Giordania tra luci e ombre

Un itinerario che ci ha portato alla scoperta di città, castelli nel deserto e nella vera attrazione del Paese: Petra
Scritto da: maxplebani
giordania tra luci e ombre
Partenza il: 21/04/2018
Ritorno il: 29/04/2018
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €

La Giordania è sempre stata nella top ten delle mie cose da vedere. Dopo un giro di informazioni, ho deciso di affidarmi ad un’agenza del posto per avere un pacchetto con hotel, driver locale, ecc. Il nostro itinerario partiva da Amman, i castelli nel deserto, le città di Ajloun e Jerash, la strada dei re e il monte Nebo, Madaba, Kerak, Petra, il deserto del Wadi Rum e il mar Morto.

La città di Amman è una metropoli su un’area molto vasta, basti pensare che dei 9,5ml di abitanti della Giordania 4,5 ml vivono ad Amman. E’ caotica di giorno, con strade in sali/scendi, un traffico bestiale dove nessuno rispetta il codice della strada (se mai ne esistesse uno qui), e anche la sera la cosa non cambia. La cittadella vale la visita così come l’anfiteatro, una visita merita il centro con il suk. I castelli nel deserto si posso tralasciare, troppa strada per vedere poche cose , il deserto è brutto pieno di sacchetti di plastica che vagano fino a quando non trovano una recinzioni e li trovi tutti lì.

La città di Jerash merita assolutamente mentre ad Ajloun c’è solo il castello diroccato di Lawrence d ‘Arabia. La strada dei re non si capisce cosa sia, una strada su e giù dalle montagne, solo un nome altisonante e nulla più; il monte Nebo se proprio ci tenete e se siete fortunati che non c’è foschia, potrete godere della veduta che Mosè ebbe della terra promessa. Madaba offre solo la visita alla chiesa di S.Giorgio per dei mosaici, mentre la visita del castello di Kerak merita.

E veniamo alla vera attrazione della Giordania, che vale da sola il viaggio: Petra. E’ bellissima, grandissima, spettacolare e difficile. Servono almeno 3 giorni se volete vedere tutto, anche perché bisogna camminare tantissimo e per lo più salire e scendere dalla montagna anche per 800/900 gradini. Per molti Petra è il Tesoro la costruzione più vista e conosciuta posta alla fine del Siq e raggiungibile da tutti, ma il Monastero situato 800 gradini più su, è spettacolare per grandezza e fattezza. Ci sono molti sentieri da fare, tutti impegnativi per le vostre gambe ( se non siete allenati), la notte di riposo non basta per il giorno dopo. Non siamo riusciti a fare Petra by night per ben due sere causa pioggia, e ci siamo trovati dentro Petra con un temporale che ha creato panico tra i turisti per l’acqua che scendeva dal Siq e ci hanno evacuati con pick up stile organizzazione araba. Piccola Petra seppure l’entrata sia compresa nel biglietto, non ne vale la pena.

Il deserto del Wadi Rum è bellissimo, circondato da rocce alte e aspre e da sabbia rossa nelle varie tonalità; noi abbiamo fatto un tour di 4 ore fermandoci nei punti più suggestivi e solitari, scendendo da dune di sabbia rossastra finissima, immersi nel silenzio, ascoltando il vento. La notte poi è stata spettacolare con la luna piena, era una scenario marziano come nei film (the martian è stato girato qui), nel silenzio assoluto il deserto rischiarato dalla luna si vedeva per kilometri. Il Mar Morto è sopravvalutato, non mi ha impressionato più di tanto, si sta a galla più di quanto siamo abituati, tutto qui, credo sia meglio fare tappa a Aqaba sul Mar Rosso.

Conclusioni

Mi aspettavo di più dalla Giordania, per certe cose mi ha deluso, forse avevo troppe aspettative, lo pensavo un paese arabo meglio organizzato. Alcuni luoghi sono sopravvalutati, forse per attrarre turisti anche in altre zone. La difficoltà degli spostamenti è grande sia per il traffico che per le strade. La sicurezza è buona, posti di blocco ovunque, siamo stati fermati per controllo almeno 2 volte al giorno ma c’è una sensazione di fittizio, di impreparazione, di casuale, di mancante.

Fuori Amman c’è sporcizia ovunque: sacchetti di plastica, bottiglie di plastica, cartoni, nei campi, nel deserto a est. Lungo le strade, nei villaggi poi è ancora peggio; lungo la superstrada che collega Amman ad Aqaba non si contano gli pneumatici dei camion ai lati dalla strada. La pulizia non è granché nemmeno negli alberghi a 4 stelle. Non parliamo dei bagni delle attrazioni turistiche, sembra che non gli interessi niente a nessuno… e sì che non è un paese a buon mercato: 1 loro jod vale 1,20 del nostro euro e il costo della vita è alto. Nei ristoranti o alberghi una bottiglia di acqua 2 jod, san pellegrino 7 jod, caffè loro 2 jod insomma non pensate di risparmiare, un pranzo a buffet senza acqua costa dai 15 ai 20 jod.

La scelta di rivolgermi a un tour operator della zona secondo me è stata ottima, il nostro driver ha guidato per 1500 km su strade tortuose e nel traffico, spesso senza segnaletica; le distanze non sono eccessive, ma il territorio è un continuo Sali/scendi dai -400 metri del mar Morto ai 1300 metri sopra Petra. Ci ha consigliato e fatto da guida, portato in posti particolari, fatto assaggiare specialità giordane, ci ha seguito in ogni richiesta ed è stato sempre presente, e tanto altro. Riassumendo periodo dal 21 al 29 aprile per 5 persone in mezza pensione, 7 notti, entrate ai siti, auto e driver abbiamo speso 710,00 euro pp + volo da Verona scalo Roma euro 420,00 pp.



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