Le nostre Dritte per Paros e Santorini

Io e la mia ragazza siamo partiti alla volta della Grecia la sera dell'otto agosto 2007 dall'aeroporto di Fiumicino. Atterriamo in un clima caldo e poco umido ad Atene, dove ci facciamo portare in albergo da un taxi, comodi comodi. La sfacchinata inizia la mattina dopo, dove di buon mattino andiamo sotto un sole poco clemente al museo nazionale...
Scritto da: gattosilvestro
le nostre dritte per paros e santorini
Partenza il: 08/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Io e la mia ragazza siamo partiti alla volta della Grecia la sera dell’otto agosto 2007 dall’aeroporto di Fiumicino.

Atterriamo in un clima caldo e poco umido ad Atene, dove ci facciamo portare in albergo da un taxi, comodi comodi.

La sfacchinata inizia la mattina dopo, dove di buon mattino andiamo sotto un sole poco clemente al museo nazionale (se amate l’età classica vi consigliamo vivamente di farci una visita). Acropli e agorà le avevamo viste l’anno scorso! Nel pomeriggio, con la metro (efficientissima), ci rechiamo al Pireo a prendere il traghetto per Paros. Preparatevi con anticipo sia a livello logistico (prenotate almeno il giorno prima, in una qualsiasi agenzia di Atene, il biglietto) che a livello psicologico (la traversata dura 6/7 ore se non prendete il più veloce ma carissimo flying cat).

PAROS Abbiamo soggiornato presso l’Hotel Eleftheria, posto pulito e spartano a Parikia. Il proprietario, Pietro (un po’ ruffiano, cambia il nome in base alla lingua che parla il cliente: una volta è Pierre, una volta è Peter e così via…) è cordiale ed amichevole, vi verrà a prendere al porto a patto che gli comunichiate con una telefonata preventiva il nome della nave e l’orario di arrivo.

Ci sa proprio fare, vi porta la colazione direttamente sul tavolino di fronte alla stanza! Una nota negativa è rappresentata dal fatto che la camera, pur essendo molto semplice ed incastonata in un contesto piuttosto “povero”, ha un costo di ben 70 euro a notte nel periodo di alta stagione.

Un’altra è che la cittadina è molto caotica, in agosto poi è praticamente invivibile… Le navi arrivano in continuazione e la strada sul lungomare si intasa regolarmente.

Se amate la tranquillità, evitatela accuratamente…

Una buona dritta è di cercare bene su internet e prendere visione della stanza prima di prenotarla se partite in altissima stagione… Altrimenti, prendetevi il lusso di scegliere sul posto (anche fra le persone che vi offriranno ospitalità presso il porto).

Concedetevi un’ora per visitare la meravigliosa Ekatontapyliani, una delle più antiche ed in assoluto la meglio conservata chiesa ortodossa di tutta la Grecia.

I ristoranti sul lungomare sono tutti dozzinali e ultraturistici; se volete mangiare qualcosa di buono, autentico e caratteristico, potete fare una visita da Tamarisko, dove una signora elegante vi offirà, con un ottimo inglese, piatti della tradizione rivisitati, in un ambiente molto soft. I prezzi sono medio alti (per una cena con vino, 2 piatti a testa e un antipastino offerto dalla padrona, abbiamo speso 40 euro).

Sempre in tema e non lontano da questo locale, c’è Apollon, un ristorante un po’ più chic che ogni tanto viene anche frequentato da personaggi famosi. Pensate che il padrone ha una foto con Sean Connery! Il prezzo cresce un po’, per una cena a 2 si spendono circa 60 euro (anche di più se siete mangioni ;-), ma ci si siede in un bellissimo giardino interno.

Per un bel dopocena suggestivo, fate un salto da Alexandros, un locale allestito sulla terrazza del mulino che si trova sulla costa, sulla sinstra del porto, guardando il mare… È caro come i nostri locali, ma la vista è magnifica.

Per chi ama il jazz ed il blues, nel centro della cittadina in via koptiano, c’è un simpatico posticino, Pirate Bar, gestito da 2 ragazzi molto cordiali.

L’isola non è enorme, quindi è sufficiente un motorino per visitarla! Spostatevi da Parikia, la cui spiaggia non è un granché, lungo la costa ce ne sono altre con acqua pulita e cristallina.

C’è Logaras, per esempio, una bella spiaggia anche se un casino di fondo rovina l’atmosfera… Basta infatti scollinare il vicino dosso e noterete Pounda, una spiaggia iper attrezzata, con musica assordante. Se avete 20 anni e volete fare un po’ di “baracca” magari vi piacerà! C’è inoltre la famosa Golden Beach: bella, ma affollatissima! Sabbia dorata e mare trasparente vi accoglieranno. Se poi avrete l’accortezza di arrivarci prima delle dieci, potrete ritagliavi un attimo di pace e di… Spazio! Purtroppo questo è il problema principale di Paros e della Grecia in generale: anche i pochi spazi ancora incontaminati sono stati presi d’assalto dai costruttori, che sventrano tutto senza alcun ritegno. Trovare pace e silenzio è davvero dura! Se avete voglia di cercare’ altre calette o spiagge, accomodatevi! E’ bello girovagare per le strade assolate in motorino, alla ricerca di vie nuove. Ne vale la pena, anche solo per dare un’occhiata al panorama.

Vi consigliamo di fare un giro per i vari paesini dell’isola, soprattutto a Léfkes, molto pittoresco. Occhio però: tutti i paesi sono affollati la sera, sarebbe meglio visitarli nelle ore pomeridiane o al mattino, quando gli altri sono in spiaggia. Proprio a Léfkes, abbiamo scovato due posticini interessanti nei quali fare una sosta gustosa: appena inforcata la strada per arrivarci, passato il bivio che porta al paese, sulla sinistra troverete un locale con vista panoramica e prezzi onestissimi! Quando abbiamo visto il conto, ci siamo rimasti “male”: 1 ouzo, 1 quartino di vino, 1 bottiglietta di acqua e 1 souvlaki (spiedino di pollo con un po’ di patatine fritte e una pita) per 5,50! Una volta arrivati in centro, una pasticceria ottima resta quasi nascosta… Ma è subito dopo la piazzetta principale, quindi facile da trovare. Ha una piccola terrazzina dove mangiare dolci fatti in casa. Fa anche qualche piatto salato.

Ah, se dovete spostarvi, come noi, in traghetto per un’altra isola, vi conviene prenotare un biglietto con largo anticipo! Ci sono agenzie un po’ ovunque.

SANTORINI Arriviamo nel primo pomeriggio, dopo un viaggio in traghetto di 3 ore. Mi raccomando, quando e se farete la trasferta con questo mezzo, non fatevi imbrogliare: benché gli addetti cerchino di sbattervi fuori al caldo con la scusa che avete un biglietto per la classe economica, avete il diritto di restare dentro, al fresco e con l’aria condizionata! Il biglietto è unico e valido per la permanenza su tutta la nave (cabine escluse)! In questo senso molti funzionari greci, sopratutto nelle Cicladi, sono un pò razzisti nei confronti degli stranieri. Voi direte: “Pazienza, in estate si sta bene anche all’aperto! Anzi, tirerà un’arietta piacevole!”. Eh, no!Infatti qui casca l’asino!!! Negli spazi aperti, in molte navi, è presente una tettoia che crea un vero e proprio effetto serra. I pochi posti che scampano questo pericolo sono assediati.

Santorini è indubbiamente affascinante, con cambi di colore repentini, mare agitato in alcuni punti, calmo e trasparente in altri.

Ancora prima di arrivare (inutile dirvi che si parla ancora di altissima stagione), conviene riservare un Quad per telefono o via internet. Seguendo altri consigli di turisti per caso, abbiamo scelto questo mezzo per via del vento (il meltemi) che spazza tutta l’isola e potrebbe far perdere l’equilibrio ai centauri poco esperti.

Contrattate il prezzo, per i greci è l’abitudine.

Visto che poi a Santorini sono molto più esosi che da altre parti, è d’obbligo.

Evitate Drossos a Perissa, ha dei veri scassoni! I paesini sono diversi fra loro: la capitale, Fira, è un intrico di vicoli e negozietti, ristoranti e locali vari, molto trafficata e frequentata da ragazzi giovani.

Oia (ia) è il paese che si trova sulla punta più a nord, sicuramente bello, gradevole, ma un po’ falso: sembra Gardaland! E’ molto ben tenuta, certo… Però sembra confezionata a misura di turista, con tanti negozi molto carini ed eleganti, ma non certo autentici! Da qualche anno a questa parte poi, il famosissimo tramonto è rovinato da una fitta foschia all’orizzonte. Non pensate però che questo abbia scoraggiato la folla, che si accalca copiosa in ogni angolo panoramico del paese, anche due ore prima del momento fatidico! Muovetevi per tempo… Però, ripetiamo, non pensate sia chissà quale spettacolo (secondo il nostro modesto parere, eh?)… La luce che inonda le case che si trovano sulla punta è notevole, ma non si vede nemmeno il sole sparire nel mare! Cittadina fascinosa è Pyrgos, dove è bello perdersi nelle stradine dipinte di bianco, sbucare in tratti liberi dalle mura per ammirare il panorama circostante. Visto che è un po’ in alto, non è eccessivamente frequentata. Molto romantica di sera.

Per quanto riguarda il dormire, ci hanno consigliato caldamente di prenotare una sistemazione dall’Italia, l’isola si riempie in fretta nella settimana di Ferragosto.

Abbiamo notato che però erano disponibili ancora delle camere, ma credo sarebbe stato necessario adattarsi.

I prezzi delle stanze subiscono variazioni notevoli a seconda della posizione, della zona e del periodo. Proprio mentre stavamo partendo, un signore ci ha offerto una stanza per 30 euro! Ma era lunedì della settimana dopo ferragosto… Noi abbiamo dormito a Oia i primi due giorni, a Villa Pezoula, ospitati da Flora Pagoni,una stravagante signora che parla poco inglese, ma sa farsi intendere benissimo! Sua figlia Kostandina, una giovane ragazza molto simpatica, fa spesso le sue veci. Prezzo onesto, spendevamo 50 euro per una bella stanza. Possiedono anche un ristorante, gestito dal marito (e padre) dove si mangia davvero bene, nonostante il posto sia un po’ disadorno! Si trova vicino alla Kolumbus Beach, dalla quale prende il nome. Ci è dispiaciuto andarcene, anche se siamo rimasti per poco. Al momento della partenza, vi saluteranno con abbracci e baci! A Firostefani, frazione di Fira, ci siamo fermati presso i Vallas Apartments, proprio sulla via panoramica con una spettacolare vista caldera, ed abbiamo speso 125 euro a notte (non tanto, considerando il panorama…).Ovviamente ci siamo concessi il lusso solo gli ultimi 2 giorni, i precedenti abbiamo scelto la stanza sul retro, grande e confortevole, ma comunque con accesso alla zona panoramica ed alla vasca idromassaggio, facendo scendere il prezzo a 90. Sì, è ancora tanto, ma si vive una volta sola! La colazione, compresa, si consuma sempre in zona panoramica, all’ombra di una tettoia.

Nonostante il posto ci sia piaciuto, abbiamo deciso che non torneremo da loro in futuro: i gestori fratelli Vallas non si fanno mai trovare, spesso lasciano l’anziana madre che parla solo greco a gestire le cose e non offrono servizio navetta: quando ci siamo trovati a dover lasciare la stanza e gli abbiamo detto che non si trovavano taxi, hanno fatto spallucce e senza sognarsi di offrire un passaggio ci hanno lasciato andare a piedi carichi di bagagli, sotto il sole delle tre, fino alla stazione degli autobus… Lontano!!! Se vi interessa, in tutte le agenzie dell’isola offrono la gita al vulcano: anche qui, la raccomandazione è di fare attenzione ai prezzi! Abbiamo scoperto, anche se tardi (avevamo già pagato e fatto il percorso…) che per lo stesso pacchetto, in alcuni posti si paga 18, in alcuni 25, in altri 35…

Si parte con il caratteristico Caicco strabordante di gente alla volta dell’isola al centro della caldera, si cammina fino alla cima (ricordate il cappellino!!!), dove una guida spiega, anche in italiano, particolari sull’eruzione che ha reso Santorini quella che è adesso e sulla formazione della nuova isola.

Vi porteranno poi alle Hot Springs, dove l’acqua ha una temperatura di 35 gradi grazie ai gas del vulcano che trovano una via di fuga sotto la superficie. L’acqua è ocra e verde a causa di sali di zolfo e ferro e se nuotate fino a riva, potete anche farvi i fanghi. Occorre saper nuotare, perchè vi lasceranno lontani dalla riva e dovrete tuffarvi dalla barca. La gita completa comprende anche l’isola di Thirassìa, che però è un pacco: vi porteranno laggiù oltre le tre del pomeriggio, stanchi e affamati, per scaricarvi in un porticciolo nel quale si affacciano, una dopo l’altra, una gran quantità di taverne. Se proprio volete andarci, vi conviene arrivare fino in cima al paese. Potete salirci a piedi (la strada è ripidissima… Abbiamo fatto una bella faticata!) o a dorso di mulo. Verrete ricompensati da una taverna a picco sul mare, che offre una cucina davvero casalinga! Il paesino può regalarvi uno scorcio di come poteva apparire la Grecia nei tempi in cui veniva meno visitata.

Ci sono diversi posti nei quali mangiare a Oia, oltre che da Kolumbus, potete andare nel pittoresco Santorini Mou, appena prima di entrare nell’abitato: verrete accolti dall’energico proprietario con un “benvenuti a bordo!” e fatti accomodare nel giardino. Vi scatterà una foto che attaccherà nel suo album degli ospiti (fra i quali anche i Green Day e Jennifer Aniston) e si metterà a suonare il Bouzuki con altri due elementi.

Si mangia bene, anche se vi sconsigliamo il pesce (surgelato). C’è, procedendo sempre per la strada principale, una taverna appena prima di entrare nella zona pedonale. Proprietario gentile, prezzi nella norma, cucina tipica e una bella terrazza.

A pyrgos abbiamo provato la taverna Kallisti, nella prima piazza che si incontra arrivando, dove i piatti sono davvero buoni e cucinati con cura. Infatti è sempre pieno! Sinceramente a Fira è difficile trovare un buon posto, bisogna avere fortuna… Non vi conviene fidarvi di quelli che espongono i piatti e che si sevono dei cosiddetti “buttadentro”: sono generalmente luoghi dove le pietanze vengono confezionate in serie, congelate (magari ad Atene), e la qualità di carne e pesce è dubbia. Meglio accontentarsi di un gyros al volo o uscire dall’abitato alla ricerca di un ristorante più invitante! Scordatevi di trovare a Santorini un angolo ancora intatto: il turismo ha fagocitato ogni resto di naturalezza. Si salvano solo due nonnini, marito e moglie che vendono i loro prodotti (frutta, capperi, fantastici pomodori secchi sott’olio, un must!) lungo la strada che porta al faro (sulla destra, poco prima di arrivare): vi faranno assaggiare un vinsanto buonissimo e alla metà del prezzo dei negozi. Compratene una bottiglia, ne vale la pena! Precisiamo che solitamente non siamo affatto amanti del “vino della casa”, non per snobbaggine, ma… A proposito della gita al faro, vale veramente la pena, una volta arrivati lo scenario è meraviglioso.

Lungo questa strada, sono indicate diverse calette… con acqua pulita, sabbia nera e meno gente della vicina e celeberrima Red Beach, la spiaggia più bella di tutte, ma la folla che vi si riversa incessantemente è allucinante! Conviene alzarsi presto e cercare un posto nell’unico pezzetto libero dagli ombrelloni, discosto rispetto alla spiaggia principale. Non è difficile localizzarlo, è subito sotto la strada.

Da questa, potete raggiungere in barca anche la White Beach. Esiste un servizio navetta marittimo che opera in questa zona e passa spesso.

Famosa e apprezzata è anche la lunga spiaggia di sabbia nera di Kamari, attrezzata con lettini e ombrelloni che vi noleggeranno a soli 6 / 7 euro al giorno. Dietro a questi, numerosi negozi e taverne, ovviamente molto turistiche.

Ci sono anche Perissa (simile a Kamari, ma più adatta ad un pubblico giovane, disseminata com’è da locali per l’aperitivo… Con gavettoni annessi!) e delle calette più a nord che non hanno un gran fascino…

Ultima dritta: i greci apprezzano molto sentire qualche parola nella loro lingua, spesso si guadagna qualche punto in simpatia.

Basta salutare con Yàssou (o Yàssas se le persone sono più di una), ringraziare con un Efaristò, chiedere per favore con Parakalò (significa anche prego). Il buongiorno, solo al mattino, è Kalimera , buonasera è Kalispera, buonanotte è Kalinicta. Spesso è utile chiedere in greco “quanto costa”: Poso Kanì!Se poi volete stupirli, chiedete il conto così: to logariasmo parakalò! Ovviamente abbiamo scritto le cose come si pronunciano…

Sperando di esservi stati di aiuto, vi auguriamo buon viaggio! Alberto e Francesca



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