Cultura giapponese e natura maldiviana

Un viaggio di nozze in agosto attraverso il Giappone, poi relax nell'atollo di Biyadhoo
Scritto da: AlelaAle
cultura giapponese e natura maldiviana
Partenza il: 01/08/2018
Ritorno il: 23/08/2018
Viaggiatori: 2
TAPPE: TOKYO, TAKAYAMA, SHIRAKAWA-GO, KANAZAWA, KYOTO, HIROSHIMA, MIYAJIMA, OSAKA. MALDIVE (BIYADHOO ATOLL).

Siamo nel pieno dei preparativi per il nostro matrimonio ed è giunto il momento di scegliere la meta del nostro viaggio di nozze: il Giappone! Seppure vincolati a viaggiare ad agosto, non ci lasciamo scoraggiare e concludiamo che il caldo estivo del Giappone non ci spaventa! L’idea di aggiungere qualche giorno di mare ci alletta, ci vogliamo rilassare prima del rientro. Quale meta scegliere? Inizialmente la Thailandia sembrava la tappa più conveniente ma poi le Maldive si sono rivelate la scelta migliore: il volo economico ha compensato il costo del resort maldiviano, più caro rispetto alle sistemazioni thailandesi. E poi non vogliamo farci mancare niente: questo è il nostro Viaggio!

A febbraio, per prima cosa, acquistiamo i biglietti aerei tramite agenzia per riuscire ad aprire una lista nozze. Avremo poco più di 3 settimane a disposizione: dedicheremo 16 giorni alla visita del Giappone e 4 giorni alle Maldive, esclusi i voli.

Partiamo da Milano l’1 agosto alle ore 10,40 con la compagnia russa Aeroflot, facciamo un breve scalo a Mosca e arriviamo a Tokyo il 2 agosto alle 10,35 del mattino (fuso orario + 7 ore rispetto all’Italia): abbiamo tutta la giornata davanti! Per prima cosa nell’aeroporto di Narita cerchiamo l’ufficio postale per ritirare il pocket wifi prenotato pochi giorni prima della partenza dall’Italia (internet senza limiti, possibilità di collegare fino a 10 dispositivi, 9300 yen per 16 giorni). Ci rechiamo presso un ufficio JR per attivare il nostro Japan Rail Pass e lì acquistiamo sia la Suica card, che ci permetterà di utilizzare comodamente la metropolitana, sia i biglietti del treno, il Narita Express (1900 yen, non incluso nel pass), che in circa un’ora ci porta alla stazione centrale di Tokyo.

Siamo a Tokyo station: WOW! Immensa, colorata e… caotica!

Presto impareremo le semplici ma efficaci regole che vigono nelle stazioni: le prime carrozze sono riservate alla prima classe, le posizioni delle porte dei treni sono segnalate sul pavimento, si fanno due file laterali davanti alle porte di accesso alle carrozze per permettere prima di scendere e solo dopo di salire, sulle scale mobili ci si posiziona a sinistra e si lascia il lato destro libero per chi vuole marciare, le frecce sul pavimento e sulle scale indicano il senso di marcia. Sembra incredibile ma, nonostante la perenne folla, non ci si scontra mai! Ci dirigiamo verso l’hotel con la JR Jamanote Line, fino alla stazione Shimbashi. Appena usciti dalla metropolitana rimaniamo sbigottiti per il caldo e l’umidità soffocanti. In hotel posiamo le valigie, ci facciamo una doccia per riprenderci dalle non poche ore di viaggio e ripartiamo alla scoperta di questa meravigliosa città che ci regalerà tante emozioni.

TOKYO

Giorno 1

Da Shiodome Station prendiamo la linea JR Jamanote Line (questa sarà una delle poche volte in cui riusciremo a sfruttare il Japan Rail Pass per spostarci a Tokyo) e scendiamo alla stazione Harajuku per visitare l’omonimo quartiere. Per prima cosa ci dirigiamo verso il santuario Meiji Jingu, letteralmente immerso in un bosco in cui il suono delle cicale si fa prepotente, tanto da sembrare di essere lontano dal caos della città. Facciamo un salto al parco Yoyigi e torniamo davanti alla stazione per imboccare la strada pedonale Takeshita, qui rimaniamo impressionati dalla moltitudine di persone e dalla varietà di negozi che incontriamo. Attraversiamo la strada Omotesando dove ordiniamo per la prima volta il nostro cibo di strada tramite una macchinetta automatica e ci dirigiamo verso un altro meraviglioso quartiere: Shibuya. Scattiamo qualche foto in quello che è definito l’incrocio più trafficato del mondo, Shibuya crossing, e alla statua di Hachiko. Siamo stanchissimi ma elettrizzati per quanto visto finora e per quello che ci aspetta.

Giorno 2

Ci dirigiamo al quartiere di Asakusa per visitare il famoso tempio Senso-Ji imboccando la Nakamise-dori, strada costeggiata da numerose bancarelle dove acquistiamo i primi souvenir. Facciamo colazione con melonpan classico e melonpan con gelato gusto macha, i più buoni di tutta la vacanza. Saliamo fino all’ultimo piano del Tourism Information Center per ammirare l’area dalla terrazza panoramica. Per pranzo proviamo il sushi del famoso Maguro Bito, piccolo ristorante con il tipico nastro trasportatore. In attesa di imbarcarci in direzione Odaiba, facciamo un giro lungo la riva del fiume e nella zona del Super Dry Hall (detto anche Asahi Beer Hall, l’edificio che rievoca un boccale di birra), il quartiere generale del birrificio Asahi. Prendiamo un futuristico battello dal quale scattiamo qualche foto al Rainbow Bridge e scendiamo al quartiere di Odaiba dove è in corso un concerto estivo. Le attrazioni principali sono il Gundam gigante e la statua della libertà. Non perdiamo tanto tempo al centro commeriale Diver City e prendiamo la monorotaia fino a Shiodome, dove cambiamo con la Oedo Line per scendere alla fermata Tochomae. Raggiungiamo il Tokyo Metropolitan Gouvernment Buildig, un grattacielo nel quale si può salire gratuitamente fino all’ultimo piano (il 45°) per godersi un panorama mozzafiato della città. Visitiamo poi il quartiere Shinjuku, ricco di luci a neon e negozi. Mangiamo in una pittoresca via piena di ristorantini aperti sulla strada con cucina a vista.

Giorno 3

Questa è l’unica escursione organizzata preventivamente prenotata dall’Italia: la visita al monte Fuji. Abbiamo optato per una visita guidata in quanto il percorso per raggiungere la quinta stazione del monte Fuji era laborioso e non volevamo spendere più di una giornata per questa meta (l’alternativa è godersi con più calma la gita soggiornando in uno dei vari rifugi). Premesso che la cima del monte Fuji la si vede bene solo in pochissime giornate dal cielo particolarmente limpido, purtroppo non siamo riusciti a gustarci la vista del monte riflesso nel lago Kawaguchi-ko causa maltempo. Visitiamo il piccolo villaggio Oshino Hakkai, ricco di piccoli stagni nelle cui acque nuotano tante e grosse carpe colorate. L’escursione include il pranzo con cucina tradizionale giapponese nel ristorante Oshino Ninja Village e dopo mangiato saliamo alla 5° stazione del monte Fuji dove scattiamo qualche foto prima di tornare in città.

Giorno 4

Nikko o Kamakura? Purtroppo siamo costretti a fare una scelta poiché non abbiamo più molti giorni a disposizione e dobbiamo ancora vedere tante cose a Tokyo. A malincuore rinunciamo alla scoperta dei rilievi raffiguranti le tre scimmiette “non vedo, non sento, non parlo”, espressione dei principi del buddhismo, e scegliamo di visitare Kamakura, incuriositi dalle immagini del Daibutsu (il grande Buddha). Con la linea Yokosuka da Tokyo Station, sfruttando il JR Pass, in meno di un’ora arriviamo alla stazione Kita-Kamakura. La città è davvero ricca di templi e santuari e, avendo solo una giornata a disposizione, dobbiamo fare una selezione. Spostandoci a piedi dalla stazione visitiamo il complesso buddista Engaku-ji che racchiude al suo interno numerosi templi immersi nel verde, luogo magico in cui si respira pace. Ci spostiamo al tempio buddista Kencho-ji dove ammiriamo un grazioso giardino zen e percorriamo numerosi scalini fino ad arrivare ad un altro piccolo tempio in cima alla salita, e poi al santuario scintoista Tsurugaoka Hachiman-gu. Finalmente è il momento del famoso Daibutsu! Su indicazione dell’ufficio del turismo, prediamo un bus che in circa 15 minuti ci lascia alla fermata Daibutsumae e da lì a pochi passi ecco davanti ai nostri occhi la seconda statua del Buddha più grande del Giappone (seconda a quella di Nara). Muniti di cartina, proseguiamo a piedi verso la spiaggia, facendo una sosta presso l’Hasedera Temple. La sera facciamo un giro a Roppongi e ceniamo con degli ottimi spiedini in un locale aperto sulla strada, qui le cassette in plastica che prendono il posto delle classiche sedie. Arriviamo alla Tokyo Tower, ormai illuminata, dove scattiamo qualche foto prima di rientrare in hotel.

Giorno 5

La giornata inizia con la visita del famoso mercato di Tsukiji. Ci muniamo della mappa (vengono distribuite all’uscita della metropolitana) e ci addentriamo nella zona del mercato più generico dove si trovano specialità culinarie di ogni tipo anche se è il pesce il piatto forte: una colazione a base di sushi qui è d’obbligo! La zona nella quale si svolgono le aste del pesce, invece, apre ai visitatori alle ore 11, quando ormai le aste sono finite e i commercianti sono intenti a sistemare, pulire e ritirare la merce e gli scarti. Non resta più molto da vedere. Ci dirigiamo verso il Palazzo imperiale e facciamo una passeggiata nell’immensa area circostante, ci sediamo su una panchina nel parco esterno del palazzo dove gustiamo gli snack a base di fave, fagioli e patate rosse che abbiamo appena acquistato al mercato. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata nel quartiere Ginza dove i negozi di lusso dominano le strade. Ci spostiamo a Ueno per visitare il giardino Uenokoen con il suo lago e l’immenso stagno di ninfee e il tempio Benten-do. La sera ci divertiamo ancora a girare tra negozi e bancarelle.

Giorno 6

Al mattino facciamo visita al quartiere manga Akihabara prendendo la linea JR Yamanote Line (fermata Akihabara). Sul lato est della stazione, facciamo un giro nel negozio di elettronica più grande del Giappone, il Yodobashi Camera, nel quale però mi innamoro dell’immenso reparto di cartoleria più che di quelli di elettronica e informatica. Un sottopassaggio ci conduce nell’altro lato del quartiere dove ci intratteniamo ad entrare in vari negozi, tutti a tema anime e manga; ogni piano è dedicato a un settore: videogiochi, modellismo, giocattoli, collezionismo, ecc. Il quartiere non ci colpisce come ci aspettavamo e decidiamo di spostarci. Attraversiamo la zona del Tokyo Dome City, un polo d’intrattenimento che include uno stadio, un parco avventure, negozi e ristoranti. Prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Korakuen per visitare il meraviglioso parco Koishikawa Korakuen che, con la calma dei suoi laghetti e ruscelli, ci regala una passeggiata rilassante prima di ripartire alla scoperta di un’altra zona di Tokyo: lo Yanesen. Visitiamo le zone di Yanaka, Sendagi e Nishi-nipporo dove facciamo pranzo tra le bancarelle di un grazioso mercato e scopriamo un lato di Tokyo decisamente più retrò, dove i grattacieli e gli immensi centri commerciali lasciano il posto alle piccole botteghe. Trascorriamo la nostra ultima sera a Tokyo tra le vie di Ikebukuro dove mangiamo degli gyoza strepitosi. La vivacità, le luci a neon e le dimensioni (che tanto ci spaventavano prima della partenza) di questa città ci mancheranno.

8 agosto, è giunto il momento di lasciare Tokyo.

Ci spostiamo verso le Alpi Giapponesi includendo nel nostro itinerario le città di Takayama e Kanazawa. Prenotando il treno per questo spostamento incontriamo la prima difficoltà: la recente alluvione ha danneggiato un tratto della ferrovia e per questo non ci è possibile prendere il treno diretto per Takayama. Arriviamo quindi a Nagoya con il treno Hikari (2 ore circa) dove cambiamo con il treno JR Tokaido Honsen in direzione Towered Ogaki per Gifu. Da Gifu siamo costretti a prendere un bus (Nohi Bus) non incluso nel JR Pass, acquistando preventivamente i biglietti tramite il sito Internet. Dalla stazione di Takayama sfruttiamo il servizio navetta dell’albergo in cui pernotteremo: la nostra prima esperienza in un ryocan. Arrivati nella struttura usufruiamo dell’onsen pubblico, una sorta di spa con spazi sia interni sia esterni (vasche immerse in un piccolo giardino zen) e poi dell’open bath nella nostra stanza. Indossati i nostri kimono, ci aspetta una cena tipica giapponese, servita in una stanzetta a noi riservata, rigorosamente ricoperta di tatami. Dormiamo sul futon che ci viene preparato dal personale del ryocan.

Il mattino successivo con la navetta torniamo alla stazione, da lì visitiamo il centro di Takayama a piedi, i suoi mercati e le sue antiche dimore. Verso l’ora di pranzo, con un pullman della linea Nohi Bus, raggiungiamo Shirakawa-go, un villaggio storico dalle tipiche case con i tetti spioventi, dove trascorriamo circa 4 ore. Il paesaggio è idilliaco. Sempre con Nohi Bus arriviamo a Kanazawa dove passeremo due notti e un’intera giornata alla scoperta della città. Qui le distanze sono un po’ più lunghe così acquistiamo un pass giornaliero (500 yen) che ci permette di spostarci con i bus urbani. Visitiamo il mercato Omi-cho, il castello di Kanazawa e il suo parco, i giardini Kenroku-en, i quartieri Nagamachi e Takamachi, il museo d’arte contemporanea, la ochaya Shima (casa di Shima) nel quartiere delle geisha e il tempio Ishiura-jinja Shrine. Il mattino successivo, dopo una buona colazione in hotel, partiamo da Kanazawa con lo shinkansen Thunderbird e in circa 2 ore arriviamo a Kyoto.

KYOTO

Giorno 1

Per prima cosa ci fermiamo al Nishiki, il mercato coperto di Kyoto, dove pranziamo con spiedini di pesce. Facciamo il check-in in hotel e ripartiamo per raggiungere il famoso Fushimi Inari con la linea JR Nara. Nonostante il caldo, percorriamo tutto il sentiero sotto centinaia di torii (porte rosse), costellato da numerosi santuari, fino alla 14° stazione. La sera visitiamo i quartieri Pontocho e Gion dove, oltre a curiosare tra ristoranti e negozi, facciamo una passeggiata lungo il fiume. Prima di rientrare in albergo, ci fermiamo al santuario Yasaka a Higashiyama, illuminato da numerose lanterne.

Giorno 2

Oggi ci aspetta un lungo percorso a piedi. La prima tappa è il tempio buddista Kiyomizudera che raggiungiamo a piedi dal nostro hotel. Oltre al classico itinerario di visita, abbiamo vissuto un’incredibile esperienza percorrendo il Tainan-meguri: un breve tragitto completamente al buio, guidati esclusivamente dal tatto di un corrimano, fino a raggiungere una pietra illuminata da far girare in entrambe le direzioni esprimendo un desiderio. Dal tempio iniziamo la discesa lungo la famosa Shijo-dori, ricca di bancarelle e negozietti che vendono dolcetti e souvenir: questo è l’inizio del cammino pedonale che percorreremo verso nord, lungo il quale incontreremo numerosi templi e santuari. Attraversiamo le zone Sannenzaka e Ninenzaka, visitiamo il Kodaiji temple, il Maruyama park, l’Heian Shrine. Usciamo dal percorso per fare tappa al Palazzo Imperiale, dove i cartelli in inglese, spiegano la storia degli edifici di quella che è stata la residenza ufficiale dell’imperatore. Prendiamo un bus fino al Ginkaku-ji temple (anche chiamato padiglione d’argento), arriviamo appena in tempo per accedervi prima della chiusura. Percorriamo poi la Tetsugaku-no-michi (passeggiata del filosofo) verso sud.

Giorno 3

Iniziamo la giornata con la visita del Nijo Castel con i suoi caratteristici pavimenti “usignolo”. Prendiamo un bus ed arriviamo al Kinkaku-ji temple (padiglione d’oro) dove scattiamo qualche foto del tempio riflesso nel lago circostante. Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita di Arashiyama e Sagano che raggiungiamo in treno in circa 15 minuti dalla stazione centrale di Kyoto. Per prima cosa visitiamo la foresta di bambù che, purtroppo, è presa d’assalto dai turisti. Facciamo una passeggiata lungo il fiume e nel centro tra i negozietti. Sfortunatamente non riusciamo ad entrare allo zoo di scimmie in quanto c’è un temporale in arrivo. Prima di rientrare in albergo ci facciamo ancora un giro nella zona adiacente al mercato di Nishiki, ricca di negozi e ristoranti.

Giorno 4

Con la linea JR Nara, in circa 45 minuti, arriviamo a Nara. Visitiamo l’area del tempio Kofuku-ji e il parco Nara koen, dove passeggiano liberi numerosi cervi che sfamiamo con dei biscottini venduti lungo le strade da piccoli chioschetti ambulanti. Arriviamo al tempio Todai-ji che custodisce al suo interno la più grande statua del Buddha del Giappone. Proprio fuori dal tempio, il cibo di strada ci offre varia scelta per il pranzo. Andiamo al giardino Isuien nel quale non riusciamo ad entrare in quanto giorno di chiusura settimanale. Facciamo ancora qualche giro per i negozietti nella zona vicino alla stazione prima di rientrare a Kyoto. Dobbiamo ormai lasciare anche Kyoto. Ci alziamo presto per prendere lo shinkansen Hikari delle ore 8 in direzione Hiroshima.

Per prima cosa accediamo al Peace Memorial Museum nel quale trascorriamo tutta la mattinata. Visitiamo il Peace Momerial Park, il Children’s Peace Monument e soprattutto lo spettrale Atomic Bomb Dome, l’unica struttura rimasta in piedi nella zona dell’epicentro dell’esplosione. Dopo pranzo, con una piccola passeggiata, raggiungiamo il castello di Hiroshima dove, però, decidiamo di non entrare. Prendiamo la JR Sanyo Line fino a Miyajimaguchi, con una breve camminata arriviamo al molo dal quale prendiamo il traghetto che in pochi minuti ci porta all’isoletta di Miyajima nella quale trascorreremo la notte in una struttura tipica. Anche se arriviamo tardi riusciamo a farci un giro per le sue stradine sia prima del tramonto sia dopo cena. L’isola è circondata dalla natura, i cervi passeggiano liberi per le strade e non di rado si incontrano granchi vagare anche lontano dalla riva. Visitiamo il santuario Itsukushima, la piccola pagoda e il famoso tori che con l’alta marea sembra fluttuare nell’acqua. Il mattino successivo partiamo presto per raggiungere Osaka: l’ultima tappa del nostro tour in Giappone. Riprendiamo il traghetto e la metro per tornare a Hiroshima e da lì il treno shinkansen che ci conduce alla stazione Shin-Osaka. Dedichiamo poco tempo alla zona nord della città, sede di uffici e grattacieli, incluso l’Umeda Sky Bluilding, e ci spostiamo verso il Castello di Osaka, dove al suo interno è rappresentata, attraverso varie forme d’arte, la storia del castello. All’ottavo piano c’è una terrazza dalla quale godere del panorama della città.

Più a sud visitiamo i vivaci quartieri di Namba, Shinsaibashi, Dotonbori e Amerika-Mura. I negozi e i ristoranti espongono fantastiche insegne luminose e appariscenti riproduzioni dei loro “focus”: uno dei più esemplari è un polipo che suggerisce la presenza di una bancarella di tako-yaki (le polpette di polipo). Rimasti affascinati da questi quartieri così caotici e colorati di sera, la mattina successiva decidiamo di tornarci. Ci dedichiamo allo shopping nella galleria commerciale Shotengai di Shinsaibashi e nella via Dotonbori. Alla luce del sole queste strade non perdono la loro attrattiva. Prima di rientrare in hotel per ritirare i bagagli, consumiamo il nostro ultimo pranzo in Giappone a base di okonomiyaki, piatto tipico della zona. Da Shin-Osaka, con il treno Haruka, in 50 minuti arriviamo al Kansai Airport (tratta inclusa nel JRP). Con la compagnia Air Asia, partiamo da Osaka alle 23,55 del 17 agosto, arriviamo a Bangkok verso le 3,30 del mattino e, considerando le numerose ore di scalo, ci riposiamo nell’hotel Amari Don Muang, collegato all’aeroporto.

La mattina visitiamo a piedi la zona dell’aeroporto. Ripartiamo dall’aeroporto Don Mueang alle ore 15,55 e arriviamo a Male alle ore 17,45. All’aeroporto aspettiamo i ragazzi del villaggio che, con un motoscafo, in circa 40 minuti ci accompagneranno al Biyadhoo Resort (Isola Biyadhoo, Male sud).

Le Maldive, anche se in pieno agosto, ci regalano giornate di sole (a parte il primo giorno). L’isola è perfetta: spiagge bianche e spaziose dove ci si ripara dal sole grazie alle piante che offrono ampie zone d’ombra e poi, inutile dirlo, acque cristalline e piacevolmente tiepide. Facendo snorkeling rimaniamo impressionati dalla quantità e varietà di pesci, inclusi squali, tartarughe, razze, delfini e chi più ne ha più ne metta! Purtroppo i fondali e i suoi coralli sono bianchi in quanto danneggiati dal turismo aggressivo e dalle correnti. Il resort è essenziale ma confortevole, informale e accogliente. Buono e ricco il ristorante. Ogni minuto trascorso praticando snorkeling nelle magnifiche acque maldiviane ci regala stupore e meraviglia.

Purtroppo siamo giunti al termine della nostra avventurosa luna di miele.

Veniamo accompagnati all’aeroporto di Male dove, alle 11,10 del 23 agosto, prendiamo il nostro volo di rientro con la compagnia Aeroflot. Facciamo scalo a Mosca e atterriamo a Milano Malpensa alle 22,30 dello stesso giorno. Il nostro viaggio è davvero giunto al termine.

Porteremo per sempre nei nostri cuori l’esperienza di un viaggio indimenticabile!

VOLI: MILANO – MOSCA, 1/08/18 ORE 10,40, DURATA 3,20

MOSCA – TOKYO, 1/08/18 ORE 19, DURATA 9,35

OSAKA – BANGKOK, 18/08/18 ORE 11,55,

BANGKOK – MALE, 18/08/18 ORE 14,55,

MALE – MOSCA, 23/08/18 ORE 11,10, DURATA 8,40

MOSCA – MILANO, 23/08/18 ORE 19,55, DURATA 3,35

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OSAKA

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BUDDHA

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TOKYO

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FUSHIMI INARI, KYOTO

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MALDIVE

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SHIRAKAWA-GO

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KANAZAWA

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KYOTO



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