Germania di Est: la grande bellezza

La bellezza immensa e misteriosa della ex Germania Est. Obiettivo puntato tanto sui luoghi quanto sulle persone incontrate e sulla storia di un popolo. Il nostro viaggio tra avventure, emozioni e tante risate
Scritto da: sermed
germania di est: la grande bellezza
Partenza il: 16/06/2018
Ritorno il: 23/06/2018
Viaggiatori: 8
Spesa: 500 €

Per impegni vari e poca disponibilità economica, gli ultimi due viaggi in Provenza e in Bulgaria sono stati di soli quattro i giorni. Quest’anno, invece, partiamo per una settimana intera e per una fortunata coincidenza riusciamo anche a trovare ottime tariffe per Berlino, con partenza e ritorno di sabato! (chi va appresso alle low cost sa bene che per contenere la spesa, magari si deve partire alle 10 di sera di mercoledì e tornare alle 5 di mattina di martedi!).

Questa volta partiamo in quattro: Sergio & Letizia con Morena e Giorgia (di 12 e 9 anni); lunedi ci raggiungeranno Giuseppe & Sonia con Lara ed Emma (coetanee ed amiche delle nostre).

1° giorno – sabato 16 giugno: Catania – Berlino Schonefeld – Hotel (km 23)

Partiamo in orario da Catania e arriviamo a Berlino Schonefeld alle 20.35. Prima di scendere dall’aereo raccomando alle bimbe di mettere le giacchette perché siamo a nord della Germania e sicuramente ci sarà un po’ di freschetto! Freschetto? Avete presente quando Totò e Peppino si imbacuccano per andare a Milano? Noi non avevamo il colbacco ma il nostro abbigliamento non era sicuramente adeguato ai 27° di Berlino! Abbiamo già cenato sull’aereo con dei panini ed andiamo al distributore del terminal per prendere solo un paio di bottigliette d’acqua, tanto in tasca ho degli spicci… ma quali spicci, la carta di credito ci vuole: 3€ ogni bottiglietta! Penso sia un furto ma si sa in aeroporto costa tutto di più.

Ritiriamo quindi la nostra auto all’Enterprise (Ford Transit 9 posti a €476 per una settimana), e ci avviamo verso il nostro hotel (A&O Kolumbus quadrupla €60). Prendiamo un paio di bottigliette per la notte? Magari in hotel costano meno… 3€ ognuna! Alla reception ci danno le lenzuola: mah! Forse sono in più per ogni evenienza. Invece no, i letti singoli non sono pronti e ce li dobbiamo fare da soli (siamo appena arrivati a Berlino e già mi sta sulle scatole!). Inoltre sotto al materasso del letto a castello c’è un calzino dimenticato chissà da chi! Poveri noi.

2° giorno – domenica 17 giugno: Berlino – Potsdam – Berlino (km 91)

La giornata di oggi è dedicata alla visita di Potsdam quindi dopo aver caricato i bagagli, partiamo per il ponte Glienicker Brücke che segna trionfalmente l’inizio della città patrimonio dell’Unesco. Andiamo subito a visitare l’Alten Markt con la chiesa evangelica di San Nicola e il municipio vecchio. Poi al parco di Sanssouci con le magnifiche residenze estive di Federico Guglielmo: mica scemo il tizio, si trattava proprio bene! Per pranzo abbiamo dei panini preparati in hotel, compriamo quindi qualche bottiglietta in uno dei chioschi del parco: indovinate il loro prezzo. Complice anche la chiusura domenicale di tutti i supermercati, a conti fatti abbiamo speso più di 30€ di acqua in poco più di un giorno!!! Qualcosa recupereremo in seguito perché nel costo delle bevande in bottiglie di plastica (acqua compresa) c’è una cauzione di 25cent che viene restituita quando riporti il vuoto al supermercato!

Ci sono altri edifici storici da vedere a Potsdam, ma siamo stanchi, così prima di tornare a Berlino andiamo a vedere solo la Nauener Tor: che dire, se fosse originale magari non sarebbe malaccio, ma così ricostruita dà l’impressione che sia fatta con i mattoncini della Lego!

Arrivati a Berlino è presto per cenare, quindi ci rechiamo al castello di Charlottenburg: scendo solo io però perché le bimbe si sono nel frattempo addormentate. Buona la cena a L’Osteria in Breitscheidplatz: i prezzi delle portate sono in linea con i nostri; quello che anche qui non è in linea è il prezzo dell’acqua: ma si può pagare 5,80€ una bottiglia d’acqua da 0,75l? si, si può! Finalmente domani è lunedì e prima di fare qualsiasi cosa cercheremo un Lidl aperto per fare scorta di acqua!

La domenica tutti gli hotel di Berlino fanno un ottimo sconto sul prezzo normale e quindi una quadrupla all’elegante Hotel Lindemann’s ci viene 59€ invece di 120!! Ahimè, lo sconto non si estende alla colazione che invece paghiamo per intero: 44€.

3° giorno – lunedì 18 giugno: Berlino – Tegel – Sachsenhausen – Lubecca (km 302)

Le bimbe vogliono vedere lo zoo (family ticket 41€). Carino ma mi aspettavo di meglio: in primis l’intero padiglione dei felini è in ristrutturazione e quindi niente tigri, leoni o pantere, non c’è nemmeno un gatto per sbaglio! L’acqua dei vari laghetti è quasi sempre sporca fino a diventare stagnante in alcuni casi, ed alcuni recinti sono vuoti. Di positivo, invece, il padiglione dei pinguini artici con tanta neve; si può anche entrare in un recinto dove scorrazzano liberi diversi animali da cortile come caprette nane, conigli e pony (si possono accarezzare e nutrire con semi e mangimi di un apposito distributore); e soprattutto il fiore all’occhiello dello zoo: il bellissimo Panda Garden (molto richiesto da Morena) in stile pagoda cinese rosso acceso.

Sonia, Giuseppe, Emma e Lara arrivano oggi alle 16,35 all’aeroporto di Tegel (8km da Berlino) e noi ci prepariamo ad accoglierli come dei Vip: beh… quasi… in un foglio A4 riciclato scarabocchiamo in fretta “Willkommen Sonia und Familie”. Bellissimo l’effetto sorpresa con incontenibili risate fino alle lacrime! Chissà cosa avranno pensato le persone intorno a noi!

Finalmente ricomposti e rifocillati, andiamo a prelevare il van, ma abbiamo sforato di poca l’ora di sosta e ci tocca pagare ben 10€ per due ore!

Arriviamo dopo una mezz’oretta di autostrada al paesello di Oranienburg per visitare il piccolo ma interessante campo di concentramento di Sachsenhausen. Apro una parentesi: le tanto decantate autostrade tedesche efficienti e senza limiti di velocità qui non ci sono; anzi la trafficatissima Berlino-Amburgo è tutta un susseguirsi di cantieri e restringimenti che al confronto fare la Salerno-Reggio risulta una passeggiata. Poi via di corsa verso Lubecca dove ceniamo in un McDonald’s nei dintorni dell’Ibis Budget (una tripla+metà di un’altra camera doppia 85€ e colazione 26€). Piove a sprazzi e rinunciamo quindi alla visita serale del centro. Peccato, ci rifaremo domani.

4° giorno – martedì 19 giugno: Lubecca – Travemünde – Schwerin – Berlino (km 335)

Il cielo è nuvoloso ma per il momento non piove e troviamo parcheggio proprio accanto all’ Holstentor (qui i prezzi dei parcheggi sono decisamente più bassi di Berlino). Le bimbe insieme alle mamme si divertono a fare stelle ed altre figure geometriche, distese sul bel prato verde antistante l’antica porta della città, anche questa, patrimonio Unesco. Che ne dici Giuseppe, lasciamo qui le bimbe a giocare? (e soprattutto le mogli?)

Saliamo con l’ascensore (9€ a famiglia) sulla piattaforma di osservazione del campanile di San Pietro. Dall’alto dei suoi 50 metri la vista sulla città spazia a 360°: foto, foto, foto… La visita prosegue dalla Marktplatz alla bella via pedonale di Breite Straße fino ad arrivare al duecentesco ospedale di Santo Spirito. Ritorniamo alla base con una piacevole passeggiata lungo il fiume Trave. Un ristorante di cucina turca (da Alì) ci attira con le sue specialità e ci sediamo: sarà perché siamo gli unici avventori o forse perché conosce abbastanza bene la nostra lingua, ma Alì attacca a parlare e non la finisce più: Alì non ti seccare, ma noi siamo qui per mangiare non per conoscere la storia della tua vita! Cerca però di farsi perdonare con qualche omaggio: una improponibile aranciata turca all’odore di gelsomino; due apocalittiche gazzose turche all’odore di gelsomino… io dal quel giorno ODIO il gelsomino!!! Ed ancora te caldo per digerire e cioccolatini per le bimbe.

Il programma prevede adesso la visita di Schwerin ma su richiesta di Giuseppe, autista di oggi, facciamo una piccola deviazione verso nord-est fino alla cittadella marinara di Travemünde per vedere il mar Baltico: in fondo sono solo 18km cosa potrebbe mai succedere… un flash arancione dove il limite è di 60km/h ci fa imprecare, ma ormai la frittata è fatta: al nostro ritorno aspettiamoci una bella multa per eccesso di velocità! Sigh!

Dopo qualche foto a Travemünde riprendiamo la strada per Schwerin dove parcheggiamo accanto all’incantevole lago Pfaffenteich. Dalla nostra posizione vediamo gli edifici del centro storico, con la gigantesca mole del duomo, che si riflettono sul placido laghetto creando paesaggi da favola: le tante fotografie fatte sono degne di qualsiasi concorso fotografico! La vera chicca di Schwerin, però, non è il centro storico (già meriterebbe una visita anche solo per questo) ma l’omonimo castello edificato in stile rinascimentale francese su un isolotto del lago di Schwerin. Adesso è la sede del Parlamento del land Meclemburgo Pomerania. Visitiamo l’Orangerie subito dietro al castello ed anche i giardini e il parco su una seconda isoletta collegata da un ponte. Tante anatre starnazzanti, alcune con prole al seguito, accettano volentieri un po’ di cibo: inutile dire che le bimbe si divertono tantissimo anche a fare capriole e ruote sui curatissimi prati.

Arriviamo in tarda serata all’hotel A&O Kolumbus (quello della prima notte) dove soggiorneremo anche domani. Il tempo di fare il check-in e saliamo al 5° piano dove la nostra camera è la solita con un letto a castello, ma quella Giuseppe & C. è molto più bella: un miniappartamento con due camere matrimoniali e arredo di design, inoltre dispongono di una piccola camera insonorizzata con un impianto stereo all’avanguardia e poltrona ergonomica. Giusè facimu a cangiu di stanza? – Tu po’ scurdari!! (per chi non avesse dimestichezza con il siciliano: Caro Giuseppe, ti aggraderebbe fare cambio di camera? Caro Sergio la tua proposta mi alletta, ma a malincuore declino l’offerta). Buonanotte.

5° giorno – mercoledì 20 giugno: Berlino

Intera giornata dedicata alla visita di Berlino così acquistiamo direttamente alla reception il biglietto giornaliero familiare che ci permette di prendere tutti i mezzi pubblici (al costo di 20€ sono compresi 4 adulti con i bambini). Il nostro hotel è vicinissimo alla fermata del tram che ci conduce ad Alexanderplatz da dove inizia il nostro tour (de force) del quartiere Mitte. Poi la chiesa Marienkirke, il vicino monumento a Marx ed Engels, Dom e Museuminsel, la vecchia Sinagoga, Galeries Lafayette, Gendarmenmarkt con le chiese gemelle Deutscher e Französischer Dom.

Il marchio Va’ Piano identifica una catena di locali a metà strada tra un vero ristorante italiano e un take away: pasto veloce e tutto sommato buono e via di corsa a prendere la metro in direzione Checkpoint Charlie. Le fermate sono solo tre ma ci mettiamo a parlare e soltanto Giorgia si accorge, e ci avverte, che siamo arrivati. I seguenti trenta secondi li ricordo come dei flashback di un film tragicomico: panico… scendiamo di corsa… più veloci gli uomini, poi le bambine, poi Sonia, poi… le porte si chiudono. Letizia rimane sul treno… che fare? La seguiamo noi con il prossimo treno oppure è meglio che torni lei? Giorgia e Morena spaventate mi chiedono se mai rivedranno la loro mamma: non preoccupatevi bimbe, l’erba tinta nun mori mai! Per fortuna c’è campo e le diamo istruzioni per il ritorno. All’apertura delle bussole accogliamo anche lei in stile Vip: beh… quasi… in un foglio A4 riciclato scarabocchiamo in fretta “Willkommen Letizia”!

Tutto è bene quel che finisce bene e dopo la classica foto al Checkpoin Charlie andiamo in Potsdamerplatz, poi il Memoriale dell’Olocausto, la Porta di Brandeburgo e per le 20,15 siamo in fila davanti al Bundestag (abbiamo prenotato la visita gratuita sul sito del parlamento tedesco). Bellissima la vista panoramica dalla terrazza ed emozionante anche la salita sulla passerella a spirale che porta in cima alla cupola di vetro progettata da Norman Foster.

Siamo stanchissimi quindi prendiamo soltanto delle pizzette per cena e ritorniamo al Kolumbus.

6° giorno – giovedi 21 giugno: Berlino – Lutherstadt Wittenberg (km 199)

La East Side Gallery, a ridosso del fiume Sprea, è la parte di muro più lunga rimasta a Berlino dopo il 1989: ci sono alcuni tratti di muro sparsi lungo il confine che divideva in due la città, ma qui i berlinesi ne hanno lasciato circa 1,3 km come memoriale. Diversi artisti e writer da tutto il mondo lo hanno poi decorato negli anni ’90. È tutto un susseguirsi di immagini che suscitano emozioni contrastanti: si va da immagini psichedeliche e coloratissime a sezioni decorate solo in toni di grigio; ambientazioni di vita quotidiana in una DDR comunista si contrappongono a scene drammatiche con i tanti disperati uccisi mentre cercavano di scavalcare il muro (anche se il contesto è completamente diverso, mi ha ricordato Guernica di Picasso). Da vedere assolutamente! Lì vicino c’è anche l’Oberbaumbrücke che era uno dei 13 varchi di passaggio tra zona est e zona ovest.

Su esplicita e molto insistente richiesta di Lara e Morena raggiungiamo l’Hard Rock Cafè di Berlino dove per la modica cifra di 26€, compriamo la classica maglietta bianca con il marchio. In verità nelle bancarelle si trova praticamente identica a meno di 10€, ma questa è originale…

Prima di lasciare definitivamente Berlino per andare a Wittenberg facciamo una sosta al castello di Charlottenburg per farlo ammirare a Sonia e Giuseppe (le bimbe non sono per niente interessate anche perché nel frattempo ha iniziato a piovere).

Wittenberg è associata indissolubilmente a Martin Lutero tanto da fregiarsi dell’appellativo di Lutherstadt, per dovere di cronaca Lutero è nato a Eisleben ma è qui che ha predicato e pubblicato le sue 95 tesi della Riforma della Chiesa. Prima di immergerci nel centro storico, andiamo a visitare la curiosa Hundertwasserschule la famosa scuola realizzata dal visionario architetto viennese Friedensreich Hundertwasser (cercate le sue opere su Google). A due passi dal centro c’è anche un piccolo e delizioso zoo. Sul portale in bronzo della medievale chiesa dello schloss sono scritte le famose tesi di Lutero. Questa piccola città è un gioiellino (come fa notare Giuseppe) ma vi consiglio di arrivarci presto perché alle 18 i negozi chiudono e, manco ci fosse il coprifuoco, la città si svuota e in giro non c’è più nessuno!

Gioventù la vacanza sta finendo e noi non abbiamo ancora provato la cucina locale: troviamo un paio di trattorie tipiche ma ci informano che stanno per chiudere… ma come è possibile, sono soltanto le 21! L’unico aperto fino a tardi (chiude alle 23) è un ristorante italiano di cui non ricordo il nome.

Non abbiamo trovato posto per entrambe le famiglie in nessun hotel, quindi questa sera dormiremo separati, noi all’hotel Kajute (quadrupla 95€ e se volevamo la colazione erano altri 50€!). Giuseppe & family all’hotel Tannenspitze (€110 colazione compresa) una graziosa villetta in stile bavarese a circa 5km dal centro. Purtroppo troviamo tutto chiuso e buio, ed anche la padrona che deve consegnarci le chiavi non si trova. Finalmente riusciamo a rintracciarla al cellulare ma capirsi è impossibile: lei non parla né inglese né francese… e per noi il tedesco è arabo! Dopo ben venti minuti si presenta questa signora, piacevole come un morso di serpente, che ci guarda dall’alto della sua teutonica statura come mosche fastidiose su un dolce. Un primo sguardo al mobilio anni ’80 della sala colazione ci fa capire che è di sicuro una nostalgica della DDR, forse addirittura un ex agente segreto della Stasi! Il saluto è struggente perché non siamo sicuri di rivederli il mattino dopo… ragazzi chiudetevi a chiave e non aprite per nessun motivo!!

Giusè, adesso vorresti fare cambio di stanza vero?

La mattina dopo ci racconteranno anche che hanno dormito vestiti perché c’erano peli gatto ovunque!

7° giorno – venerdì 22 giugno: Lutherstadt Wittenberg – Lipsia – Dresda (km 234)

Ci trasferiamo a Lipsia per la visita del centro storico interamente pedonale. Questa città è stata una piacevole sorpresa: grande abbastanza da offrirti tutti i servizi ma raccolta e vivibile, a misura d’uomo. Ci sono diverse cose da vedere: la chiesa di San Tommaso dove un certo Johann Sebastian Bach svolse l’incarico di Cantor et Director Musices. Il compositore è sepolto all’interno della chiesa ed è commemorato da una grande statua. Purtroppo l’Altes Rathaus nella Marktplatz è in ristrutturazione. Ah! Dimenticavo, in un chiosco lì vicino abbiamo finalmente avuto il primo (ed unico) incontro ravvicinato con la cucina tedesca: panini con wurstel, crauti e patatine fritte… meglio di niente.

Da segnalare anche il passaggio Madler: trattasi di una galleria commerciale coperta, tipo Umberto I a Napoli, dove nella trattoria al piano inferiore Auerbachs Keller, Goethe ambientò una scena del suo Faust.

In auto andiamo a vedere il monumento edificato nel 1913 per il centenario della Battaglia delle Nazioni commemorativo della sfida decisiva nella guerra di liberazione contro Napoleone.

Arriviamo a Dresda sul tardi e decidiamo di andare a vedere subito la Gläserne Manifaktur cioè la futuristica fabbrica della Volkswagen: tutta pannelli di vetro e metallo dalle linee sinuose, sembra più simile ad una nave spaziale costruita per il set di un film di fantascienza.

Che ne dite se andiamo in un bella trattoria tipica del posto? Piove un po’ e siamo stanchini, vediamo la trattoria Olympos che sembra fare al caso nostro e ci accomodiamo… sul menù ci sono souvlaki, moussaka, tzatziki… mmh… non sembrano piatti tedeschi, forse abbiamo sbagliato (forse), ovviamente è un ristorante greco! Almeno la cena è buona. Andiamo a dormire che è meglio (A&O Hauptbahnhof quadrupla €66).

8° giorno – sabato 23 giugno: Dresda – Moritzburg – Berlino Schonefeld (km 187)

Conosciuta come la Firenze sull’Elba per via dei tantissimi edifici storici del suo centro, anche a Dresda la II guerra mondiale ha lasciato profonde ferite: soltanto dopo la fine del comunismo è iniziata la ricostruzione e sono ancora molti i cantieri aperti. Trascorriamo un po’ di tempo in un bel parco giochi di strada per raggiungere il centro storico. La giornata grigia e fredda non intimorisce i nostri eroi, almeno quelli più impavidi e determinati: Letizia e le ragazze preferiscono il calduccio di un centro commerciale a chiese, piazze e monumenti. Rimaniamo soltanto in tre a sfidare le intemperie, e al freddo si aggiunge anche una fastidiosa pioggerellina. Sonia si ripara con il suo cappuccio grigio, io mi riparo con il mio cappuccio blu e Giuseppe… mischino il suo giubbotto non ha il cappuccio e i capelli sono ormai un vago ricordo: Giusè mittici lo scotch in testa così non ti bagni…

Visitiamo Dresda di fretta ma riusciamo comunque a vedere le attrazioni principali. Dalla Frauenkirke al teatro Semperoper, fino al palazzo dello Zwinger è tutto un susseguirsi di bellissimi edifici barocchi. Meriterebbe una visita più approfondita, magari ritorneremo un’altra volta. Raggiungiamo il resto del gruppo all’Altmarkt Galerie dove pranziamo e, soprattutto, ci riscaldiamo! C’è tempo ancora per una breve visita all’ex manifattura di tabacco Yenidze dalle fattezze di una moschea con tanto di minareto.

Vicinissimo a Dresda, lungo l’autostrada per tornare a Berlino, facciamo una sosta al castello di Moritzburg: un elegante palazzo color ocra con quattro cupole rosso mattone edificato su un’isola in mezzo ad un laghetto. L’incantevole scenario ci induce al romanticismo e ci facciamo immortalare in un languido bacio con le rispettive consorti.

Dopo circa un’ora e mezza di autostrada raggiungiamo l’aeroporto di Berlino Schonefeld. Alla riconsegna il contachilometri del Transit segna 1371, ancora 29km e sforavamo il limite di 1400km che era compreso nel noleggio! Il volo Ryanair delle 21 è in leggero ritardo, siamo comunque a Catania poco prima di mezzanotte.

Alla prossima.

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