I colori dell’autunno in Giappone, viaggio di 3 settimane di con auto e treno

Tre settimane in Giappone, alla scoperta delle città e delle Alpi giapponesi, in cerca dei colori magici dell'autunno e dell'acero rosso. Itinerario fatto in parte con treno e in parte con auto a noleggio.
Scritto da: pippobruni
i colori dell'autunno in giappone, viaggio di 3 settimane di con auto e treno
Partenza il: 24/10/2019
Ritorno il: 14/11/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Viaggio di nozze di tre settimane in Giappone, una full-immersion nipponica che ti cambia dentro (al rientro in Italia, ci inchinavamo per salutare). Questo diario è principalmente di tipo pratico, per darvi quei consigli che avrei voluto avere prima di partire e per darvi come esempio il nostro itinerario.

PERCHÉ ANDARE IN AUTUNNO

L’autunno giapponese si tinge di colori vivissimi, dal giallo paglierino al rosso fuoco dell’acero, e non dico uno o due alberi sparpagliati qua e la, dico interi boschi color fiamme!

Abbiamo scelto di partire l’ultima settimana di Ottobre per evitare i tifoni oceanici autunnali, che quest’anno (2019) hanno devastato in lungo e in largo il Giappone. Infatti abbiamo avuto solo 3 giorni di pioggia appena arrivati (la coda dell’ultimo tifone) e poi altri 18 giorni di sole ininterrotto (a volte un po di nuvole o nebbia, ma nulla di che).

Il clima è stato molto generoso: a Tokyo e Kyoto era decisamente caldo, tra i 15 e 20 gradi (addirittura 25 gradi un paio di giorni), con alberi ancora verdissimi. Per trovare i colori autunnali ci siamo spostati nelle Alpi Giapponesi, nei boschi intorno Takayama, Shin-Hotaka, Shirakawa-go e lungo la Hakusan White Road, dove abbiamo girato con un auto a noleggio e faceva decisamente freddo (5-10 gradi).

Altro motivo per scegliere l’autunno è il prezzo, perchè è stagione medio-bassa. Ciononostante Tokyo e Kyoto erano invase di persone, non osiamo immaginare come possa essere a primavera.

QUANDO PRENOTARE

Il volo è bene comprarlo con almeno 3 mesi di anticipo. Anche l’Hotel a Tokyo è meglio prenotarlo con molto anticipo, almeno un paio di mesi, perchè tende a riempirsi presto. Il resto del viaggio invece ve lo potete prenotare anche dopo, a poche settimane dalla partenza. Addirittura abbiamo cancellato e riprenotato molti hotel mentre eravamo in giappone (tutti cancellabili gratuitamente), perchè nel frattempo i prezzi erano scesi parecchio (parlo di risparmi di almeno 30-40 euro a notte). L’unica meta che non scende mai di prezzo è Tokyo, in crescita costante.

Ovviamente questo discorso vale per l’autunno, per la primavera e la fioritura di ciliegi forse è meglio prenotare con molto più anticipo.

LE SPESE

Organizzato completamente in autonomia, senza agenzia turistica, abbiamo speso 7300 euro in due persone per 21 giorni, che non è poco, ma è veramente tutto tutto incluso, da quando siamo uscito di casa a quando siamo rientrati, compresi anche i souvenir.

In particolare (prezzi per due persone):

  • 1370 euro – Volo Lufthansa Pisa-Monaco-Tokyo + Ritorno Osaka-Monaco-Pisa
  • 1000 euro – Colazioni, Pranzi e Cene. In giappone è tutto caro tranne i ristoranti. Con 8 euro a testa fate pranzo, con 10-20 euro cena. Potete risparmiare qualcosina comprando i cibi pronti nei minimarket (i famosi “Konbini”, sempre aperti, come 7eleven, familymart, Lawson). Anche il sushi del supermercato è 100 volte meglio del miglior sushi che trovi in Italia (con poche eccezioni). Certo ci sono anche i ristoranti di lusso, dove partono facilmente 100-200 euro cadauno. insomma una vastissima gamma di scelte e prezzi.
  • 2550 euro – Hotel/Ryokan, categoria 3 stelle, più alcuni 4 stelle. per la maggior parte solo pernottamento (tanto la colazione giapponese è comunque immangiabile), tranne tre notti in ryokan con mezza pensione. Volendo potevamo risparmiare qualcosina andando sui 2 stelle, o in ostello, ma chi ce lo fa fare in viaggio di nozze. Inoltre, il Giappone si sta preparando alle Olimpiadi del 2020 e stanno costruendo una marea di hotel nuovi di zecca (che vi consiglio di prenotare, perché sono decisamente meglio di quelli vecchi)
  • 230 euro- Assicurazione sanitaria
  • 110 euro- Noleggio Hotspot wifi. Un mini-modem portatile che funziona da hotspot wifi. Molte le aziende tra cui scegliere, con prezzi molto variabili. Considerate una media di circa 5 euro al giorno. Assolutamente essenziale per trovare le indicazioni sui trasporti, metropolitana, a piedi, info su ristoranti etc.
  • 350 euro- Biglietti di ingresso a mostre, musei, templi, cerimonia del tè, etc.
  • 310 euro – Noleggio auto 5 giorni, compresa benzina (30e), pedaggi autostradali (20e), patente internazionale fatta direttamente in motorizzazione (50e). Non prenotate tramite i siti ufficiali (tipo Nissan rent-car, Toyota,…). cercate su internet le offerte (di cui qui non posso fare il nome) e risparmierete parecchio.
  • 480 euro – Biglietti del treno. Abbiamo scelto di NON fare il Japan Rail Pass perché abbiamo escluso dal nostro viaggio mete lontane, come Hiroshima (che nonostante tutti dicano sia obbligatorio visitare, abbiamo eliminato senza rimpianti) e abbiamo preso l’auto a noleggio per girare nella zona alpina.
  • 170 euro – Piccoli spostamenti in metropolitana, bus, tram. Una corsa costa tra 1 e 2 euro e si paga con la tesserina magnetica Suica/Pasmo (di cui parlo dopo). Volendo ci sono anche pass giornalieri per la metropolitana di Tokyo o quella di Kyoto, che però io vi sconsigliamo, a meno che non abbiate pianificato con infinita cura tutti gli spostamenti del giorno. Per esempio, Tokyo ha tre principali compagnie di trasporti (Japan Rail, Tokyo Metro e Toei Lines). Il pass globale per tutte e tre costa ben 1400 yen al giorno, che vi ripagate se vi spostate almeno 7 volte con i mezzi. Esistono anche pass che valgono solo per Tokyo Metro da 600 yen, o per la linea JR, ma poi rischiate di dover pagare extra se vi serve salire su un treno della Toei line. Meglio pagare le singole corse, meno impazzimento e maggiore libertà.
  • 600 euro- Souvenir!!! siamo tornati stracolmi di roba, da non sapere dove infilarla.
  • 130 euro -altre spese (medicinali, ombrelli, una nuova valigia dove mettere tutti i souvenir)

ALTRI CONSIGLI UTILI

  • Noleggio auto. Nonostante tutti consiglino il treno (che funziona benissimo) e gli autobus, a noi piace esplorare anche fuori dai sentieri battuti, e il modo migliore per farlo è noleggiare un auto. I giapponesi a cui ho detto che sarei andato in auto a Shirakawa-go erano sconvolti, perchè le strade di montagna sono strette, a rischio ghiaccio, praticamente morte certa. Ho scoperto dopo che i giapponesi hanno una tendenza ad esagerare il concetto di “pericoloso”, e che le strette strade di montagna sono larghe che ci passano due TIR. Anche di ghiaccio, nemmeno l’ombra. Se avete guidato in una qualunque strada italiana avete tutte le abilità necessarie a girovagare per il giappone. L’unico momento di difficoltà lo abbiamo avuto ai semafori intorno a Kanazawa, nell’ora di punta, inghiottiti dalle strade a 8 corsie e il traffico disumano. Attenti anche alla guida, che in giappone è sul lato sinistro come in inghilterra. Tutte le auto hanno il cambio automatico. Controllate anche che le strade che volete percorrere siano aperte al traffico, perchè molte strade di montagna chiudono in inverno (verso il 15 novembre o anche prima in caso di neve precoce).
  • Soldi in contanti: il giappone è un paese avanzatissimo, ma ancora funziona al 70% con soldi contanti. In particolare, molti ristoranti e la quasi totalità dei templi prendono solo contanti. Noi siamo partiti con 250.000 yen in contanti (poco più di 2000 euro), cambiati alla Cassa di Risparmio in Italia, che si è presa un vergognoso 4% di commissione più 6 euro di quota fissa (le stesse condizioni che applicano le Poste Italiane). Ripensandoci, sarei partito con molti meno contanti, meno della meta, 100.000yen, e pagato quanto più possibile direttamente con la carta. Le commissioni pagando direttamente con la carta sono molto piu basse, meno del 2%. E se avete bisogno di altri contanti prelevateli agli uffici postali giapponesi oppure ai minimarket 7eleven (che a conti fatti costano anche meno della ladrona Cassa di Risparmio). Assicuratevi di avere una carta prepagata o di credito del circuito Mastercard o Visa. Ho letto da altre parti su internet che a volte funziona anche il bancomat (circuito maestro), ma personalmente non mi è capitato nemmeno un negozio che lo accettasse.
  • Per spostarvi con i mezzi pubblici conviene fare la tesserina magnetica ricaricabile “Suica” oppure “Pasmo” (sono la stessa cosa cambia solo il nome dell’azienda che le distribuisce). Prevede un deposito cauzionale di 500 yen e si può comprare in tutte le stazioni del treno e quasi tutte le stazioni della metro. Da quest’anno (2019) esiste una versione per turisti, la “Welcome Suica“, con validità 30 giorni dal momento di acquisto, senza deposito cauzionale. La “welcome suica” si compra ESCLUSIVAMENTE in aeroporto. Quindi vi consiglio, appena scesi dall’aereo e prima di salire sul treno che vi porterà in centro, di comprarvela e ricaricarla con 1000-2000 yen. Una tessera=una persona. Se siete in coppia dovete averne una ciascuno. Inoltre ci sono moltissimi minimarket e distrubutori automatici che accettano la Suica come mezzo di pagamento (un po come se fosse una carta prepagata ricaricabile e anonima)
  • Non sapete l’inglese? Non c’è problema, nemmeno i giapponesi lo sanno. E comunque ci siamo capiti lo stesso. Andate tranquilli.
  • Attenti se prenotate Hotel con colazione: non tutti gli hotel hanno la colazione “occidentale”. la maggior parte offre solo colazione giapponese, fatta di riso, pesce, gelatina e sottaceti (a volte anche vongole). I Ryokan in particolare, essendo locande tradizionali giapponesi, offrono esclusivamente colazione nipponica. Se pensate di non sostenere questo salto alimentare (che comunque vi consiglio di provare almeno una volta), prendete hotel senza colazione inclusa e compratevi i biscotti al supermercato. La maggior parte delle camere hanno un bollitore elettrico per fare acqua calda, cosi vi fate caffe solubile o tè in camera.
  • Ricordatevi gli adattatori per le spine di corrente giapponesi: comprati da internet, 6 euro per 6 adattatori. Non c’è bisogno di comprare un trasformatore, perchè la maggior parte dei nostri carica batterie/phon funzionano sia a 100V che a 220V.
  • Tax free: se spendete almeno 5000 yen in un unico scontrino, nei negozi che espongono il cartello “tax free”, avrete lo sconto sull’ IVA giapponese (cioè il 10%). Vi attaccheranno uno scontrino sul passaporto, che in teoria dovreste presentare alla dogana italiana quando tornate e pagarci sopra il 22% di IVA. In pratica vi potete staccare gli scontrini dal passaporto e nessuno lo noterà al vostro rientro. Certo se vi presentate con una macchina fotografica nuova, con tanto di scatola originale, evidentemente comprata in giappone, e vi beccate un controllo a campione della finanza, qualche domanda potrebbero farvela.
  • Shopping: il Giappone è caro in generale. Nonostante il tax-free, il tasso di cambio è talmente sfigato che non conviene comprare roba elettronica e nemmeno vestiti di marche internazionali. Meglio prenderseli in Italia quando ci sono gli sconti. Quello che potete e “dovete” comprare sono gli oggetti che in Italia sono introvabili, come Kimono, fazzolettini colorati, sakè, fermagli per i capelli, orecchini di origami, tazze in ceramica, marmellata di fagioli rossi e chi più ne ha più ne metta.
  • Visite guidate gratis: ai giapponesi piace tanto fare volontariato, tanto che si offrono di fare visite guidate gratuite ai monumenti più importanti, di solito organizzate dall’ufficio del turismo giapponese. Non sono molto pubblicizzate, cercatele con attenzione su internet e forum vari.

ITINERARIO

  • Dal 25/10 al 01/11 Tokyo – Hotel Mets Akihabara

Sette giorni a Tokyo, più una gita di un giorno a Nikko. Era in programma anche un giorno ad Hakone per vedere il monte Fuji da vicino, ma il tifone Hagibis ha distrutto parte della ferrovia che ci andava. Potevamo andarci lo stesso con un bus, ma sarebbe stata una tortura di 2 ore di curve torcibudella e vomito, per cui abbiamo rinunciato.

A Tokyo c’è veramente tantissima roba da vedere, inutile elencarle qui tutte. Menzione d’onore al TeamLab Borderless (cercatelo su google vale la pena). La città vive praticamente 24 ore su 24 nonstop, potete esplorarla dalle 7 di mattina a mezzanotte senza sosta. I negozi aprono verso le 10-11 e chiudono alle 20-21 di sera. Molti minimarket sono aperti anche di notte. Tenete presente che i parchi e giardini invece chiudono al tramonto (che in autunno arriva presto, verso le 16:30) perché non sono illuminati. Anche Nikko molto carina per una gita giornaliera.

  • Dal 01/11 al 04/11 Kanazawa – Square Hotel Kanazawa

Da Tokyo a Kanazawa con il treno veloce Shinkansen (quasi 3 ore, 120 euro a testa). Venendo da Tokyo sembra di fare un salto in un’altra dimensione. Il caos e le luci abbaglianti della città scompaiono, per lasciare posto a locande, giardini e strade semivuote. Anche gli orari sono molto diversi: musei e negozi aprono alle 8 di mattina e chiudono alle 16:30 (al tramonto). Dopo il tramonto fa un freddo cane. Cena alle 18, massimo 19. Da vedere il giardino di Kenrokuen, il mercato di Omicho, il quartiere delle Geisha e quello dei Samurai.

  • 4/11 Funivia di Shin-hotaka con auto. Notte in Ryokan “Yumoto Choza”

Partiti presto da Kanazawa, in un paio di ore di macchina siamo arrivati alla Funivia di Shin-Hotaka, considerata una delle più belle, lunghe e famose del Giappone. Ma un nuvolone copriva la sommità della montagna e prendere la funivia per vedere della nebbia non aveva molto senso. Così abbiamo fatto qualche foto ai meravigliosi aceri rossi dalla base della funivia e poi ci siamo goduti un pomeriggio di relax nel Ryokan, facendo i bagni nelle acque termali (Onsen). Se siete una coppia in viaggio vi consigliamo di scegliere i Ryokan con i cosiddetti “reservable bath” o bagni termali prenotabili. Cosi vi potrete godere la vostra intimità senza sguardi indiscreti (alla terme si entra rigorosamente nudi!)

  • 5/11 Secondo tentativo a Shin-Hotaka e Takayama.

Al secondo tentativo siamo stati più fortunati, cielo completamente limpido. Fare il tragitto in funivia è effettivamente spettacolare, ma il paesaggio arrivati in cima ci ha un po deluso. A 2000 metri non ci sono alberi gialli o rossi, solo abeti e pini, tutto verde. E se siete stati almeno una volta sulle Dolomiti, il confronto è veramente impietoso. Insomma voto 10 ai boschi di aceri e castagni a bassa quota, ma voto 4 alla sommità di questi monti, grigi e brulli. Finito il giro sulla funivia siamo andati in direzione di Takayama, dove siamo arrivati in serata.

  • 6/11 Takayama – Takayama Kanko Hotel

Parcheggiata l’auto nel posteggio dell’Hotel, abbiamo girato un paio di giorni in questa meravigliosa città, adagiata in un’ampia valle tra i monti. Come a Kanazawa, gli orari dei negozi, musei e attrazioni sono quelli del sole: 8:00-16:30. Consigliato assolutamente il mercato di Miyagawa (la mattina) e il villaggio storico di Hida-no-sato (a volte chiamato “Hida Folk Village”). Quest’ultimo è un museo a cielo aperto, dove le capanne tradizionali dei contadini giapponesi sono state concentrate insieme ad altri edifici del periodo Edo. Potete raggiungerlo facilmente con il bus urbano o in auto (se l’avete). Secondo noi Hida è molto meglio di Shirakawa-go (che gli assomiglia parecchio) perchè meno affollato, più grazioso e più educativo.

  • 7/11 Takayama e Shirakawa-go – Hotel “Onyado Yuinosho”

Dopo un ultimo giro in mattinata a Takayama, ci siamo spostati a Shirakawa-go, il famosissimo villaggio storico con le capanne. Abbiamo trovato turisti a branchi, una folla come se fossimo a Tokyo, autobus che caricano e scaricano persone come bestiame. Insomma il villaggio è carino, ma le persone che lo visitano lo rendono un vero inferno. Cento volte meglio Hida-no-sato.

  • 8/11 Hakusan White Road

Ripresa la macchina, siamo tornati verso Kanazawa evitando l’autostrada e passando per la strada panoramica soprannominata “white road”. Si tratta di una strada di montagna a pedaggio (1600 yen), tutta curve, da percorrere in circa 2 ore (più le soste). Lungo il percorso sono presenti cascate, terme naturali e una quantità infinita di alberi di acero e castagni, rossi gialli e con tutte le sfumature intermedie. Veramente un bel vedere. Finito il giro, abbiamo lasciato la macchina a Kanazawa e preso il treno espresso per Kyoto (2 ore e mezzo, 60 euro a testa) dove siamo arrivati in tarda serata.

  • Dal 9/11 al 13/11 Kyoto – Nest Hotel Kyoto Shijokarasuma

Kyoto è bellissima, piena di giardini meravigliosi, templi immersi nei boschi, foreste di bambu, geishe, ragazze giapponesi vestite con il kimono perchè gli piace farlo. Gli orari qui tornato più simili a Tokyo, ma ricordate che i templi e giardini chiudono sempre al tramonto e che se andate alla foresta di bambu di notte, non c’è illuminazione! buio completo! Tra le varie cose da fare, la cerimonia del tè con il kimono a noleggio.Abbiamo fatto anche una gita di mezza giornata a Nara, dove ci sono i cerbiatti e daini liberi nel parco, ed è stato molto divertente! Attenti però a non mangiare vicino ai daini, sono terribilmente insistenti e anche un po aggressivi: se vi vedono mangiare qualcosa vi perseguiteranno finché non li sfamate, anche a costo di prendervi a morsi o testate.

  • 14/11 Ritorno – Henn na hotel Kansai Airport

L’ultima notte l’abbiamo dormita vicino all’aeroporto Kansai, in uno dei nuovi hotel della catena Henn na, quella che ha i robot dinosauro al posto del concierge. Un’altra delle infinite stranezze del Giappone.

Vi auguriamo buon viaggio se pensate di andare in Giappone e speriamo che il nostro diario possa esservi di aiuto! Sayonara!

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I colori dell'autunno in Giappone, viaggio di 3 settimane (con auto e treno)

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Acero rosso giapponese

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Funivia di Shin-Hotaka, vicino Takayama



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