Giordania zaino in spalla

Giordania da nord a sud e viceversa con mezzi pubblici e lontano dai gruppi organizzati.
Scritto da: fabiocroupier
giordania zaino in spalla
Partenza il: 22/10/2019
Ritorno il: 30/10/2019
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
La mia filosofia di viaggiatore mi porta a stare a contatto con la gente del posto, mangiare dove mangiano i “locali” e prendere mezzi di trasporto pubblici o autostop. Insomma, lontano dai tour organizzati in stile toccata e fuga. Premesso questo, racconto i miei 9 giorni nella splendida Giordania.

Fate il Jordan Pass on-line prima di partire 100 euro. Altrimenti il visto costa 40 e l’entrata a Petra 50. Tenete presente che ci sono 3 strade che passano da NORD a SUD: 1 QUELLA DEL MAR MORTO, 2 LA KING’S ROAD che passa dal mezzo e dal wadi rum canyon e quindi panoramica. 3 DESERT HIGHWAY la più veloce con intersezioni per la king’s road.

Cambio 1 JD = 1,25 euro circa

22 ottobre

Volo Ryanair da Bergamo ad Amman 170 euro. Arrivato all’aeroporto cambiate solo 10-20 euro che vi servono per il minibus (3,3 jd). Aggiungono commissioni elevate e quindi meglio cambiare in centro con 0 commissioni. Soggiorno al PALACE HOTEL in down Town per 25 euro circa. Sono le 22 e esco per fare solo una breve cena visto che son abbastanza stanco. Prendo 2 panini con dentro pollo alla griglia e verdure e una lattina costo 1.5 euro… Mi comincia a piacere.

23 ottobre

Un tassista palestinese mentre canta mi accompagna all’ufficio JETT per il bus fino a Petra, ma al di fuori dell’ufficio un tassista sta per andare a Petra a prendere dei clienti e cerca 3 persone che li pagano la benzina per andare a Petra. 10 jd a testa e partiamo. Dopo 4 ore siamo A WADI MUSA, la città che ospita hotel e ristoranti a 10 minuti dal centro visitatori di Petra. Non mi soffermo a descrivere i monumenti perché risulterebbe difficile fare capire la bellezza. Arrivo fino al monastero totale 4 ore andata e ritorno. In cima al monastero c’è un bar che vende buoni succhi di limone e menta portate una bottiglia nello zaino che qui i prezzi sono alti. Cappello e crema solare. I turisti sono tanto e rovinano un poco il paesaggio, ma se ci si sposta dal principale itinerario si riescono a trovare degli angoli silenziosi. Rientro al PETRA GATE HOTEL circa 25 euro la notte. Qui intorno i ristoranti sono turistici, con piatti locali ma anche europei. Prendo grigliata mista, hummus, insalata giordana e sprite totale 12 JD.

24 ottobre

Riesco a prendere in extremis il bus per il WADI RUM, che parte alle 0630 dalla stazione degli autobus. Ma se chiedete alla reception degli alberghi lo fanno fermare presso l’albergo a caricarvi. prezzo 8 JD. Arrivato a RUM che è l’ultima cittadina prima del deserto, organizzo al momento il soggiorno di 2 notti presso il FAMILY CAMP, una notte son 25 JD ma chiedendo lo sconto per 2 notti facciamo 40 in totale compresa colazione e cena super abbondanti. LO CONSIGLIO, è presente su booking. Il campo si trova a 5 minuti dal LITTLE BRIDGE e sotto una massiccio che esplorerò nel pomeriggio con una bella camminata in salita di 1 ora e 1 ora per scendere. Vista spettacolare sul canyon. La cena è a base di hummus, insalate di pomodori, riso e pollo alla griglia.Ne mangio 3 piatti e mi ritiro nella tenda come un orso in letargo. La temperatura di notte arriva a 12-14 gradi ma sotto la coperta si sta bene. Un inconveniente verso le 02 00 è che son passate due jeep a tutto gas, piantando la tenda a circa 2-300 metri dal nostro accampamento facendo casino per un oretta. Ma il mattino seguente SALEM, il boss del campo li ha sistemati per bene.

25 ottobre

Si possono organizzare delle escursioni in jeep, che convengono se si è in 3-4 persone. Essendo solo e non potendo aggregarmi ad altri, decido di affidarmi alle mie gambe e organizzare un tour di 15-16 km nel deserto da solo. La meta è il ABU KASHABA CANYON a 7 km dal campo. Porto solo un litro di acqua in quanto si possono comprare bottiglie lungo altri campi lungo il deserto. Peccato che ne ho incontrati 2 tutti deserti. Arrivato ad avere un bicchiere a dir tanto di acqua decido di fermare una jeep con 2 turisti nel cassone e chiedere 1 bottiglia. Il beduino alla guida me ne da una senza farmela pagare… forse pensava che ero un moribondo.. Canyon bellissimo da attraversare. Al ritorno mi fermo all’ombra di un massiccio a fare il “pranzo” pane e formaggio presi dalla colazione… Dopo passo dalla LAWRENCE HOUSE e qui ci saranno una ventina di turisti arrivati in jeep. Rientro per le 14 al campo e mi dirigo al KAZHALI CANYON il quale è più pubblicizzato e quindi pieno di turisti. Ci si addentra per 20-30 metri, ci sono pozze di acqua mista a pipì (almeno dall’odore che persiste,sembra la stazione centrale). Dopo bisognerebbe scalare una parete per andare avanti e quindi desisto e torno indietro. Stasera lo chef egiziano prepara lo ZERBA, che è una forno sotterraneo con dentro verdure e pollo. OTTIMOOOOO

26 ottobre

2 spagnoli mi danno un passaggio per 350 km circa fino alla giunzione per MADABA dove trovo un passaggio per il centro città e quindi per la PILGRIM’S GUEST HOUSE 38 JD per 2 notti e la colazione. Oggi provo il parrucchiere locale, costo 2 JD. Verso le 16 vado alla chiesa della decapitazione di Giovanni Battista che per 1 JD un signore spiega qualcosa e poi ci indica il tour da fare nei sotterranei e sul campanile. Salita su scale man mano sempre più ripide e alla fine quando si passa fianco della campane, si esce sulla balconata ad ammirare il panorama su MADABA. A pensare che nel 1900 c’era solo questa chiesa e 2 case e cosa abbiano costruito in 100 anni mette l’angoscia. Per cena prendo 2 felafel con melanzane e salsa piccante e una Sprite per 1JD, ripeto quello che avevo preso ma insiste nel dire 1 JD… La sera non c’è tanto da fare e quindi passo un oretta in un caffè a fumare una shisha alla mela e bere un thè.

27 ottobre

Alla colazione mi faccio la prima risata della giornata quando, in una comitiva di italiani, si alza una dicendo: ragazzi (molti sui 70 anni) dobbiamo fare la cassa comune per le spese e dare la mancia all’autista del bus e altre cose… Ecco perché viaggio solo !!!! lontano dai greggi di pecore. Oggi ho la destinazione a KARAK, al castello dei crociati. Mi dirigo verso la stazione degli autobus con lo zainetto (acqua e biscottini al cioccolato). Mi viene detto che non ci sono autobus per KARAK e, a malincuore stava avendo ragione la lonely planet. Mentre sconsolato torno indietro sento un signore che grida e fischia a 100 metri dietro. Chiama me!! Torno indietro e dice che c’è un bus che sta partendo. 2 JD per 150 km. Passando dalla desert road. Arrivato a Karak, visito prima il mercato vicino alla moschea e prendo qualche banana nana. Nel 2016 ci fu un attentato al castello con la morte di 10 persone e quindi adesso i controlli sono rafforzati. Più o meno, visto che mi fanno entrare senza vedere il biglietto e lo zaino… Il castello è carino, feritoie, prigioni, cucina e, se si entra di primo mattino, ancora di più visto che si è in giro da soli. Il ritorno risulta problematico con i mezzi pubblici. Alla stazione degli autobus ne prendo uno fino a AL QASR, poco sopra Karak nella King’s road. Qui ne prendo uno più piccolo e sembra che man mano che si va verso nord i bus si rimpiccioliscono e la gente diminuisce. Questo mi scarica prima della discesa del canyon del Wadi Rum. Mi guardo in giro… nessuno. Alzo la mano (il pollice qui non si usa) e la terza macchina si ferma portandomi fino a DHIBAN, dall’altra parte del canyon ( son una ventina di km di curve) Son due poliziotti simpatici. Mancano gli ultimi 40 km fino a Madaba..e qui mi carica un tizio che vende uova all’ingrosso in mezza Giordania. Tolta la monnezza sul sedile davanti mi fa accomodare. Arrivo nel tardo pomeriggio a Madaba, Con mezzi pubblici e autostop. La sera ancora nel bar di ieri.

28 ottobre

Oggi la destinazione è AJLOUN a nord di Amman. Ci arrivo con un bus ( 1,2 JD ) fino alla stazione di TABARBOUR ad Amman e qui cambio per AJLOUN un minibus 1 JD. Arrivato alla solita stazione anonima di autobus prendo un taxi fino alla MHNA GUEST HOUSE a circa 7 km da AJLOUN. Questo si rivelerà un po’ scomodo per quanto riguarda i trasporti del ritorno (Ajloun-Mhna), in quanto all’andata chiedo con l’autostop. La guest house è carina per chi vuole stare fuori dal casino, ma in pratica è una camera che affittano dentro una casa. con cucina in comune. Il pomeriggio lo spendo a vedere il castello di Ajloun che assomiglia a karak ma più piccolo. Tenuto bene. Al ritorno, prima di salire ad Mhna mi fermo in centro a vedere il mercato e mi fermo a chiacchierare con dei ragazzi che mi offrono del mais.

29 ottobre

Parto il mattino presto con destinazione JERASH per vedere il complesso romano. Prendo un bus e per le 9 sono tra i primi ad entrare e godermi la pace prima dell’arrivo delle mandrie di turisti. Il pomeriggio lo voglio passare nella riserva di AJLOUN per fare una camminata. Potrei fare solo quella corta in quanto servono le guide per fare quelle più lunghe. All’entrata mi viene chiesto di pagare un ingresso di 8 JD. La lonely diceva gratis col Jordan pass. Ma le regole sono cambiate. Direi che per 40 minuti di passeggiata sotto gli ulivi 10 euro non glieli do manco morto. Riprendo il taxi e incacchiato ritorno al centro. E’ appena l’una e il pomeriggio mi è saltato. Decido di prendere il bus per IRBID e girare 3 oretta per questa città universitaria che si trova a nord, verso la Siria. Un bel mercato e tanti negozi.

30 ottobre

Dopo aver lasciato AJLOUN con la delusione totale per la gestione del “parco”, ritorno ad Amman nel primo hotel della prima notte, cosi da chiudere il cerchio del mio viaggio. Nel pomeriggio però trovo il tempo di andare tramite bus (con cambio a MAFRAQ) ad UMM EL JIMAL, che è una cittadina abbandonata fatta di pietra lavica, Alcune abitazioni sono ancora in piedi ma la maggior parte è caduta per un terremoto secoli fa. Al ritorno sul bus vedo siriani con borsoni che probabilmente lasciano il proprio paese per l’accogliente Giordania. Ricordo che su 8 milioni di abitanti ce ne sono 2 di profughi dalla Siria e dall’Iraq. E noi ci lamentiamo per qualche migliaio… vabbè… L’ultima sera la passo nella “movida” di Amman, cioè la RAINBOW STREET in centro. Qui la strada è pulita, con locali e ristoranti e giovani benestanti del posto. Mi siedo a fumare l’ultima shisha vedendo la sfilata di macchinoni che passano davanti al bar.

CONCLUDENDO:

Paese ospitale da viaggiare anche da soli, MAI sentito la paura che mi succedesse qualcosa neanche la sera in giro da solo o facendo autostop Le città sono sporche tranne i posti turistici e dove vogliono tenere pulito loro, ma purtroppo non hanno la coscienza del riciclo e del buttare nei cassoni la pattumiera. Il turismo sta aumentando anno dopo anno e si arriverà a un problema di troppi turisti.

Se avete domande… see ya!

fabiopierin@virgilio.it

È illuminato da luci a led con sensore di passaggio e quindi anche senza pila va bene.



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