Santorini e Milos…vulcaniche emozioni!

Sono tornata da una settimana da una vacanza aspettata e programmata da tanti tanti mesi...forse troppi e volevo condividerla con voi. Dicevo “programmata da tanti mesi” perchè si iniziò a parlarne a fine gennaio pensando inizialmente a una vacanza in barca a vela nella Grecia Ionica o nelle Sporadi, ma poi per “mancanza di equipaggio”...
Scritto da: Kia81
santorini e milos...vulcaniche emozioni!
Partenza il: 08/08/2008
Ritorno il: 23/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Sono tornata da una settimana da una vacanza aspettata e programmata da tanti tanti mesi…Forse troppi e volevo condividerla con voi. Dicevo “programmata da tanti mesi” perchè si iniziò a parlarne a fine gennaio pensando inizialmente a una vacanza in barca a vela nella Grecia Ionica o nelle Sporadi, ma poi per “mancanza di equipaggio” si finì col decidere per una vacanza più stanziale e più standard…E la nostra scelta cadde (ormai al mese di aprile) sull’isola di Milos per via delle sue spiagge e del suo mare di cui tanto avevamo sentito parlare.

I nostri compagni di viaggio (miei e di mio marito) non erano mai stati alle Cicladi, , così ,anche se noi c’eravamo già stati, abbiamo consigliato di abbinare a Milos l’isola di Santorini, che se non magnifica per le spiagge lo è sicuramente per i paesini e per la scenografia della caldera.

Per concludere il viaggio decidiamo di abbinare anche due notti ad Atene…Visto che ci siamo passati varie volte di passaggio per prendere il traghetto ma senza mai visitarla.

E così, dopo mesi e mesi di attesa, finalmente arriva il fatidico giorno e giovedì 7 agosto, dopo il lavoro, raggiungiamo i nostri compagni di viaggio (Alisia, Mauro e Marco) a Samarate visto che sono vicinissimi a Malpensa dormiremo da loro così da non fare una levataccia il giorno dopo…Ah no? Infatti invece che andare a letto presto per essere freschi come fiorellini e andare in aeroporto alle 5:30 del mattino andiamo a bere tutti insieme una birra in un pub del loro paese e chiacchieriamo e brindiamo alle vacanze fino alle 2 di notte…Così alla fine dormiamo 3 orette scarse, ma tanto che ci importa??siamo o non siamo in ferie da domani?? L’8 agosto partiamo verso le 8 con un volo della Volareweb pagato ad Aprile 260 euro (a/r su Atene) e senza ritardi né intoppi arriviamo ad Atene vs le 11 ora locale.

Con il bus X96 raggiungiamo il Pireo e alla Filippis Tour ritiriamo i nostri biglietti per i vari traghetti di tutta la vacanza prenotati come consigliatoci da Daniela (la guida di TPC per le isole greche).

Ad Atene fa un caldo boia, mangiamo un gyros pita per 2 euro, ma si rivela una vera ciofeca…E ammazziamo il tempo chiacchierando e bevendo a più non posso a causa del caldo e dell’afa insopportabili. In più scopriamo che invece che alle 6 il nostro Flying Cat partirà con due ore di ritardo per il mare mosso e vi assicuro che con quell’afa anche due ore in più ci sono sembrate un’eternità, ma alla fine armati di pazienza e galvanizzati dal fatto che finalmente dopo tanta attesa eravamo in Grecia arriviamo alle 22:30 al porto di Santorini.

Da lì un mini bus che faceva il giro di alcuni hotel ci porta ai Thea Studios a Thira.

Gli studios sono molto carini e sono a circa 10 minuti a piedi dal centro.

Il complesso è composto da 4 casette bianche e rosse ricoperte di bouganville, con una piccola depandance dove si trovano reception e bar. C’è anche una piccola piscina rinominata da noi “IL FAGIOLO” per via della sua strana forma. Il nostro appartamento è semplice ma pulito e da alcuni dettagli traspare una certa cura da parte dei proprietari (ad esempio dei quadretti carini fatti da conchiglie e pietre laviche appesi alla parete, oppure le travi a vista nella camera…).

L’appartamento è costituito da due camere con un piccolo fornello per cucinare, un soppalco con la terza camera e un bagno…Ecco l’uico neo è il fatto che tra le due camere si possa comunicare solo attraverso il bagno che ha due porte…Una sulla camera matrimoniale e l’altra sulla camera singola con il soppalco…Quindi ci sarà da ridere perchè quando vai a fare pipì o la doccia devi chiuderti a chiave da entrambi i lati…Che strambi sti greci! Doccia veloce e poi cena in uno dei tanti ristoranti di Thira, peccato che il troppo vento mi abbia un po’ rovinato la cena.

Il giorno dopo (sabato 9 agosto) organizzo io un “mini tour” per far conoscere un po’ l’isola ai miei amici che non l’hanno mai vista, così dopo aver noleggiato una Kia Picanto al prezzo di 40 euro al giorno, andiamo dritti verso Kokkini Beach, meglio conosciuta come la Red Beach, molto scenografica con i suoi sassolini rossi e neri (Forza Milan!!) e la scogliera di rocce rosse, peccato per il sovraffollamento…Tra l’altro si sente parlare solo ed esclusivamente italiano.

L’acqua è particolarmente gelida anche se più pulita di 3 anni fa…Ad ogni modo il via vai di taxy boat che portano alla White Beach e le troppe persone fanno sì che vs le due del pomeriggio l’acqua si sporchi un pochino, così decidiamo di fuggire letteralmente in cerca di uno spuntino e di un’altra spiaggia. Dopo uno jogurt con frutta e miele e vista sulla caldera andiamo a Vlichada beach, decisamente più tranquilla, con sabbia grigio scura e una bella scogliera bianca alla spalle. L’acqua è pulitissima e tranquilla. Verso le 17:30 dopo un paio di bagni rigeneranti andiamo a visitare Oia, secondo me il paesino più caratteristico e bello di Santorini.

Io c’ero già stata e sapevo cosa mi aspettava, ma Alisia no e rimane totalmente affascinata ed entusiasta dello spettacolo che questo paesino le riserva: casette bianche o color pastello abbarbicate sulla scogliera nera e a tratti rossastra che precipita nella caldera, col suo mare blu scuro e gli isolotti al centro. Un vero spettacolo della natura e dell’uomo. Gironzoliamo per le sue viuzze e ci godiamo il tramonto passeggiando. Una volta tornati a casa , dopo una bella doccia, ci buttiamo nella calca di Thira e andiamo a mangiare in un ristorante (non mi ricordo il nome) dove mangiamo un mix di mezedes, cioè antipasti, veramente ottimi e prendo dei buonissimi Stuffed Tomatoes cioè pomodori ripieni di riso e spezie.

Dopo cena capitiamo per caso nella via dei locali e discoteche e c’è talmente tanta gente che non riusciamo a muoverci, alla fine andiamo a bere qualcosa al Tithorha Rock Club dove suonano rock ma i prezzi non sono molto rock…Un cocktail non vi costerà meno di 8 euro.

Il secondo giorno a Santorini (10 agosto) porto i miei amici a fare il bagno in quella che secondo è l’acqua più bella di Santorini…Cioè ad Ammoudi…Dove una vera spiaggia non c’è, ma l’acqua (almeno nel pezzo compreso da dove ti tuffi fino all’isolotto di fronte dove si trova una chiesetta carinissima) è verde smeraldo trasparentissimo.

Ci tuffiamo a nuotiamo fino all’isolotto dove poi ci arrampichiamo (o meglio…Io mi isso su non so come tanto che sembro una balena arenata sugli scogli) e raggiungiamo a piedi la chiesetta.

Fare il bagno nella caldera è secondo me emozionante anche perchè dopo un certo punto il fondale scende precipitosamente e dall’acqua verde smeraldo si passa al nero più profondo…Che brivido pensare che sei nel cono del vulcano! Dopo un’oretta di bagni e tuffi andiamo a Katharos Beach, fatta di sassolini neri e acqua limpida.

Per pranzo scegliamo uno dei tanti ristorantini affacciati sulla Caldera e ci godiamo il panorama e il bel momento…Chicchierando rilassati con quella vista mozzafiato.

Il resto del pomeriggio lo passiamo nella piscina del nostro studios visto che poi alle 8 salperemo alla volta di Milos! Peccato che anche sta volta il traghetto (della Lane) sia in ritardo di due ore…Ne approfittiamo per cenare al bar Pollon che consiglio vivamente… Due panozzi con feta, pomodori, cetrioli, cipolle e peperoni + patatine solo 8 euro! E tra l’altro gustosissimi! All’alba delle 23 appare all’orizzonte la ns nave che sembra un mega barcone carico di clandestini…Io ve la sconsiglio vivmamente, è stato il viaggio in nave peggiore della mia vita, meno male che è durato solo 3 ore.

Praticamente è una nave gigante che parte da Kos, va a Rodi, poi Creta, poi Santorini, Milos, Ios e chissà quante altre isole prima di arrivare al Pireo., è quindi lentissima, ma questo non è importante, il fatto è che è molto sporca e poco curata. Io ho schifo a sedermi, rimarrei sul ponte, se non fosse per il vento freddo che soffia. Alla fine entro nella sala bar dove c’è gente sdraiata in ogni cm quadrato…Poveretti quelli che scenderanno solo al Pireo!!! Lì ho stendo un telo mare (che poi non ho più usato per i successivi 12 gg e che avrei voluto tanto lavare con litri di Amuchina) e mi sdraio con un piede di una tedesca praticamente in bocca e non so se per la stanchezza o se per il piede della tedesca mi addormeno di botto svegliandomi solo a Milos. La nave è anche stata colonizzata per un bel pezzo da un gruppo di zingari che, anche se non dan fastidio alcuno, sono abbastanza sporchi e chiassosi con 12000 bambini al seguito che scorrazzano da tutte le parti e urlando.

Arriviamo a Milos, nel porto di Adamas, che sono quasi le 3 e lì al porto troviamo, come da accordi, la nostra Hyundai I 10 prenotata tramite l’agenzia locale “ATHENA TRAVEL” e pagata 50 euro al giorno con assicurazione normale (non la casko).

Finalmente all’alba delle 4 dopo l’ennesimo “viaggio della speranza” come uso chiamarli io, che se non ne faccio almeno due all’anno non sono contenta, prendiamo possesso del nostro appartamentino a Pollonia, presso gli Studios “Hotel del Mar” che non si capisce perchè l’han chiamato hotel se hotel non è. Cmq è molto carino e pulitissimo, è color panna e verde con un sacco di bouganville che lo ricoprono. L’appartamento è composto da due camere da letto matrimoniali di cui una con balconcino, una Living Room con divano a letto e angolo cottura e un bagno abbastanza funzionale e spazioso con wc, lavandino e doccia. Tutto l’arredamento dai mobili alle piastrelle è sui toni del verde. Ci sono anche curiose pietre colorate su ogni comodino.

La padrona, la signora Maria, è stata gentilissima ad aspettarci nonostante l’ora. Il giorno dopo (11 agosto, mio onomastico…S.Chiara) ci dà due piantine dell’isola, ci indica le spiagge più belle, ci fa vedere quali sono attrezzate con bar o ristorante e in quali invece ci dobbiamo portare da bere o da mangiare perchè selvagge e non attrezzate in alcun modo, ci dà delle dritte sui ristoranti e sui bar migliori, ci fa vedere un sacco di foto dell’isola per farci avere un’idea di come è fatta e ci consiglia un paio di compagnie che effettuano gite in barca attorno all’isola e a Kimolos.

Dopo la bella chiacchierata con la sciura Maria, ci dividiamo in due gruppi…Due di noi vanno a fare un po’ di spesa per le colazioni mattutine (che faremo sempre in casa visto che a meno di 5/6 euro non c’è niente nei bar di Pollonia) e per i pranzi al sacco futuri, mentre tre di noi vanno ad Adamas a registrare la macchina.

Nel pomeriggio, finalmente liberi, andiamo al mare…Come prima spiaggia scegliamo Paleochori! Stupenda! É una spiaggia lunghissima sulla costa a Sud con una scogliera coloratissima alle sue spalle e tanti sassolini colorati a riva mentre alcuni pezzi vs la scogliera sono sabbiosi. Vs la fine della spiaggia nel lato non atterezzato, ci sono degli anfratti quasi sabbiosi tra gli scogli e lì l’acqua è ancora più bella.Comunque, anche nel resto della spiaggia, dove tra l’altro segnalo due bar e un ristorante e la possibilità per chi volesse di affittare lettino e ombrellone, lungo tutta la spiaggia l’acqua è bellissima e trasparente come una piscina. In alcuni punti, sott’acqua, si vedono delle colonne di bollicine, questo rivela l’origine vulcanica dell’isola ancora attiva in qualche modo , infatti se andate sul monte Profeta Elia dietro la spiaggia di Agia Kiriaki si vede ancora la terra “sbuffare”.

La scogliera come dicevo prima, è colorata…Questo è dovuto al fatto che dalle rocce di Milos si estraggono molti minerali come Bentonite e Perlite oltre che lo Zolfo…E infatti dall’odore in alcuni punti della spiaggia si sente eccome…

Nota generale per scegliere la spiaggia: guardate da dove arriva il vento! Quando soffia il Meltemi che viene da nord/nord ovest si va nelle spiagge a Sud, se invece soffia il vento da Sud si va nelle spiagge della costa Nord. Per noi era facile capirlo perchè essendo a Pollonia che è il paesino più a nord dell’isola, ci bastava vedere se la mattina guardando il mare il vento ci “pettinava” all’indietro…Se era così si andava a sud! Verso le 8 di sera andiamo a Pollonia dove offro l’aperitivo visto che è il mio onomastico. Scelgo la Panetteria/bar che si trova sull’angolo destro tra la strada che arriva da Adamas e il lungo mare. E’ una panetteria che però fa anche dolci e pizzette buonissimi e prepara anche succhi di frutta e caffè però è self service…Devi prenderti da te le cose, pagarle e poi puoi accomodarti in uno dei pochi tavolini all’esterno. Visto i prezzi dei bar, ci sembra la soluzione migliore…Infatti Milos è un po’ più cara di altre isole Greche come avremo modo di notare e ci scorderemo le cene di Creta a 12 euro, e anche le cene a 14 euro di Paros e Naxos…In media qui una cena ci costerà 18 euro (16 euro solo una sera in un Estiatorio cioè un ristorante più spartano di una taverna e massimo 20 euro quando andremo a mangiare pesce) e un cocktail non meno di 8 euro (ma la maggior parte dei bar li faceva pagare 9 o 10 euro…Più che a Milano).

Alla fine compro olive nostrane, patatine e del vino rosè locale, ci sediamo all’esterno e brindiamo a me e a Milos, che come abbiamo già intuito, ci regalerà intense emozioni per quanto riguarda il mare e i suoi mille colori.

La sera ceniamo in un ristorante che fa solo pesce e si trova all’angolo sinistro tra la strda che collega Pollonia ad Adamas e il lungo mare. Però attenzione! Lì all’angolo ci sono due ristoranti attaccati che sembrano un unico ristornate. Voi dovete andare in quello più a sinistra (cmq guardando il menù vi accorgerete perchè in quello che intendo io c’è solo pesce). Noi mangiando antipasto e grigliata di pesce, vino locale,acqua, patatine e caffè abbiamo speso 20 euro a testa.

Dopo cena proviamo ad andare in un locale molto sponsorizzato, anche dalla nostra padrona di casa. Si chiama Beaufort e si trova a Pollonia, alla fine della strada dopo la spiaggia. In effetti il locale è molto molto carino! C’è ottima musica (più che altro Rock anni ’70, ma anche musica più recente…E poi oh, mi han messo i Dire Straits, quindi va più che bene!!!!) e l’ambiente è carino, con tanti tavolini e divanetti colorati, luce soffusa tramite candele o piccole lanterne colorate. Tutto perfetto…Ma che prezzi! Un cocktail minimo 9 euro!!!! una birra media 5 euro!!! Peccato, non ci torneremo più, ma d’altronde i prezzi sono per noi fuori budget! Il giorno dopo, il 12 agosto, andiamo prima a fotografare la bellissima e scenografica Sarakiniko, poi per la giornata di mare la nostra scelta cade su Firiplaka.

Sarakiniko è molto famosa e citata per via del suo paesaggio lunare e le sue formazioni rocciose bianchissime. In alcuni punti sembra di essere davanti ai Pinnacoli della Cappadocia! Andando avanti arrampicandosi sulle rocce si arriva a un punto panoramico dove si vede una nave affondata.

La spiaggetta invece è poco sotto il parcheggio e sarebbe molto carina se non fosse sovraffollata e con il mare mosso visto che anche oggi soffia il Meltemi.

Andiamo allora a Firiplaka, che secondo me è una delle spiagge più belle! É una spiaggia lunghissima, interrotta da una grossa roccia che divide in due la spiaggia: da una parte vanno “quelli col costume” dall’altra i nudisti. La spiaggia è costutuita da sabbia e ghiaia grigio perla, acqua argentata a riva e di un turchese bellissimo a qualche metro dalla stessa. Dietro c’è una scogliera ancora più colorata che a Paleochori e anche i sassolini e la ghiaietta sono coloratissimi…C’erano anche dei sassolini viola! Lo scoglio che divide la spiaggia dalla parte dei nudisti ha una spaccatura nel mezzo ed è bello nuotarci dentro con una miriade di pesciolini che ti seguono. La roccia (o scoglio) in questione…Fornisce anche l’unica ombra gratuita della spiaggia (altrimenti c’è un bar che affitta gli ombrelloni) e infatti a una certa ora si era creato il club dei lettori…Tutti in quell’angolo di ombra sulla battigia a leggere i propri libri o riviste! Vs le 17:30 torniamo a casa per lavarci e prepararci visto che vogliamo andare alla Plaka, il capoluogo dell’isola che si trova in collina, per vedere il famoso tramonto di Milos. Purtroppo la lentezza che contraddistingue noi donne (ma l’attenuante è che eravamo in 5 con un solo bagno) fa sì che arriviamo nel primo punto panoramico della cittadina nel precisissimo istante in cui il sole scompare dietro un’isolotto che si vede all’orizzonte…Ad ogni modo il cielo è ancora coloratissimo e scattiamo lo stesso un sacco di foto suggestive. Saliamo anche fino alla chiesa, ma non fino al kastro perchè con le infradito mi sto spaccando i piedi e due dei nostri uomini ci stanno aspettando perchè si sono emozionati di più davanti a una Mythos che davanti al tramonto…E ci scoccia lasciarli soli. Io per me, fossi stata da sola, sarei andata fin su al kastro a costo di spaccarmi i piedi. Infatti ho la sindrome del piccolo esploratore…Durante la vacanza, in qualsiasi villaggio siamo andati o spiaggia, non me ne sono andata senza aver prima esplorato a piedi ogni cm quadrato, senza essere andata dietro ogni chiesina o casetta, senza aver trovato almeno un punto panoramico.

Ad ogni modo scendiamo e, purtroppo per me, visitiamo solo frettolosamente le stradine della Plaka, che anche se non entusiasmanti come quelle della Chora di Naxos o di Naoussa a Paros, meritavano senz’altro una passeggiata più rilassata. Ma quando si viaggia in compagnia non si può fare quello che si vuole e ci si deve adattare ai ritmi e alle esigenze di tutti.

Per la cena andiamo a Tripiti dove mangiamo in una taverna che si chiama “γλαpovήσια”…Purtroppo il nome era scritto in greco corsivo e io non ci capisco una cippa…Quindi ve lo riporto come è scritto sulle salviettine lavamani che ti davano dopo mangiato.

Cmq lì a Tripiti, dopo il parcheggio, si trovano sulla destra due ristoranti con terrazza uno di fronte all’altro…Noi siamo andati in quello sul lato dove si trovano delle toilettes con l’indicazione verde lampeggiante della donnina e dell’omino. Siamo saliti sulla terrazza e all’inizio ci siamo un po’ rimasti male perchè non c’era nessuno oltre a noi nostante fossero le 9 e 30 passate. Ma dopo si è riempito.

Appena arrivati ci han portato del pane caldo, fragrante, buonissimo con del patè di olive. Poi abbiamo preso tutti l’antipasto e un piatto unico, io ho assaggiato come antipasto la feta saganaki e come piatto principale l’agnello alla Kimolos, molto buono anche se leggermente troppo forte come gusto. Abbiamo speso circa 18 euro, ma abbiamo mangiato veramente bene, insomma è un indirizzo che consiglio.

Il 13 agosto, mercoledì, andiamo a Plathiena, a nord est. Rimane riparata anche con il meltemi, ma comunque il mare anche se non troppo mosso porta a riva un po’ di alghe. Ad ogni modo, superato il primo metro dalla battigia, l’acqua diventa splendida, di un bellissimo verde smeraldo.

Nel pomeriggio decidiamo di spostarci da qualche altra parte, mentre cerchiamo a caso una spiaggia, avvistiamo dall’alto un piccolissimo villaggio di cui io mi sono letteralmente innamorata. Parlo di Fourkovouni, un paesino-bomboniera adorabile…Una manciata di case candide con le persiane blu, una piccola scala dipinta di bianco e azzurro e una spiaggetta a mezzaluna perfetta di sabbia dorata e mare calmissimo verde acqua con due barchette che vi dondolano pigramente…Peccato che ai miei compagni di viaggio non piacesse come sosta definitiva per il pomeriggio, se fossi stata da sola mi sarei piazzata lì tutto il giorno a leggere e a fare il bagno, visto che non c’era nessuno sulla spiaggia.

Facciamo una sosta fotografica a Klima, dove speravamo ci fosse anche una taverna dove pranzare ma niente. Rimaniamo comunque affascinati dai bellissimi Syrmata (le rimesse delle barche sotto la casa dei pescatori, delle specie di garage per le barche tutti dipinti in colori sgargianti…Rosso, verde, giallo, arancione, turchese…) e dalla vita che scorre lenta come se quel villaggio facesse parte di un altro mondo.

Cercando una spiaggia dove concludere la giornata, addocchiamo una panetteria all’incrocio della strada che da Adamas portava alla Plaka o vs Pollonia. Ve la consiglio vivamente!!sforno continuamente pizze, pizzette, focacce, dolci di tutti i tipi…Mamma mia che bontà! Alla fine troviamo il nostro “posto al sole” sulla spiaggia di Achivadolimni, nel golfo di Adamas, all’altezza del lago. Mare bello, ma spiaggia sporchissima, l’uomo è proprio incivile a volte.

Di sera ceniamo a casa e poi andiamo a bere qualcosa nel piccolo ma carinissimo bar sopra la panetteria-pasticceria self service dove la cameriera affascina il mio maritino essendo vagamente somigliante ad Uma Thurman e un po’ anche alla Crescentini e dove i cocktails costano 7/8 euro, leggermente meno che altrove.

14 agosto, giovedì Oggi si va alla famosa Tsigrado, la spiaggia che tutti aspettavamo! In effetti è splendida, già dall’alto, dove si parcheggia la macchina, si capisce che è un posto splendido, con un mare verde chiarissimo e trasparente come una piscina.

Avevo letto pareri contrastanti sulla discesa alla spiaggia…A parer mio la difficoltà varia da soggetto a soggetto. Io sono alta e anche tutti i miei compagni lo sono e sicuramente aver le gambe lunghe aiuta, soprattutto quando al ritorno devi affrontare il percorso in salita.Siamo anche tutti e 5 abbastanza allenati perchè tutti pratichiamo sport o facciamo palestra, però c’è da dire che c’era anche l’Aiutino da Casa…Qualcuno aveva issato una grossa corda con dei nodi e ci si poteva affidare a quella per aiutarsi sia nella discesa che nella salita.

In pratica per arrivare a questo piccolo angolo di paradiso ci si cala da una discesa ripidissima e scivolosa per via della sabbia,oltretutto il sentiero è anche molto stretto in alcuni punti perchè sei tra due pareti di roccia. L’ultima difficoltà è data da un salto di circa due metri su una montagnetta di perlite.

Arrivati giù però si è ripagati dalla bellezza del posto, soprattutto la mattina quando c’è ancora poco gente.

La sabbia, anzi la perlite, è di un grigio/bianco perlato e il mare è stupendo, di un verde chiarissimo che poi diventa verde smeraldo andando più al largo. Ci sono vari scogli e grotte e ho passato l’intera giornata facendo snorkeling, entrando di grotta in grotta e nuotando per ore in quel mare meraviglioso.

Vs le 6 risaliamo e devo dire che è stato più difficile dell’andata perchè continuavo ad ingoiare sabbia…Infatti le persone che ti precedono, loro malgrado, te ne buttano addosso un casino e io mi sono ritrovata ricoperta, ce l’avevo in bocca, nei vestiti e nelle orecchie…Poi se come noi trovate il pirla di turno che pretende di scendere mentre tu stai salendo…No comment! Finiamo il pomeriggio sugli scogli dietro la chiesa di Pollonia a leggere e guardare i pescatori sul molo.

La sera ceniamo a Pollonia, la prima trattoria sulla destra entrando a Pollonia arrivando da Adamas dove il gestore assomiglia (come già avevamo letto in un diario di viaggio) a Robert De Niro .

Ci siamo trovati benissimo, cena veramente ottima con circa 18 euro a testa (antipasti, piatto principale con patatine, acqua e vino).

15 agosto – venerdì Mi sveglio presto, prima di tutti gli altri, e armata di macchina fotografica esco per le vie ancora deserte di Pollonia a scattare foto e a godermi l’atmosfera rilassata. Arrivata alla Chiesa capisco perchè le strade sono deserte: è ferragosto e tutti gli abitanti di Pollonia sono in chiesa, alcuni si portano lo sgabello da casa e stan cercando di farsi spazio tra la folla per entrare. Quando la messa finisce, le campane suonano per un casino…La cosa strana è che quest’anno non han fatto sentire la messa al megafono,mentre sia a Creta nel 2006 che a Santorini nel 2005 avevo notato questa strana usanza.

Quando anche gli altri si sono svegliati e preparati, decidiamo di avventurarci nella parte selvaggia dell’isola, quella non coperta dall’assicurazione, ma devo dire che non ne capisco il motivo, noi con la nostra macchinina non abbiamo trovato grandi difficoltà, certo, non sono strada perfette, ma dopo aver fatto la strada per Balos a Creta o quella di Preveli (sempre a Creta)…Beh, siamo pronti per tutto…

Passiamo così la mattina a Triades dove ,come richiamato dal nome, si trovano tre spiagge, tutte selvagge e non attrezzate, con sabbia dorata e mare pulitissimo anche se un po’ mosso.

Vs l’una imbocchiamo la via del ritorno, ma attratti da un cartello che indica una taverna decidiamo di seguirlo…Le indicazioni, come da tradizione greca, appaiono e scompaiono…Ma alla fine rotoliamo dalla montagna direttamente su una stradina…Sul mare…Sì, letteralmente sul mare. Tu non te l’aspetti, ma finisci proprio dallo sterrato della “montagna” su una strada senza guardrail, anche abbastanza stretta, direttamente a pelo d’acqua. Il paese si chiama Emborious e si trova nel golfo di Adamas,. La taverna è molto tipica e frequentata soprattutto da greci, il che è un ottimo segno…E infatti non rimaniamo delusi, mangiamo da Dio spendendo veramente poco . Io ho preso un piatto tipico che è una via di mezzo tra una frisella e una bruschetta, cmq si tratta di pane tagliato a mo’ di ciambella, bagnato con l’acqua e ricoperto di pomodoro fresco, feta, capperi e olive…Che buono!!! Dopo pranzo andiamo a Provatas, spiaggia di sabbia dorata e fine come il borotalco e acqua pulita e trasparente. Camminando nell’acqua vicino alla battigia, supero il solito scoglio/piccolo promontorio e arrivo in un’altra spiaggetta, raggiungibile appunto solo a piedi via mare, tanto l’acqua arriva ai polpacci, dove non c’è quasi nessuno. Wow! Ne terrò conto per uno dei prossimi giorni.

La sera per cena stiamo a Pollonia, ma purtroppo la cena non è degna di nota. Andiamo a letto presto perchè domani ci aspetta il pezzo forte della vacanza…La gita in barca! olè!!!non vedo l’ora! 16 agosto – gita in barca attorno a Milos Come consigliatoci dalla nostra padrona di casa, già da un paio di giorni avevamo prenotato la gita in barca. Su alcuni diari di viaggio consigliavano la gita di mezza giornata che partiva da Kipos o quella in barca a vela che a noi faceva molta gola ma per via dei prezzi abbiamo dovuto rinunciarci. La nostra padrona di casa però ci aveva consigliato una gita che era su una barca leggermente più piccola di quei barconi stile “sbarco clandestini” che vedevamo passare a volte, però era cmq abbastanza grande e faceva il giro completo dell’isola partendo la mattina presto e tornando la sera alle 19:30 al costo di 25 €…Ok, affare fatto! Così ci alziamo alle 7 e andiamo al porto di Adamas in cerca di Capitan Stavros. Siamo tra i primi a salire e ci troviamo i posti migliori anche se poi continueremo ad alzarci e spostarci per ammirare meglio il panorama.

Partiti da Adamas, la prima sosta fotografica è a Vani dove ci sono interessantissime e variegate formazioni rocciose. Passiamo davanti ad Agathia, Triades, Agios Ioannis e poi nuova sosta fotografica a Sykia dove ci sono altre bellissime formazioni rocciose che nemmeno mi immaginavo.

Poi eccoci alla tappa più attesa nonché motivo della nostra gita: la famosa Kelftiko! Lì ci fermiamo un’ora e mezza per il bagno e lo snorkeling, l’acqua è verde chiaro trasparentissima, quasi immobile, le rocce e i faraglioni sono bellissimi e maestosi, passo un’ora buona in acqua facendo snorkeling ed antrando in utte le grotte possibili e immaginabili. Un posto da sogno!!! Ripartiamo e tiriamo dritti fino a Tsigrado dove facciamo un’altra sosta fotografica, poi subito dopo ci fermiamo per un’altra sosta bagno, in quella che secondo me è stata l’acqua più bella vista a Milos: parlo di Kalamos, località raggiungibile solo in barca o gommone. C’è una parete rocciosa grigia e bianca e sotto una striscia di sabbia grossa grigio chiaro, l’acqua è verde smeraldo talmente trasparente che brilla, una meraviglia! Il bagno più bello fatto a Milos! Ripartiamo e costeggiamo Agia Kiriaki, Paleochori, la spiaggia della Sulphur Mine dove si trova ancora la rotaia con il trenino che portava alle miniere di zolfo, costeggiamo Voudia e poi viriamo verso l’isola di Kimolos dove ci fermiamo un paio d’ore per mangiare e gironzolare per il paesino carinissimo, tipicamente greco. A piedi gironzoliamo per un paio di viuzze e saliamo nel “centro” del paese dove si trova l’immancabile chiesetta bianca e blu da cui si gode un bel panorama sul porticciolo. L’acqua anche a Kimolos (ma che ve lo ripeto a fare…) è stupenda, anche nel porto! Vs le due e mezza ripartiamo, costeggiamo Pollonia e poi sosta fotografica a Papafragas con il suo bell’arco di roccia, Kapros e poi sosta all’isolotto di Glaronissa, fatta interamente di basalto, una roccia nera stratificata di origine vulcanica, sembra di essere in Irlanda del Nord dove si trova il selciato del gigante (The Giant’s Causway).

Dopo Glaronissa ci fermiamo per una sosta fotografica a Sarakiniko e più in là a Firopotamos, dopodiche ci fermiamo per un bagno nell’acqua di smeraldo al largo di Plathiena e poi vediamo da vicino la roccia a forma di orso che è un po’ il simbolo di Milos anche se io ci vedo di più un coniglio…Dipende da dove la guardi.

L’ultima tappa fotofrafica è il caratteristico villaggio di pescatori di Klima e poi rieccoci al porto di Adamas con gli occhi pieni di meraviglie! Secondo me sono stati 25 euro ottimamente spesi e consiglio a tutti la gita. Tra l’altro il Capitano è troppo crasto…Nonostante la barca non fosse piccina riusciva ad avvicinarsi tantissimo alle formazioni rocciose tanto che ad esempio a Glaronissa sono riuscita a toccare le rocce. Siamo stati anche fortunati che quel giorno non soffiasse vento, né da nord né da sud.

La sera andiamo a mangiare in un ristorante quasi sul mare, l’indicazione l’avevamo vista sulla strada che da Pollonia va ad Adamas sulla destra (sulla sinistra se venite da adamas vs pollonia). La sera prima ci eravamo fermati a chiedere se avevano la Moussakà ma era finita, la cuoca in persona però, dopo avermi abbracciato tipo tre volte e dopo avermi fatto una decina di buffetti sulla guance ci disse che l’avrebbe fatta apposta per noi il giorno seguente e così alle dieci eccoci seduti al nostro tavolo con vista mare e vista sull’eclissi di luna pronti a mangiare la nostra bella Moussakà!! La Moussakà si è rivelata ottima nonché superabbondante e anche il prezzo (per antipasto, moussakà, vino, acqua e grappa) è stato buono, circa 17 euro.

17 agosto, domenica Oggi niente Meltemi, quindi spiagge del nord!Firopotamos di mattina e Mandrakia di pomeriggio.

Firopotamos ha una spiaggia che non è granchè, ma il mare è stupendo, azzurro e blu pulitissimo e trasparente con anche tanti pesci da guardare facendo snorkeling, soprattutto attorno alle rocce in mezzo al mare nella parte sinistra della baia.

A piedi poi, con il mio amore, risaliamo dalla spiaggia fino al paesino sulla destra della baia, qualche syrmata, una chiesetta bianca e blu e dei resti di non so cosa sulla scogliera, con vista mozzafiato sulla baia.

Per l’ora di pranzo ci spostiamo al paesino di Mandrakia, un paesino di bambola con syrmata colorati, una chiesetta candida, un ristorantino, i polipi appesi ad seccare al sole e un molo che dopo pranzo monopolizziamo per tutto il pomeriggio.

Dopo mille fotografie ai tanti scorci pittoreschi del villaggio, mettiamo le gambe sotto al tavolo della taverna Medusa, consigliataci dalla nostra padrona di casa per la Chocolate Pie. Gli altri miei amici prendono polipi e altre leccornie di mare, ma io e il mio amore ordiniamo curiosi la chocolate pie…Buonissima!!! ve la consiglio! Però prendetela come noi al posto del pranzo e non come dolce alla fine di un pasto completo perchè è veramente tanta e anche abbastanza pesante…Ma che bontà! Dopo pranzo ci spalmiamo come cozze sugli scogli nel molo sottostante al ristorante monopolizzandolo assieme a altre tre coppie di italiani. La cornice è splendida: qualche barchetta colorata, i syrmata, sopra di noi una piccola scogliera di tufo con sopra la chiesetta, lo sciabordio dell’acqua contro il molo e una leggera brezza…Wow…Dopo una breve nuotata mi stendo sul molo e mi godo questo momento perfetto immergendomi ancor di più nella lettura del mio libro (“La bastarda di Istanbul”) arrivato ora a un momento cruciale. E’ stato un momento di pura felicità e relax, forse il giorno più bello passato a Milos.

La sera ceniamo a casa con feta, olive e pane spalmato di patè di olive come aperitivo, e una bella pasta con pomodoro, capperi e olive …Ste olive ci perseguitano, ma sono talmente buone…Il tutto innaffiato dal vino locale, un rosè preso dal nostro panettiere di Pollonia.

Dopo cena andiamo al barettino sopra il panettiere e finiamo la serata chiacchierando e bevendo un cocktail.

Lunedì 18 agosto Oggi sembra non ci sia vento né da nord né da sud…Quindi andiamo ad Agia Kiriaki, ma troviamo una brutta sorpresa…Mare mosso e sporco di schiuma a riva e una spiaggia sporca, piena di mozziconi e altro pattume…Peccato perchè ci avevano parlato molto bene di questa spiaggia, per alcuni è addirittura la più bella, ma purtroppo si vede che in realtà c’era un po’ di vento da sud anche se a noi non sembrava perchè il mare era abbastanza mosso e portava un po’ di sporcizia a riva oltre a sollevare il fondo.

Tra l’altro molti decantavano la spiaggia dicendo che era costituita a riva da resti di conchiglie…Beh…Non è proprio così…Si tratta di sassolini bianchissimi e lisci, bellissimi per carità, ma le conchiglie sono un’altra cosa.

Oppure con il mare mosso se ne erano andate tutte…Bah…

che sfiga! Resistiamo un paio d’ore e ci spostiamo a Sarakiniko a rivedere il relitto. Poi facciamo la nostra ormai quasi quotidiana sosta alla panetteria/pasticceria sulla strada tra Adamas e Plaka e concludiamo la nostra giornata a Papafragas dove però, essendo una baia chiusa, ci sono parecchi rifiuti portati a riva dal mare.

Insomma…Come giornata balneare è da dimenticare! Per fortuna la sera mangiamo bene in un ristorantino ad Adamas, vicino al porto. É una taverna con le sedie verde chiaro, si mangia bene e si spende sui 17 euro per il solito antipasto più un piatto di portata con contorno.

19 agosto, martedì Oggi torniamo a Provatas, ma non nella spiaggia principale, bensì nella caletta raggiungibile “guadando” un pezzetto di mare superando la scogliera dove finisce la spiaggia. E’ facilissimo raggiungere questa seconda caletta, perchè l’acqua arriva al massimo alle ginocchia (poi dipende da quanto si è alti, noi eravamo tutti dall’1,75 in su quindi è stato facile, magari per chi ha dei bambini lo è un po’ meno…) e quindi si riesce a portarsi dietro borsa, teli da mare ecc..Senza problemi.

La spiaggetta che si raggiunge è un angolo di paradiso perchè fino al primo pomeriggio siamo solo noi. Tra l’altro la scogliera alle spalle della spiaggia ha delle piccole ombre che forniscono un naturale riparo dal sole. La sabbia è sofficissima e l’acqua splendida…Continuo a entrare e uscire! Di pomeriggio arriva una coppia di veronesi con figlio al seguito e una coppia di romani, entrambe le coppie molto gentili, simpatiche e socievoli tanto che con il ragazzo romano facciamo amicizia e ci mettiamo a giocare a UNO (il gioco più divertente del mondo) lì sulla sabbia, visto che per una volta non c’è vento! La sera, su consiglio del ragazzo romano, andiamo a mangiare un super mega gyros nel piatto in un Estiatorio ad Adamas. Si trova lontano dal centro, sul lungo mare verso Achivadolimni, ha le sedie blu di legno, 5 tavolini sul lato opposto della strada e una decina sul lungo mare.

Con 16 euro siamo usciti dal ristorante che rotolavamo…Peperoni grigliati con feta e un enorme gyros con patatine…Ma enorme davvero…Io ne avrò mangiato un terzo, il tutto innaffiato dalla mitica (e beh…) Mythos.

20 agosto, mercoledì Oggi è il nostro ultimo giorno pieno a Milos…La malinconia inizia a prendere il sopravvento e l’atmosfera è decisamente cambiata…Si sente nell’aria che qualcosa sta per finire…Anche se per fortuna abbiamo ancora un paio di giorni da passare insieme in questa bella terra.

La mattina nasce subito con un quesito…È l’ultimo giorno, qual è la spiaggia dove vogliamo tornare? La maggioranza vota per Paleochori, considerando che vi abbiamo dedicato solo poche il primo giorno che eravamo a Milos.

Oggi la spiaggia sembra ancora più bella, l’acqua è una piscina, anche l’acqua bella fresca è una goduria, non smetterei mai di stare a mollo…

Nel pomeriggio io e Alisia ripercorriamo la spiaggia da un lato all’altro in cerca di sassolini bianchissimi e lisci per la composizione che deve fare Alisia per la sua nuova casa. Durante una sosta al beach bar più sgarrupato della storia (con cameriere maleducatissimo annesso) conosciamo un senegalese che ci racconta la sua vita e i suoi mille lavori in giro per l’Europa. Non tenta neanche di venderci niente (era un “Vu cumprà”), vuole solo fare due chiacchiere ed è simpatico. Ci dice anche che noi italiane siamo le più belle, al nostro “Seeee” di risposta si corregge dicendo che le ragazze Svedesi, Danesi e dell’est europa sono anch’esse molto belle, ma noi italiane siamo le più sexy…Ah ah ah…

…E così un cerchio si chiude, la vacanza a Milos si conclude dov’era cominciata, sulla bella spiaggia di Paleochori.

La sera decidiamo di cenare in quello che secondo me è il ristorante migliore provato a Milos, quello di Pollonia, che si trova appena entrati in paese sulla destra, per intenderci, il ristorante di Bob (il sosia di De Niro) che poi dopo cena incontriamo nel ns solito barettino sopra il panettiere e ci offre un grappino…Troppo gentile! Ho da qualche ora un forte mal di gola, ma stasera è una bella sera in cui sento più affiatamento nel gruppo rispetto alle sere precedenti e infatti decido di non andare a casa prima. Davanti ai nostri cocktails chiacchieriamo allegramente fino a quasi le 3.

21 agosto – il giorno della partenza dall’isola dei colori.

La mattina la passiamo a fare la valigia, poi una bella colazione, l’ultima a Milos, nella nostra mitica panetteria all’angolo. Poi salutiamo la padrona di casa, la gentilissima sig.Ra Maria, e andiamo ad Adamas per restituire la macchina all’Athena travel che poi ci riaccompagna al porto con il loro pullmino (tranne me e Alisia che ci perdiamo in un’altra panetteria a comprare pizzette e brioches salate per il viaggio e siamo costrette a raggungere il porto a piedi..) Stranamente la nostra nave è in orario e al contrario della nave presa da Santorini a Milos è molto pulita e carina. Il viaggio passa veloce anche se in realtà dura 7 ore, perchè un po’ sonnecchiamo, un po’ leggiamo e un po’ guardiamo le belle isolette che ci scorrono davanti immaginando altre vacanze e altre storie.

La mia mente non si ferma mai…Non sono ancora tornata che già nella mia fantasia sono già ripartita, immagino cosa c’è in quel paesino che vediamo da lontano, che caletta ci sarà dietro quel promontorio,che isola si nasconde dietro quella che ho davanti…È una “tragedia” che mi perseguita tutto l’anno…Io fisicamente sono in ufficio, ma la mia testa è in mille posti…Che sofferenza non poter viaggiare di più…Praticamente il 90% di quello che spendo del mio stipendio per il così detto “Tempo Libero” è per i viaggi…Che siano brevi, lunghi, vicini o lontani.

E se non posso viaggiare fisicamente, viaggio almeno con i libri.

Se un giorno vinco al superenalotto (e sarebbe proprio culo, visto che non gioco mai) giuro che viaggio per un anno di fila…Sto via 12 mesi…Poi torno, racconto quello che ho visto e riparto…

vabbeh…Tra pensieri strampalati come questo e qualche appunto su cosa fare ad Atene il giorno successivo, eccoci arrivati al Pireo.

Sono le 22:00.

Prendiamo il metrò e arriviamo in piazza Omonia, vivamente sconsigliataci da tutti, ma l’Hotel Economy dove soggiorneremo è stato uno dei pochi a risponderci e a offrirci una doppia a 33 euro a testa con colazione.

Lasciando perdere lo sconforto, appena usciti dalla metro, nel vedere piazza Omonia (chioschi che vendevano giornali porno anche di trans e di animali, drogati ovunque che si bucavano sotto i miei occhi e poliziotti che se ne stavano a guardare…), raggiungiamo il ns hotel che si trova appunto vicinissimo alla piazza incriminata, ma anche vicino alle attrazioni migliori della città (come l’acropoli, l’Agorà e il quartiere della Plaka).

L’hotel tra l’altro non è brutto, il personale è molto gentile, ci dà subito una cartina della città e tante indicazioni sia sulle cose da vedere che su dove mangiare. La camera (noi una doppia, gli altri una tripla) è abbastanza grande, semplice, ma con bagno privato e aria condizionata (essenziale per il caldo soffocante di Atene).

Usciamo a mangiare un panino e poi subito in hotel per una doccia e una bella dormita…Domani dobbiamo sfruttare appieno le ns 24 ore nella capitale greca.

22 agosto, venerdì Dopo un’abbondante e buona colazione (a parte la vista di un bagarozzo dietro di noi vicino alla tenda nella sala colazione) partiamo alla scoperta dell’acropoli, sotto un caldo che non ci dà scampo. Durante tutto il giorno avrò modo di notare che nonostante i due litri e mezzo di acqua bevuti non farò quasi mai pipì…Tutti i liquidi mi saranno evaporati col sudore??? mi sa di sì…

Ci saranno 40°C , cielo blu terso e per fortuna un forte vento anche se caldissimo.

Per accedere all’acropoli si paga un biglietto di 12 euro che vale anche per l’Agorà.

Che dire? 3000 anni di storia sotto i nostri occhi. Peccato non aver fatto gli studi necessari per capirne di più e apprezzare meglio quei resti che stanno anche all’origine della nostra civiltà.

Un giorno un naturopata disse a una mia amica, dopo averle fatto disegnare un albero, che si era dimenticata di disegnare le radici, che l’albero rappresenta noi stessi, i rami sono la proiezione verso il futuro, ma che le radici sono fondamentali, perchè sono non solo i nostri genitori, i nostri nonni e i nostri bisnonni…Ma sono anche l’uomo che scoprì il fuoco, l’uomo che si alzò per primo in piedi, il primo uomo sulla terra, la prima forma di vita nell’acqua…E quindi tutti noi siamo anche quelle pietre.

Dopo la visita all’acropoli decidiamo di andare a vedere l’Olimpeion, poi però sopraffatti dal caldo e dalla stanchezza, decidiamo di prendere il trenino turistico che ci porta a vedere l’Agorà, il Parlamento (proprio nel momento del cambio della guardia) e le viuzze della Plaka.

Dopo il tragitto in treno ci dividiamo e andiamo a mangiare qualcosa…Poi ci ritroviamo da Starbucks e andiamo tutti insieme a vedere lo stadio olimpico dove sono state fatte le primi olimpiadi dell’era moderna e dove ogni 4 anni viene accesa la fiaccola olimpica.

Dopo di che, ci dividiamo ancora: io e il mio amore vogliamo salire con la funicolare al Licabetto, mentre gli altri vogliono andare a vedere un’altra parte della città.

Per raggiungere la funicolare, attraversiamo dei bellissimi quartieri residenziali, con viali alberati e case curate, negozi di design e bar alla moda.

A volte i momenti felici e perfetti capitano così, per caso, quando meno te l’aspetti.

Nonostante il caldo e nonostante due fiacche sotto i piedi (avevo dimenticato in Italia i calzini e stavo girando con le scarpe da tennis tutte sudaticce e un effetto sauna ai piedi), mentre cammino su una via fatta a scalinata e intervallata a pianerottoli che mi porterà direttamente alla funicolare (dopo esserci persi tre volte…) sento dentro di me una felicità grandissima…Felice di essere lì in quel momento a camminare con il mio amore in quella città piena di storia, in una via senza turisti chiassosi, in un angolo verde di Atene, con la strada inondata di luce pomeridiana…

Paghiamo i 6 euro (!!) del biglietto di andata e ritorno della funicolare e una volta in cima al Licabetto saliamo qualche gradino e capitiamo sul piazzale di una chiesetta candida e ci appare una vista spettacolare…La città si srotola sotto di noi…Una distesa di case bianche, migliaia di case bianche, con migliaia di antenne paraboliche che riflettono il sole che sta scendendo piano piano all’orizzonte. Dietro di noi le colline brulle, davanti a noi il mare e qualche isolotto sfumato all’orizzonte oltre che la collina con l’acropoli…Insomma, una vista impagabile. Tira un vento fortissimo, ma l’Attimo Perfetto ha deciso di farmi visita ancora e stiamo lì a guardare l’orizzonte ognuno perso nei suoi pensieri.

Purtroppo con solo un giorno di tempo abbiamo dovuto tralasciare tante cose, tra cui i musei, sicuramente Atene merita una visita più accurata, ma agosto non è il periodo più indicato.

Ad ogni modo, mi ritengo abbastanza soddisfatta di quello che sono riuscita a vedere in poche ore.

Arriviamo in hotel che sono quasi le 9, facciamo una doccia superveloce e andiamo a mangiare nel ristorante che ci ha consigliato il nostro albergatore, ovvero la taverna Tripoli, 5 minuti a piedi dall’hotel.

Mangiamo benissimo e spendiamo solo 13,50 €! Concludiamo la serata ateniese in uno dei tanti bar della Plaka.

23 agosto Il nostro aereo parte in orario e a mezzogiorno e mezza circa siamo già in Italia. A Malpensa sono accolta (per la prima volta dopo 4 anni in cui tornavo e trovavo pioggia) da una giornata di sole splendido…Cielo azzurrissimo come raramente si vede da queste parti, qualche fiocchetto bianco di nuvolette e tanto tanto tanto verde…L’aria profuma e per la prima volta forse sono anche un po’ contenta di essere tornata in Italia. Ma come fanno in Grecia senza il profumo degli alberi e dei fiori? Sono contenta di trovare un lato positivo nel mio ritorno in Patria, ma sono anche malinconica per aver salutato la mia amata Grecia. Credo però che per un po’ non ci tornerò, c’è un altro vento che mi sta chiamando, un altro vento che viene da Oriente.

Però prima o poi torno, certo che torno…Chissà, magari Amorgos…Magari…

************************************************************ NOTE PRATICHE – Volo Volareweb pagato 260,00 € prenotato ad aprile · Traghetti prenotati via e-mail tramite la Filippis Tour pagando in anticipo tramite bonifico e ritirando i biglietti direttamente al Pireo il giorno della partenza · Macchina a Santorini noleggiata sul posto, mentre a Milos tramite la Athena travel che ci ha fornito anche di due guide gratuite dell’isola, due cartine stradali e un sacco di informazioni su cosa fare e vedere; · A Santorini alloggiavamo ai Thea Studios di Thira a 32 euro al giorno a testa con colazione inclusa. · A Milos alloggiavamo in un appartamentino presso l’Hotel del Mar, dove pagavamo 28 euro a testa.

· Ad Atene siamo stati all’Hotel Economy, un 3 stelle che per 33 euro a notte con colazione inclusa tutto sommato “ha fatto il suo dovere” nonostante la posizione infelice essendo vicino a Piazza Omonia.

· Negli appartamenti sia di Santorini che di Milos c’erano due camere matrimoniali, una sala con un letto aggiuntivo e angolo cottura, bagno, aria condizionata e pulizia giornaliera delle camere. Cambio delle lenzuola e degli asciugamani ogni due giorni.

· Spesa media per una cena : 18 euro circa (antipasto, piatto di portata, vino e acqua) · Spesa per una birra in un locale sul lungomare di sera: 5 euro per una media (molto cara!) · Spesa per un cocktail in un locale sul lungomare di sera: 8/9 euro – La vacanza in totale ci è costata 1400/1450 euro a testa (930 € per volo, traghetti, case e alberghi + noleggio macchine. I restanti 400 e rotti euro se ne sono andati per cene, gita in barca e divertimenti vari inclusi cartoline e qualche souvenir) Se avete bisogno di informazioni contattatemi pure! Buona Grecia! Chiara



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