Capodanno a tokyo 3

Giappone Tokyo, Nikko e Kamakura Capodanno 2005 Giravo il mappamondo per capire quale meta sarebbe stata la prossima e questo nome ha catturato la mia attenzione e mi sono detta Tokyo perchè no? Sono riuscita a prenotare con lastminute.com volo Air France e hotel Crown Plaza Metropolitan a 1300 euro a testa dal 23 Dicembre al 4 Gennaio, bene si...
Scritto da: sylvia
capodanno a tokyo 3
Partenza il: 23/12/2005
Ritorno il: 04/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Giappone Tokyo, Nikko e Kamakura Capodanno 2005 Giravo il mappamondo per capire quale meta sarebbe stata la prossima e questo nome ha catturato la mia attenzione e mi sono detta Tokyo perchè no? Sono riuscita a prenotare con lastminute.Com volo Air France e hotel Crown Plaza Metropolitan a 1300 euro a testa dal 23 Dicembre al 4 Gennaio, bene si parte… L’ impatto è freddo ci sono due gradi, dall’aeroporto di Narita prendiamo i biglietti per il Limousine Bus che dopo un ora ci lascia direttamente davanti al nostro albergo che la Lonely Planet classifica tra quelli di lusso, effettivamente niente da dire…Meraviglioso. Le camere sono molto belle ma la nostra attenzione viene attirata dalla tazza del bagno piena di pulsanti e super tecnologica (serve un ingegnere per usarla!!!). Siamo a Ikebukuro una zona meravigliosa, è pieno di ristoranti, centri commerciali e la fermata della metro è a 100 metri dal nostro albergo. Affamati entriamo al Mc Donald dove anche qui una volta consumato il pranzo per liberarti del vassoio ti serve nuovamente l’ingegnere, ci sono i secchi della raccolta differenziata, li la carta, la plastica, il ghiaccio, ecc… il problema è che devi aprire un secchio alla volta per vedere cosa c’è dentro, è tutto scritto in giapponese… ed è solo l’inizio!!! Continuiamo a girare nei dintorni del nostro albergo, arriviamo al Tokyo Metropolitan Art Space dove c’è la scala mobile più lunga del mondo, infatti appena saliti mi sento male, se soffrite di vertigini evitate!!! Anche qui è natale le strade sono tutte illuminate e piene di alberi addobbati, entriamo nel Metropolitan Plaza Center, è un grande centro commerciale collegato al Tobu che la Lonely menziona come uno dei più grossi centri commerciali al mondo, infatti è gigantesco. Continuiamo a girare per questo quartiere ed ormai è notte, fuori dai locali è pieno di ragazzi con la scritta “karaoke man” che cercano di buttarti dentro ai locali, noi però devo dire non siamo neanche considerati, sarebbe difficile cantare in giapponese. Per quanto riguarda i prezzi concordo con gli altri “turisti” che dicono di sfatare il mito del Giappone caro, i prezzi sono più bassi che da noi, si spende molto di più a Roma sia per mangiare che in generale vestiti, scarpe, borse, trucchi, ecc… per quanto riguarda l’elettronica invece i prezzi sono un po’ più alti che da noi.

Oggi proviamo a prendere la metro, voglio andare nel quartiere di Ginza, io per lo shopping Antonio (mio marito) per vedere il Sony Building; dopo attimi di confusione riusciamo a capirci qualcosa, in effetti se entri nella logica è tutto semplicissimo, dopo avere reperito una mappa in inglese facciamo il biglietto e saliamo sulla metro, il silenzio che c’è qui è quasi inquietante non parla nessuno siamo solo noi a fare rumore tutti gli altri (e il treno è pieno) o dormono in piedi, o sono indaffarati con i cellulari o leggono i manga! Siamo arrivati a Ginza camminiamo per un po’ e alla fine troviamo il Sony Building… beh che dire… fa schifo! Delusione incredibile pensavamo chissà che e invece è piccolo e non c’è niente di interessante, proseguiamo per la strada è pieno di negozi, centri commerciali, ristoranti è piacevole passeggiare senza una meta, passano così tre ore, Antonio vuole un po’ di tecnologia dopo la delusione del Sony… sulla Lonely c’è scritto di andare ad Akihabara per trovare un po’ di elettronica; riprendiamo la metro e arriviamo in questo quartiere, è molto diverso da Ginza, sembra un po’ periferia, in compenso entriamo in un centro di nove piani di sola robaccia tecnologica, (voglio precisare che per comprare un paio di cuffiette per il lettore mp3 Antonio ci ha impiegato quarantacinque minuti, ce ne saranno stati 200 mila tipi), usciti da li è notte, qui fa buio alle cinque ma i negozi chiudono alle dieci, riprendiamo la metro e andiamo a vedere Roppongi il quartiere notturno per eccellenza, camminiamo per ore è pieno di ristoranti locali con il karaoke, bordelli e sale giochi, beh che dire particolare… Per cena entriamo in un locale di quelli dove ti siedi al bancone, stiamo per sederci quando arriva l’omino che non parla una parola di inglese ma a gesti ci porta davanti a un distributore automatico dove dobbiamo ordinare la nostra cena. Praticamente è un distributore con le foto dei cibi, tu scegli quello che vuoi, paghi e porti uno scontrino con il numero al bancone, a questo punto puoi sederti… E’ stato divertentissimo, soprattutto constatare la fila che abbiamo creato al distributore… La giornata di oggi è dedicata a Disneyland, il parco è bellissimo ma è uguale a quello che c’e a Los Angeles, non facciamo in tempo a girarlo tutto perché è diviso in due aree enormi, domani infatti visiteremo l’altra zona. Frullati dallo Space mountain e morti di freddo con Indiana Jones, abbiamo fatto tardi e siamo stanchi morti, torniamo in albergo con l’ultimo treno, la stazione è super affollata e ci impieghiamo quasi un ora. Siamo troppo stanchi per andare ad un ristorante, circondati da 7/eleven, family/markt e am/pm, catene di negozi che non chiudono mai, entriamo in uno di questi e ci compriamo la cena da portare in camera, siamo riusciti a mangiare benissimo anche la pasta pre-cotta, è tutto veramente buono.

Oggi come ci eravamo ripromessi è il turno del Disney sea, l’ambientazione è meravigliosa anche se fa un freddo tremendo. Passiamo la giornata a fare file… però ne vale la pena! Dopo aver salvato la terra a bordo di navette spaziali, aver sconfitto la terribile piovra di 20000 leghe sotto i mari e aver viaggiato al centro della terra… ci aspetta la stessa trafila di ieri per tornare in hotel! Stamattina la sveglia è dura, sono le otto il fuso si fa sentire, dobbiamo essere veloci ci aspettano due ore di treno, vogliamo andare a Kamakura a vedere il Buddha gigante. Dopo un po’ di dubbi prendiamo il treno giusto e finalmente arriviamo come stabilito, sono di una puntualità incredibile, ti dicono che il treno parte alle 7:41 ci puoi scommettere, alle 7.42 resti a piedi! Qui a Kamakura visto che è una zona molto turistica penso che l’inglese sia un po’ più conosciuto e invece niente da fare in compenso le persone sono veramente gentili, se gli chiedi qualcosa lasciano quello che stanno facendo e ti accompagnano, ti aiutano, si a gesti ma sono veramente gentili. Camminiamo per un po’ e arriviamo all’ingresso, il Daibutsu (Grande Buddha) è il monumento più famoso della città fu completato nel 1252. Questa statua bronzea pesa 850 tonnellata ed è alta circa 12metri… è meravigliosa, vale la pena fare le due ore di treno, dopo aver scattato una marea di foto ci dirigiamo a piedi verso il tempio Hase-dera consigliato dalla Lonely.

Il giardino è magnifico per non parlare di come curano gli alberi, c’è un odore di incenso fortissimo, i laghetti sono pieni di pesci giganti rossi e gialli, c’è una calma insolita.

Camminiamo per circa un ora e torniamo alla stazione di partenza, ci dirigiamo in una via piena di gente e di negozi, qui assaporo un esperienza mistica, mangio un gelato alla patata dolce… è qualcosa di tremendo! Giriamo in lungo e in largo queste coloratissime vie e dopo un po’ visto il freddo riprendiamo il treno per Tokyo. Affamati, giriamo per Ikebukuro alla ricerca di un ristorante, mangiamo un tempura eccezionale e proseguiamo camminando per le fredde vie di Tokyo.

Oggi è l’ultimo dell’anno la sveglia suona alle 7:00, destinazione Nikko, apriamo gli occhi ma non riusciamo ad alzarci dal letto, di cinque in cinque minuti ci alziamo ormai che sono le 12:00! Forse è il caso di rimandare la gita a domani! A questo punto con calma ci alziamo, pranziamo e ci dirigiamo verso la metro in direzione Ueno per visitare lo ZOO, voglio proprio ammirare il panda gigante. Arriviamo davanti alla famosissima statua di Saigo Takamori, qualche fotografia non può proprio mancare, proseguiamo a camminare ma arrivati all’ingresso dello ZOO… sorpresa è chiuso! Niente panda… la Lonely però lo indicava come aperto, peccato! Camminiamo per circa un ora e alla fine sbuchiamo in un enorme parco pieno di papere, cigni, oche (aviariaaaa!!!!) che scopriamo vanno matte per i pop corn. Attraversiamo questa specie di oasi e ci ritroviamo catapultati in un quartiere animatissimo, sembra di essere a Hong Kong, veniamo travolti da una folla di gente che ci spinge nel mezzo del caos, è in corso un mercato, tutti si affannano a comprare pesce fresco, affumicato e l’odore di alcune spezie è fortissimo. Questo è il paradiso dello shopping! Entriamo in un negozio dove finalmente riesco a comprarmi il tanto desiderato Kimono, ventaglio dipinto a mano e calzini di quelli con lo spazio per tutte e cinque le dita… non può mancare la tazza di Hello Kitty! Il tempo qui vola sono passate tre ore, si è fatto buio e ci siamo persi! Cominciamo a girare per cercare di trovare una metro, siamo carichi di buste, stavolta sarà difficile riuscire a chiudere i bagagli per tornare a casa! Alle undici ci aspetta il Countdown per festeggiare l’anno nuovo, ieri avevamo prenotato in albergo, il party sarà al 25° piano del nostro albergo. Siamo pronti, sono le undici, prendiamo l’ascensore che in meno di due secondi ci porta in cima al grattacielo, la vista da qui è meravigliosa, si vede tutta Tokyo, l’ambiente è particolare ci sono uomini e donne elegantissimi in kimono e poi ci sono altri in jeans, sembra un funerale più che una festa e la parte peggiore deve ancora venire, dopo il brindisi di mezzanotte la situazione cambia, cominciano a cantare tutte canzoni inglesi famosissime… una tortura per la nostre orecchie! Non resistiamo più di tanto e mezzi ciucchi andiamo a dormire, domani andremo a Nikko, stavolta ci dobbiamo alzare veramente! L’unica cosa bella sono stati i fuochi d’artificio che alle 12:00 hanno illuminato varie aree di Tokyo. Sono le 8:00, di corsa usciamo e stravolti saliamo dopo almeno tre cambi di metro sul treno che ci porterà a Nikko. Il viaggio dura circa tre ore ma ne vale veramente la pena. Arrivati a Nikko prendiamo un autobus che ci lascia davanti al ponte sacro Shin-Kyo dove la leggenda vuole che nel 782 un monaco buddhista che fondò il primo eremo di Nikko, attraversò il fiume a cavallo di due serpenti, nel punto in cui oggi sorge appunto il ponte.

Proseguiamo a piedi e arriviamo finalmente all’ingresso, facciamo i biglietti e entriamo in un meraviglioso giardino, la particolarità che lo rende ancora più bello è che il laghetto centrale è una lastra di ghiaccio, gli giriamo attorno scattando tantissime foto e poi entriamo nella sala del tesoro, è una stanza molto piccola ma ci sono degli oggetti fantastici che una volta si trovavano all’interno dei templi.

Usciti dal museo c’è un lungo viale alberato pieno di gente, ai lati ci sono tantissime bancarelle che vendono cibo non identificato, saliamo le scale per visitare il primo tempio Passiamo sotto una porta di pietra che segna l’ingresso del Tosho-gu, siamo ufficialmente nel primo tempio di Nikko.

E’ qualcosa di indescrivibile, sarà anche perché c’è la neve che rende tutto ancora più bello ma è un posto incantevole, gli alberi sono maestosi, sono altissimi. E’ pieno di persone che pregano, probabilmente oggi è un giorno particolare per loro, una specie di pellegrinaggio per l’anno nuovo, qui le persone scrivono su dei foglietti di carta le proprie preghiere, i propri desideri e poi le legano sugli alberi, negli ingressi dei templi, alcuni invece sono intenti a bruciarli e pregano i propri Dei perché i desideri si avverino. Giriamo per ore incantati dalla bellezza di questi templi, sembra di essere immersi in una fiaba, è una sensazione meravigliosa, ci riporta alla realtà il freddo che si fa veramente sentire e ci avviamo verso la stazione, abbiamo camminato veramente tanto siamo stanchissimi. Ancora uno sforzo è la corsa che siamo costretti a fare per non perdere il treno delle 17:00, il prossimo è tra un ora, non siamo i soli altre coppie corrono con noi, siamo in ritardo ma per un secondo riusciamo a salire! Oggi essendo il 1 Gennaio 2006 i negozi sono tutti chiusi, anche molti ristoranti è oltretutto dopo le 22:00 è difficile cenare, finiamo in un ristorante che sembra un locale a luci rosse e mangiamo pollo fritto con zenzero, tutto veramente eccezionale! Oggi è il 2, è una giornata orrenda, la più brutta da quando siamo qui. Prendiamo la metro, lo scopo principale è andare a visitare il Palazzo Reale che oggi è aperto, (apre solamente 2 volte l’anno il 24 dicembre e il 2 gennaio) arriviamo a metà strada ma poi un po’ per il freddo, un po’ per il vento che taglia il viso, la pioggia e il pensiero che la fila che ci attende sia infinita, rinunciamo. Oggi è impossibile girare all’aperto e così ci concediamo un’altra giornata all’insegna dello shopping. Entriamo nel Seibu un altro centro commerciale, oggi a Tokyo cominciano i saldi, i negozi sono presi d’assalto, la cosa particolare è che qui per saldi si intende questo: ogni negozio espone delle buste con vari prezzi e taglie, tu arrivi e compri una busta ma non sai cosa c’e dentro, per esempio io ho comprato una borsa del Body Shop a circa 15 euro e dentro ci ho trovato un profumo, un bagnoschiuma al cioccolato, una saponetta, una crema per il corpo e una spugna… è divertente! E questo è in uso per tutti i negozi, anche per le gioiellerie, ci sono buste che arrivano anche a 3000 euro, sono pazzi questi giapponesi!!! Oggi è l’ultimo giorno, domani partiremo per Roma, peccato, sarei rimasta volentieri ancora un po’ , come viaggio devo dire che ne sono rimasta entusiasta, lo consiglio a tutti, è stata un esperienza diversa, una cultura estremamente affascinante, la prossima volta sarà sicuramente Kyoto!



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