Su e giù per la Grecia Continentale in 21 giorni

Venerdì 14 luglio 2006 . Viaggio e pensieri Dopo un paio di viaggi intercontinentali decidiamo, un pò per soldi e un pò per nostalgia di tornare in Europa. Le mete possibili variavano dalla Francia, alla Croazia, dall'Ungheria alla Grecia. Decidemmo per la terra ellenica. Immersa nel cuore del Peloponneso, avvolta dagli odori del tino e...
Scritto da: rajo81
su e giù per la grecia continentale in 21 giorni
Partenza il: 14/07/2006
Ritorno il: 05/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Venerdì 14 luglio 2006 . Viaggio e pensieri Dopo un paio di viaggi intercontinentali decidiamo, un pò per soldi e un pò per nostalgia di tornare in Europa. Le mete possibili variavano dalla Francia, alla Croazia, dall’Ungheria alla Grecia. Decidemmo per la terra ellenica. Immersa nel cuore del Peloponneso, avvolta dagli odori del tino e rosmarino selvatico, lambita da un mare blu brillante, costeggiata da rigogliose colline verdi, incastonata fra le sue case bianche dai tetti azzurri che si confondono con il cielo. La terra di Omero, di Ulisse, Elena, Aristotele, la terra dei miti, delle Olimpiadi, la terra delle guerre, della tranquillità, un posto ancora legato alle sue tradizioni, legato ai pastori, agli uliveti, agli ancora vivi riti ortodossi…Ricca…Ricchissima di storia, con il suo Partenone che da secoli osserva la grande corsa della Grecia verso la modernizzazione. Questo è il resoconto del nostro viaggio. Partenza il 14 luglio da Roma, con la mia piccola Kia Picanto alle ore 13.00, arrivo a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi alle ore 19.00!! (6 ore di maledetto traffico). sabato 15 luglio 2006 . Un giorno di puro relax.

Un giorno nell’hotel di Puccia Giovanna (la mamma di Giusy, la mia ragazza) che ci nutre con tanti abbracci e pastasciutta…Anche se il servizio lasciava a desiderare…Non c’erano i tovaglioli. Un saluto a Zio Donato, il più grande divoratore di cozze esistente sulla terra!!! domenica 16 luglio 2006 . IL VIAGGIO Porto di Brindisi, ore 11, con la My Way ci imbarchiamo per Igoumenitsa. Posto ponte. Arrivo presunto ore 19.00, dico presunto perchè dopo uno stop a Corfù, molto pittoresca…Ma forse un pò troppo “commerciale” arriviamo ad Igoumenitsa alle ore 23.00 (4 ore di ritardo), come scusante ci dicono che il vento ci soffiava contro…Ma delle voci di corridoio invece ci hanno confermato che quasi sempre la My Way (per questo tratto) arriva in ritardo!!! Sbarchiamo e il dilemma e soprattutto la stanchezza ci assalgono, che fare? Fermarsi per una notte o partire subito ed andare alle METEORE?? Da fedeli divoratori di chilometri scegliamo la seconda ipotesi e nonostante Giusy dormi per un bel pezzo di strada, distruggo i 220 km di assolute curve a gomito e a zig-zag (vi avverto è un percorso terribile) e arrivo a Trikala alle ore 03.00 del mattino. Ci fermiamo al tanto decantato Hotel Meteora ma incredibilmente nessuno ci apre, (solo dopo sapremo che era un omonimo del tanto famoso hotel). La nostra ricerca si ferma all’hotel Sidney tel.24320-23079, € 35,00 per una doppia, con colazione, aria condizionata, bagno privato e tanta pulizia e gentilezza, in particolare di Angelo, il proprietario. lunedì 17 luglio 2006 . METEORE Dormiamo per 4 ore e storditi ci avviamo alle METEORE, il nostro torpore di colpo scompare di fronte a tanta meraviglia, rocce imponenti che si innalzano e che accolgono piccoli monasteri che come gemme sono incastonate all’interno di esse. Portate tanti rullini fotografici, i panorami sono mozzafiato!! L’entrata per ogni monastero è di € 2,00. Noi visitiamo quello di Rousànou, dalla posizione spettacolare; Megàlo Metèoro, detto anche Grande Meteora, secondo noi quello più bello, con degli affreschi interni ricchissimi ed una chiesa colma di mosaici bizantini (chiude ogni martedì) e infine quello di Agia Triada, piccolo e sicuramente meno interessante degli altri due. Gli altri monasteri ci limitiamo a guardarli da fuori, quello di Varlaam offre uno scenario impressionante, purtroppo troviamo chiuso quello di Agios Stefanos (chiude il lunedì). E’ ora di pranzo, decidiamo di scendere in paese e la gente è cordialissima, molti ci salutano, altri ci dicono: ” Italiani?? campioni del mondo…Congratulazioni”, insomma ci sentiamo veramente a nostro agio. Mangiamo pomodori e frutta e stanchissimi andiamo a riposare. Ci svegliamo intorno le 19.00 e come dei lupi affamati usciamo fuori alla ricerca di una taverna per poter mangiare qualcosa. Ci fermiamo ad una taverna dal nome impronunciabile con un bel terrazzo e dei tavolini all’aperto e mangiamo benissimo: insalata greca, del formaggio sciolto in una ciotola di creta (da leccarsi i baffi) e agnello alla griglia (che sarà il migliore di tutta la vacanza), € 31,00 in due. E’ tarda sera, passeggiata nel paese, mentre ci lecchiamo un gelato, ci godiamo un gruppo di bambini che giocano a pallone nella piazza principale…Delle ragazzine dagli occhi vispi li guardano…Certe cose non cambiano mai!!! martedì 18 luglio 2006 . DELFI + ATENE Partiamo intorno le 07.30 per Delfi, Angelo ci abbraccia e ci bacia…Il viaggio è abbastanza veloce, la strada si alterna a zig-zag a superstrada. Arriviamo al sito archeologico di Delfi intorno le 11.30. L’ingresso al sito è di € 9,00 (i giornalisti non pagano e gli studenti se non hanno l’International Card pagano l’intero biglietto). Visitiamo il sito archeologico con l’annesso museo, splendido, pietre, colonne e templi nel mezzo di montagne. La nostra visita culmina con lo stadio (chiediamo ad un francese di farci una foto mentre tiriamo un penalty…Ah..Ah…Ah), poi il Teatro e il Santuario di Atena Pronaia, più comunemente detto l’Oracolo. Intorno le 13.30 partiamo per Atene, ma lungo la strada ci fermiamo al Monastero di OSIOS LOUKAS, purtroppo chiude alle ore 14.00 e riapre alle ore 16.00, ingresso € 3,00. Ci soffermiamo a guardarlo solamente dall’esterno ed è comunque un gran bello spettacolo. Ripartiamo per Atene è arriviamo intorno le 17.00. Cerchiamo il Camping Nea Kifissia, con un pizzico di fortuna lo troviamo con facilità. Decidiamo di accamparci lì, anche se è decisamente caro € 24,00 al giorno per una piccola tenda, due persone ed una macchina. Il camping è bello anche se molto lontano dal centro. Decidiamo di montare la tenda e abbiamo subito una spiacevole sorpresa, il terreno è durissimo e se non si hanno picchetti da Tibet è praticamente impossibile…Decidiamo di andare via. Ripartiamo per la strada e il traffico è intenso…Arriviamo in centro e cerchiamo un hotel, i primi 3 sono completi, la disperazione aumenta, quando in una strada troviamo l’Hotel Achilleon, ci fermiamo, controllo le stanze e prenoto, € 65,00 a notte…Lo so che non è per il nostro budget ma credetemi nella capitale greca non si trova nulla a meno!!! La macchina la lascio custodita in un Parking…Altri € 12,00 al giorno e siamo a € 77,00…Sigh!! (Pensare che in Thailandia con la stessa cifra ci passavo una settimana)!! Comunque, doccia rinfrescante e usciamo…Andiamo alla Plaka e a Monastiraki, 2 aree situate proprio sotto l’Acropoli molto frequentate, pieni di locali, di taverne e di gente. Ci fermiamo alla taverna Bizantina e mangiamo 1 insalata pomodori e cetrioli, zucchine bollite, 1 pitta (specialità greca, si tratta di una calzone con ripieno di formaggio e verdura) e degli spiedini di pollo alla griglia, € 32,00 in due. Il gusto?? Delizioso… mercoledì 19 luglio 2006 . ATENE Ci svegliamo alle 07.30 e di primo mattino partiamo alla volta dell’Acropoli. Il biglietto completo è di € 12,00 (giornalisti e studenti con l’International Card gratis). Cosa dire di questo luogo?? Magnifico…Un luogo pieno di storia…Il Partenone è da brividi, ma tutto il sito, nonostante i numerosi restauri è suggestivo. Con gli occhi colmi di passato scendiamo e visitiamo la Torre dei Venti e l’Antica Agorà, dove conosciamo 2 persone dell’Iran che vivono da 25 anni in Svezia, ci parlano del loro paese, della loro voglia di vivere e di conoscere, della brutalità del loro regime, amano l’Italia e gli italiani, a volte si costruiscono delle barriere solamente per comodo…Muri invalicabili che grazie ad una piccola chiacchierata si sgretolano e si trasformano in polvere…Siamo tutti stanchi di questa situazione!!! Ci perdiamo poi nella Plaka e nella zona di Monastiraki, visitiamo il mercato delle pulci, che poi delle pulci proprio non è, troppo caro ed ordinato per esserlo e camminiamo fino al Parliament Building, dove assistiamo al cambio della guardia (uno ogni ora). Sono le 14.30, il sole picchia fortissimo, decidiamo di tornare in hotel a rinfrescarci e a riposare. Ci svegliamo alle 19.30, giusto in tempo per uscire e mangiare qualcosa, questa volta andiamo nella zona di Piazza Omonia e troviamo una piccola taverna di nome Ewkropiros, dove paghiamo € 16,50 in due per Kebab e pollo. Buono ma pesantissimo. Giriamo un pò per la città e dopo aver divorato 2 gelati a testa (i nostri sono molto più buoni) andiamo a dormire!!! giovedì 20 luglio 2006 . ATENE Ci svegliamo intorno le 08.00 e partiamo per il Museo Archeologico Nazionale, ingresso € 7,00 (giornalisti e studenti con Carta Internazionale gratis). Il museo è formato da 2 piani ricchi di reperti micenei, neolitici e cicladici. Da non perdere è la statua del giovane Efebo di Anticitera, la maschera di Agamennone e la scultura in bronzo di Zeus pronto a scagliare un fulmine. Un giudizio spassionato?? Sinceramente il museo è complessivamente interessante ma abbiamo apprezzato molto di più quello di Città del Messico. Dopo circa due ore usciamo dal museo e a piedi ci dirigiamo lungo Avenida E. Venìzelou, nella zona di Panepìstìmio, visitiamo solo esternamente i bei edifici neoclassici della Libreria Nazionale, del Centro Culturale e dell’Università. Fa caldo e decidiamo di rinfrescarci passeggiando per i Giardini Nazionali, un piccolo parco con un laghetto e un minuscolo zoo adatto soprattutto ai bambini. E’ mezzogiorno, il sole è feroce, la nostra guida (purtroppo non Lonely Planet), ci consiglia di andare al Ceramico, quartiere dei vasai dell’antica Atene, ospitava inoltre anche il cimitero principale della città. Prendiamo la metro, a proposito, sicurissima, puntuale, moderna, pulita e soprattutto gratis, dato che non esistono controlli e ci avviamo a questo luogo. Una volta arrivati decidiamo di non entrare, sinceramente il posto è tutto in rovina, ci sono solo pietre e massi…E scusate ma sono di Roma e di pietre e sassi ne vedo già abbastanza, ci soffermiamo quindi a fare qualche foto dall’esterno. E’ ora di pranzo e Giusy fa uscire fuori dallo zaino delle sane gallette di riso, compriamo dei pomodori e ci facciamo una “panzanella” mascherata, per frutta 2 pesche. Siamo sempre più stanchi e con i piedi dolenti dai tanti chilometri, decidiamo di andare nell’altra parte della città, alla collina del Licabetto. Arriviamo e per salire ai bordi della collina ci sono almeno 100 ripide scale…Ansimanti le facciamo e conosciamo due australiani di origini inglesi, anche loro parlano della situazione insostenibile in Medio Oriente e prendiamo dopo la funicolare per salire sulla collina (€ 5,00 andata e ritorno a persona). Sul Licabetto il panorama è fantastico, Atene si presenta come una macchia di case bianche che si perdono all’orizzonte, il blu del mare accarezza i fianchi della capitale e su di un promontorio si erge maestoso il Partenone. Difficile trovare un panorama di questo tipo…Non ancora del tutto appagati scendiamo dalla collina, entriamo nell’unico supermercato della città (almeno nel centro non ne abbiamo visto uno) e…..Una scatoletta di tonno 2 euro, insalatissime 6 euro…Prezzi che non si trovano neanche a New York…Usciamo e partiamo per gli ultimi siti da visitare, e allora metro e chilometri, sudore e piedi doloranti fino al tempio di Zeus e al bellissimo stadio Panathinaikon (da non confondere con quello della squadra greca del Panathinaikos), uno stadio del IV secolo a. C., ristrutturato, oggi può ospitare fino a 70.000 persone ed è adibito solo per l’atletica leggera. Sono le 16.30, stanchissimi e sudati torniamo all’hotel per rinfrescarci. Ci trastulliamo fino alle 19.30 e poi usciamo alla ricerca di una taverna, camminiamo prima lungo la zona Psiri adiacente a quella di Monastiraki e poi proprio nella piazza della stessa ci fermiamo alla taverna Dimitri, € 25,00 per 2 insalate greche, 1 porzione di feta a parte, un Mousaka (strati alternati di melanzane fritte, patate, carne macinata, bèchamelle e formaggio) e due piccole bottiglie d’acqua. Il sapore è buono, peccato per la cameriera o cameriere?? Bhoooooo non abbiamo sinceramente capito cosa fosse…Forse un IT?? Comunque questo IT aveva l’abitudine di toccarsi i capelli mentre ti serviva…Passeggiamo per Monastiraki e la Plaka, arriviamo fino alla Cattedrale Mitropoli in restauro e decidiamo di tornare in hotel. venerdì 21 luglio 2006 . PENISOLA ATTICA E CAPO SOUNION Ci svegliamo alle 07.30 e dopo una leggera colazione fatta di latte e succhi di frutta comprati la sera prima, riprendiamo la macchina lasciata custodita in un parcheggio, € 30,00 per due giorni e mezzo e partiamo alla scoperta della penisola dell’ATTICA. La strada per arrivarci è abbastanza veloce e lasciata alle spalle Atene lo scenario diventa splendido: calette, baie nascoste, spiagge e scogliere che si tuffano in un mare dal colore blu intenso. Io e Giusy decidiamo di sostare in alcune spiaggette: la prima ci colpisce per l’assoluta assenza di turisti, si tratta di una baia nascosta, delimitata da scogliere, con qualche difficoltà proviamo ad arrivare e subito notiamo la sorpresa…Un’anziana signora completamente nuda dalle tette penzolanti e un allegro ottantenne nudo con tutti i muscoli flosci…E quando dico tutti intendo tutti!!! Decidiamo di tornare indietro, precisiamo, non siamo bigotti ma non amiamo le spiagge per i nudisti!! Proseguiamo il viaggio e ci fermiamo in una spiagga molto più “commerciale”, con bar e ristoranti dappertutto, sostiamo per circa un’oretta e poi ripartiamo alla ricerca di un luogo paradisiaco, ed eccoci subito accontentati, dopo appena aver passato una galleria di roccia, sulla destra si trova una piccola spiaggia dai sassolini bianchi, lambita da un mare di un blu accecante, ovviamente ci fermiamo e sprofondiamo in questo piccolo Eden. Sono le 13.00 e per evitare le ore più calde della giornata, (siamo praticamente al primo sole), compriamo in un minimarket dei crostini integrali, pomodori, pesche e pere e ci sdraiamo comodamente sotto di un albero di un’aiuola. Trascorriamo due ore e mezzo di completo relax e poi ancora non paghi ripartiamo…Spiagge, sole stiamo arrivando!!! CI fermiamo sulla lunghissima spiaggia di Ananìssos, rimaniamo per poco poichè il vento è altissimo e fastidiosissimo…Ripartiamo e dopo qualche chilometro ancora uno stop in uno spicchio di paradiso…L’acqua è limpidissima e per fortuna meno fredda delle altre spiagge. Rimaniamo in questa spiaggia per circa due ore in compagnia di un cagnolino, una famiglia di greci e dei ragazzi americani che sorridono e che ci prendono in giro quando vedono che io e Giusy ci gettiamo nell’acqua per recuperare una busta di plastica che qualche incivile aveva lasciato nel mare!! Questi americani si credono padroni del mondo e non sanno fare altro che rovinarlo!!! Verso le 18.00 io e la mia puccettona partiamo per CAPO SOUNION, per visitare il Tempio di Poseidone. Il tempio non è poi il massimo, ma lo scenario è qualcosa di indescrivibile, trovarsi dall’alto di una rupe, in compagnia di colonne storiche ed avere sotto un mare eccezionale punteggiato da scogli ed isolotti ti lascia veramente senza respiro. Restiamo in attesa del tramonto…2 ore di pazienza…Il sole sembrava bloccato e poi il colore pian pianino inizia a mutare, dal bianco marmoreo delle colonne, al rossastro, dal blu del cielo al viola del tramonto…E i nostri occhi ipnotizzati. Siamo affamati e lungo la strada sostiamo ad alcune taverne..Desiderosi di pesce…Niente da fare è carissimo!!! Allora andiamo in un piccolo locale chiamato Caldera, divoriamo un pollo intero e un’insalata greca per € 23,00, con acqua e birra Mythos, non male per essere greca. Il servizio è però pessimo, nessuno parla inglese e nel momento del conto vengono a controllare se la bottiglia dell’acqua che avevamo preso fosse grande o piccola…Eh ci sanno fare questi!!! Arriviamo ad Atene dopo aver sbagliato strada intorno le 23.00, lasciamo nuovamente la macchina nel parcheggio custodito e stanchissimi andiamo a dormire. sabato 22 luglio 2006 . CORINTO-MICENE-NAFPLIO Ci svegliamo intorno le 07.00, colazione con il solito latte e succo di frutta comprato la sera prima, riprendiamo la macchina al parcheggio custodito che per 10 ore vuole € 8,00 e ripartiamo per quello che credevo fosse un percorso facile: CORINTO. La nostra idea era quella di vedere il canale e allora seguiamo la strada ma dopo 2 ore di cammino del canale neanche l’ombra, giriamo per il paese, chiediamo ma pochissimi parlano inglese e le indicazioni stradali sono tutte in greco, insomma, se volete vedere il canale di Corinto non azzardatevi a sbagliare strada e ricordate bisogna prendere la prima uscita prima di Corinto. Quindi dopo 2 ore di ricerca, finalmente troviamo questa famosa opera ingegneristica. Siamo anche fortunati visto che proprio in quei momenti sta passando una nave, scattiamo le foto di rito e desiderosi di un caffè andiamo al vicino Tourist Market che mi chiede ben € 2,00 per un espresso…Ma che stiamo a Piazza di Spagna?? Rinuncio al caffè e andiamo via…I ladri proprio non li sopporto!!! Il canale è bello e alquanto particolare, questa lunga e stretta striscia che divede 2 rocce…Ripartiamo intorno le 11.00 e andiamo a MICENE, questa volta la strada (grazie anche alle perfette indicazioni di un meccanico) la becchiamo al primo momento. Con meno di un’ora arriviamo a Micene, entriamo nel sito (ingresso €8,00, studenti € 4,00, giornalisti gratis). Visitiamo il Tesoro di Atreo, una splendida tomba a cupola che la leggenda identifica come la tomba di Agamennone. Visitiamo poi la città, dove effettivamente sono rimaste solo rovine, ci facciamo la foto d’obbligo sotto la Porta dei Leoni ed entriamo nella scala segreta. Troppo segreta per i nostri gusti…Infatti dopo qualche scalino il buio diventa pesto e non si vede più nulla…Ma qualche lampionicino no?? All’ora di pranzo partiamo per NAFPLIO, arriviamo con poco più di 30 minuti e partiamo alla caccia di un hotel, il primo ci chiede € 40,00…Troppi, il secondo la stessa cifra, ma scende subito 30 (quindi contrattate) ed infine l’hotel Economou che per € 25,00 ci offre una stanza, per la verità molto spartana, con bagno privato ma esterno ed aria condizionata. Sistemiamo prontamente i bagagli e usciamo subito desiderosi di mare, andiamo alla ricerca della spaigga di Karathona, una spiaggia sabbiosa, nel mezzo di montagne, con un mare limpidissimo. La guida ci dice che è una delle più belle spiagge del Peloponneso. Ci fermiamo tra sole e bagni fino alle 18.00 e poi torniamo in hotel per una doccia e per riposarci. Verso le 20.00, dopo aver cambiato la stanza dell’hotel dalla 9 alla 10 per una presa pericolosamente non funzionante usciamo…E subito notiamo che NAFPLIO è una città splendida, elegante, con viuzze e piazzette che si susseguono, lambita dal mare e guardata dall’alto da un castello. Arriva la fame e la nostra scelta si ferma alla Taverna di Zorba the Greek dove per € 27,60 mangiamo del pesce spada alla brace buonissimo, delle insalate, birra ed acqua. Riprendiamo a camminare per il paese e lungo la via troviamo la gelateria di Roma, con tanto di poster di Totti e sciarpe con il mitico lupo simbolo giallorosso…7 euro per 2 gelati!!!! Avete capito bene?? 7 euro per due coppette…Cavolo..Altro che compaesani…Continuiamo il nostro giro, compro 2 magliette della nazionale greca ai miei fratellini e stanchi torniamo a dormire. domenica 23 luglio 2006 . NAFPLIO Oggi ci svegliamo più tardi del solito, intorno le 08.15, scendiamo per il paese ed essendo domenica è vuoto, tutto chiuso, tranne una Croissant Home, allora ci prendiamo un succo di mela che poi si rivelerà tè, latte e caffè dal sapore indefinibile, un mottino per la mia lady ed io un mega-cornetto farcito di cioccolato. Torniamo di corsa in hotel…Che strano effetto quel cornetto!!! Usciamo e cominciamo la nostra visita di NAFPLIO dalla Palamidi, una fortezza veneziana che si erge sulla città. L’ingresso è di € 4,00, studenti della U.E e giornalisti gratis. La fortezza è meravigliosa, difficile trovare altre costruzioni di questo genere nel mondo, bellissimo poi è il panorama con il mare sottostante, le coste rocciose, l’antica Acropoli, l’altra fortezza di Bourtzi e la città moderna. Comprate prima di venire qui molti rullini, poichè ne consumerete molti…Con gli occhi pieni di questa splendida costruzione proseguiamo per l’Acropoli e poi con una barca € 4,00 andata e ritorno a persona andiamo al Castello di Bourtzi che si trova proprio nel mezzo del mare. L’interno è decisamente spoglio ma anche qui lo scenario è entusiasmante. Un saluto al mitico Lope di Mare che con un occhio guardava per il parcheggio della barca e con l’altro salutava un amico al molo…Vai lope!!! Terminiamo il nostro tour di Nafplio visitando la Cattedrale di St. George, purtroppo chiusa (di domenica)!! La visitiamo da fuori…Ma non è niente di trascendentale. Intorno le 13.30 dopo aver mangiato un gelato torniamo all’hotel dove la mia Giusy lava i panni…Che donna che me so trovato!!! Alle 15.00 giunge l’ora del mare, questa volta è il turno della spiaggia di Arvanitia, una piccola rena di sassi e ciottoli, bella ma decisamente troppo affollata e scomoda, attenzione l’acqua diventa subito altissima!!! Verso le 18.00 torniamo in hotel per rinfrescarci e poi partiamo per il nostro hobby preferito: cercare una taverna!! Dopo aver comprato vari regaletti (uno per la mia sorellina) ci fermiamo ad una taverna del centro della piazza con tanti tavolini all’aperto di nome NOUKALA. Paghiamo € 32,50 per 2 insalate giganti, tagliatelle al salmone e polpo alla brace, più acqua e finalmente proviamo la Retsina, buona ma molto particolare!! SIamo stanchissimi, decidiamo di tornare in hotel ma lungo la strada divoriamo due gelati a testa!! Oddio..Come ci sentiamo in colpa!!! A domani… lunedì 24 luglio 2006 . EPIDAURO Ci svegliamo alle 08.45 e immersi da un’altra bella giornata di sole (non abbiamo mai visto la pioggia) partiamo per il vicino sio archeologico di EPIDAURO (ingresso € 6,00 studenti U.E. E giornalisti gratis), dove si trova il celeberrimo e splendido teatro dall’acustica perfetta…17.000 i posti a sedere e ancora oggi ospita molti spettacoli ellenici, nessuno di essi però può aver regalato a quel nutrito gruppo di turisti seduti il mio Inno Nazionale con tanto di mano sul petto e il mio POPOROPOPOOOOO con tanto di applausi di un gruppetto di italiani che mi accompagna urlando: “campioni del mondo”!! Giusy si stende sulla gradinata del teatro, anche lei meravigliata da tanta armonia e perfezione. Il resto del sito offre poco, mentre il Museo è indubbiamente interessante. Usciamo intorno le 12.00 e guidando verso Nafplio ci fermiamo ad un mega-supermercato chiamato Champion (in Grecia i centri commerciali sono veramente pochi), compriamo del succo di frutta, delle brioches e 2 mango che vengono puntualmente divorati all’ora di pranzo sul balcone del nostro hotel. Il loro sapore?? Sicuramente non come quelli thailandesi ma comunque buoni. Dopo una piccola siesta…Verso le 15.30 andiamo nuovamente alla spiaggia di 2 giorni fa, quella di Karathona, restiamo in quel posto idilliaco fino alle 18.00, abbronzandoci e nuotando in un mare cristallino e poi andiamo in un’agenzia di viaggio nel porto di Nafplio per prenotare il traghetto per l’isola di Kythira, ci dicono che bisogna prenotare direttamente sul posto e che per il 27 luglio ci sono 3 partenze, la prima alle 09.00, la seconda alle 13.00 e l’ultima alle 17.00. Rimandiamo quindi la prenotazione e torniamo in hotel per rinfrescarci e trastullarci prima di partire per la caccia alla taverna giornaliera. Questa volta però decidiamo di tornare a quella precedente, nella piazza principale, la Taverna Noukala, dove per € 28,60 mangiamo 2 insalate super, del maiale e del pollo alla griglia e Mythos ed acqua da bere. Dopo aver cenato, camminiamo per i vicoli di Nafplio, realmente una piccola gemma nel Peloponneso. Ci sediamo in una panchina di una delle tante piazze della città e ci godiamo i numerosi bambini che giocano proprio nel centro della stessa. Prima di andare mangiamo il solito gelato e poi con la consapevolezza di lasciare un posto che rimarrà scolpito nella nostra memoria andiamo a dormire. martedì 25 luglio 2006 . MISTRAS – MONEMVASIA Ci svegliamo alle ore 07.00, piccola colazione con dei mottini e succo di frutta comprati la sera precedente e dopo aver salutato il padrone dell’hotel Economou (a proposito non cambiano gli asciugamani e non offrono le lenzuola, quindi portate tutto)!!! Partiamo per MISTRAS, la strada è abbastanza agevole, con circa 2 ore siamo in questa splendida cittadina. La parte inferiore, moderna ed abitata, la parte superiore, maestosa e disabitata. Ci avventuriamo nella parte superiore, un’intera città bizantina disabitata, posta in posizione panoramica su di una roccia (ingresso € 5,00 studenti U.E. E giornalisti gratis), lo spettacolo è coinvolgente, mura, rovine e chiese bizantine si susseguono, cominciamo la nostra visita dal Kastro, il castello, nella parte più alta della, poi la splendida chiesa di Agia Sofia, con molti mosaici bizantini all’interno, il Palazzo dei Despoti, purtroppo in restauro e quindi visibile solo dall’esterno; Mitropolis, la chiesa più antica di Mistra; Monì Panànassas, con numerosi affreschi all’interno e il Monì Perivzèptou, altro monastero bellissimo. La città è stupenda, sembra quasi di essere in un film, l’unico problema è il gran caldo, pochi sono gli alberi, niente ombra per ripararsi, nessuno vende acqua, non ci sono bagni per rinfrescarci…Si rischia se non si è preparati la disidratazione!!! Usciamo dal sito intorno le 13.40, accaldati e sudati ma consci di aver visitato qualcosa di unico riprendiamo la nostra Kia Picanto e ripartiamo per Monemvasia, nel sud-ovest del Peloponneso. Durante il tragitto mangiamo due gelati e dopo circa un’ora e trenta arriviamo a questa cittadina. Lo scenario è a dir poco incredibile: una piccola isola rocciosa legata alla terraferma da una minuscola strada, nel mezzo di un mare blu intenso. Prima però di rilassarci dobbiamo cercare un hotel e dopo 2 tentativi troviamo l’Angela House, che per € 30,00 ci mette a disposizione una stanza bellissima (sarà il miglior hotel della nostra vacanza), con un letto matrimoniale e un altro accanto, aria condizionata, ventola sul tetto, balcone, bagno privato con tanto di seggiolino sotto la doccia, il tutto condito da una pulizia maniacale. Non contenta, appena le diciamo che siamo italiani, Angela ci sorride e ci dice che moltissimi italiani la vanno a trovare e che per questo ci offre anche la colazione…Roba da non credere!!! Visitate il sito www.Angelashouse.Gr e lì troverete tutte le informazioni necessarie. Non ancora distrutti del tutto, poggiamo gli zaini nella stanza e ripartiamo per Neapoli, distante da Monemvasia circa 50km, arriviamo in questo grazioso paesino per prenotare il traghetto per Kythira, solo andata 2 persone più macchina € 56,00. Il porto è praticamente sul lungomare e non è altro che un piccolo molo, la biglietteria non ti da subito il biglietto, non ti chiede ne soldi ne documenti, ti da semplicemente un numero…In fondo la Grecia è bella anche per questo!!! Torniamo in hotel intorno le 17.30, ci facciamo una doccia e ci riposiamo…Ce lo siamo meritato o no?? Verso le 19.00 usicamo per fare un giro nel paese, passeggiamo sul lungomare con molte taverne con tavolini all’aperto ma non ci addentriamo nel paese di Monemvasia, quello nella roccia per intenderci, lo lasciamo per domani. Ci fermiamo poi alla penultima taverna sul lungomare con dei tavolini biancoazzurri, dove per € 27,40 mangiamo 2 insalate greche, non so il motivo ma qui le chiamano Villaggio, il solito petto di pollo alla griglia per la mia dolce metà e per me un piatto di spaghetti al pescatore, molto abbondanti ma ne ho mangiati sicuramente di meglio. Nella taverna accanto intanto si festeggia un matrimonio con tanto di razzi che finiscono nel mare (ed essendo un ambientalista convinto…La cosa mi fa veramente imbestialire) e botti a ripetizione. Dopo cena passeggiamo per il paesino, facciamo una chiacchierata con un gruppo di italiani di Perugia, divoriamo due gelati e torniamo nell’hotel dove Angela ci fa sedere e ci presenta suo marito John, parliamo con loro e in questo modo conosciamo due persone simpaticissime (soprattutto Angela), pensate che la colazione offerta per noi alle 09.00 viene spostata alle 07.30 quando viene a sapere che per noi quell’orario sarebbe stato scomodo… mercoledì 26 luglio 2006 . MONEMVASIA Ci svegliamo alle 07.15 e verso le 07.40 scendiamo nella hall dell’hotel per assaporare la colazione offertaci da Angela. Assaggiamo dei dolci deliziosi, uno al cocco, un altro con dello zucchero a velo e un ciambellone al cioccolato da urlo, il tutto bagnato da uno pseudo caffè. Ringraziamo Angela ed usciamo alla scoperta di MONEMVASIA. Esiste la possibilità di prendere un pulmino che ti porta direttamente all’entrata del paese, io e Giusy decidiamo per una sana e robusta camminata. Percorriamo la strada che collega Monemvasia alla terraferma e già lo scenario è elettrizzante, un lembo di terra nel mezzo del mare. Dopo circa 1 km arriviamo alle porte di questa cittadina, si entra da un arco e subito si ha la sensazione di essere sprofondati nel Medioevo: viuzze, piazze, vicoli, chiesette, un autentico museo all’aperto. Restiamo ipnotizzati da tanto splendore, arriviamo alle mura e anche da lì sopra si gode di un panorama eccezionale, provate ad immaginare queste mura possenti che lottano continuamente con la forza del mare…Uno spettacolo emozionante!! Visitiamo tutta la parte inferiore e decidiamo di salire sopra la città superiore, prendiamo una scala ripida scavata nella roccia, sotto di un sole che non da tregua. Dopo qualche sorsata d’acqua, gocce di sudore e piccole distorsioni alle caviglie arriviamo in cima alla roccia, dove tutto è in rovina, tranne la bella chiesa di Agia Sofia…Proseguiamo imperterriti a salire ed arriviamo fino alla cima del roccione da cui si gode di un panorama fantastico, da un lato il blu selvaggio del mare e dall’altro il piccolo e caratteristico porto di Monemvasia. Stremati riscendiamo, sono le 12.30 e decidiamo di tornare in hotel a rinfrescarci. Dopo aver mangiato delle pesche, pere e un pompelmo, intorno le 14.15 andiamo al mare e ci fermiamo alla Pori Beach, una spiaggia a circa 2 km dal centro del paese. La spiaggia è quasi deserta, il mare è limpido ma i suoi fondali sono ciottolosi e scogliosi ed è quindi difficile entrare in acqua, con molta cautela ci tuffiamo, in questo modo, tra snorkeling, tuffi e sole trascorriamo il nostro pomeriggio su questa spiaggia. Intorno le 18.00 ripartiamo e torniamo in hotel per docciarci e per “farci belli” per la solita taverna di turno!! Usciamo verso le 19.45 e ci dirigiamo sul lungomare, questa volta ci fermiamo alla taverna Scorpios, dove per € 30,60 ci tuffiamo nella cucina greca: formaggio fritto, insalata, Moussaka (una parente molto lontana della lasagna), pollo alla griglia e manzo con salsa di pomodoro e riso per contorno, da bere acqua e Mithos. Ci incamminiamo lungo il paese e quello che notiamo in questi piccoli centri è la totale assenza di feste estive…Una piazzetta, lungomare, cosa ci sarebbe di meglio di un pò di musica dal vivo?? Ma non è così, quindi non aspettatevi discoteche, trasgressioni o altro, qui gli unici diversivi sono un gelato, una passeggiata e poi di corsa in hotel. giovedì 27 luglio 2006 . PENISOLA DEL MANI: GITHEYO (GITHIO).

Ci svegliamo alle 07.00, mi rado e puntualmente armati di zaini e volontà siamo pronti a ripartire, dimenticavo abbiamo cambiato itinerario…Niente più Kithira ma solo continente!! Angela ci saluta abbracciandoci e baciando la mia ragazza e con un pizzico di nostalgia rimettiamo in movimento la mia Kia Picanto. L’obiettivo è la Penisola del Mani interno con stop a GYTHEIO. Arriviamo in questa ridente cittadina intorno le 09.30, cerchiamo un posto per dormire, troviamo la Domatia Matina che per € 30,00 (era partita da 40), ci offre una stanza (piccola e con un servizio basilare) con bagno privato ma senza aria condizionata sostituita da un ventilatore. Certo che passare dall’Angela House a questa minuscola stanza il passo a ritroso è notevole e per giunta allo stesso prezzo!! Gythio sinceramente non offre molto da vedere, il centro è formato da una piccola piazza alberata chiamata Plateìa Mavromichàli, un vivace lungomare pieno di taverne e bar, e nalla baia, un ‘isolotto collegato da una strada, dove si sussurra che Paride di Troia ed Elena trascorsero la loro prima notte insieme. Nell’isolotto si trova la torre merlata Tzanetbey Grigorakis che ospita il Museo del Mani, ingresso € 1,47, che noi ci limitiamo a vedere solo dall’esterno. In fondo all’isolotto poi si trova un pittoresco faro non aperto però ai turisti. Gythio è tutta qui!! Io e Giusy facciamo una passeggiata nel centro, compriamo della frutta e dell’acqua e torniamo in hotel a rinfrescarci. La nostra intenzione è quella di rilassarci un pò, ma non appena ci buttiamo sul letto i nostri occhi si chiudono e ci risvegliamo alle 15.00. Allora precipitosamente indossiamo i costumi e andiamo ad una spiaggia precedentemente vista che si trova a 5 km dal centro e oltre ad un bello scenario offre un relitto di una nave arenata a pochi metri dalla spiaggia. Scattiamo alcune foto di rito e fantastichiamo sulla sorte di quella scialuppa. Restiamo in spiaggia nuotando e abbronzandoci fino alle 18.00 poi torniamo in hotel per docciarci!! Dimenticavo una nota veramente negativa di Gythio: l’immondizia!! Troviamo cumoli di sporcizia dappertutto (ovviamente fuori dal centro) e proprio non riusciamo a capire come mai la gente non si lamenti di questa nefandezza. Usciamo per le 19.30 e passeggiando per il lungomare andiamo alla ricerca di una taverna, non pensate di trovare il pesce a basso costo, qui infatti è più caro che in Italia ed è quasi tutto congelato!! E’ così’ per tutta la Grecia!! Andiamo alla taverna Ozou che si trova leggermente nascosta in piazza. Paghiamo € 30,60 per 2 insalate, una torta rustica con spinaci, polipo alla griglia (congelato ed una sola gamba), e la specialità della casa, gamberetti in salsa di pomodoro e formaggio, che a me non sono piaciuti più di tanto, 5 gamberetti e un litro di pomodoro con tante di quelle spezie che nascondevano il sapore del crostaceo, da bere acqua e Mithos. Mentre siamo nella taverna dei grossi polipi sono appesi ad un filo per farli essiccare, ogni tanto ne cade uno a terra, nessun problema, lo prendono e lo vanno a cucinare ugualmente!! Usciamo dal ristorante e passeggiando divoriamo due gelati a testa!! Non ci sono feste, ne musica…Stanchi torniamo nella Domatia. venerdì 28 luglio 2006 . PENISOLA DEL MANI INTERNO Ci svegliamo intorno le 08.30, mentre Giusy prepara gli zaini io scendo a comprare del succo di frutta, del latte, trovo inoltre una pasticceria aperta, entro e a caso compro 5/6 pasticcini. Li assaggiamo in camera e devo dire che in Grecia usano a dismisura il miele, lo mettono in tutti i dolci, quindi se non amate (come me) questo prodotto non provate i dolci greci!! Prendiamo la macchina e penetriamo nella PENISOLA DEL MANI, il primo stop a 26 km, alla cittadina di AEROPOLI, qui il tempo si è fermato a 50 anni fa, tutte le strade del centro sono ciottolose, gli anziani discutono mentre sono seduti sui tavolini dei bar, un giovane a piedi nudi pulisce le strade spruzzando dell’acqua da un tubo…Rimaniamo sbalorditi da tale torpore…Visitiamo la Chiesa Taxiarchòn, con il campanile più alto di tutta la penisola del Mani, poi quella di Agios Ioannis, più piccola e minuta, camminiamo lungo le viuzze di questo piccolo centro (con meno di un’ora si visita tutto il paese) e ci fermiamo in un caffè dove un nonnetto ci accoglie con una risata senza denti, prova a parlarci in italiano e ci dice mostrandoci orgoglioso un super televisore che ogni domenica trasmette le partite di calcio italiane…Giusy prende un caffè greco, nauseante per quanto è dolce, io un caffè freddo con ghiaccio…E mi porta un miscuglio di acqua, latte e Nescafè…Ma va bene così!! Ripartiamo e a poco più di 10 km andiamo alle Grotte di DIROS (ingresso € 12,00, studenti € 7,00), dopo aver indossato i giacchetti di salvataggio montiamo su di una piccola barca e navighiamo alla scoperta di questa meraviglia naturale…E di meraviglia veramente si tratta!! Stalattiti e stalagmiti, colori accesi e chiari, acqua cristallina…Uno spettacolo straordinario ed imperdibile!! Usciamo dalla grotta e proprio accanto troviamo una spiaggetta ciottolosa di questo parco naturale…Bellissima!!! Intorno le 12.30 riprendiamo la nostra mitica Kia Picanto e partiamo…Ci fermiamo più di qualche volta durante il tragitto verso sud per scattare delle foto o a dei panorami o alle famosissime torri che sono ovunque nel Mani. Continuiamo imperterriti il nostro viaggio verso sud alla ricerca di spiagge nascoste e forse sarà stato il sesto senso o la fortuna, entriamo in un piccolo sentiero dove c’è scritto Mezapos Beach e arrivati ad uno pseudo incrocio giriamo a destra verso una discesa che punta nel niente…Proseguiamo e proseguiamo fino ad una spiaggia di ciottoli da capogiro!! Ci sono solo famiglie greche, nessun turista…Il luogo per quanto è bello sembra irreale, pesci vicino alla riva, un mare che è limpidissimo, scogli ed insenature, grotte marine…Faccio snorkeling e riesco a vedere con facilità i fondali anche ad altezze superiori ai 10 mt…Uno dei punti più belli di tutta la nostra vacanza. Intorno le 14.30 ripartiamo e durante la strada ci fermiamo per fotografare Mina, paesino sperduto formato da sole torri…Verso le 15.00 arriviamo a GEROLIMINA, è ora di trovare un posto per la notte e paghiamo € 35,00 per una stanza con aria condizionata, 3 letti, bagno privato e balcone sul mare, il nome dell’hotel è Akroténaris. Gerolimina è un paese grazioso, con un porticciolo, una piccola spiaggia, qualche taverna ed un unico supermercato. Passiamo il pomeriggio al mare e in spiaggia fino alle 18.00 poi torniamo in hotel per rinfrescarci. Intorno le 19.45 usciamo perchè la fame è tanta, giriamo per taverne (ce ne sono solamente 3) e i prezzi sono molto simili, anche qui il pesce costa carissimo!! Scegliamo la meno costosa, la taverna Theodorakakis, dove per € 21,00 mangiamo 2 insalate, 2 pezzi di formaggio feta, 1 petto di pollo alla griglia e un piatto di spaghetti bolognese. Da bere la solita Mithos e un’acqua. Giriamo per il paese, praticamente un lungomare di trenta metri con dei bambini che si divertono a tirare sassi contro il mare. Prendiamo il solito gelato, con la gelataia che sorridendo vuole rimorchiarmi!! Giusy da donna dalle vedute moderne le dice: “Non t’allargà…Bedda”!! Assaporiamo i gelati dal balcone dell’hotel con vista mare. Mentre scrivo Giusy è nella stanza a preparare gli zaini, domani è un altro giorno…Pronti ad accendere il motore!!! sabato 29 luglio 2006 . PENISOLA DEL MANI…SEMPRE PIU’ A SUD Ci svegliamo più tardi del solito, ancora verso il sud della Penisola del Mani, dopo circa 15 minuti di guida ci fermiamo a VATHIA, un piccolo villaggio irto di torri medievali. Sostiamo nel medioevo per circa 30 minuti e poi ripartiamo verso sud, lungo una strada che diventa sempre più stretta, costeggiando un mare blu limpidissimo e toccando degli scenari fantastici. Moltissime sono le volte che ci fermiamo per scattare delle foto o per riprendere con la videocamera. Dall’alto scopriamo due baie chiuse divise solamente da un nutrito strato di scogli, è giunto il momento di fare il bagno!! Si tratta della spiaggia di Mianès, rimaniamo fino le 12.45 anche perchè la spiaggia è di rena, non ci sono ciottoli, l’acqua è calda e bassissima…Insomma un paradiso per gli amanti del “nuoto facile”!! Ripartiamo con la macchina verso sud fino alla punta estrema della penisola, chiamata Tènaro. Ci fermiamo in questa piccola meraviglia semplicemente rimanendo a mollo per più di un’ora, il mare è ricchissimo di pesce, i colori sono così accecanti da sembrare vivi, conosciamo un famiglia di camperisti romani che da ben 8 anni torna in Grecia, adesso abbiamo capito il perchè!! Unica nota negativa una ragazza greca che prende ben 5 stelle marine per portarsele a casa!! Io ed un ragazzo elvetico proviamo a convincerla, a farle cambiare idea, ma tutti i nostri tentativi risulteranno inutili, lei infatti continua a ripeterci che non saranno 5 stelle marine a distruggere l’ambiente…Lo so che state pensando tutti alla stessa cosa: “e se tutti facessero così”??? Avere, avere, avere…La nostra cultura ci insegna solamente questo…Avere ad ogni costo, anche a quello di distruggere!! Cambiamo al più presto, prima che sia troppo tardi!! Prendiamo per pranzo i i soliti due gelati, salutiamo i romani e lo svizzero e ripartiamo, tornando a nord del Mani ma questa volta percorrendo la costa est!! Lo scenario è ugualmente suggestivo, con scogliere e dirupi che sprofondano nel mare, questa parte della penisola è ancora meno turistica dell’altra e percorriamo chilometri e chilometri a zig-zag senza mai incontrare un’altra macchina. Ci fermiamo a Tsikalìa perchè proprio su strada c’è un bell’albero di fichi, ingordi ne prendiamo più di qualcuno (e pensare che una volta prendevo in giro mio padre quando lo faceva)!! Preseguiamo lungo la costa est e ci fermiamo a KOTRONAS, dove per € 25,00 prendiamo una stanza con 2 letti matrimoniali, un bel balcone vista mare e purtroppo con il bagno da dividere (per fortuna la Domatia è quasi vuota). Il nome della Domatia è Enoikiazomena. Usciamo per fare un bagno e per arrivare al mare bisogna camminare lungo un sentiero superando asini, capre, bambini che giocano a pallone con la maglia della nazionale greca e al mio Totti sorridono…Finalmente dopo qualche minuto arriviamo al mare, ciottoloso e pulitissimo, attenzione ai tantissimi ricci di mare nascosti tra gli scogli!! Giusy ne fa le spese, ma con un pò di pazienza riusciamo a togliere la spina. Stanchi torniamo in hotel per docciarci e rinfrescarci. Giusy ha fame e allora intorno le 19.15 usciamo per andare a taverne, bè questo centro è qualcosa al di fuori del mondo, due taverne attaccate, una con una cucina di casa con tanto di bombola e l’altra dove ogni cosa che chiediamo ci rispondono Greek Salad, decidiamo allora per 2 Greek Salad, due bistecche di maiale alla griglia (l’unica cosa che avevano), da bere Amstel (non avevano neanche la Mythos) e un’acqua, paghiamo € 27,00 e la taverna si chiama Akporiami. Passeggiamo per il paese, l’unico bar è attaccato al cimitero e l’odore di incenso è mescolato con quello del caffè, in pratica in cinque minuti si fa su e giù per circa otto volte, mangiamo i due soliti gelati a testa, telefoniamo a casa e si torna in hotel, adesso mi trovo sul balcone a scrivere e immaginate mentre sporco queste pagine sento il rumore del mare e quello delle campanelle delle pecore che ci sono intorno. Domani lasceremo questa penisola con la consapevolezza che questo “mondo perduto” molto presto sarà calpestato da hotel e orde di turisti…Speriamo che tutto ciò non avvenga!!! domenica 30 luglio 2006 . KORONI Mi sveglio intorno le 06.00, Giusy dorme ed è distesa sul letto, esco sul balcone e mi godo il panorama e il rumore del silenzio interrotto sola dal frastuono delle onde del mare, qualche belato delle pecore e nitriti di cavalli. Giusy si sveglia alle 06.50 e dopo circa 30 minuti ripartiamo e cavalchiamo la strada. Usciamo dalla penisola del Mani, arriviamo a Sparta, tocchiamo nuovamente Mistras e poi la strada fino a Kalamata è bellissima per gli scenari, si entra infatti in gole rocciose, ma è lentissima e piena di curve, infatti per percorrere 57 km impieghiamo più di un’ora. Passiamo Kalamata e finalmente intorno le 11.30 arriviamo a KORONI, nella parte sud-ovest del Peloponneso. La cittadina di stampo veneziano ci appare subito carina, con un lungomare pieno di taverne ed un centro piccolo e pittoresco. Troviamo una stanza per dormire con 3 letti, balcone, aria condizionata e bagno privato a € 30,00 (era partita da 35,00) alla Domatia Anastasia Fotinaki tel. 27250 22594. Sistemiamo gli zaini e andiamo a visitare il castello veneziano che domina la città (entrata gratis), ora al suo interno si trova il convento Timìou Prodròmou. Il castello è interessante ma con un impatto decisamente inferiore alla Palamidi di Nafplio. Scendiamo nuovamente nel centro della città, passeggiamo per le caratteristiche viuzze, prendiamo due gelati (siamo arrivati a 30) e siccome il caldo si fa decisamente insopportabile andiamo nella vicina Zaga Beach, lunghissima, sabbiosa e lambita da un mare pulito e caldissimo. Restiamo in spiaggia fino le 16.30 poi decidiamo di tornare in hotel per docciarci e riposarci. Ci addormentiamo e ci risvegliamo intorno le 20.20 e partiamo per la caccia alla taverna di turno. La nostra scelta cade su Skivlos, un ristorante italo-greco, dove per € 28,00 mangiamo agnello (che ci facciamo sostituire da uno spiedino di pollo perchè già bollito), 2 insalate, spaghetti alla paesana e sardine fritte, da bere acqua e Mythos. Camminiamo per il lungomare, gremito di gente e di giovani ma anche qui nessuna festa, evidentemente i greci amano la tranquillità, a volte però troppo eccessiva!! Mangiamo il soltio gelato e io anche una granita al limone e intorno mezzanotte torniamo in hotel. lunedì 31 luglio 2006 . METHONI-PYLOS Ci svegliamo intorno le 08.30, non è stata una bella nottata, tutte e due infatti abbiamo fatto fatica a dormire, sarà forse il pisolino di 3 ore del pomeriggio prima?? Con calma rifacciamo gli zaini, il sole come sempre brilla nel cielo e ancora addormentati scendiamo nel centro del paese per fare colazione, succo di frutta per Giusy, latte freddo e cacao per me e pasticcini per entrambi…Siamo pronti per la partenza, i padroni della Domatia ci salutano e la signora più anziana che il giorno prima ci aveva fatto anche stirare a casa sua, ci parla dell’Italia…Qui ci vogliono davvero bene!! Salutiamo e partiamo, destinazione Methòni, paesino a 20 km di distanza da Koroni. Arriviamo non dopo aver fotografato e ripreso il solito stupendo panorama che si apre davanti ai nostri occhi, vediamo sulla strada un gruppo di persone che guardano verso un precipizio, scendiamo e sotto il burrone troviamo una macchina praticamente ridotta in un ammasso di lamiere, ci dicono che il conducente è morto…E questo durante il viaggio ci rattrista e ci fa pensare, la vita è un attimo, una pagina di un libro che si apre, si legge e si chiude…

Arriviamo a Methòni e incredibilmente non notiamo nessuna spiaggia da capogiro, quasi tutti i turisti infatti si fanno il bagno vicino alle barchette del porto (non immaginate comunque i nostri porti con l’acqua stagnante e marrone, qui l’acqua è sempre chiarissima)…Decidiamo di visitare il castello, molto bello, sul mare, con gli scogli a ridosso delle mura. Scattiamo le solite foto e ripartiamo per la vicina PYLOS. Arriviamo in circa 15 minuti e dopo aver provato due hotel che mi chiedono € 65,00 il primo con una vecchietta che ci fa uno sconto di € 2,50 (si è sprecata)..E € 50,00 il secondo, decidiamo di andare sul lungomare e troviamo la Domatia Ermìa, € 25,00 per una piccola stanza con bagno privato ma esterno, la prendiamo. Dopo aver mangiato della frutta, partiamo alla ricerca della famosissima spiaggia di VAULIDIKA. Ci si arriva con difficoltà, circa 6 km di strada su asfalto, un paio sullo sterrato e circa 2 km a piedi a ridosso di una laguna ed infine 500 mt su dune sabbiose, insomma una fatica immane, ma una volta arrivati tutto scompare. Siamo stati in Messico, in Thailandia, in Egitto e molti altri posti ancora, ma possiamo dire con certezza di aver trovato raramente un angolo così meraviglioso!! Una baia chiusa da montagne e scogli, un mare blu intenso, una striscia di sabbia bianchissima, la laguna dietro, gli scogli da una parte, il mare dall’altra, le rovine del castello di Navarino sopra una montagna e una grotta proprio sotto la fortezza. In poche parole, con Shell Island e Tulum il posto più bello di mare della nostra vita!! Rimaniamo in acqua per lunghissimo tempo, girando la testa a destra e a sinistra per non perdere nulla di questo fantastico luogo!! Intorno le 15.00 decidiamo, seguendo un sentiero, di arrampicarci sullo scoglio e di arrivare fino alla grotta. Il percorso è faticosissimo, sabbia cocente sotto i piedi, dune, piante a ridosso della pelle e qualche ragno gigante appeso ad alcune ragnatele. Tutte le fatiche però vengono ricompensate dal panorama che si estende sotto lo scoglio e sotto la grotta…Eccezionale!!! Intorno le 17.00 decidiamo di tornare indietro e stanchi ed accaldati torniamo in hotel per rinfrescarci. Intorno le 19.30 giriamo alla ricerca di una taverna e decidiamo di fermarci alla Goldernarken, sul lungomare, dove per € 30,50 mangiamo 2 insalate e 2 filetti di pescespada alla griglia, da bere la solita Mythos ed acqua. Ci aspettavamo perlomento da Pylos qualche festa, ma le nostre aspettative vengono disattese, allora dopo i due soliti gelati (quota 36) e i consueti giri per il paese, intorno le 23.00 siamo in hotel. martedì 1 agosto 2006 . PYLOS Ci svegliamo alle 08.30 e le nostre gambe, soprattutto quelle di Giusy sono doloranti, i chilometri di ieri per dune si fanno sentire. Forte è la tentazione di staccare e di riposarci, ma poi la voglia di conoscenza prende il sopravvento e dopo aver fatto colazione con dei biscotti alla cannella, latte e succo di frutta, ripartiamo alla scoperta del castelo di PYLOS (ingresso € 3,00. Studenti U.E. E giornalisti gratis). Tra le fortezze di questa zona, mi riferisco a quella di Koròni e Methòni, quella di Pylos ci appare come la più deludente, non tanto per il panorama, splendido come sempre, ne per la posizione o per il castello stesso, ma per il modo in cui viene restaurato, troppo moderno per i nostri gusti, con tante sale adibite a congressi, aule ed altro…Usciamo dal castello e intorno le 11.00 andiamo al porto per effettuare un’escursione in barca (c’è un ufficio apposito proprio sul porto) alla scoperta dell’isola di Sfaktirta, teatro della memorabile vittoria ateniese su Sparta. L’escursione costa € 8,00, dura complessivamente 2 ore e ti porta a ridosso di scogliere fantastiche, archi naturali e monumenti. Insomma vale la pena effettuarla. C’è anche la possibilità di affittare una piccola barca ma il costo è di € 50,00 benzina esclusa. Durante l’escursione incontriamo nuovamente una famiglia di Salisburgo che avevamo già visto a Nafplio, poi a Koròni ed adesso qui..Un saluto a Julian, un bambino che sarà sicuramente un futuro ingegniere, dovreste vedere cosa riesce a costruire con la sabbia… Torniamo sulla terraferma intorno le 13.00, compriamo 3 manghi e li spolpiamo seduti sul balcone dell’hotel. Intorno le 14.30 andiamo poi alla scoperta di un’altra spiaggia vicina, la Golden Beach, nulla a che vedere dal punto di vista paesaggistico con quella di ieri, ma indubbiamente più comoda. Intorno le 17.45 torniamo in hotel per docciarci e rinfrescarci. Usciamo verso le 20.00, facciamo un piccolo giro per il centro e torniamo nuovamente alla taverna di ieri, ovvero la Goldennarken sul lungomare. Paghiamo € 26,25 per un piatto di verdure cotte, il Dokus, cioè una bruschetta greca, con pomodoro, feta, origano, pane, che assomiglia di molto alle friselline pugliesi e secondo i miei gusti troppo olio, filetto di pollo alla griglia ed un piatto di penne all’arrabbiata che mi portano con la panna. Da bere Mythos ed acqua. Usciamo e passeggiamo nuovamente per il paese e sul porto ci stropicciamo gli occhi per gli yachts che sono ormeggiati, uno in particolare è un autentico transatlantico, proviamo invidia ma non troppa, in fin dei conti noi abbiamo la nostra Picanto. Verso le 22.00 torniamo in hotel e prepariamo gli zaini perchè domani si riparte…Dove? Chissà… mercoledì 2 agosto 2006 . COSTA OVEST E KAKOVATOS No!! Non è stata una bella nottata, in effetti la Domatia Ermia, con quella di Gythio è stata la peggiore della nostra vacanza, troppo calda, troppo rumorosa e per i nostri standard igienici troppo sporca!! Partiamo come di consueto di mattina, intorno le 08.00, dopo aver fatto colazione con succo di frutta, latte, biscotti e strudel alle mele. Salutiamo Pylos e partiamo alla volta di Olimpia, con l’intenzione di fermarci da qualche parte prima sul mare…La prima tappa è KAPARISSIA, cittadina costiera sullo Ionio, proviamo con degli hotel e o sono completi o costano caro, trovo finalmente una piccola domatia nel centro, controllo le stanze, sono carine e pulite e costano € 25,00. La domatia è gestita da dei simpatici nonnetti che non spiccicano una parola differente dal greco, mi faccio capire a gesti, dico che va bene e vado a prendere gli zaini, esco, prendo la macchina e mi ritrovo nel mezzo del traffico, caos e difficoltà di parcheggio, mi dispiace tantissimo per i nonni ma non sono andato via da Roma per ritrovarmi nella confusione!! Decido allora di proseguire con la macchina, dei nomadi senza meta, alla ricerca di un rifugio, ci fermiamo al vicino hotel Kassimios che mi chiede € 70,00 (più di Atene)…Ho afferrato adesso il nome…Erano Kassi Mios se entravo…Scappo con la macchina e proseguiamo passando dei paesini molto graziosi, lambiti da un bel mare, Elea, Giannitsohori, fino a quando troviamo l’indicazione per KAKOVATOS Beach, entriamo e ci mettiamo alla ricerca di stanze, le prime sono tutte complete, l’Hotel Seaside ci chiede € 40,00 per una notte e non ci fa nessuno sconto, allora per principio (siamo campioni del mondo) proseguiamo fino a che la nostra ricerca viene premiata: hotel Tìmoleon (e-mail: timoleonadamopoulos@yahoo.Gr), controllo la stanza, carina ed ampia, con bagno privato, senza aria condizionata ma con due finestre, per € 30,00 la prendiamo!! Unico problema?? E’ disponibile dalle 14.00…Sono le 11.00,quindi io e Giusy andiamo in spiaggia, lunghissima ma stretta, con un bel mare che ricorda di molto, come paesaggio (senza scogli e montagne) quello salentino. Arrivano le 14.00, la nostra “casa” per circa 16 ore è finalmente disponibile…Che facciamo?? Torniamo in mare o ci prendiamo una pausa?? Giusy è stanchissima e questa volta decidiamo per il break..Buon pisolino a tutti!! Ci svegliamo intorno le 18,00 restiamo in stanza a poltrire ed intorno le 19.30 usciamo. Visitiamo il paese, molto carino ed ordinato, entriamo nella chiesa, dove si sta celebrando una messa ortodossa tutta cantata, rimaniamo per circa 15 minuti e poi usciamo per la visita all’adiacente piazzetta. Arriva la fame, andiamo in cerca di taverne, in una di esse un ragazzo ci fa entrare nella cucina che è poi quella di casa, per farci vedere cosa è pronto: pomodori con il riso, melanzane alla parmigiana, ma stranamente non ci dice i prezzi, continuiamo il nostro giro e poco prima di arrivare sul lungomare sul lato destro, si trova una taverna che dovrebbe chiamarsi Timokia, comunque non potete sbagliare, la penultima a destra, sembra un garage con sopra la casa, puntualizziamo il posto perchè con € 20,50 prendiamo due insalate greche giganti, acqua e vino locale (buono ma molto forte), e due porzioni di pollo alla griglia con tanto di patatine fritte, il pollo è buonissimo, da leccarsi i baffi…Inoltre proprio all’inizio della cena la proprietaria ci offre degli stuzzichini (bruschetta con pomodoro, feta e yatziki, una salsa di yoghurt e aglio molto buona). Usciamo dalla taverna e giriamo per il paese, ci fermiamo nella piazzetta dove la semplicità regna sovrana, bambine che giocano a palla avvelenata, bambini che giocano a calcio, altri in bicicletta, ci si ritrova in un mondo che ricorda di molto la mia infanza (ho 35 anni) e che purtroppo i ragazzi di oggi stanno via via dimenticando. Renato Zero in un testo dice: “il progresso gioca con la nostra ingenuità”!! Divoriamo i due soliti gelati a testa, con i due del pranzo fanno 6 e siamo a quota 46 e pian pianino torniamo in hotel. Domani ci attende qualcosa di completamente diverso ma nello stesso tempo unico e affascinante: la mitica Olimpia!! Buon Olimpiadi a tutti!! giovedì 3 agosto 2006 . OLIMPIA E KASTRO Oggi è il compleanno di Nonna Mimma, scomparsa il 25 marzo 2004. Nonostante il tempo che lentamente divora i nostri ricordi, sei sempre nel mio cuore. Ti voglio bene nonna!!! Ci svegliamo alle ore 07.00, questa notte nonostante le zanzare abbiamo dormito bene!! Ci si prepara alla partenza…Olimpia stiamo arrivando!! Facciamo colazione con uno strudel alle mele, uno ai frutti di bosco, latte e succo di frutta e siamo giù in strada. Arriviamo al sito archeologico di OLIMPIA prestissimo, infatti alle 08.15 siamo già lì, meglio così…È il miglior modo per evitare il caldo e le orde di turisti in gruppo che man mano arrivano. L’ingresso per il sito è di € 9,00 incluso il Museo Archeologico, giornalisti e studenti U.E. Gratis. Percorriamo in lungo e in largo il sito, visitando le colonne della palestra, i resti del tempio di Zeus e lo stadio, con il suo ingresso arcato che da veramente la sensazione di entrare in un vero stadio moderno. Visitiamo il sito emozionati per l’importanza storica dello stesso ma a dire la verità dei 5 siti visitati in Grecia (Partenone di Atene, Micene, Epidauro, Delfi e Olimpia), questo un pò ci delude. Qui infatti bisogna ricorrere di molto alla fantasia per immaginare i monumenti visto che ciò che rimane sono solo rovine, intendiamoci è comunque un luogo magico ed imperdibile per chi va in Grecia. Mentre usciamo dal sito conosciamo una coppia di Fara Sabinia, molto simpatici e socievoli, sono in partenza per l’Italia. Do a loro il mio numero di telefono e vedremo…Andiamo al Museo Archeologico, molto bello e secondo solo a quello di Atene (non ho visitato quello di Salonicco). Imperdibili sono la statua di Zeus e Ganimede in terracotta e la statua di Ermes di Prassitele. Usciamo dal museo e che ti vedo??? Gli occhi mi si illuminano, un ragazzo che indossa una maglia storica, quella della magica Roma!! “Facciamo una foto insieme”?? Mi guarda perplesso e sorridendo accetta, è di Città del Messico…Adios Chico Giallorosso!!! Prendiamo la macchina e ripartiamo, in direzione nord-ovest sulla costa, passiamo Pyrgos e dopo circa 30 minuti arriviamo al grazioso paesino di KASTRO, dominato dalla fortezza di Chlemoùtsi. Cerchiamo una domatia, (non andate verso il lungomare, ci sono solo hotel e camping) e la troviamo nel paese, la Domatia Opzintoe che presumo significhi Orizzonte. € 35,00 per una stanza spaziosa, con tanto di cucina, bagno privato, frigorifero e con un balcone con un panorama meraviglioso, il mare blu con i confini delle isole di Zante e Cefalonia da un lato, e dall’altro il paese con il castello in alto…Usciamo e andiamo a visitare la fortezza, entrata € 3,00 giornalisti e studenti U.E. Gratis, si tratta del castello franco più famoso della Grecia, con una robusta cinta muraria e con uno splendido panorama. Chlemoùtsi è ora in fase di restauro. Verso le 13.15 usciamo e andiamo e andiamo diretti al mare, la spiaggia di Kastro è sabbiosa e bianca, con un mare pulitissimo, basso e caldissimo. Restiamo in spiaggia fino alle 16.30 poi torniamo in hotel per docciarci e rinfrescarci. Usciamo intorno le 19.00, visitiamo il paese, al di fuori del castello decisamente brutto, non esiste infatti un centro ma solo una via con case ed alcune taverne intorno, proprio ad una di queste, la Star, riconosciamo un ragazzo che ci ha gentilmente scattato una foto nel castello, si chiama Andrea, è greco ed è intenzionato nel 2007 ad andare in Germania perchè la sua ragazza è tedesca, ha 4 lavori e si sta mettendo da parte i soldi per questo…La forza dell’amore!!! In bocca al lupo Andrea…E non dite crepi!! La taverna star è piacevole, con dei tavolini all’aperto e della musica greca, inoltre ha dei buoni prezzi, infatti con € 24,90 mangiamo 1 insalata greca e una lattuga, pollo alla griglia, una grigliata mista e patatine fritte. Da bere del vino locale e acqua. Inoltre ci offrono delle bruschette, delle zucchine e un piatto di anguria e melone. Il sapore delle grigliate? Slurp…Abbiamo capito che anche in Grecia si mangia molto meglio nei piccoli centri che nelle grandi città. Giriamo nel paese, mangiamo il solito gelato (quota 50). In uno pseudo-centro ci sono bambini che giocano, io e Giusy ridiamo ed applaudiamo, il vino locale ha fatto il suo effetto…Siamo stanchi, intorno le 23.00 andiamo a dormire. venerdì 4 agosto 2006 . KALOGRIA Ci svegliamo intorno le 08.30, facciamo colazione con latte, succo di frutta e crostate e lasciamo la stanza. Eccoci nuovamente a macinare chilometri lungo la costa ovest direzione nord. La nostra prossima tappa è KALOGRIA. Arriviamo in questo paesino con facilità e lo scenario è subito prorompente, una fitta pineta a sinistra, una palude a destra e il mare verso nord. Ci mettiamo subito a “lavoro” ricercando la domatia di turno e questa volta la ricerca è più difficile del previsto, poche domatie e tutte complete, hotel extralusso, nessun campeggio e l’unica domatia disponibile ci chiede € 40,00 per una discreta stanza. Che fare? Facciamo un giro per il paese e scopriamo che il paese non esiste, non ci sono negozi, bar, supermercati, niente di niente, decidiamo di spostarci ancora più a nord entrando a Kato Ahaia, e anche lì i problemi non sono pochi, nessuna domatia e un mare che rispetto a quello di Kalogria è indubbiamente inferiore. Dietrofront e si torna alla Domatia Sirtaki di Kalogria e prendiamo per € 40,00 la stanza. Andiamo poi al minimarket del vicino villaggio di Mechoni e compriamo del tonno, pomodori, crostini integrali, olive, formaggio, acqua e due gelati..Questa sera…Un pò per soldi, un pò perchè non ne possiamo più di carne abbiamo intenzione di mangiare in stanza. Torniamo in hotel ed intorno le 13.30 andiamo in spiaggia. La spiaggia è bella, chiusa da scogli da una parte e lunga ben 7 km dall’altra, il mare è limpido e caldissimo. Molti sono gli italiani sulla spiaggia, è appena iniziato agosto…Prendiamo due gelati e poi altri due (raggiungiamo quota 54) e poi Giusy si accorge di aver lasciato il make-up nel vecchio hotel, quello di Kastro per intenderci. Se una donna distrugge un automobile non ne fa un dramma, ma se una donna perde il proprio make-up son dolori!! La vedo agitata, le dico: “dai, andiamo a prenderlo” e lei inizialmente ti risponde: “nooo, dai, non è importante”!! Ma dai suoi occhi capisci che sta dicendi: “e che aspetti?? Forza sbrighiamoci…”, comunque dopo una serie di tira e molla, telefono al vecchio hotel e partiamo con la macchina, 62 km all’andata, una cinquantina al ritorno (troviamo un’altra rotta), riprendiamo il make-up e tiriamo un sospiro di sollievo. Torniamo in spiaggia intorno le 18.30, c’è una duna che ci attende, salgo per primo arrivo sulla cima e mi arrotolo in basso…Sensazione divertente ma la testa gira completamente, poi Giusy e anche per lei parte il “rotolicchio”, nel frattempo in basso una ragazza di Cipro (che poi ci scatterà alcune foto) ride a crepapelle. Terminato il turno di Giusy, ripartiamo, questa volta insieme…Siamo pieni di sabbia…Ci tuffiamo in un mare caldissimo, è un bagno malinconico, è l’ultimo mare per questa stagione, usciamo dall’acqua salutando questo immenso mondo e ci dirigiamo in hotel per docciarci e rinfrescarci. Intorno le 20.30 prepariamo da mangiare, eh già, oggi nessuna taverna da cercare ma si mangia (benissimo e soprattutto senza olio) in stanza. In effetti i greci con la scusa dell’olio di oliva lo usano in quantità industriale. Intorno le 22.30 usciamo un pochino e Kalogrìa di sera è praticamente un paese che dorme, il nulla, tutto è chiuso e l’unico divertimento è in un “patio” di un hotel dove un cantante si cimenta in canzoni così noiose che la Pausini al suo confronto equivarrebbe a Bruce Dickinson degli Iron Maiden. Mangiamo 2 gelati (56) e torniamo in hotel. sabato 5 agosto 2006 . PATRASSO E CIAO GRECIA Ci svegliamo la mattina intorno le 07.30, colazione con latte, succo di frutta e strudel alle mele e uscendo dalla stanza, a circa 30 mt da noi un gregge di pecore che bela gioioso…Fantastico!! Prendiamo la macchina e andiamo a PATRASSO. Al centro si arriva con una facilità estrema, basta seguire la via principale che passa per il porto e poi arriva fino alla fortezza (entrata gratis). Le condizioni del castello lasciano a desiderare, infatti è in restauro e la cosa più bella del sito sono i tanti alberi di fichi maturi che attendono di essere colti (buonissimi…Anche se un “disgraziato” se li è pappati quasi tutti)…Usciamo dalla fortezza e andiamo verso il centro di Patrasso. La città è decisamente brutta, con grattacieli bianchi dovunque, pochi alberi e due piazze orribili. Parcheggiamo la macchina in un posto custodito (€ 5,00) e poi camminando andiamo a visitare la splendida chiesa di Agios Andreas (la più bella da noi visitata in Grecia). Maestosa, in stile bizantino moderno è qualcosa di veramente bello!! Usciamo dalla chiesa e passeggiamo per le vie principali entrando in vari negozi e supermercati. Intorno le 12.40 ci fermiamo in un fast-food proprio davanti il porto e per € 9,50 prendiamo una mega-insalata e un piatto con pitta (pane non lievitato che si può fare sia fritto che al forno), funghi, patatine e peperoni…Siamo sazi. Giriamo per la città, telefoniamo a casa, divoriamo i consueti gelati (58, alla fine abbiamo raggiunto i 60) ed intorno le 16.45 ci imbarchiamo sulla nave MY WAY (questa volta sarà puntualissima) per tornare in Italia, dove ci attende il nostro mitico cagnolino UGO BUDDU!!! PER CHI AMA I MIEI VIAGGIO (HO AMATO IL MIO MODO DI DESCRIVERLI) SU QUESTO SITO PUOI ANDARE SU SU E GIU’ PER IL MESSICO IN 21 GIORNI (RINGRAZIO DI CUORE LA REDAZIONE CHE L’HA SCELTO E CONSIGLIATO DEFINENDOLO PASSIONALE E SU E GIU’ PER LA THAILANDIA IN 21 GIORNI.

GRAZIE VITTORIO BELLUCCI



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