Tre settimane in Giappone

Consigli pratici per turisti fai da te
Scritto da: magnesio
tre settimane in giappone
Partenza il: 07/08/2015
Ritorno il: 29/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €

Quando andare

Ovviamente primavera o autunno, in cui il paesaggio è spettacolare. D’estate il clima è caldo umido. Nelle giornate soleggiate il caldo e il sole che picchia duro rendono le escursioni veramente faticose e poco piacevoli. Conviene ripararsi sotto un ombrello e portare cappelli, crema solare, antizanzare, sciarpa e maglioncino leggero (per gli sbalzi di temperatura su autobus e ristoranti, in cui l’aria condizionata gelida ti viene letteralmente sparata addosso). Noi siamo stati fortunati ad aver avuto un bel po’ di giorni nuvolosi, in cui si stava bene. A Tokyo (da tutti descrittaci come un forno) abbiamo addirittura un po’ patito il freddo. Agosto è il periodo delle ferie per i Giapponesi (soprattutto nel periodo intorno all’8-16 agosto – i giorni esatti variano di anno in anno) per la festa dell’Obon. Per cui conviene prenotare gli hotel con anticipo e comunque troverete prezzi decisamente più cari rispetto ad altri periodi. Tuttavia in quella famosa settimana ci sono tanti eventi ed una bella atmosfera (festival delle candele, fuochi d’artificio, etc.). Non ci sono però i paesaggi fantastici del foliage autunnale e delle fioriture primaverili che devono essere uno spettacolo. Non potendo prendere 3 settimane di ferie in altri periodi, noi comunque siamo contenti di essere venuti.

Informazioni pratiche e su luoghi da visitare

La mia fonte principale di informazioni per pianificare il viaggio è stata il sito (in inglese) www.japan-guide.com, che rende praticamente inutile la solita Lonely Planet. Contiene informazioni su luoghi da visitare, come arrivarci, orari di treni e bus, informazioni sui pass ferroviari, etc. etc. etc. Un’altra fonte di idee è il sito ufficiale (in italiano) del turismo giapponese www.turismo-giappone.it

Costo della vita Per dare un’idea posso dire che (per quello che riguarda un turista) costa quasi tutto meno che in Italia con la grossa eccezione dei trasporti. Gli hotel nelle zone turistiche fuori dai grandi centri possono essere care in agosto.

Prelievo contante Abbiamo trovato qualche difficoltà a ritirare col bancomat, in quanto gran parte delle banche non aderisce al circuito Maestro. Tuttavia abbiamo trovato una valida alternativa nei bancomat dei supermarket della catena SEVEN-ELEVEN (simbolo “7i”), praticamente onnipresenti nelle città e cittadine di una certa dimensione. Per ritirare con le carte di credito non è difficoltoso, ma le commissioni sono più alte.

Trasporti Quasi tutti acquistano il Japan Rail Pass (si può solo prima di arrivare in Giappone), ma noi abbiamo visto che non ci conveniva (avremmo usato molti autobus, più comodi su alcune tratte e treni non delle compagnie JR). Sono disponibili molti pass anche locali (noi lo abbiamo preso per Hiroshima+Kansai). Se avete intenzione di muovervi spesso in treno, magari facendo tratte lunghe o fare base in una città con escursioni in giornata, molto probabilmente vi conviene fare il pass. Potete usare un sito affidabilissimo che vi dà orari e prezzi di treni e metro, che mi è stato molto utile: www.hyperdia.com/en/ Qui trovate un elenco dei vari pass ferroviari regionali disponibili (in inglese): http://www.japan-guide.com/e/e2357.html. A questi si aggiungono pass per gli autobus e pass combinati, che non sto qui a riportare.

Come comunicare Di Giapponesi che conoscono bene l’inglese ne abbiamo trovati veramente pochi. La maggior parte capisce se parlate in modo semplice o sa almeno qualche parola, per cui alla fine non è un problema insormontabile. Consiglio di scaricare qualche programma di traduzione per smartphone da usare per tradurre frasi semplici. Consiglio Google traduttore, che dà anche la possibilità di scattare foto a dei testi scritti e tradurne il significato. Per farli funzionare avrete bisogno di una connessione internet.

Connessione internet per smartphone Credo non sia possibile ai non giapponesi acquistare una sim card locale che permetta di effettuare e ricevere chiamate e connettersi ad internet. Si può nel caso affittare. Una soluzione piú conveniente è quella di acquistare una scheda che dà solo accesso a internet. Per fare le telefonate sui telefoni fissi e mobili potrete usare skype oppure parlare gratis tramite le chiamate di whatsapp. Io consiglio di prendere queste schede anche per trovare orari dei treni, usare il navigatore del cellulare, etc. mentre si è in giro. La seguente pagina indica quali compagnie offrono questo servizio: Io mi ero focalizzato su eConnect (piú comoda perchè non necessita di essere attivata online e non prevede la restituzione della sim a fine utilizzo) e su So-net (connessione più veloce). Alla fine ho optato per la seconda e mi sono trovato bene. Ho pagato 5.000 yen per 3GB da utilizzare entro 60 giorni.

Prenotazioni hotel Oltre al solito Booking, potete utilizzare Travel.rakuten.com in genere è più economico e il più delle volte non richiede carta di credito), Japanican.com, Jalan.net, Agoda.com. Spesso Tripadvisor confronta automaticamente i prezzi su questi siti e vi permette di trovare il più economico. Sul sito degli hotel a volte capita di trovare prezzi migliori. Se avete intenzione di muovervi spesso consiglio di valutare gli hotel vicino alle stazioni, che sono più comodi. Tenete conto che i dintorni delle stazioni sono luoghi sicuri.

Servizio spedizione bagagli Viaggiando con 2 zaini e una valigia grande, abbiamo trovato molto comodo il servizio di TA-Q-BIN (si legge “takkiubin”), che vi permette di spedire il bagaglio presso il prossimo hotel dove alloggerete ad un costo contenuto. Mi sembra che il limite sia di 25 kg, con la somma dei 3 lati fino a 160 cm. Il prezzo dipende da dimensioni e peso. Noi ricadevamo nella fascia tariffaria più alta e abbiamo pagato circa 1.800 ¥ per spedire da Takayama a Tokyo e sui 1.300 ¥ per spedire nell’area di Tokyo. Il servizio è molto diffuso e molto spesso è offerto dagli hotel e da molte catene di supermarket. Per noi è stata una benedizione.

Il nostro Itinerario

Giorno 1

Arrivo all’aeroporto di Osaka e trasferimento a Himeji con visita al castello e dintorni. I castelli in genere da fuori sono belli, ma all’interno sono spogli, essendo stati concepiti più come protezione dai frequenti attacchi dei nemici che come residenza opulenta dei signori feudali.

Giorno 2

Spostamento di mattina a Hiroshima, visita al museo della pace e spostamento a Shirahama via Osaka. Per chi è appassionato si può passare l’intera giornata ad Hiroshima per ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti e visitare il castello di Hiroshima. Il museo è molto toccante, ma ci è stato difficile godercelo per la calca che c’era. Comunque quasi tutto quanto era rappresentato era riportato nel documentario di Alberto Angela sull’argomento.

Giorno 3: Shirahama

Si tratta di un luogo di villeggiatura per giapponesi famoso per la spiaggia e gli onsen, alcuni dei quali all’aperto con vista mare. Ad agosto è affollato all’inverosimile, molto peggio delle nostre spiaggie, quindi alla fine non abbiamo fatto nè il bagno in mare, nè l’onsen (visto il caldo e il fatto che va fatto da nudi con estranei). L’unica attrattiva turistica che rimane è quindi una specie di zoo in cui ci sono anche dei panda (ma non ci siamo stati). Per noi (credo gli unici occidentali in zona) è stata un’esperienza tipo documentario sulla meglio gioventù tamarra del giappone. Abbiamo visto ragazze andare in spiaggia truccate di tutto punto e fresche di acconciatura e ragazzi che giravano in scooter con la musica a palla. Da valutare per gli appassionati di antropologia. Gli hotel costano veramente tanto. Noi abbiamo trovato per caso su Agoda il Dormitory Sandanya, l’unico posto libero e per di più anche il più economico. È una guesthouse in stile giapponese un po’ fuori dal centro ma collegato molto bene con i bus. Il proprietario parla inglese ed è una persona squisita.

Giorno 4: Kumano Kodo

Si tratta di una rete di sentieri di pellegrinaggio che percorrono le montagne della penisola del Kii, credo gli unici insieme al cammino di Santiago ad essere stati classificati come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lungo il percorso ci sono diversi templi (a volte composti da una lapide o poco più). Noi abbiamo fatto la Nakasendo Route da Takijiri Oji fino a Hongu (ca. 38,5 km) in 2 giorni, con pernottamento a Nonaka (al km 17) la prima notte e a Yunomine Onsen la seconda. Ci è piaciuto molto. Il percorso non è proprio una passeggiata ma è bello e comunque nella boscaglia, quindi ad una temperatura tutto sommato piacevole. C’è da stare attenti a dove si mettono i piedi per via delle vipere. Noi ne abbiamo viste un paio, ma sono scappate via da sole.

Giorno 5: Kumano Kodo

Consiglio di non pernottare ad Hongu (non mi è sembrata il massimo della vita). Yunomine onsen non sembrava male.

Giorno 6: Spostamento a Koyasan e pernottamento in un tempio

L’unica ragione per cui secondo noi vale la pena andare a Koyasan è l’Okuno-in, un cimitero buddista di circa 1200 anni molto grande e con tombe antichissime. Ci siamo andati in un giorno nuvoloso/di pioggia e lo spettacolo era veramente bello. Tra l’altro la sera in cui siamo stati c’è stato il festival delle candele nel cimitero (molto bello), ma solo per chi pernottava a Koyasan. Dormire in un tempio è un’esperienza molto costosa (dagli 11.000 yen a salire a persona, inclusa cena e colazione) ma – almeno caso del tempio Fumon-in – non tanto mistica come ci si aspetterebbe. Potete optare anche per un ostello, che è molto più economico, ma che va prenotato mesi e mesi in anticipo se andate in alta stagione. Pernottare a Koyasan vi permette di esplorare l’Okuno-in anche di sera tardi o di mattina presto, quando non è invaso dai turisti.

Giorno 7: Koyasan-Nara

Siamo capitati per l’ultima sera del festival delle candele. Bellissima atmosfera. È stato possibile anche visitare alcuni templi di notte, illuminati. Le cose che ci hanno colpito veramente di Nara sono state il Todai-ji, tempio maestoso con un’enorme statua di Buddha al suo interno e il parco dove girano liberi i cervi. Bello anche il giardino di…, ma si pagano 900 yen per entrare e forse non varrebbe tanto la pena – visti i diversi giardini che vedrete nel corso del viaggio – se non fosse per i volontari che fanno gratuitamente da guida (li si trova vicino alla biglietteria).

Giorno 8: Nara-Kyoto

9-10-11: Kyoto

È sicuramente la città più ricca di attrattive. Letteralmente vi stancherete di vedere templi e giardini, diversi dei quali molto belli. È anche una città piacevole da girare. Vi consiglio un link (in inglese) con diversi itinerari a seconda della vostra permanenza. Il sito è del coordinatore della Lonely Planet Giappone: per gli spostamenti molti noleggiano una bicicletta. Per i mezzi pubblici i pass giornalieri onnicomprensivi sono molto costosi, visto che ci sono (credo 3) diverse compagnie che gestiscono metro, bus e treni urbani. La cosa più conveniente è quella di prendere un pass giornaliero per i soli bus, che dovreste trovare anche in hotel e costa 500 yen (contro 230 yen della singola corsa). I bus sono infatti l’unico mezzo che copre capillarmente tutta la città. Fatevi dare una mappa, è indispensabile.

Giorno 12: Kanazawa

È principalmente famosa per il giardino Kenroku-en, considerato uno dei 3 landscape garden più belli del Giappone. Il giardino è bello anche d’estate, ma credo sia nulla a confronto a quello che deve essere in primavera o in autunno. Consiglio anche il “tempio ninja”, molto particolare. C’è poi il museo dedicato a…, piccolo ma dall’architettura moderna molto carina e un quartiere storico, che però non abbiamo visto.

Giorno 13: Takayama

Avendo saltato Shirakawa-go e Gokayama, abbiamo visitato l’interessante Hida Folk Village (una specie di villaggio ricreato smontando e trasportando in un unico posto diverse fattorie originali da ogni parte della regione). La città poi è famosa per un suo quartiere storico. Tutto sommato non ci è sembrata una mappa obbligata, ma comunque ci ha permesso di riposarci un pò.

Giorno 14: Kamikochi

È considerata la perla delle Alpi giapponesi. È la base di numerose escursioni di più giorni. Noi abbiamo rinunciato (o meglio, la mia signora mi ha fatto rinunciare) ad un’escursione di più giorni perchè avrebbe comportato dormire in un rifugio. I rifugi giapponesi accolgono chiunque si presenti, quindi in alta stagione c’è il rischio di dover dormire in uno stanzone tutti insieme condividendo il… con un’altra persona. Pertanto abbiamo preferito un’escursione in giornata, con vista sugli stagni che circondano la zona. Molto bello e di difficoltà minima. Nel caso è possibile fare anche altre escursioni in giornata partendo da Kamikochi. Per il pernottamento, in agosto i prezzi sono sfacciatamente alti a Kamikochi, per cui è meglio dormire a Takayama, Matsumoto o nella più vicina Hirayu Onsen, un piccolo centro a soli 25 min di bus che ha anche un bel centro termale (Hirayu No Mori).

Giorno 15: Matsumoto

Non c’è molto da vedere a parte il famoso castello e una via storica. Tuttavia, in agosto c’è il summer festival, con musica dal vivo e una bell’atmosfera di festa (alle 21 niente più musica per strada però). Per cui la cosa che c’è piaciuta di più è stata proprio l’atmosfera della città, in cui siamo stati contenti di essere capitati. Per quanto riguarda il castello, non mi sento di consigliare una visita al suo interno. A parte la mezz’ora di fila sotto un sole rovente, all’interno è spoglio e praticamente tutte le indicazioni sono solo in giapponese (a parte rare eccezioni).

Giorno 16: Tsumago e Magome (valle del fiume Kiso)

Queste 2 città si trovano sull’antica strada postale che univa Edo (Tokyo) e Kyoto. È ancora possibile percorrere il sentiero (sono 7,9 km), meglio se nella direzione da Magome a Tsumago. Le città (o meglio i paesini) sono davvero carini, soprattutto Tsumago. La passeggiata (una prima salita di 2-3 km, poi discesa) non ci ha più di tanto entusiasmato (devo dire però che il cielo era molto nuvoloso e quindi era tutto un po’ scuro), ma credo sia molto meglio in autunno. A Tsumago alle 17 – 17.30 non c’era più un’anima per strada.

Giorno 17: Tsumago-Tokyo

Giorni 18-19: Tokyo

Ha molte meno attrazioni storiche e paesaggistiche di Kyoto, ma è una città che ti travolge. Abbiamo fatto chilometri passeggiando per i diversi quartieri. Non mi dilungherò sui dettagli, basterà sapere che se siete lì per uscire la sera vi conviene stare nella parte ovest della città (Shibuya o Shinjuku), mentre la parte est di sera tende ad essere più tranquilla. Come per Kyoto, per i mezzi pubblici i pass giornalieri onnicomprensivi sono davvero troppo costosi e non convenienti, viste le diverse compagnie che gestiscono il trasporto urbano. Non abbiamo provato i bus, ma per quanto riguarda il trasporto su rotaia l’unico mezzo che permette di arrivare ovunque è la “subway” (quella non gestita da Japan Rail, per intenderci). Se volete fare un pass per la sola subway, il prezzo per il giornaliero è di 1000 yen. Per i soli turisti c’è un prezzo ridotto (1 giorno = 800¥, 2gg = 1200 ¥, 3 gg = 1500¥), ma il pass (che si chiama …) può essere acquistato solo presso gli aeroporti di Tokyo, i negozi Bic Camera e presso alcune agenzie turistiche, dietro presentazione del passaporto. Visto che il prezzo della singola corsa varia più o meno tra i 160 e i 240 ¥ (cifre non proprio precisissime) può valere la pena fare il pass di 3 giorni.

Giorno 20-21: Tokyo-Nikko-Tokyo

Avevamo programmato 2 giorni nella zona di Nikko, inclusa un’escursione nella natura circostante (c’è un lago, delle cascate, etc.), ma alla fine abbiamo dovuto ridimensionare i piani per un mio malore. Abbiamo visitato il tempio… (il motivo principale per visitare la città), il più riccamente decorato che abbiamo visto nel corso del viaggio. È stata comunque una bella scarpinata, visto che il treno impiega circa 2 ore tra le due città e che per arrivare al tempio è necessario prendere un bus. Dormire a Nikko ci ha consentito di entrare presto nel tempio e di esplorarlo con tranquillità prima che fosse invaso dalle solite megacomitive di turisti locali.



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