Hong Kong e Giappone

5 giorni a Hong Kong e 18 giorni in Giappone, mezzi locali, ostelli e capsule hotel
Scritto da: Derek
hong kong e giappone
Partenza il: 20/04/2018
Ritorno il: 13/05/2018
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
aprile – maggio 2018

Biglietti aerei acquistati a febbraio su edreams.it per voli ad aprile-maggio: Roma Fiumicino 21:15 – 13:10 Pechino 15:30 – 19:00 Hong Kong ed Osaka Kansai 09:00 – 11:25 Pechino 14:10 – 18:55 Roma Fiumicino con Air China a 482,19€; Hong Kong 11:00 – 16:25 Tokyo Narita con Hong Kong Express Airways a 91,39€.

Altri biglietti: Japan Rail Pass ordinario (2° classe) di 14 giorni a 352€, più avanti i dettagli.

Documenti: passaporto, non occorrono visti per gli europei (anche per Hong Kong, che è sì tornata alla Cina ma ha un regime differenziato, per andarci dalla Cina si prendono voli internazionali e c’è il controllo passaporti).

Valuta e cambio: Dollaro di Hong Kong ($ in questo report) e Yen (y). Ho usato Dollari USA (perché li avevo, altrimenti ok Euro) ed ATM per comprare $ ed Euro per gli y. Con me una carta prepagata Mastercard anche bancomat. Ho cambiato a 1$US = 7,06$ a Hong Kong in aeroporto perché lì dovevo acquistare il biglietto del flyer bus; ho prelevato a 1€ = 9,28 $ con i bancomat; 100€ a 1€ = 129,15y all’aeroporto di Tokyo per poter acquistare il treno Narita Express per la città; infine, arrivato nel quartiere di Shinjuku, ho cambiato a 1€ = 131,17y in un ufficio cambi, con un buon tasso, notato l’anno scorso.

Itinerario (posti dove ho pernottato, per le escursioni vedi testo): 21-26 aprile Hong Kong, 26-29 Tokyo (Shinjuku), 29 aprile-3 maggio Sapporo, 3-6 Tokyo (Ueno), 6-9 Nagoya, 9-11 Beppu, 11-13 maggio Osaka.

Nella predisposizione dell’itinerario in Giappone occorre tenere presente la grande velocità, puntualità ed affidabilità dei treni, a patto di avere il Japan Rail Pass naturalmente. Così si può fissare la base solo in poche città ed utilizzare la rete ferroviaria come una metropolitana veloce. Per questo motivo ho pernottato soltanto a Tokyo (in 2 quartieri diversi), Sapporo, Nagoya, Beppu ed Osaka.

Acquisti e/o prenotazioni prima della partenza (online con carta prepagata Mastercard o in contanti).

A) prenotazioni dei pernottamenti, eseguite a febbraio ma monitorate e variate anche in corso di viaggio, con booking.com (offre pure ostelli, guesthouses e capsule hotels), sempre wifi e climatizzazione:

– 21-26.04 Hong Kong “Mojo Nomad Aberdeen Harbour”, 1 letto in dorm misto da 8 a 142,20$/notte per 5 notti senza colazione, deposito di 200$ restituito qualche giorno dopo la mia partenza, discreto;

– 26-29.04 Tokyo “Yamate Rest House (Male Only)”, 1 letto in dorm maschile da 4 a 2.500y/notte per 3 notti senza colazione, i letti sono in strutture di legno con tendine che garantiscono la privacy ad imitazione delle capsule, purtroppo il legno deve essere vecchio ed infestato da acari perché mi sono presto ritrovato con grandi macchie rosse sulle gambe e sul ventre, da evitare sicuro;

– 29.04-2.05 Sapporo “Ten to Ten Sapporo Station”, 1 letto in dorm misto da 10 a 2.346y/notte per 3 notti senza colazione, bella struttura ben organizzata, molto buono;

– 2-3.05 Sapporo “Capsule Inn Sapporo (Male Only)”, 1 capsula in dorm maschile a 2.000y/notte per 1 notte con colazione, struttura ben tenuta e con onsen interno, ottimo;

– 3-6.05 Tokyo “Ueno Station Hostel Oriental I”, 1 capsula in dorm maschile a 2.700y/notte per 3 notti senza colazione, struttura ben tenuta con grande e moderno onsen interno, ottimo;

– 6-9.05 Nagoya “Hostel Wasabi Nagoya Ekimae”, 1 letto in dorm maschile a 2.300y/notte per 3 notti senza colazione, discreta struttura in ottima posizione vicino la stazione ferroviaria, discreto;

– 9-11.05 Beppu “International Cabosu House Beppu Original”, 1 letto in dorm misto da 6 a 1.800y/notte per 2 notti senza colazione, struttura sufficiente, sufficiente;

– 11-13.05 Osaka “Capsule Inn Osaka (Male Only)”, 1 capsula in dorm maschile a 3.300y/notte per 2 notti senza colazione, buono.

Avendo già fatto l’esperienza in capsule hotel l’anno scorso, quest’anno li ho scelti di nuovo senza indugio quando ho potuto. L’avrei fatto più spesso ma gli ostelli costavano meno.

B) Acquisti del biglietto di libera circolazione sui treni giapponesi tramite H.I.S. Europe Italy e della copertura assicurativa:

– alla H.I.S. Europe Italy (giappone.hisitaly.com) in via Barberini a Roma ho acquistato il Japan Rail Pass ordinario (2a classe) di 14 giorni a 46.390y (=352€, varia in base al cambio dello Yen, l’anno scorso pagai 366€) con il quale ho coperto quasi tutti gli spostamenti tra le città del mio itinerario e tutti quelli urbani nelle città di Osaka e Tokyo. Sul posto ho acquistato i treni per i collegamenti con gli aeroporti. Si acquista il voucher, poi alla prima stazione giapponese nell’ufficio prenotazioni o nel Travel Service Center si ritira il pass vero e proprio decidendo la data di decorrenza e da quel momento si possono prenotare, gratuitamente, i posti sui treni. Prenotare non è obbligatorio, in ogni treno veloce ci sono 3 carrozze destinate a chi è senza, però se si teme di non trovar posto e si è certi dell’orario allora bene prenotare, tanto con il pass è gratis e si può sempre modificare. Sul treno per l’aeroporto Narita di Tokyo prenotare è obbligatorio. E’ vero, non è facile gli addetti parlino inglese (ma nei Travel Service Center sì), però se si hanno le idee chiare su quale treno si desidera (o meglio ancora per gli shinkansen se si ha il talloncino della prenotazione) allora anche i controllori agli ingressi, ai quali si deve mostrare il Pass, sanno rispondere al volo su quale binario è il treno desiderato, quindi suggerisco di scegliere prima di rivolgersi al personale (per le info su orari e su stazioni da dove partono i treni usare gli uffici indicati sopra od il sito hyperdia.com) ed è anzi consigliabile aver chiaro cosa si cerca anche prima di arrivare in stazione altrimenti, soprattutto per i treni urbani con più linee locali e direzioni, nelle stazioni di Shinjuku o Tokyo con milioni di passeggeri in transito, se non si seguono le indicazioni o non si sa cosa chiedere, ci si perde in un attimo!;

– dati i costi incredibili dell’assistenza medico-sanitaria in Giappone, ad inizio maggio ho sottoscritto online un’assicurazione di viaggio senza franchigia con viaggisicuri.com di 24 giorni a 56,72€.

20-21.04.2018

Tutto liscio check-in e volo, atterro a Pechino, mi reco ai voli internazionali (anche se Hong Kong è Cina ha un’amministrazione separata, come pure Macao), il successivo ha un buon ritardo. Pare non sia raro. Infine eccomi ad HONG KONG ma, appena passato il controllo documenti, la polizia doganale decide di controllarmi lo zaino, non mi succede quasi mai, evidentemente stavolta non ho un aspetto raccomandabile! Fuori cambio 100$US per 706$ e chiedo per i city flyer bus, ad uno sportello compro il biglietto per l’A10 (48$) e, con un lungo tragitto che, pur stanco, apprezzo perché già mi offre diverse belle visuali panoramiche della metropoli illuminata, finalmente raggiungo il mio ostello che è situato ad Aberdeen sull’isola di Hong Kong. Check-in (711$ per le 5 notti, sulla prepagata mi addebitano 80,63€, pago con la prepagata anche i 200$ di deposito che mi verranno restituiti alcuni giorni dopo la mia partenza per il Giappone) e, raggiunta al 7° piano la stanza con il mio letto, resto senza fiato: dalla lunga finestra un’incredibile vista sullo skyline illuminato di grattacieli di South Horizons, sull’isoletta di fronte. E’ quasi mezzanotte, faccio un giretto attorno per uno spuntino e vado a letto.

22-24.04.2018

Nei 3 giorni pieni (il 4° andrò a Macao) mi dedico a varie visite. Il 22, decido di raggiungere a piedi la fermata della metro Wong Chuk Hang, è una camminata di 2,3km, meno di 30’ e, poiché fa bene iniziare così la giornata, lo farò tutte le mattine. Alla stazione trovo un negozietto di una catena con dei pasti preparati ed anche se non eccezionale è economico, leggero ed interessante per le varianti, così prendo la colazione qui con una ciotolina di riso bollente con pesce (28,50$). Prendo poi la metro (28,50$, il costo varia con la distanza e cambiando linea, questa cifra è una delle più alte) fino alla fermata Tung Chung, molto lontana (sull’isola di Lantau), dove salgo sul bus 23 (55$ andata e ritorno) per andare al Tien Tan Buddha (lungo il percorso metro+bus, dedicare una mezza giornata) che raggiungo con la scalinata di 268 gradini. Bel posto e bel panorama. Torno in metro (19,50$) in centro dove mangio un ottimo piatto di tagliolini in brodo (45$) e compro una bottiglia d’acqua (5,50$) e visito alcuni antichi templi cinesi. Ancora in metro (13,50$) e rientro alla mia fermata, passeggio lungo la bella promenade di Aberdeen costeggiando il molo con molti sanpan di varie grandezze mentre via via s’illuminano quei grattacieli di fronte che vedo dalla mia stanza. Il 23, metro (7,50$) fino alla fermata Central, nelle vicinanze parte (dopo una discreta coda alla biglietteria) il peak tram (52$ andata e ritorno, occhio che il biglietto più costoso e più in evidenza include l’accesso ad un’inutile attrazione), un’antica funicolare a cremagliera che, serpeggiando tra gli edifici e salendo rapida con una notevole pendenza, raggiunge Victoria Peak, il punto più alto dell’isola da cui si gode un meraviglioso panorama sui grattacieli, la baia, il porto e le isole attorno. Risceso gironzolo a piedi per il quartiere degli affari, qui sono più i caucasici dei cinesi, vedendo qualche chiesetta ed ammirando le architetture moderne (tra cui il noto HSBC Building) fino al molo d’imbarco dello Star Ferry (2,70$) che lascia lentamente l’isola ed in 15’ raggiunge la terraferma nella zona di Tsim Sha Tsui, dedalo di viuzze e negozi cinesi, la parte più commerciale e densamente abitata dell’ex colonia e dove sono anche moltissimi ostelli a minor prezzo (decisamente più alveari). Decido di tornarci domani. Buona cena per 58$ e rientro in metro (10,50$ in serata). Il 24, mi muovo con la metro e vado prima al Man Mo Temple, zeppo di spirali d’incenso appesi al tetto, poi a Tsim Sha Tsui dove percorro anche la famosa East Promenade con vista sui grattacieli dell’isola ed infine, dopo aver girato tante viuzze e negozi ed aver prelevato 400$ (43,11€) per andare domani a Macao, torno stanco in ostello.

25.04.2018

Bus (6$, carini, a 2 piani stretti ed alti come a Londra) fino a Connaught Road Central, dov’è lo Hong Kong-Macau Ferry Terminal. Acquisto il biglietto andata e ritorno (171+160=331$) indicando un orario di ritorno a metà pomeriggio), compilazione modulo di uscita, controllo passaporti (Macao è Regione Amministrativa Speciale come Hong Kong, entrambe appartengono alla Cina ma sono ancora separate da questa e tra loro) e partenza, Moderno e stabile il traghetto che in un’ora mi porta a MACAO. Qui la valuta è la Pataca, ma accettato ovunque il $ di Hong Kong. Gironzolo per la cittadina, con edifici in stile coloniale e chiese della dominazione portoghese soffermandomi in particolare alle Rovine della Chiesa di San Paolo con la facciata simbolo della città. Spuntino di cibo locale (cinese in salsa portoghese) e poi rientro ad HONG KONG.

26.04.2018

Di primo mattino city flyer bus A10 (48$) e, con un lungo tragitto e decisamente più traffico del mio arrivo serale 5 giorni prima, eccomi in aeroporto. Colazione (54$) e volo per TOKYO. Passato il controllo passaporti cambio 100€ (12.915y) ma mi riprometto di trovare di meglio attorno alla stazione di Shinjuku. Seguo le indicazioni ferroviarie e compro il biglietto per il Narita Express (3.190y), poiché voglio far partire il mio rail pass non prima di qualche giorno. Sceso a Shinjuku cerco nelle vie vicine dove mi ricordo l’anno scorso avevo visto un buon ufficio cambi e, trovato, cambio 400€ (52.468y) con cui conto di arrivare al 13 maggio. Raggiungo il mio ostello, pago 7.500y per 3 notti e poi esco a mangiare. Io adoro i pasti nei ristorantini della catena Matsuya, per il cibo buono ed economico (si mangia con 380-700y) e si ordina tramite un terminale anche in inglese e molto pratico, che rilascia il resto ed un bigliettino da consegnare all’addetto. In questi locali farò la maggior parte dei miei pasti, alternandoli con meravigliosi piatti di ramen oppure con gli spuntini venduti negli onnipresenti convenience stores (o konbini, i più diffusi 7eleven, FamilyMart e Lawson).

27-28.04.2018

Ritorno alla stazione di Shinjuku, nel travel service center, per convertire il voucher nel japan rail pass vero e proprio con decorrenza da domani 28 e quindi fare la prima prenotazione gratuita, poi gironzolo per la zona, tra le più moderne e movimentate di Tokyo. Il 28 inauguro la validità del pass andando a YOKOHAMA, nome antico e famoso di una grande città portuale vicino la capitale, ricostruita dopo la guerra e adesso completamente moderna, belle costruzioni avveniristiche sul lungomare, una passeggiata piacevole. Rientro a TOKYO e preparo lo zaino, domani si parte per il nord, l’isola dello Hokkaido.

29.04.2018

Sveglia presto, alla stazione di Shinjuku con il pass prendo la Yamanote Line fino alla stazione di Tokyo da dove, alle 8:20, parte lo shinkansen fino a Shin Hakodate Hokuto alle 12:22. Qui finisce la linea shinkansen, fino a Sapporo è ancora in costruzione. Con un trenino locale raggiungo HAKODATE. Lascio lo zaino in un armadietto (400y) alla stazione. Fa più fresco di Tokyo ed in breve mi rendo conto che la fioritura dei ciliegi, terminata nel Giappone centrale, qui è ancora in corso: stupendo! La cittadina è famosa perché nel 1854 fu il primo porto giapponese, oltre Nagasaki, ad essere aperto al mondo sotto la minaccia delle navi al comando di Perry. Il quartiere centrale vede strade ed edifici di quel periodo e quindi per i giapponesi è un sito storico di particolare importanza mentre a me, sinceramente, non dice molto. Alle 16:37 da Hakodate parte il treno (normale, non veloce, ma purtroppo qui a Hokkaido è abbastanza lento e pure in ritardo!) che impiega poco meno di 4 ore per raggiungere SAPPORO. Arrivo velocemente in ostello (7.037y per 3 notti). Questa dovrebbe essere la mia base per 3 notti e visitare Otaru e qualche sito naturalistico, per poi dirigermi a Hakone via Tokyo e vedere il Fuji. Purtroppo le previsioni meteo scombineranno i miei piani perché grandi temporali colpiranno tutto il Giappone per 3 giorni e dovrò cancellare la mia prenotazione a Hakone (rischierei di non vedere il Fuji) nonché le mie escursioni naturalistiche qui allo Hokkaido. Ne approfitterò per riposarmi un po’ e vivere la città.

30.04.2018

Il cielo è scuro ma con un treno locale arrivo a OTARU, con un centro storico e portuale pieno di edifici di fine ‘800, molto bello e caratteristico il canale artificiale, le botteghe ed i ponticelli … insomma anche questo posto non è memorabile per noi europei che naturalmente abbiano un concetto diverso di “sito storico”, però lo preferisco a Hakodate. Rientro nel pomeriggio a SAPPORO proprio mentre stanno iniziando le piogge. La sera a letto controllo booking per vedere di prenotare qui nell’ostello un’altra notte, quella cancellata a Hakone, ma mi attira l’offerta last minute di un capsule hotel con onsen interno, visto il clima ci vuole un bagno caldissimo!, e costa (2.000) meno dell’ostello dove sono, quindi lo prenoto. Visto che ci sono modifico l’alloggio a Tokyo per i giorni successivi prendendo anche lì un capsule hotel con onsen interno nella zona di Ueno, così cambio ostello (non mi ha fatto una buona impressione quello dove sono stato appena arrivato, inoltre temo vi siano acari perché mi hanno lasciato delle grosse infiammazione rosse) e zona della capitale.

1-2.05.2018

Poco da dire su questi due giorni, se non che la scelta dell’hotel capsulare con onsen è stata azzeccatissima, davvero ne vengo fuori riposato e rilassato ed un posto dove posso trascorrervi del tempo in pieno relax al caldo. Sapporo merita qualche ora di visita e ne approfitto per le prenotazioni ferroviarie dei prossimi giorni.

3.05.2018

Sveglia presto, alle 7:44 prendo il treno normale che in 4 ore arriva a Shin Hakodate Hokuto da dove, alle 12:44 parte lo shinkansen che arriva alle 17:04 a TOKYO. Con la Yamanote arrivo alla stazione di Ueno e, percorrendo un bel quartiere molto vivace ma più popolare (molti negozi koreani), raggiungo il mio capsule hotel (8.100y, pago con la prepagata 64,11€). Mi ci trovo molto bene e l’onsen è bellissimo, sono proprio contento della mia scelta ed anche il quartiere mi piace, completamente diverso da Shinjuku, un altro mondo.

4-5.05.2018

Oggi si prevede una bella giornata di sole quindi di nuovo sveglia presto, Yamanote per Tokyo Station e shinkansen delle 7:56 che raggiunge Odawara alle 8:30. Qui compro lo Hakone Pass (1.750y) che mi consente con i mezzi locali di andare e tornare a HAKONE. In un cielo azzurro senza nuvole e con il lago come scenario finalmente lo vedo: il monte Fuji perfettamente nitido si staglia su tutte le numerose vedute panoramiche della cittadina. Meno male che sono in giro libero e ho potuto modificare il mio itinerario, così da dedicare la giornata ideale al simbolo del Giappone. Estasiato, nel pomeriggio rientro a TOKYO. Il 5 dedico la giornata alla visita di alcuni siti antichi nel centro della capitale, compreso l’esterno del palazzo imperiale e la passeggiata a Yanaka descritta sulla Lonely. Cammino molto e così la sera ci vuole proprio l’onsen per recuperare le forze!

6.05.2018

Alla Tokyo station con la Yamanote, saluto Tokyo con lo shinkansen delle 12:33 per essere a NAGOYA alle 14:17. Prima di uscire dalla stazione prenoto i treni per Matsumoto e Takayama (ordine di visita stabilito secondo il meteo). Raggiungo il vicino ostello (6.900y, pago con la prepagata 54,61€) che si rivelerà più confortevole della prima impressione. C’è un distributore automatico di bevande calde tra cui la zuppa di miso.

7.05.2018

Alle 8:00 parte il treno locale che in circa 2 ore arriva a MATSUMOTO, cittadina in una valle circondata da monti e con suggestive vedute, strade carine ma soprattutto nota per il bellissimo castello. Nel pomeriggio rientro a NAGOYA.

8.05.2018

Alle 7:45 partenza ed in 2h30 s’arriva a TAKAYAMA. Adoro questa cittadina! Un centro storico del ‘600 con alcune vie piene di edifici d’epoca molto ben tenuti, una delizia passeggiare in questo posto. Difficile andar via. Finalmente un sito storico degno di questo nome! Rientro un poco più tardi a NAGOYA.

9.05.2018

Oggi giornata faticosa: 4 treni, attraverserò mezzo Giappone e visiterò i monumenti a Nagasaki relativi al 1945. Comincio alle 6:35 con il Nagoya-Kokura in 3h20, poi 1h30 circa per Kokura-Urakami (la stazione di Nagasaki più vicina ai siti dell’atomica). Eccomi quindi verso mezzogiorno a NAGASAKI. Lascio lo zaino in un armadietto (300y) alla stazione per visitare il museo della bomba atomica (200y) ed i parchi dell’ipocentro e della pace. L’anno scorso avevo visto Hiroshima e giudico più interessante e più toccante quella visita … ma forse perché è stata la prima che ho visto? Alle 15:23 riparto per Hakata (porto di Fukuoka) che raggiungo alle 17:13 e alle 17:19 parte il treno che arriva alle 19:24 a BEPPU. Raggiungo l’ostello (3.600y per 2 notti) la cui reception è in un altro stabile. Non mi piace il posto né la gente che ci sta (occidentali, nessun giapponese) ma 2 notti passeranno.

10.05.2018

Oggi ho la giornata intera per visitare con comodo la cittadina, così decido di fare una lunga camminata fino alla zona del circuito degli “inferni” (jigoku) di Kannawa. Beppu è una località termale, famosa per innumerevoli onsen, dove si può fare il bagno, ed 8 sorgenti troppo calde dove naturalmente è vietato ma ciascuna delle quali è stata sistemata con un parco. Io scelgo di visitare l’Umi Jigoku (sea hell, inferno marino, 400y) ed è un posto davvero incantevole e molto fotogenico. Alla stazione prenoto i treni di domani per Osaka.

11-13.05.2018

Il mio viaggio volge al termine. Alle 10:20 saluto Beppu ed arrivo alle 11:37 a Kokura da dove riparto alle 12:07 per arrivare alle 14:24 ad OSAKA. Prima di lasciare la stazione acquisto l’Osaka airport train (1.190) per il 13, con oggi finisce la validità del mio prezioso rail pass. Mi reco al mio capsule hotel (6.600y per 2 notti, costoso ma vicino la stazione, il 13 dovrò partire molto presto e poi a fine viaggio sono stanco ed un po’ di confort in più ci sta bene!). Osaka è una città da vivere, si gira da un posto all’altro, molto moderna e scintillante, già la conoscevo e sono contento d’esserci tornato. Il 13 si torna a casa, esco dall’hotel che è ancora buio, diversi uomini vestiti eleganti dormono sulle gradinate delle banche o dei grandi uffici, mi reco alla stazione ma è tutta chiusa, quando mancano 20 minuti al mio treno le porte si aprono ed io posso raggiungere con comodo il binario. Arrivato in aeroporto conto i contanti avanzati e con 6.667y compro 50€ da riportare a casa. E’ finito il mio secondo viaggio in Giappone … e già mi manca.



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