e soprattutto molto meno affollato di Oia durante il tramonto. Tornando indietro dal faro, ci siamo fermati al primo ristorante che abbiamo trovato, il “Giorgaros – Fresh fish tavern”, a neanche 500 metri dal faro. Il posto è bellissimo, con una vista sulla caldera mozzafiato. Abbiamo speso sui 35 euro in due prendendo la famosa Tarama Salad, un secondo di carne e due di pesce. Il pesce nella taverna è fresco, quindi la scelta di cosa mangiare è limitata a quello che è stato pescato in giornata! Secondo giorno: Perissa – Perivolous Il secondo giorno decidiamo di andare a vedere la spiaggia di Perissa e di Perivolos. Ci fermiamo in uno stabilimento di Perivolos dove sempre a 7 euro prendiamo ombrellone e 2 sdraio. Anche qui il mare è limpido e la spiaggia di ciottoli, fondamentali le ciabatte! Per pranzo decidiamo di fermarci in una delle tante taverne del lungomare, la CHARLINA Tavern Bar, dove con 15 euro ci danno un’insalata greca e un piatto di carne con contorno e tarama salad. Tutti i locali sulla spiaggia comunque sono abbordabili come prezzo e tutti si affacciano sul mare, e non è poco! Rimaniamo in spiaggia fino alle 5 circa e tornando verso casa ci fermiamo a Pyrgos e facciamo una passeggiata per i vicoli del paese, stretti e arroccati. Paese assolutamente da visitare, ha solo lui ben 47 chiese! La sera siamo andati a Fira e ci siamo addentrati nelle sue viettine, bellissimo! Ci siamo fermati a mangiare un Pyta Gyros per strada, (una sorta di kebab greco con salsa tzatziki) e poi abbiamo ripreso i nostri giri per la città.

Terzo giorno: Red Beach, Fira.

Abbiamo deciso di andare alla spiaggia più famosa dell’isola, la Red Beach, vicino ad Akrotiri. Ci siamo svegliati abbastanza presto per andarci, perché ci hanno detto che è sempre piena di gente, e cosi siamo partiti verso le 10 con il nostro motorino. Per strada ci siamo fermati in un supermarket a comprare dei panini e dell’affettato da mangiare poi in spiaggia. Arrivati alla spiaggia, ci troviamo davanti ad uno spettacolo bellissimo: rocce rosse, poca gente (molta meno di quello che pensavamo, ma forse perche era luglio) e mare verde e azzurro! Prima di arrivare in spiaggia, consiglio di comprare al parcheggio dell’acqua, perche è l’unico punto in cui la vendono (tra l’altro a prezzi abbordabilissimi, 1 euro una bottiglia grande!). Dalla spiaggia partono le barche per la White beach, ma noi non ci siamo andati e siamo rimasti li. L’unica nota dolente della spiaggia è che non c’è un filo di vento e fa veramente caldo, e non siamo riusciti a stare per tutto il giorno, cosi dopo pranzo abbiamo preso il motorino e fatto il giro un po’ della zona sud dell’isola. La sera siamo andati ad Oia per vedere il tramonto. Ci aspettavamo di vedere tanta gente, visto anche ciò che ci avevano detto, ma arrivati nella cittadina, bellissima nelle sue case bianche a picco sul mare, ci troviamo circondati da tantissima gente di tutte le nazionalità. Aspettare il tramonto è come un rituale, e alla fine quando il sole tramonta del tutto, tutta la cittadina applaude il grande spettacolo appena visto, e ciò crea un’emozione indescrivibile. Dopo aver fatto un giro per Oia, siamo andati a cena a Fira, in una taverna tipicamente greca, “taverna NIKOLAS”, che consiglio a tutti. Abbiamo mangiato benissimo e tantissimo, e si spende davvero poco. Noi abbiamo speso sui 40 euro in due, ma abbiamo proprio esagerato prendendo 3 antipasti, 2 secondi e vino (che non consiglio, abbiamo più volte provato il vino locale e non ci è mai piaciuto!); preparatevi a fare mezz’ora di fila prima di sedervi al tavolo, perché il locale è sempre affollatissimo! Ma non vi preoccupate dell’attesa, perché nel frattempo il proprietario vi darà il menu per farvi intanto decidere cosa mangiare! Quarto giorno: Pori, giro a nord La mattina ci siamo svegliati con l’idea di girare in motorino l’isola in cerca di posti poco conosciuti in cui fermarci. Decidiamo di partire passando per Monolitos, spiaggia vicino al nostro residence, ma non ci fermiamo perché ci sembra simile a Kamari e proseguiamo cosi verso nord finchè arriviamo sulla costa nord a Pori. Dalla strada si intravede un piccolo porticciolo e scendendo si scopre l’insenatura e il mare più bello secondo me di tutta l’isola! Assolutamente da andarci! Rimaniamo li estasiati per tutta la mattina e poi ritorniamo con il motorino indietro in direzione di Fira fino ad un paese chiamato Vourvoulos dove sulla strada principale c’è una taverna “Taberna Roza” in cui decidiamo di fermarci per pranzo. Più che una taverna, è un pranzo cucinato dalla proprietaria, che ci elenca le (poche ma ottime) cose che ha cucinato per il pranzo. Spendendo sui 30 euro in due mangiamo antipasti, coniglio e agnello. Nel pomeriggio rimontiamo in sella al motorino e ricominciamo il nostro giro dell’isola, in cerca di altri posti belli da vedere. Più che dirvi l’itinerario fatto, invito tutti quelli che andranno a Santorini ad andare in giro, a scovare le vie non segnalate dalle mappe e girare, vedere paesini arroccati e totalmente intaccati dal turismo. La sera ritorniamo ad Oia a vedere il tramonto, e poi ci fermiamo nel paese anche dopo cena a osservare la magia degli hotel e dei ristoranti a picco sul mare.

Quinto giorno: gita al vulcano Abbiamo deciso di fare l’escursione sul vulcano verso la fine della vacanza, in modo da essere quel tanto coloriti da evitare di scottarci! Abbiamo comprato i biglietti un paio di giorni prima in un’agenzia di Kamari, e ci è costato 27 euro a testa (meno di quello pagato da altri italiani che avevano comprato la gita con il tour operator). La gita al vulcano è molto bella, ma anche faticosa (consiglio di portarsi acqua, cappello e scarpe comode) e corta. Di ritorno sulla nave si fa poi tappa alle hot springs, acque sulfuree calde con presenza di zolfo (fate il bagno con un costume vecchio e possibilmente scuro, perché potrebbe rovinarsi a causa dello zolfo) dove si sta per 30 minuti e poi si va sull’isola dei pescatori per un paio di ore. Li ci siamo seduti in una taverna dove abbiamo mangiato spiedini enormi di pesce (6 euro) e greek salad. Ripreso il vascello, siamo arrivati al porto di Oia. Siccome erano le 4 di pomeriggio e, il sole scottava e ci aspettavano 270 gradini, abbiamo deciso di prendere i muli (5 euro) per salire. L’inizio è stato tremendo, i muli hanno iniziato a correre e fare a gara tra di loro in salita, ma alla fine mi sono divertita tantissimo ed è stato uno dei ricordi più belli di tutta la vacanza! Da fare se vi capiterà l’occasione. Arrivati in cima a Oia, in attesa del tramonto ci siamo riposati all’ombra delle case e abbiamo visto i negozietti ( a dire la verità un po’ cari, ma comunque molto belli). Abbiamo assistito al tramonto e poi di corsa verso il pullman, che ci avrebbe riportati a Kamari da dove eravamo partiti! Appena terminato il tramonto siamo letteralmente corsi al pullman e lo abbiamo preso x poco, questione di minuti, anche perché Oia diventa affollatissima di gente appena finito il tramonto e rimani ingorgato nella gente! Quindi se è la prima volta che ci andate e non siete pratici delle stradine o comunque volete prendervela con calma, attenzione all’orario sennò rischiate di rimanere a piedi! Sesto giorno: Caldera beach Seguendo il consiglio datoci da un signore il giorno prima, andiamo a Caldera Beach, spiaggia bellissima e non segnalata nelle mappe. Preso il motorino, ci dirigiamo verso Akrotiri e proprio alle porte della città sulla destra vediamo le indicazioni per Caldera Beach e per un centro di Diving. Scendiamo dalla stradina sul motorino e ci ritroviamo su questa spiaggia incontaminata, con una vista mozzafiato sulla Caldera, con spiaggia piccola e ombreggiata dagli alberi! Un paradiso! L’acqua non era limpidissima come a Pori, ma anche perché il mare era molto mosso e c’era molto vento. Ci siamo fermati a mangiare alla Taverna Remezzo che è proprio sulla spiaggia. Ormai è inutile dire che il posto era bellissimo, a ridosso sul mare, perché ormai è la regola! Dopo pranzo prendiamo di nuovo il motorino e andiamo in giro per tutte le spiagge della zona di Akrotiri, passiamo per Mesa Pigadia, che non ci ha entusiasmato, e poi ci fermiamo a Almira, molto carina e con spiagge libere enormi.

La sera decidiamo di andare a cena in una taverna consigliataci da tutti, si chiama Taverna Galini ed è sul lungomare tra Monolithos e Kamari, vicino all’aeroporto.

Mangiamo proprio sulla spiaggia e ci diamo ad un fritto misto di pesce (27 euro per 2 persone, porzioni enormi!). Da assaggiare anche assolutamente i pomodori fritti in pastella.

Settimo giorno: Kamari L’ultimo giorno decidiamo di tornare nella spiaggia da cui è partita la nostra vacanza, Kamari.

Che dire quindi di Santorini? È un’isola bellissima e molto romantica, forse non troppo adatta per gente che vuole una vita notturna molto animata. Non è la tipica isola greca in cui stare tutto il giorno in spiaggia, va esplorata e girata in lungo e in largo secondo me.

Ultima cosa: la sera portatevi un maglioncino sempre dietro, che tornerà utile!



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