Giappone 2009-Giro di 24 giorni

PERIODO, PARTECIPANTI E ORGANIZZAZIONE Io e mia moglie Katy siamo partiti da Malpensa venerdì 20/3/2009 alle 21 e siamo tornati lunedì 13/4/09 alle 18. Come al solito abbiamo organizzato il viaggio da soli viaggiando con zaini da 40 litri in modo da poterli tenere come bagaglio a mano in aereo ed essere comodi negli innumerevoli trasferimenti...
Scritto da: Lauro
giappone 2009-giro di 24 giorni
Partenza il: 20/03/2009
Ritorno il: 13/04/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
PERIODO, PARTECIPANTI E ORGANIZZAZIONE Io e mia moglie Katy siamo partiti da Malpensa venerdì 20/3/2009 alle 21 e siamo tornati lunedì 13/4/09 alle 18. Come al solito abbiamo organizzato il viaggio da soli viaggiando con zaini da 40 litri in modo da poterli tenere come bagaglio a mano in aereo ed essere comodi negli innumerevoli trasferimenti in treno.

Il periodo di viaggio a cavallo tra marzo e aprile è stato scelto perchè poco piovoso e adatto a vedere la fioritura dei ciliegi. In effetti ha piovuto poco e i ciliegi in fiore erano molto belli, ma ha fatto anche molto freddo durante le prime 2 settimane. Il 25/3 ha anche abbondantemente nevicato a Takayama, e comunque l’abbigliamento corretto in quel periodo era stato tipicamente invernale, con giacca a vento di piumino, guanti e cappello. Dall’Italia abbiamo comperato gli abbonamenti ai treni per 3 settimane (JR pass) e prenotato gli alberghi delle prime 4 tappe: Tokyo, Takayama, Kanazawa e Kyoto. Gli altri alberghi li abbiamo trovati o tramite l’aiuto delle agenzie turistiche sempre presenti nelle stazioni ferroviarie oppure semplicemente girando un po’ attorno alle stazioni.

Tutti gli alberghi che abbiamo usato erano nelle immediate vicinanze delle stazioni ferroviarie, da arrivarci a piedi in una decina di minuti (tranne a Tokyo).

Come fanno tutti quelli che viaggiano da soli, l’itinerario di massima lo abbiamo preparato studiando le guide turistiche (Lonely Planet e Mondadori), guardando i depliant turistici, leggendo molti diari di viaggio e cercando approfondimenti in Internet.

Non abbiamo avuto problemi di lingua o di organizzazione durante il viaggio: tutto è stato relativamente semplice e siamo tornati entusiasti del Giappone.

ITINERARIO DEL VIAGGIO 20/3 sera, partenza Milano Malpensa verso Tokyo 21/3 arrivo ore 17 a Narita/Tokyo, Tokyo 22/3 Tokyo 23/3 Tokyo 24/3 Tokyo – Takayama 25/3 Takayama – Kanazawa 26/3 Kanazawa – Kyoto 27/3 Kyoto 28/3 Kyoto 29/3 Kyoto – Nara – Kyoto 30/3 Kyoto – Matsuyama 31/3 Matsuyama – Ozu – Yawatahama 1/4 Yawatahama – Beppu 2/4 Beppu – Usuki – Beppu 3/4 Beppu – Yufuin – Fukuoka 4/4 Fukuoka – Hiroshima 5/4 Hiroshima – Miyajima – Hiroshima 6/4 Hiroshima – Himeji – Osaka 7/4 Osaka – Koyasan (monte Koya) – Osaka 8/4 Osaka – Nikko 9/4 Nikko – Sendai – Matsushima – Sendai 10/4 Sendai – Tokyo 11/4 Tokyo – Hakone – Tokyo 12/4 Tokyo – Kamakura – Yokohama – Tokyo 13/4 mattina partenza per Milano, arrivo a Malpensa alle 18

NOTE SULL’ITINERARIO L’itinerario ha coperto le classiche località turistiche del Giappone, ma col senno di poi avrei aggiunto qualche località ancora più a nord di Sendai, non andando a: Kanazawa: non abbiamo visto molto, ma l’impressione avuta è che non valesse la pena andarci. La sua maggiore attrattiva è il famoso giardino, che è bellissimo… Ma di giardini bellissimi ne abbiamo visti molti altri un po’ dovunque (specialmente a Kyoto e Hiroshima).

Monte Koya: mi spettavo un posto più tranquillo e ‘’spirituale’’, ed invece era pieno di pullman di turisti, con un gran numero di templi trasformati in alberghi. Sono rimasto complessivamente deluso dal posto, considerando anche gli alti costi per arrivarci.

Yawatahama: questa cittadina non ha alcuna attrattiva, nè c’è qualcosa da vedere o fare nelle vicinanze (come mi hanno confermato all’ufficio turistico). Non vale la pena dormire qui (o anche solo visitarla…) e conviene prendere il primo traghetto utile per andare a Beppu. Orari traghetti: 6.20 – 10,15 – 13 – 17,25 – 20,30. Durata 2h 50m, YEN 3.020.

CAMBI E COSTI I costi variano molto in relazione del cambio EURO/YEN al momento del viaggio.

Nel 2008 il cambio è stato anche di 1 euro = 170 YEN. All’inizio del 2009 il cambio è stato anche di 1 euro = 115 YEN. Io ho cambiato a 1 euro = 126 YEN.

Mi sono portato dietro tutti i contanti in YEN che ritenevo necessari (abbondando un po’) più la carta di credito. Non ho quindi mai prelevato agli ATM e non so quanto siano frequenti e affidabili.

Aereo Milano-Tokyo (andata volo diretto JAL, ritorno via Helsinki con Finnair) EUR 700 x 2 Japan Rail Pass per 21 giorni EUR 516 x 2 Guide e mappa EUR 70 Assicurazione sanitaria: non fatta perchè già coperti da quella aziendale Spostamenti vari in Italia EUR 36 Spesi in viaggio in Giappone EUR 3.266 Spesa totale del viaggio per due persone: EUR 5.804

ALBERGHI Abbiamo usato vari tipi di alberghi economici: ryokan, minshuku e business hotel. Tranne il minshuku a Takayama, tutti con il bagno in camera. I letti erano all’occidentale nei business hotel (anche se con il matrimoniale è un po’ stretto) e alla giapponese negli altri casi… E ci siamo sempre trovati bene.

In tutte le camere c’era tutto: sapone, shampoo, phon, spazzolino, dentifricio, pettine, televisore, frigorifero, boiler per il tè con bustine, vestaglie da camera, ciabatte (differenziate per camera e bagno), aria condizionata/riscaldamento. A volte anche: radiosveglia, rasoio, attrezzo stira-pantaloni, spazzola per scarpe, spazzola per capelli, ciabatte monouso da portare eventualmente via.

Tutti gli alberghi hanno Internet, o gratis o pagando qualche soldo oppure con un cavo di rete o wireless in camera (ma in questo caso serve avere il proprio portatile). Gli alberghi tradizionali hanno anche gli onsen.

I prezzi indicati sono per camera doppia, a volte con colazione inclusa.

TOKYO, Hotel/Ryokan Edoya, YEN 8.450 TAKAYAMA, Minshuku Kawataniya, YEN 8.400 KANAZAWA, Hotel Econo, YEN 9.450 KYOTO, Ryokan Kyoraku, YEN 11.000 MATSUYAMA, Hotel New Kajiwara, YEN 7.980 YAWATAHAMA, hotel senza nome a sinistra della stazione, YEN 7.500 BEPPU, Hostel Khaosan, YEN 6.000 (+ 200 per asciugamani) FUKUOKA, Hakata Business Hotel, YEN 7.350 HIROSHIMA, Hiroshima Ekimae Green Hotel, YEN 8.400 OSAKA, Hotel Shinosaka, YEN 11.760 NIKKO, Hotel Viva Nikko, YEN 11.000 SENDAI, Chisun Hotel Sendai, YEN 10.000

CIBO Ottimo ed abbondante… Ed economico.

I ristoranti non solo hanno le foto dei cibi sul menu, ma molto spesso hanno in vetrina le riproduzioni in tre dimensioni dei piatti, perfette riproduzioni di quello che poi porteranno in tavola.

Mangiavamo in 2 con 1.500/2.500 YEN. L’acqua o il tè da bere sono sempre gratis, mentre la birra è cara.

Sono diffusissime le macchinette che distribuiscono bevande calde e fredde: tra le calde segnalo il caffè-latte (chiamato proprio così, in italiano).

I camerieri non si chiamano alzando il braccio ma suonando l’apposito campanello posto su ogni tavolo.

Nei ristoranti ci sono le zone fumatori e non fumatori e i tavoli ‘’occidentali’’ e quelli ‘’giapponesi’’. Si mangia con le bacchette (per cui bisogna per forza imparare). Nei grandi magazzini (anche tipo 7/11) vendono comunque forchette e coltelli di plastica.

TRENI Ovviamente in Giappone ci si sposta in treno e noi abbiamo percorso circa 3.800 km. Ci sono numerose compagnie di treni, la maggior parte delle quali si è unita nella JR, ma restano alcune altre compagnie non coperte dal JR Pass.

Nel nostro giro abbiamo dovuto pagare a parte i treni nella zona di Hakone e quelli sulla tratta Osaka-Monte Koya.

Di positivo c’è che il JR pass può essere usato per spostarsi all’interno di Tokyo e Yokohama e Osaka, in quanto queste città hanno numerose stazioni cittadine, come fossero stazioni del metrò, con il vantaggio che i treni viaggiano su viadotti e quindi si vede bene il panorama.

A Tokyo tutti i punti strategici della città sono raggiungibili da JR.

Tutti sanno che i treni giapponesi sono puntuali, veloci e belli… E poi usandoli si scopre che lo sono ancora di più, e che tutto è organizzato molto bene.

Prenotare il posto in treno non è obbligatorio ma è consigliabile farlo, in modo da poter mostrare il tagliando della prenotazione all’addetto del controllo dei biglietti all’ingresso della ‘’zona treni’’ delle stazioni, e l’addetto vi indicherà subito la direzione da prendere e vi dirà in inglese il numero del binario.

Il biglietto, o la tesserà JR, andrà mostrato sia in entrata alla zona dei treni che in uscita, ed inoltre sul treno (con il controllore che, quando entra nello scompartimento, si inchinerà e farà un breve discorso di saluto, quindi controllerà i biglietti inchinandosi e ringraziando ogni volta, per poi uscire dal vagone inchinandosi ancora).

I sedili dei treni sono girevoli e con lo schienale reclinabile. Ogni vagone ha un grande display con l’indicazione della prossima fermata e le informazioni sono dette anche da un altoparlante, tutto in giapponese e inglese. I bagni sono fantascientifici.

Anche le indicazioni e gli orari nelle stazioni sono in giapponese e inglese.

Nelle stazioni principali ci sono degli addetti che girano con l’unico scopo di aiutare i passeggeri (sia indicando o accompagnando i passeggeri al treno, oppure aiutando le signore a portare le borse sulle scale, eccetera).

Molto spesso abbiamo dovuto cambiare treno per arrivare alla meta, ma anche con l’aiuto del personale ferroviario non ci è mai capitato di perderne uno.

Lo spazio per il bagaglio è piuttosto limitato: i nostri zaini ci stavano bene ma avremmo avuto problemi con grandi valige.

Alle stazioni i treni si fermano con i vagoni sempre nello stesso punto, così come indicato lungo i binari: per esempio chi ha prenotato un posto sul vagone 5 sa esattamente dove sarà la porta del vagone 5 quando arriverà il treno. Gli orari dei treni si trovano in Internet all’indirizzo … Che non è però molto affidabile. Noi siamo arrivati a Tokyo il 21/3/09 ed è emerso che il 14/3/09 era stato cambiato l’orario ufficiale della JR (Japan Railways) senza che fosse stato aggiornato l’orario in Internet. Ancora alla fine di marzo, l’ultima volta che ho controllato, l’orario in Internet era obsoleto.

I migliori tragitti in treno, da un punto di vista panoramico, sono stati: Nagoya-Takayama, Matsuyama-Yawtahama, Beppu-Yufuin e la zona di Hakone. Come è scritto chiaramente in Internet e nelle guide, il JR Pass va comperato in Italia: il prezzo migliore me lo ha fatto la H.I.S. Di Roma, con uffici anche a Milano.

METROPOLITANE Comperare i biglietti non è inizialmente molto facile, perchè il prezzo varia in relazione alla distanza e ci sono solo macchine automatiche.

Il sistema migliore è quello di chiedere aiuto al solito addetto all’ingresso del metrò, che verrà a mostrarvi come usare le macchinette.

Il biglietto va inserito nelle obliteratrici sia in ingresso sia in uscita.

A Tokyo la linea della monorotaia, che fa un percorso molto panoramico nella zona del porto partendo vicino a Ginza, non è compresa dall’abbonamento giornaliero da 1.000 Yen.

In ogni vagone display e comunicazioni a voce, in giapponese e inglese, comunicano il nome delle varie stazioni. Ogni tanto, nelle stazioni principali, suona anche una specie di campanello che serve a svegliare gli innumerevoli giapponesi che si appisolano non appena iniziano il viaggio.

BUS E TRAM Si entra dalla porta posteriore e si scende da quella anteriore. Il biglietto si fa uscendo, mettendo le monete in una macchinetta accanto all’autista (che ogni volta ringrazia).

La macchinetta cambia anche le monete di maggior valore e le banconote da 1.000 Yen.

Nelle principali città vendono biglietti giornalieri.

NOTE SU ALCUNE CITTA’ Takayama: i negozi chiudono verso le 17. I ristoranti chiudono tra le 20 e le 20,30. Dalle 20 in poi non c’è più in giro nessuno. Gli unici ristoranti aperti dopo le 20,30 sono quelli davanti alla stazione. Altra alternativa è quella di comperare cibarie al super 7/11 e poi mangiare in camera (come abbiamo fatto noi).

Kanazawa: il sistema migliore per girarla è quello di utilizzare il servizio di bus turistici, dall’aspetto antico, che fanno continuamente il giro dei posti turistici della città, con il sistema del giri/scendi/risali quando vuoi. Questi bus fanno capolinea alla stazione. Tragitto Kyoto – Nara: subito fuori Kyoto, sulla linea ferroviaria per andare a Nara, si può visitare facilmente il bellissimo tempio di Fushimi, con i suoi centinaia di ‘’torii’’ rossi lungo la collina. L’ingresso del tempio è praticamente davanti alla stazione ferroviaria di Fushimi. Suggerisco di seguire il sentiero quasi completamente ricoperto di ‘’torii’’ fino ad un laghetto, e poi tornare indietro per riprendere il treno per Nara. Matsuyama: il tempio 51 (uno degli 88 templi del pellegrinaggio) si trova praticamente in città ed è facilmente raggiungibile con un bus cittadino.

Anche qui i ristoranti chiudono prestissimo e dopo le 21 non c’è più nessuno in giro.

Beppu: all’onsen Takegawara si possono fare anche le sabbiature con sabbia vulcanica. Costa YEN 1.050 + 200 per l’asciugamano + 100 per il lucchetto. Funziona così: ci si lava, poi si entra in un capannone pieno di sabbia vulcanica nera e si viene ricoperti di sabbia gradevolmente calda. Si suda poco. Dopo 10 minuti ti avvertono che il tuo turno è finito e si torna nella saletta degli onsen dell’inizio e ci si rilava. Poi si può andare nella vera sala degli onsen. L’acqua è caldissima.

Per fare il giro degli inferni conviene fare la tessera giornaliera dei bus, perchè si ha uno sconto di 200 YEN sulla tessera d’ingresso a 8 inferni + sconti vari per altri servizi.

Usuki: per andare a visitare la zona dei Budda scavati nella roccia ci sono pochissimi bus: poichè il tragitto di circa 6 km è quasi pianeggiante conviene prendere le biciclette a nolo (gratis) che danno nella zona della stazione. Noi non le abbiamo prese perchè non conoscevamo la pendenza del percorso e poi abbiamo dovuto aspettare più di un’ora il bus per il ritorno.

Yufuin: questa cittadina termale è molto turistica ed è l’unica località che abbiamo trovato con una grande quantità di negozi per turisti.

Fukuoka: per andare a Fukuoka non bisogna cercare nell’orario dei treni il nome Fukuoka bensì Hakata.

Hiroshima: il giardino di Shukkei-en, vicino alla stazione, è uno di quelli che più ci sono piaciuti durante il viaggio.

Osaka – Koyasan: trovare la stazione ferroviaria giusta per andare a Koyasan è stato molto complesso perchè si trova al terzo piano di un grande magazzino. Il biglietto giornaliero treno + funicolare + bus costa YEN 4.170 a testa.

Nikko: soliti problemi con gli orari perchè dopo le 17 i negozi sono chiusi e restano aperti di sera solo 2 ristoranti, sulla via principale.

Hakone: alla stazione ferroviaria di Odawara bisogna cambiare treno, non compreso nella tessera JR. Nelle vicinanze del treno per Hakone c’è un ufficio turistico che vende il biglietto giornaliero cumulativo per molti mezzi che consentono un bellissimo giro circolare della zona. Per YEN 3900 a testa si ha: treno Odawara-Hakone, bus per arrivare al lago, traghetto che attraversa il lago, funivia fino alla cima di una montagnola, altra funivia per scendere dall’altra parte, funicolare, trenino panoramico per arrivare a Hakone. Il tutto con una bellissima vista del monte Fuji (quando non coperto dalle nubi).

Kamakura: conviene scendere alla stazione di Kita-Kamakura perchè il primo tempio da vedere è subito lì e poi la strada a piedi verso altri templi e il centro è tutta in discesa.

NOTIZIE VARIE Il piano terra non esiste, quindi il nostro piano terra per loro è il primo piano, e poi di conseguenza.

I bagni pubblici sono numerosissimi, gratis e pulitissimi.

Mediamente visitare templi e palazzi costa 500 YEN.

I taxi hanno la porta posteriore sinistra comandata elettricamente dal tassista: il cliente non può aprirla.

Nelle grandi città ci sono intere zone del centro nelle quali è vietato fumare. In queste zone, qua e là, ci sono degli smoke-point.

Le strade sono pulitissime e non ci sono mai cestini della spazzatura. Per esempio bisogna quindi stare attenti a non accettare volantini pubblicitari perchè poi bisogna tenerseli in tasca fino all’albergo e buttarli via lì. Nei supermarket ogni sera sono venduti cibi deteriorabili, come il sushi, con un forte sconto poco prima dell’orario di chiusura.

Il Giappone si ha la sensazione di essere in una nazione sicurissima e senza piccola criminalità. Si vedono innumerevoli ragazze, in gruppo o da sole, andare in giro a tutte le ore. Gli anni sono calcolati basandosi sull’insediamento dell’ultimo imperatore: il 2009 è l’anno 21 e quindi la scadenza stampata sul JR Pass era 21.4.13 (13 aprile 2009). Sono molto diffusi i ‘’love hotel’’, alberghi ad ore. A noi è capitato di discutere a lungo a Tokyo con una addetta alla reception che non parlava inglese (nè noi il giapponese) per prenotare una camera di lì a 2 settimane… Prima di scoprire che i prezzi erano così bassi e le camere così belle (c’erano le foto con lucine rosse o verdi) perchè i prezzi erano ad ore. Facendo poi più attenzione abbiamo notato che molti alberghi espongono fuori i prezzi per parti di giornata, e all’interno ci sono appunto le foto delle bellissime camere con l’indicazione di libera/occupata. La gente è gentilissima ed anche se pochi parlano l’inglese tutti cercano di capire ed aiutare gli stranieri, riuscendoci.

Nello stesso palazzo ci possono essere innumerevoli negozi o locali o ristoranti ai vari piani.

I ”templi” o i ”santuari” di solito sono gruppi di templi o santuari, in pratica dei villaggi nelle città.



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