La Germania di Treviri, Magonza, Coblenza e Colonia

Un piccolo assaggio di Germania
Scritto da: BarbaraCera
la germania di treviri, magonza, coblenza e colonia
Partenza il: 12/08/2017
Ritorno il: 18/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
GERMANIA 2017

Partecipanti: La sottoscritta e mio marito

INTRODUZIONE:

Treviri – Magonza – Coblenza e Colonia : ecco il nostro tragitto di questa settimana di Ferragosto! È un viaggio sognato da tempo, che ci porta sulle rive del Reno e della Mosella… non vediamo l’ora di partire. Un comodo volo Ryan Air da Bergamo ci porta a Colonia, che lasciamo come ultima tappa del nostro viaggio itinerante. Ritirata l’auto a noleggio (una Fiat Cinquecento di colore nero, comoda e piccola), ci dirigiamo verso la nostra prima tappa: TREVIRI (Trier), che fu anche capitale del Tardo Impero Romano.

TREVIRI, LA FLUVIALE ROMANA, sabato 12 e domenica 13 agosto

Il meteo non è dei migliori ma nonostante la pioggia – dopo un paio d’ore di auto – siamo a Treviri. Per errore abbiamo impostato il viaggio senza autostrada : abbiamo allungato un po’ il tempo di percorrenza, ma abbiamo avuto la fortuna di attraversare splendidi paesini e di vedere dall’esterno due inaspettati castelli. Il nostro hotel (prenotato su booking) è un po’ fuori del centro, ma è dotato di parcheggio gratuito. Spendiamo 136 euro per due notti, abbondante colazione compresa : si tratta dell’HOTEL KUGEL, sito in St. Martinusplatz (www.hotelkugel.de). Lo consigliamo vivamente : è un due stelle estremamente pulito e spazioso, in una zona tranquilla dove si dorme benissimo. Dopo pranzo, lasciati i bagagli in hotel, partiamo per il centro storico, che è il più antico centro urbano della Germania. Questa prima passeggiata, dalla Kostantin Basilika alla Porta Nigra, ci entusiasma (e fortunatamente anche il meteo è migliorato). E’ una gradevolissima città di provincia, vivace e non ancora invasa dal turismo di massa, sede di un’antica università. Dal 1986 tutti i monumenti romani, il Duomo e l’annessa Chiesa di nostra Signora sono Patrimonio UNESCO. LA Basilica di Costantino – palazzo del trono all’epoca romana – è stata completamente distrutta durante la seconda Guerra Mondiale ed è stata ricostruita. Oggi è sede di una chiesa protestante, ma nonostante tutti i rimaneggiamenti resta un luogo sia suggestivo che mistico. Da questo monumento, ci dirigiamo verso il Duomo con l’attigua Chiesa di Nostra Signora, entrambe bellissime. Il Duomo, del IV secolo d.C., è armonioso ed imponente al contempo. La Chiesa di Nostra Signora invece è una delle cattedrali gotiche più antiche della Germania : lo stile gotico è il mio preferito e, anche se ho un debole per quello francese, devo dire che questo viaggio in Germania mi ha fatto apprezzare anche le realizzazioni teutoniche. La piazza antistante è HAUPTMARKT, piazza principale della città e centro dell’animazione diurna. La vista sul Duomo e sulla chiesa di Nostra Signora sono semplicemente spettacolari. Al centro, c’è la copia di una nave facente parte di un monumento funebre. E’ un simbolo della città, il cui originale è custodito nel Museo Cittadino. Copie di questo vascello si trovano sparse in vari luoghi ed il giorno dopo ne vedremo l’originale, al museo appunto. La zona pedonale attraversata da Hauptstrasse ci porta fino alla Porta Nigra, di cui oggi abbiamo il tempo di ammirare solo l’imponente esterno. Rientriamo al parcheggio (nota bene : i parcheggi in Germania sono carissimi !!!) attraverso una piazza che ospita la moderna Fontana degli Artigiani (che espone figurine in bronzo rappresentanti le varie arti e mestieri) e ci fermiamo ad ammirare le Terme Imperiali dall’esterno. Anche solo da lontano sono favolose ! Dopo una notte di buon sonno, ci svegliamo presto con il sole e così proseguiamo la visita della città iniziando dalla Porta Nigra, che ne è il simbolo. Un biglietto di 18 euro a testa permette la visita di tutti i monumenti romani della città (sono gratuite solo le Terme di Barbara). Sarà un’intensa giornata a piedi, che non dimenticheremo. In fondo a Simeonstrasse – una delle arterie pedonali della città – si staglia l’imponente Porta Nigra, alta 30 metri e larga 36. Deve il suo nome alla patina nera sopra la sua pietra, dovuta al trascorrere del tempo, all’inquinamento ed agli agenti atmosferici. Dopo l’epoca romana, fu utilizzata come chiesa e se ne possono ancora ammirare le vestigia, sotto forma di capitelli scolpiti. La Porta Nigra è a tre piani e dall’ultimo ammiriamo uno splendido panorama della città ai nostri piedi, sotto un sole caldo che colora il cielo di tante gradazioni di azzurro. Passando dal Korn Markt, ci fermiamo alle FORUM TERMEN, aperte dal 1998. Sono protette da una struttura di vetro ed acciaio, per cui sono visibili anche dall’esterno. La visita è interessante, perché molte zone sono conservate benissimo, in quanto sono rimaste a lungo protette dall’erosione di agenti esterni, nel sottosuolo della città. Per visitarle, infatti, si deve scendere rispetto all’altezza della strada. Usciti da questo monumento, ci fermiamo a rigenerarci con un buon boccale di birra e ci dirigiamo all’altro monumento-simbolo della romanità di Treviri : le grandiose, monumentali KAISERTERMEN, fatte costruire nel IV secolo da Costantino. Sono semplicemente imponenti : misurano 250 metri di lunghezza per 145 metri di larghezza. Non furono mai utilizzate come terme perché Costantino – impegnato a difendere i confini dell’Impero – le fece trasformare in caserma prima della loro messa in funzione. Passeggiando nella zona del calidarium, ci imbattiamo in un chimico tedesco in vacanza che – metà in tedesco e metà in inglese – ci spiega che la grandezza di Roma risiedeva sicuramente nella conoscenza dei materiali e del loro sapiente utilizzo. Poco distante, ci aspetta il museo cittadino: il MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA RENANIA, semplicemente splendido. E’ un interessante museo incentrato sull’epoca romana (di cui espone splendidi mosaici), ma ammiriamo anche un monumento del Settecento, di stile neo-classico. Io personalmente resto particolarmente colpita da un mosaico di epoca romana che raffigura un pavone, di ottima fattura. Dell’epoca barbarica, sono invece rimasti parecchi monumenti funerari, fra cui spicca la famosa NAVE DI NEUMAGEN, celebre scultura che faceva in effetti parte di un monumento funerario. Per gli appassionati di filatelia, ci sono oltre 2600 monete che testimoniano l’importanza politica e commerciale di Treviri durante l’epoca romana. Un panino veloce consumato presso la caffetteria museale ci rimette in pista verso un altro monumento davvero interessante. l’ANFITEATRO, del II secolo d.C., di cui restano poche tracce. Una scala però dà l’accesso al sottosuolo, dove si possono osservare i meccanismi di regolazione dei movimenti delle piattaforme e degli ascensori che venivano utilizzati durante gli spettacoli. Un’ulteriore breve passeggiata ci porta alle BARBARA TERMEN, che ci hanno colpito grandemente, nonostante siano poco visibili. Un comodo corridoio sospeso permette di passeggiare sopra le rovine di quelle che furono le terme cittadine nel II secolo, ma furono poi utilizzate come cava e come deposito di rifiuti. Quel poco che si vede però rende l’idea dell’immensità del tesoro ancora sepolto, su cui stanno in effetti lavorando parecchie squadre di archeologi. Siamo a pochi passi dal ponte romano sulla Mosella e da lì compiamo una lunga passeggiata sulle rive del fiume. Che meraviglia ! Siamo a pochi metri dal traffico cittadino, ma sembra di essere sospesi in un mondo di fiaba. La passeggiata è così riposante che ci troviamo ad invidiare i cittadini di Treviri i quali, in pochi passi, possono uscire dallo stress della vita moderna per rigenerarsi nella natura. Andiamo a letto presto, perché domani ci spostiamo alla nostra seconda tappa : Magonza!

MAGONZA, LA FLUVIALE AUSTERA, lunedì 14 e martedì 15 agosto

Anche stamani il meteo non è dei migliori : il cielo è plumbeo, ma non piove. Un’oretta di autostrada (nota : le autostrade sono gratuite) ci porta alla nostra seconda tappa : la famosa MAGONZA (Mainz), città natale dell’uomo che ha rivoluzionato la cultura inventando la stampa a caratteri mobili ! Sempre attraverso booking, abbiamo prenotato una notte presso un hotel a tre stelle : è l’HOTEL ROEMERSTEIN in Draiser Strasse, tranquilla zona residenziale nelle vicinanze del centro (www.hotel-roemerstein.de). Paghiamo 80 euro per una notte, senza colazione. Anche questo hotel permette parcheggio gratuito nelle vicinanze. Effettuato il check-in ci dirigiamo verso il centro storico, caratterizzato da molte viuzze e case a graticcio assai ben conservate. Dopo un pasto frugale consumato in un bar-panetteria, con grande emozione ci dirigiamo verso la CHIESA DI SANTO STEFANO, raggiungibile in circa quindici minuti a piedi dal centro. La chiesa, in fin dei conti abbastanza anonima, è degna di nota perchè ospita l‘ultimo capolavoro del genio creativo di MARC CHAGALL : le vetrate, disegnate in gran parte da lui, furono poi fisicamente realizzate in Francia a Reims. Che capolavoro di luce e colore, nei toni dell’azzurro ! Rientrando verso il centro, ci fermiamo ad ammirare una fontana dedicata al Carnevale in Schillerplaz e poi ammiriamo gli esterni del Teatro, su Gutenberg Plaz. Eccoci giunti a Marktplaz ed al DUOMO, semplicemente superbo e di mole stupefacente, considerando che fu costruito nel corso del X secolo. Insieme a quella di Speyer (Spira), è la cattedrale monumentale più antica della Germania. La base è romanica, poi rimaneggiata nei secoli fino al periodo del Tardo Barocco. Siamo vicini alla grande protagonista di questo viaggio : l’acqua, del fiume RENO questa volta. Decidiamo di fare una passeggiata sulle sue sponde e nuovamente – proprio come a Treviri sulla Mosella il giorno prima – veniamo catapultati in un luogo senza tempo, senza fretta, senza traffico. Il fiume scorre dolcemente e ci fermiamo per una merenda pre-cena al bar della spiaggia cittadina, una struttura mobile adagiata su un fondo sabbioso : ci concediamo crêpes alla Nutella ed un leggero cocktail locale che si chiama Berliner Weiss. Rientrati in albergo, ceniamo al ristorante e crolliamo sul letto, perché anche domani ci attende un’intensa giornata. Anche martedì la sveglia suona presto e – dopo una colazione frugale in piedi nel bar di fronte alla nostra meta – la nostra prima tappa è il favoloso MUSEO GUTENBERG (chiuso il lunedì), annunciato da seggiolini in pietra a forma di carattere mobile di stampa nella piazza antistante. Siamo dietro la grande cattedrale e per più di due ore ci immergiamo nella storia della stampa, che è anche storia della cultura e delle idee. E’ davvero un posto fantastico, assolutamente da non perdere : in effetti è la principale attrazione di Magonza. Molto bella l’esposizione di macchinari che testimoniano l’evoluzione della stampa, nonché il confronto con le altre culture (spaziando dai geroglifici egizi agli ideogrammi cin-giapponesi, e così via). In una stanza blindata a forma di cassaforte – dove i visitatori sono sorvegliati a vista – sono conservate le prime Bibbie di Gutenberg, insieme ad una specie di racconti a fumetti, che riguardano l’Apocalisse e l’Ars Moriendi. Al primo piano, ci imbattiamo in una delle prime copie delle opere di Andrea Palladio (che naturalmente io da brava vicentina individuo a colpo d’occhio). E’ un museo favoloso, dove torneremmo volentieri ma – seppur molto più in piccolo – ci sentiamo di pubblicizzare anche il fornito MUSEO DELLA STAMPA nella più vicina cittadina di Soncino in provincia di Cremona. E adesso via, verso Coblenza!

COBLENZA, LA FLUVIALE ROMANTICA

Meno di un’ora di strada separano le due città ed eccoci a KOBLENZ (Coblenza). Sempre attraverso booking, abbiamo prenotato un appartamento per due notti : è uno degli appartamenti del piccolo complesso degli JARGEN FERIEN APPARTMENTS (Am Loewentor 2), che consigliamo per l’ottima posizione. Lasciata l’auto al parcheggio dell’appartamento, ci siamo mossi sempre con i mezzi pubblici, molto efficienti e a buon prezzo. Questa città deve il suo nome romano (“Confluentia”, da cui poi l’attuale) alla sua costruzione strategica alla confluenza dei fiumi Reno e Mosella e ci è piaciuta immensamente. Vivace, dinamica e ricca di storia, Coblenza offre passeggiate meravigliose (e probabilmente anche navigazioni fluviali meravigliose, cui però mio marito non è per nulla votato). Oggi iniziamo l’esplorazione della città con una bella passeggiata nel centro pedonale, segnalando che ci sono parecchie interessanti case a graticcio e varie statue moderne che ne ravvivano alcuni degli angoli più suggestivi. A circa un chilometro dall’attrazione principale che è il Deutsches Eck, l’autobus ci scarica al CENTRAL FORUM, ardita e modernissima costruzione (molto bella dentro), che ospita un museo, l’ufficio informazioni turistiche ed anche alcuni uffici pubblici. Fra le varie statue del centro, su tutte spicca il MONELLO della fontana al centro della PIAZZA DEI GESUITI… che investe gli incauti turisti con uno spruzzo non propriamente consueto. Proseguendo verso la confluenza fra Reno e Mosella, sulla sponda renana c’è la basilica cittadina, DUOMO DI SAN CASTOR, chiesa romanica il cui interno è caratterizzato dalla navata a chiave di volta policroma. Nelle vicinanze, la zona del bellissimo museo Ludwig – costeggiata dalle mura cittadine – offre vari punti panoramici sulla città e si contraddistingue dalla presenza al centro del cortile di un’installazione moderna, detta IL POLLICE DI CESARE, ad indicare l’entrata museale. Ed eccoci arrivati al simbolo della città : il suo DEUTSCHES ECK (che significa “angolo tedesco”) è la punta costituita dalla confluenza del Reno e della Mosella. E’ bellissima sia la vista sui due fiumi che sulla città, mentre sull’altra riva del Reno – a picco su una scogliera – c’è la fortezza che visiteremo domani. Al centro della piazza del Deutsches Eck, troneggia l’imponente, austero monumento con la statua di Guglielmo I. Proseguendo lungo le rive della Mosella, arriviamo fino alla ex-sede del Parlamento Prussiano, imponente ed anche un po’ opprimente, ma alleggerita da un immenso e rigoglioso giardino. Il mattino seguente, dopo un lauto brunch in centro storico, prendiamo la funivia che in pochi minuti ci porta all’altro lato del Reno sulla sommità della scogliera. Abbiamo la fortuna di salire sulla cabina n° 14, caratterizzata dal pavimento trasparente, per una vista a 360° sul fiume. La giornata è splendida e consigliamo di salire alla fortezza solo se si hanno almeno tre ore di tempo a disposizione. Noi ci siamo saliti alle 10:30 e siamo scesi più di sei ore dopo. Ed eccoci arrivati alla FORTEZZA DI EHRENBREITSTEIN, meravigliosa ! È anche ricostruita in molti punti, ma rimane comunque suggestiva. La fortezza attuale fu costruita tra il 1817 ed il 1832 sulle rovine di un forte demolito dalle truppe napoleoniche. I primi insediamenti però risalgono al Medioevo ed un interessante museo ne spiega l’evoluzione e raccoglie i reperti (dalla preistoria al Diciannovesimo secolo) rinvenuti durante gli scavi. Nella visita certosina di questa fortezza, non manchiamo di assaporare una fresca birra al bar situato proprio nella Piazza del Castello, che offre una vista indimenticabile sui due fiumi, sulla città e sulle colline circostanti. Ci sono varie mostre temporanee e siamo molto colpiti da un’installazione nella chiesa sulla piazza, dove una fotografa contemporanea locale ha creato delle splendide vetrate componendo dei collages a partire dalle foto scattate a varie persone. Se questa installazione aveva lo scopo di dimostrare che gli esseri umani sono tutti uguali senza distinzioni di sesso, età e colore … beh lo scopo è stato proprio centrato in pieno. Ritornati in città e prima di tornare all’appartamento, ci attardiamo a passeggiare per il centro storico pedonale, cenando in un baretto vicino al Deutsches Eck. Andiamo a letto presto, perché domani ci aspetta il trasferimento alla nostra ultima tappa. SIAMO QUASI ALLA FINE DEL VIAGGIO… e siamo davvero soddisfatti delle nostre visite, fino ad ora : Treviri è una splendida città di origine romana, Magonza l’austera si rilassa sulle rive del fiume Reno; infine Coblenza, sulla confluenza di Reno e Mosella, è romanticissima ! Due giorni di full-immersion a Colonia segneranno la fine di questo breve viaggio : non lo sappiamo ancora, ma anche Colonia ci piacerà immensamente !

COLONIA, LA FLUVIALE MODERNA

Il meteo non è dei migliori quando arriviamo a Colonia, a 80 km e circa un’ora di strada dalla tappa precedente. La sua splendida cattedrale è visibile da molto lontano e sembra accoglierci, mentre ci dirigiamo all’ostello della gioventù dove trascorreremo la nostra ultima notte di vacanza. L’ostello, situato a circa un chilometro dalla cattedrale sull’altra sponda del Reno, è situato in Siegesstrasse 5 e lo consigliamo per pulizia, prezzo e posizione. Inoltre, è possibile lasciare l’auto al parcheggio dell’ostello, al prezzo di 6 eur/giorno. Nelle vicinanze dell’ostello, saliamo sul KOELN TRIANGLE, un curioso grattacielo che ospita – sul terrazzo – una piattaforma panoramica. Devo dire che vedere Colonia dall’alto come primo impatto sulla città è stato davvero positivo, perché ce ne ha fatto apprezzare le bellezze da un punto di vista unico. A questo aggiungerei che si sale in ascensore, quindi senza fatica ! 😉 Sono gli ultimi due giorni del nostro viaggio in Germania e ci immergiamo nella vivacità di questa città, che coniuga antico e moderno in un mix vivace e piacevole. Ci sono tanti luoghi da visitare, per cui siamo costretti a compiere una dolorosa selezione. Sicuramente il monumento immancabile ad ogni visita è lo splendido DUOMO, distante circa 1 km dall’ostello, dall’altra parte del fiume. E’ di gran lunga il monumento più visitato della Germania (e a ragione, aggiungerei io). All’esterno, ricorda decisamente il gotico francese delle cattedrali di Amiens e di Beauvais. Visitiamo anche il Tesoro della Cattedrale (accesso 10:00-18:00), che ci colpisce per la varietà dei reperti disponibili. Da non mancare la salita alle torri (accesso 9:00-18:00) : ci vogliono 509 gradini (piuttosto faticosi, tanto che prima dell’ultima rampa la piattaforma di raccordo ospita un paio di defibrillatori …), ma il panorama merita decisamente la fatica. A metà strada fra la Cattedrale e Neumarkt, non si può mancare la visita al MUSEO DELL’ACQUA DI COLONIA 4711, ad ingresso libero con orario 9-19. Purtroppo il museo è chiuso per restauro, ma compiamo degli acquisti nella piccola ala del punto vendita, ricavato all’uopo. Questi ultimi due giorni di vacanza ci portano a visitare una città adagiata sulle rive del maestosissimo Reno, una città di grandi dimensioni, ma dove comunque decidiamo di prediligere la visita a piedi. E’ bello perdersi nei vicoli più o meno grandi del centro pedonale, così come non ci sentiamo di consigliare alcun locale per mangiare, tanto l’offerta è variegata, abbondante e disponibile per tutte le tasche. La birra servita a Colonia non si trova da nessun’altra parte : è la celebre KÖLSCH, birra leggera ed un po’ amara, che a noi è piaciuta. Due monumenti ci colpiscono in particolare, nel nostro peregrinare. Uno è famosissimo : parlo della RATHAUS (Municipio), che vediamo solo dall’esterno. L’altro monumento è la CHIESA DI SAN GEREON (entrata da Cristophstrasse), piacevolissima e davvero particolare, visto che si tratta dell’unico edificio a dieci lati in tutta Europa. Compiamo una difficile scelta anche fra i vari musei, scegliendone due soltanto. Il primo che visitiamo è il MUSEO ROMANO-GERMANICO (orario 10:00-17:00), di fianco alla Cattedrale. Lo splendido, famoso mosaico di Dioniso è visibile anche dall’esterno. E’ incredibile la storia di questo mosaico, che venne alla luce solo nel 1941, durante un bombardamento. Il museo fu costruito nel 1974 per ospitarlo e per raccogliere insieme tutti gli innumerevoli reperti romani della città. Ci colpiscono sia la chiarezza che la fluidità dell’esposizione, che ha l’unico neo di essere rivolta soltanto a chi comprende le lingue tedesca ed inglese. L’ultimo pomeriggio lo trascorriamo in un museo meno famoso, ma che ci sentiamo di pubblicizzare come IMPERDIBILE. Parlo del MUSEO DELLE ARTI DECORATIVE (orario 11:00-17:00), anch’esso piuttosto vicino al Duomo. Ci colpisce soprattutto perché parte da lontano, da quando cioè era la Chiesa la committenza delle Arti Decorative. Anche per questo museo, la narrazione è fluida e mai noiosa (anche se solo in lingua tedesca ed inglese). Noi personalmente abbiamo apprezzato soprattutto le opere Art Déco e Bauhaus, nonché alcuni oggetti assolutamente avveniristici legati alle sperimentazioni psichedeliche degli Anni Sessanta. Il pomeriggio passa in fretta e siamo gli ultimi ad uscire dal museo. Prima di riprendere la via dell’aeroporto, con stupore siamo fermati da un’auto di polizia, che ci invita a cambiare direzione : eravamo finiti sul set di un film poliziesco ! Ci siamo quindi accomodati, insieme a molti altri spettatori, sulla sponda del fiume, per vedere gli attori in azione. Devo dire che sembrava tutto davvero realistico. Alle 20:00 siamo in aeroporto a Colonia, in attesa del volo che ci porterà a casa, un paio d’ore più tardi. Sette splendidi giorni sono letteralmente volati.

CONCLUSIONI

E’ stato un viaggio intenso e bellissimo. Abbiamo apprezzato soprattutto la magnifica natura in riva ai fiumi, anche in piena città. Lasciamo questa regione della Germania con la promessa che ci torneremo : Colonia è immensa e non possiamo accontentarci del poco che abbiamo visto ! Inoltre, ad una quarantina di chilometri da Coblenza c’è un castello che ci interessa : si tratta di Burg Elz, che è piuttosto famoso. E poi ci sono Worms e Speyer e vedremo cosa organizzare l’anno prossimo ! Rientrati a casa, soddisfatti della meraviglia che abbiamo vissuta, ci siamo posti alcune domande su questo meraviglioso viaggio. Entrambi siamo convinti che due delle quattro città visitate – Treviri con la sua Porta Nigra e Coblenza con il suo Deutsches Eck – siano esattamente rappresentate dal loro monumento-simbolo. Per Magonza invece siamo indecisi fra le bellissime vetrate di Marc Chagall nella chiesa di Santo Stefano e l’interessantissimo Museo Gutenberg. A Magonza c’è anche una superba cattedrale, quindi a ben vedere i simboli cittadini sono almeno due se non addirittura tre ! Ed anche a Colonia – che ospita il monumento più visitato della Germania (la sua splendida cattedrale) – ci sono due luoghi imperdibili, che la impersonano nelle sue sfaccettature : oltre appunto allla famosissima cattedrale, lo stupendo mosaico di Dioniso. Arrivederci a presto, splendida Germania !



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