Grandi città tedesche

Berlino, Amburgo e Lubecca
grandi città tedesche
Partenza il: 27/03/2010
Ritorno il: 03/04/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
27 MARZO – 3 APRILE 2010 FINALMENTE SI PARTE !!! 27 Marzo sabato Dopo una lunga e accurata preparazione sabato 27 marzo in tarda mattinata ci presentiamo a Fiumicino per imbarcarci sul volo Air Berlin che ci porterà nella capitale teutonica . Sistemata l’auto nel parcheggio di lunga sosta eccoci in aeroporto ! Le lunghe operazioni di imbarco si svolgono regolarmente . Il velivolo è nuovo ( Boeing 737 .300) Il personale disponibile e gentile e ci viene offerto uno spuntino . Dopo circa due ore di volo tranquillo , che ci regala viste da sogno sulle Alpi innevate, da uno squarcio delle nubi intravediamo la nostra meta : Berlino è ai nostri piedi !! Si intuisce subito dal nostro punto di vista privilegiato che Berlino non è una città come le altre, è immensa , grandi Boulevards la attraversano da est a ovest inframmezzati da grande aree verdi e corsi d’acqua argentei che la attraversano come vene il palmo di una mano . L’atterraggio è perfetto : teutonico potremmo dire ( altro che Lisbona …) . L’aeroporto si chiama Tegel ed è, neanche a dirlo , enorme . Berlino ci accoglie con una giornata capricciosa, nuvole grigie si affollano nel cielo inframmezzate a qualche sprazzo di sole .. Ma non ci facciamo molto caso .. L’aria è frizzante e si capisce di stare in mezzo a una pianura immensa che dalla Polonia corre giù sino al Mar Baltico … Gli spazi sono come dilatati. Le ragazze sono attonite si guardano attorno un po’ imbambolate poi Beatrice ha un sussulto ! Ha scovato uno Starbuck’s caffè e si precipita dentro con la mamma a bere qualcosa e a comperare il primo souvenir di Berlino : una grossa tazza da caffè . Ma è tempo di andare a ritirare all’autonoleggio la nostra autovettura che ci accompagnerà in questa meravigliosa vacanza . La graziosa impiegata della Sixt ( una biondina con occhi azzurri … d’ordinanza ) ci accoglie con un sorriso e dopo aver strisciato la mia carta VISA ci consegna le chiavi della nostra poderosa BMW 118 i nuova fiammante con tanto di tetto apribile e dotata di un efficientissimo navigatore in lingua inglese che soprannomineremo Carolina ! Un attimo ed eccoci nel traffico della metropoli tedesca , ordinato e scorrevole come uno se lo aspetta e in una mezz’oretta “ Carolina “ ci porta con precisione chirurgica sotto il nostro NOVOTEL zona Tiergarten a circa 3 kilometri dalla porta di Brandenburgo . Prima sorpresa ! Sotto il nostro hotel sul lungo viale che porta al sobborgo di Charlottenburg si svolge sabato e domenica un mercato dell’antiquariato , stile Porta Portese , molto colorato e con oggetti interessanti da vedere e da comprare , ma prima però dobbiamo scaricare la macchina e prendere possesso della nostra camera . Seconda sorpresa : nonostante il caos del mercato trovare parcheggio è facile e soprattutto gratis , i parchimetri infatti latitano e comunque i berlinesi non ci fanno troppo caso parcheggiando persino sui marciapiedi ! L’ albergo è nuovo , la camera grande e accogliente , insomma il Novotel è una garanzia ! Sistemati i bagagli scendiamo di corsa a vedere il mercatino , antiquariato e modernariato , Porcellane di Meissen , memorabilia del tempo della DDR ,vecchi orologi e dischi in vinile . Compro una targa d’auto DDR e una diecina di dischi in vinile a pochi euro e ottimamente conservati , i rivenditori però sono scostanti e quando sentono parlare l’italiano si irrigidiscono un po’ , forse hanno avuto qualche brutta esperienza con qualche nostro connazionale … ma sarà l’unica volta in questa vacanza che troveremo questa accoglienza non proprio positiva ! Dopo la rapida occhiata al mercatino sotto l’hotel prendiamo la BMW e ci rechiamo , approfittando dello squarcio di sole apparso in cielo , alla porta di Brandeburgo. Carolina ci guida con sicurezza sui vialoni di Berlino e in pochi minuti siamo sotto la storica porta simbolo della città e della Germania stessa. Si tratta di un grosso manufatto in pietra calcarea chiara , molto imponente , che si staglia sul tramonto berlinese tingendosi di arancio pallido con una suggestione che colpisce l’animo. Sull’arco centrale troneggia la quadriga in bronzo rivolta a est , con l’allegoria della Germania alata che brandisce il simbolo Imperiale dell’aquila ad ali spiegate , la cui vista regala un brivido lungo la schiena …il simbolismo è fortissimo … La Germania Imperiale … la Germania dei Kaiser , che aspirava al ruolo di nazione guida dell’ Europa intera è lì intorno a noi e ci sentiamo piccoli piccoli… Dalla piazza antistante la porta si diparte il boulevard Unter den Linden ( sotto i tigli …) arteria pulsante della città con i suoi caffè e alberghi di lusso ,( fra i quali l’antico Hotel Adlon di cui parleremo più avanti ) e ora anche di negozi di abbigliamento e souvenir per turisti che affollano i larghi marciapiedi . Entriamo in uno di questi ultimi e facciamo man bassa di cartoline , magneti e orsetti vari ( il simbolo di Berlino ) e ci scattiamo tutti e quattro insieme una foto/cartolina ricordo molto carina . Beatrice e Benny si lamentano un po’ per il freddo ma sono affascinate dalla città . Il primo incrocio sulla destra è la Willhelmstrasse sede della mastodontica ambasciata britannica con tanto di bandierone da cento metriquadri , poco più avanti si trovava la cancelleria di Hitler completamente distrutta dai Russi nel maggio 1945 e di cui , purtroppo , non rimane più nulla . Ritornando verso la BMW ammiriamo sulla destra il Reichstag completamente restaurato la cui cupola andata distrutta dal famoso incendio è stata ricostruita in cristallo d’un effetto straordinario . Spicca sul viale della porta un sacrario costruito dai sovietici in memoria dei soldati uccisi nella battaglia di Berlino caratteristico per la presenza di due carri armati T34 di costruzione russa posti ai lati dello stesso . Si fa’ sera e la grande cupola del cielo di Berlino dall’azzurro vira verso il blu scuro e le tante emozioni della giornata si fanno sentire nelle gambe . Risaliamo sulla BMW e la rassicurante voce di “ Carolina “ ci guida sicura verso l’hotel . Giunti a destinazione ci attende una bella cenetta a lume di candela e l’abbraccio caldo dell’imbottita in piuma d’oca … 28 Marzo Domenica Dopo una corroborante dormita nei comodi letti della nostra camera eccoci in piedi per una giornata di avventure berlinesi , dalla finestra della camera si vede uno scorcio suggestivo sul Tiergarten che altro non è che un grande parco attraversato da piste ciclabili e per fare footing , e sulle bancarelle del mercatino che anche oggi ( Domenica ) affollano il marciapiede del grande vialone che scorre sotto le finestre del nostro hotel . Dabasso ci attende una colazione pantagruelica … intorno a un buffet colossale gli avventori attingono a ogni ben di dio ,dal dolce al salato , yogurt- miele-gorgonzola- prosciutto di parma- speck- scrambled eggs -pancetta –marmellate varie -mirtilli- mousli pane integrale- salsicce –salmone- ananas- frutta di ogni tipo ecc. Insomma un vero pranzo anticipato su cui ci tuffiamo con l’entusiasmo di un bambino. Una volta in strada ci concediamo un’altra e più approfondita visita al mercatino dell’antiquariato alla ricerca di qualche chicca da riportare in patria per ricordo . Scovo da un mercante turco ,(parecchie bancarelle sono gestite da stranieri mediorientali) una bella moneta d’argento da 5 marchi del 1936 con tanto di aquila del Reich che viene via per 15 euri , eppoi altri bei vinili a prezzi variabili da 2 a 5 euri mentre Alessandra compra dei bei piattini in porcellana tedesca . Mentre camminiamo tra le bancarelle il cielo ci regala uno squarcio di sole e io approfitto per scattare qualche istantanea .Sul vialone intanto passano gli ultimi maratoneti della “ halbmarathon “ di Berlino manifestazione podistica che transita sotto il nostro albergo , come mi aveva preannunciato la sera prima “Carolina “ !! , come diavolo faceva a saperlo rimane un mistero ! ! Riposti i preziosi acquisti nel bagagliaio della BMW il programma di giornata prevede la visita al castello di Charlottenburg . L’elegante edificio sorge nella periferia occidentale della città e ovviamente , nella sua epoca era in aperta campagna . E’ stato costruito a partire dalla fine del seicento ed è stato a lungo abitato in epoca successiva dalla principessa Charlotte che lo abbellito e rifinito in stile Versailles . La visita infatti è molto interessante e occupa il resto della mattina , e tra sale di specchi e soffitti affrescati si è fatta una…. Certa…. E nonostante la colazione pantagruelica, le varie passeggiate ci hanno prosciugato le energie e una sosta rigenerante si impone. Fa’ il caso nostro una specie di brasserie dalla “terrasse” ampiamente vetrata dai cui tavoli si può vedere la facciata del castello e godersi il traffico vivace della strada salutato ora da un sole tiepido . Le ragazze si buttano su due piattoni di carne e patate fritte , io ed Alessandra …pure ! Il tutto è innaffiato dal classico tulipano di ottima birra “Berliner” . Un espresso di discreta fattura conclude il nostro primo pranzo berlinese. Nel pomeriggio decidiamo per un “ripasso” al centro di Berlino , risaliti sulla BMW “ Carolina “ nel suo fluente inglese ci riporta al centro dove troviamo parcheggio ancora una volta con sorprendente facilità . Ripercorriamo ancora l’ Unter den Linden e ammiriamo il profilo del Reich stag con la sua cupola su cui si arrampicano su ardite passerelle i visitatori , sul fiume Spree passano numerosi bateaux-mouche dove frotte di turisti fotografano il panorama . Il nuovo palazzo del Governo si staglia sullo sullo sfondo con le sue forme avveniristiche , la città è un autentico cantiere e sembra pervasa come da un fremito di rinnovamento per dimenticare i due atroci regimi totalitari che ne hanno caratterizzato la sua storia recente con la triste eredità prima del regime nazista , poi le distruzioni spaventose della guerra ed infine la ferita e la vergogna del Muro inflittale dal regime comunista filosovietico. Una storia recente crudele quindi, al cui la città ha saldato un conto salatissimo e dal quale sembra volersi affrancare con tutte le sue forze per dimenticare una volta per sempre il passato. Ma quanto peseranno ancora nella coscienza della città queste pesanti eredità nessuno può saperlo . Per ora Berlino si slancia senza remore verso un avvenire quasi Futuristico , coi suoi palazzi arditi di acciaio e cristallo che si protendono verso il blu del suo cielo immenso . Fatte queste inevitabili considerazioni ci rechiamo a visitare il famoso check-point Charlie , l’antico confine cioè tra la zona assegnata e occupata dagli americani alla fine della seconda guerra mondiale e la zona assegnata alle truppe d’occupazione sovietiche . Qui è stato tutto conservato come un tempo : La garitta , la sbarra , i sacchetti di sabbia e alcune comparse in divisa americana che si prestano , in cambio di una mancia, a scattare foto ricordo . Ora si sorride ma all’epoca era davvero una cosa spaventosa. Ci pensate ? Una città divisa da un giorno all’altro da un muro , con storie , amori , destini divisi per sempre da un filo spinato che la perversa volontà del regime comunista nel 1960 decise di realizzare. Poi nel novembre del 1989 l’incubo finì per sempre , ma nostro compito è quello di non dimenticare le sofferenze che la popolazione di questa città ha dovuto sopportare . Immancabile vicino al varco, il museo che ricorda il triste periodo del muro e vari negozi di souvenir per turisti che vendono anche frammenti originali del muro ora in gran parte demolito . Nelle vicinanze un lungo tratto del muro di ca. 200 metri è stato mantenuto in condizioni originali , ancora oggi a vederlo col filo spinato sulla sommità fa venire i brividi … Li vicino anche una interessante mostra fotografica sul tema della città divisa in due chiamata “ Topografia del Terrore “. Mentre torniamo indietro al parcheggio della BMW ci imbattiamo in una straordinaria cioccolateria con un assortimento incredibile di cioccolatini di tutti i tipi. Non resistiamo e ci concediamo un assaggio … In vetrina grandi sculture di cioccolata ..il Colosseo …il titanic e la torre Eiffell !! Passiamo anche sulla nuova Potsdammer Platz con i suoi grattacieli in vetro da fantascienza in costruzione e poi in macchina ci fermiamo a scattare un paio di foto sulla Alexander Platz, anch’essa un vero e proprio cantiere in avanzamento , dominato dalla incredibile torre televisiva che sembra bucare il cielo nero sopra la città . Si è fatta ora di cena e sul navigatore troviamo un ristorante pizzeria che fa‘ al caso nostro! Si chiama l’Abbraccio !! Ci ristoriamo con delle squisite pizze in una calda atmosfera … tricolore ! Facciamo rientro in hotel soddisfatti dalla giornata e parcheggiamo gratis alla grande a pochi metri dall’albergo . 29 marzo Lunedi Oggi sarà la giornata dei musei . Berlino è attraversata da un fiume , lo Spree. Su questo fiume proprio al centro della città sorge una isola detta l’isola dei musei . Sorgono infatti su di essa i più importanti musei di arte classica dell’intera Germania , tra cui il famoso Pergamon museum e il Neues museum . Prima di recarci sull’isola però ci concediamo una visita ad una antica fabbrica di porcellane artistiche che si trova giusto dietro il nostro albergo , che si rivelerà una piacevole sorpresa . Fatto questo saltiamo sulla BMW e “ Carolina “ col suo fluente inglese ci guida verso la nostra meta . Parcheggiamo come al solito gratis e senza problemi e sotto una lieve pioggerellina teutonica ci rechiamo a visitare il Duomo di Berlino , una grande cattedrale cattolica costruita alla fine del seicento ( entrata a pagamento …) con una enorme cupola che rivaleggia con quella di S . Pietro . Essa contiene un immenso organo a canne ( uno dei più grandi del mondo !) e i sarcofagi dei Re di Germania ( nella cripta ) e quello enorme e ricoperto d’oro della principessa Charlotte ( quella del castello omonimo ) . Riusciamo all’aperto e ci avviamo verso il Pergamon museum , lungo il tragitto a piedi ci concediamo uno spuntino presso un simpatico venditore di panini con salsicia , un “ one man shop “ che con uno zaino a tracolla cuoce “ su due piedi “ nel vero senso della parola, salsice per tutti ! Entriamo nel Museo e indossiamo le audio guide gratuite . Ambienti giganteschi , arte di epoca precristiana tra cui un tempio greco e la famosa porta di Ishtar in piastrelle di maiolica blu ( come diavolo hanno fatto a portala fino a qui ?? ) , ma non ci possiamo godere la visita fino in fondo in quanto a un certo punto scatta l’allarme antincendio e i custodi con teutonica solerzia ci fanno uscire di corsa dal museo . Rimaniamo come dei fessi ad aspettare che l’allarme cessi , ma dopo un po’ ci stufiamo e a malincuore decidiamo di andare via e andare al Neues museum al quale avevamo prenotato la visita ad orario ( tutto precisen !!! ) . Dopo un po’ di attesa , durante la quale scorgiamo sul colonnato vicino l’ingresso i segni della battaglia di Berlino del 1945 , entriamo , e ritirata l’audio guida accediamo agli immensi saloni contenenti in gran parte cimeli , mummie e statue egizie , ma anche di epoca romana , il più famoso dei quali è il busto della regina Nefertiti . Quest’ultimo da solo vale il viaggio da Roma , il busto è in uno stato di conservazione incredibile e le fattezze del volto della regina sono di una bellezza e di una modernità che colpisce , sembra una donna dei nostri giorni ! Alcune statue funerarie in legno egizie antiche di oltre tremila anni colpiscono per il loro stato di conservazione e per l’accuratezza dell’esecuzione . “ Provati “ dalla visita ci fiondiamo nella caffetteria del museo dove degustiamo un cheese cake da urlo accompagnato da un caffè espresso degno di un bar Castroni di Roma ( …era ora !!) . Questo delle torte è un capitolo da trattare a parte . I tedeschi , si sa, amano i dolci , calorie di pronta disponibilità per contrastare il freddo che caratterizza le loro regioni nordiche , così col tempo si sono specializzati nella produzione di autentiche leccornie … fette di torta enormi …alla cioccolata alla crema con fragole o frutti di bosco , al caffè o con panna alla bavarese (… mi commuovo al solo pensiero…) , specialità che accompagnate con un caffè o un cappuccino rappresentano una buona alternativa al classico panino o spuntino a ora di pranzo , provare… per credere ! Dopo la sosta risaliamo sulla BMW e ci rechiamo a visitare , su suggerimento di Alessandra che consulta con accuratezza la guida della città , il grande magazzino KaDeWe sulla Kurfustendamm , elegante arteria nel centro della città . Si tratta del più antico e ben fornito centro commerciale della città , qualcosa che rivaleggia con il londinese Harrod’s per intenderci . Ha sette piani e insieme ad abbigliamento , cosmetici , gioielleria raffinatissima e costosissima , presenta un negozio di alimentari dove è possibile trovare la specialità gastronomiche di tutto il mondo e i vini e gli champagne con banchi di mescita a getto continuo . Ma è il settimo piano che lascia di stucco , esattamente come da Harrod’s ,ma forse in ambienti ancora più grandi, enormi banchi frigo forniti di ogni ben di dio e presso appositi grill è possibile degustare i più disparati tipi di pesce sulla griglia , crostacei e ostriche freschissimi provenienti da tutto il mondo serviti da chef ai vostri ordini. Tralascio di descrivere il reparto di pasticceria per non innalzare il vostro tasso di glicemia ….. Ma vi lascio immaginare !!!! Riguadagnata l’uscita è ormai giunta la sera e ci concediamo un ultimo tuffo nel fiume umano che passeggia sui larghi marciapiedi della Kurfustendamm , giungiamo così al cospetto di una immensa chiesa in parte crollata , di cui rimane in piedi, come a perpetuo memento , solo l’enorme campanile in mattoni rossi , è una delle tante ferite subite da questa città dalle bombe dei B24 americani durante l’ultima guerra mondiale , un’ immagine che colpisce e lascia solo immaginare lo strazio e i massacri che questa città ha dovuto subire dai …liberatori… ma questa è un’altra storia che racconteremo un’altra volta . Tornando a riprendere la BMW passiamo sotto un grattacelo sul quale svetta la famosa stella a cinque punte della pubblicità Mercedes , uno dei simboli di Berlino , chi ha visto il film “ Cristiane F. I ragazzi dello Zoo di Berlino “ sa di cosa parlo . L’infallibile orologio biologico installato nei nostri stomaci ci dice che è ora di cena , non trovando nulla di soddisfacente nei dintorni , decidiamo di ritornare a cena alla pizzeria “ L’abbraccio” dove ormai ci sentiamo …un po’ a casetta ! Dopo un ricco piatto di fettuccine al ragù facciamo ritorno in albergo per il meritato riposo . 30 marzo martedi Sveglia di buon’ora e consueta abboffata pantagruelica al buffet dell’albergo. Il programma di giornata stilato dall’inflessibile obersturmfhurer Alessandra prevede la visita alla reggia di Potsdam sita a circa 30 km ad ovest di Berlino . Il castello, costruito dal settecento in poi, divenne sede reale dalla fondazione del Regno di Prussia . Federico II il Grande diede grande impulso alla sua costruzione facendola assomigliare alla reggia Parigina di Versailles . Nell’estate del 1945 fu sede di incontri tra i vincitori del conflitto mondiale che lì decisero la spartizione della Germania . Sul breve tratto autostradale do’ una allungata al collo della BMW ( tanto non ci sono limiti di velocità !) , che macchina !! Ah dimenticavo qui le autostrade ( belle e ben tenute ) sono GRATIS !! “ You have reached your destination “ ci avverte “ Carolina “ Cioè per chi non mastica l’Inglese: Siete arrivati ! Potsdam ci accoglie con una giornata un po’ rigida , ma noi per fare i fichi, apriamo il tettino della BMW e ci atteggiamo come fanno i berlinesi , che , al primo raggio di sole escono in camicia e scappottano le loro cabriolet !! Ci addentriamo nel parco che da circa dieci anni è diventato patrimonio dell’Unesco , passiamo davanti al corpo centrale della reggia e davanti al palazzo che ospitava la servitù e che è a sua volta una piccola reggia . Lo stile è un bel barocco con dei fantastici giardini e lampioni in ferro battuto che sono un capolavoro . Prendiamo il viale centrale che porta al padiglione Sans-Souci , che era il preferito dal re , che vi si ritirava per rilassarsi e andare a caccia con gli amici ( e … amiche …) , e coltivare la più settentrionale delle vigne d’Europa ( la teneva sotto vetro !!). Percorrendo il vialone centrale orientato est-ovest visitiamo il padiglione Cinese di recente restaurato . Nel frattempo il cielo si è fatto azzurro e il sole ci riscalda coi suoi raggi quindi ci sdraiamo sui prati in fiore e ci ricordiamo che anche qui la primavera è finalmente arrivata ! Saltiamo la visita all’interno del padiglione perché è pieno di turisti… tedeschi , siamo sotto Pasqua e il turismo interno non è indifferente , non ce lo aspettavamo così numeroso ! Dopo una visita al tourist shop , ripercorriamo il lungo vialone e risaliti sulla BMW ci riavviamo verso la capitale . Vista l’ora ( lo stomaco reclama !) ci fermiamo lungo la via del ritorno in una graziosa cittadina dove in un bel centro commerciale mangiamo pesce fritto al ristorante NordSee , e poi visitiamo un supermercato per capireun po’ le abitudini alimentari dei “ crucchi “. Rientrati a Berlino nel pomeriggio e guidati impeccabilmente da “ Carolina “ ci rechiamo , su idea di Alessandra,a visitare un tratto del muro di Berlino lungo circa 1 km. Che è stato adibito a vero e proprio museo all’aperto dove i migliori “ writers” e pittori d’avanguardia del mondo hanno lasciato una loro opera sul cemento del “ Muro”. Nel recarci sul posto attraversiamo i quartieri periferici di quella che era un tempo Berlino Est , enormi palazzoni in stile sovietico si stagliano nel cielo e… sembra quasi di stare a Mosca ! Quel tratto di muro è dislocato lungo il fiume Spree ed è méta di numerosi turisti , lo percorriamo a piedi passeggiando e scattiamo numerose istantanee , alcuni pannelli sono veramente belli e suggestivi , autentiche opere d’arte all’aria aperta . Lungo il muro una “ Trabby “ è parcheggiata e volendo la si può noleggiare per percorrere insieme a lei i luoghi più suggestivi della città . Grazie all’ora legale e alla latitudine della città le giornate sono molto lunghe e l’inflessibile obersturmfhurer Alessandra suggerisce una nuova meta , una zona della città molto caratteristica , dove antichi magazzini sono stati ristrutturati e adibiti a locali e ristoranti , con caratteristici cortili comunicanti che fanno di questa zona una specie di Testaccio berlinese . L’idea è quella di fare un giro e cenare in uno dei locali tipici che abbondano nella zona . Parcheggiamo la BMW come al solito senza problemi e camminiamo per vicoletti e cortili che pullulano di vita e ristorantini di ogni genere ma , uno perché troppo affollato , uno perche non ci piace il menù uno perché troppo caro preferiamo optare di nuovo per il caldo … abbraccio dell’Abbraccio , recandoci ancora una volta a cena al ristorante dei nostri connazionali sardi ! Peccato , ma la zona molto pittoresca meritava comunque una visita. Dopo cena facciamo rientro in hotel e dopo avere sistemato la valige ci mettiamo a letto . Domani sveglia presto . Amburgo ci aspetta. 31 marzo mercoledì Sveglia e colazione . Oggi si parte da Berlino per trasferirci ad Amburgo . Ma ci sono diverse opzioni , io preferirei partire subito mentre il comitato femminile ( ale, bea e benny ) preferirebbe partire per Amburgo dopo aver visitato il famoso Zoo di Berlino , anche per vedere il cucciolo di orso polare Knut nato in cattività . D’altronde è stato promesso a Benny e non possiamo tirarci indietro . Lo Zoo di Berlino è uno dei più antichi e prestigiosi d’Europa ed è bello perché gli animali , quando possibile , non stanno dietro a sbarre o reti protettive ma vivono liberi all’interno di isole protette da fossati . Il tempo è freddino con nuvole grigie , che come sempre, corrono spinte dal vento , nel grande cielo di Berlino, ma la tendenza è al miglioramento. Caricate le valigie nella BMW e regolato il conto dell’ albergo raggiungiamo lo zoo che non è distante dall’hotel e , parcheggiata la macchina, dopo una breve fila alla cassa entriamo per la visita . Benny è contentissima e anche a noi lo zoo piace, è curato bene e vale la visita , il panda gigante e naturalmente Knut sono come star del cinema e vengono fotografati a raffica per la gioia dei bambini . Inevitabile l’acquisto di un orsetto di peluche a ricordo della visita , d’ altronde l’orso è anche il simbolo della città di Berlino . Prima di lasciare , con un po’ di rimpianto , la capitale teutonica alla volta di Amburgo , ci concediamo un’ultimo “struscio “ sulla Kurfusterdamm per ammirare i lussuosi negozi e la gente elegante che vi passeggia , i parcheggi sembrano vetrine di concessionarie di auto di lusso : Audi ,Mercedes ,BMW, Porsche si sprecano . Ma noi con la nostra BMW 118 i non sfiguriamo . Uno spuntino in una panineria Marchè in stile francese ci rifocilla e dopo un ultimo sguardo alle vetrine, saliamo in auto e ben guidati da” Carolina “ in pochi minuti raggiungiamo l’autostrada per Amburgo , che ci attende a circa 300 km di distanza . La regola che vuole il tempo soleggiato in prossimità del mare vale anche a queste latitudini , così avvicinandosi alla città portuale il cielo si rasserena diventando azzurro , mi gaso, e approfittando dell’ assenza dei limiti di velocità, spingo a fondo sull’acceleratore … a 220 km/h mi ritengo soddisfatto e mi godo le meravigliose e leggendarie “ autobahn tedesche dove sfrecciare in tutta sicurezza … il fondo è un biliardo , ma soprattutto gli utenti della strada sono corretti e sanno guidare ad alta velocità e con padronanza le loro veloci autovetture . Insomma in un batter d’occhio ci mangiamo i 300 km che ci separano da Amburgo e arriviamo che il sole è ancora alto . Grazie a Carolina troviamo subito l’hotel che si trova in pieno centro ( tipo via Condotti per capirci ) e anche qui , per non smentirci parcheggiamo alla grande proprio sotto l’hotel Mariottche ci ospiterà per tre notti qui ad Amburgo . Il “bell boy “ di colore ci scarica i bagagli dalla BMW e ci accompagna nella nostra camera , bella ma con i letti un po’ strettini . Sistemiamo al volo le valigie e scendiamo per approfittare delle ultime ore di luce . Amburgo è la seconda citta’ della Germania , essa si trova a circa 100 km dal Mare del Nord ma grazie al fiume Elba che la attraversa , è collegata al mare tramite questo grande corso d’acqua . Hamburg è una specie di grossa Amsterdam tedesca , con un’atmosfera e una luce vagamente scandinava , che vive da sempre di commercio grazie al suo immenso porto . E’ per questo una città molto ricca , storicamente molto gelosa della sua autonomia , caratterizzata da una vivace vita culturale e … nottambula … (anche i Beatles esordirono qui nel 1962 ! ) , insomma una bella città per vivere , decisamente lontana dalla malinconie berlinesi . L’hotel e’ sito in pieno centro, con pochi minuti a piedi raggiungiamo la grande piazza su cui insiste il palazzo del Governo della città , veramente imponente e con una torre che svetta nel cielo , a testimonianza della ricchezza e dell’importanza della città stessa . Vetrine delle più lussuose griffe abbondano in ogni dove e si capisce dal …parco automobilistico che la città è benestante e dinamica allo stesso tempo . Una fitta rete di canali attraversa il centro e dopo qualche foto raggiungiamo lo Jungfernstieg , un grosso lago interno ( ve ne sono due ) creato dal secondo fiume che attraversa la città lo Alster . Ai bordi dello stesso vi è un imbarcadero da cui partono tutta una serie di bateaux mouche che portano i turisti a spasso per i canali e giù fino al porto a vedere il traffico mercantile . Decidiamo al volo di fare una di queste crociere , non domani però , che è destinato alla visita di Lubecca bensì dopodomani , sperando anche in una bella giornata di sole . Sul lungolago insiste l’Alster Pavillon uno dei più antichi caffè-ristorante della città risalente addirittura al 1799 ! Ritornando verso l’hotel non manchiamo di visitare un centro commerciale di lusso davvero ben fornito e pieno di cose belle , e poi in una vetrina di una gioielleria nella piazza sotto l’albergo scopriamo l’esistenza di un telefonino da 12.500 euri !!! Che facciamo lo compriamo ?? La giornata è stata movimentata e come al solito lo stomaco reclama !! Sempre nella stessa piazzetta sita appena sotto l’albergo scopriamo un ristorante -pizzeria Italiano (moglie e buoi dei paesi tuoi …) dove mangiamo ottime pizze e lasagne al forno . Rientriamo in hotel satolli e soddisfatti pregustando la giornata di domani che ci vedrà …in trasferta a Lubecca . Giovedì 1 Aprile . Sveglia di buon’ora e dopo un doccia corroborante ,scendiamo dall’Hotel per cercare un posto dove fare colazione ( qui abbiamo solo il pernotto ) , nella piazzetta troviamo uno Starbuck Caffè dove ci concediamo un cappuccino & cornetto discreti , poi saltiamo sulla BMW e in pochi minuti Carolina ci porta sull’autostrada in direzione Lubecca . Il tempo è capriccioso , e come al solito nuvole e sole si alternano come è giusto che sia in una primavera delle più classiche , puntiamo decisamente verso nord-est dove la nostra meta ci attende a circa 40 km di distanza . L’autobhan è una favola, la superficie è in cemento liscio come un biliardo e la BMW fila che è un piacere sul passo dei 180 orari. Il panorama è assolutamente pianeggiante e arriviamo in breve a ridosso di Lubecca . E’ apparso un bel sole in cielo e decidiamo di proseguire per Travemunde , località balneare sul mar Baltico vicina a Lubecca , posta alla foce del fiume Trave che attraversa la città . La cittadina è carina, vagamente di atmosfera scandinava e dal suo porto salpano i traghetti che la collegano ai principali porti della Svezia e dei paesi Baltici . C’è una tramontana micidiale e sembra incredibile che questo posto in estate si trasformi in una specie di Rimini con tanto di ombrelloni ,villeggianti e bagnini !! In un grazioso mercatino compriamo miele biologico e infusi di erbe e io ,esecrato dalle signore compro e mangio su due piedi delle squisite aringhe fresche , simili a quelle che mangiavo quando vivevo in Olanda . Ormeggiato sul fiume fotografo uno splendido quattro alberi a vela adibito ora a ristorante di specialità marinare , siamo tentati di visitarlo ma dobbiamo ancora visitate Lubecca ! Salutata Travemunde e il suo caratteristico porto , torniamo indietro e ci dirigiamo verso la città baltica che ci attende , ci inoltriamo verso il centro città e parcheggiamo in prossimità di una grossa piazza anche stavolta con facilità . Lubecca è una graziosa cittadina che si affaccia sul Mar Baltico , molto più piccola di Amburgo , che vede il suo centro storico sorgere su di un’isola del fiume Trave . Così come Amburgo Lubecca deve la sua fortuna ai traffici commerciali marittimi ed è stata a lungo alleata con la sorella maggiore formando con essa nel quindicesimo secolo la lega Anseatica .Essa è una vera e propria bomboniera ed è uno dei siti architettonici protetti dall’ Unesco . Peccato che nel 1944 l’Unesco ancora non esistesse , quando in una sera di aprile un nugolo di Lancaster inglesi ne ridusse in cenere il centro storico distruggendone la splendida cattedrale e tutto il resto . Il paziente lavoro di ricostruzione riutilizzando i materiali originali ci ha restituito oggi queste meraviglie . La sola visita alla cattedrale maggiore merita il viaggio : Le altissime volte in stile gotico risalgono al trecento e entrando abbiamo la fortuna di assistere alle prove del coro che si prepara alla messa Pasquale che sono davvero coinvolgenti , uno splendido orologio astronomico e i resti di una campana distrutta durante il bombardamento completano la visita . Altro luogo storico da visitare è una antica porta fortificata di accesso alla città davvero bella e la piazza del mercato con i suoi edifici in stile gotico dalle guglie arditissime . Si fa ora di pranzo e anche qui il ristorante NordSee ci viene comodo servendoci ottimi maxifiletti di pesce fritto e riso . Specialità di Lubecca è il marzpain di cui la città rivendica addirittura la paternità , presso la pasticceria Niederegger , lungo il corso principale , è possibile acquistarne di ogni tipo e forma , un assaggio della famosa torta di marzapane è davvero da non perdere ! L’acquisto di un disegno di Lubecca a china acquerellata , presso un pittore di strada conclude la visita al centro storico di questa deliziosa cittadina baltica. Rientriamo ad Amburgo soddisfatti della giornata e dopo una cenetta al ristorante “ Ponti “ nella piazzetta sotto l’hotel andiamo a letto soddisfatti . Domani ci aspetta la crociera alla scoperta dei canali amburghesi . 2 aprile 2010 Venerdì Sveglia di buon’ora come al solito e , scostata la tenda della finestra della nostra stanza , scopriamo con piacere , che, come avevano anticipato le previsioni meteo , la giornata è splendida : sole caldo e cielo azzurro ! Scendiamo per fare colazione ma questa volta ci dirigiamo verso la “ stadbakkerei” il “forno della città” come recita l’insegna , un enorme panettiere- pasticceria- bar dove facciamo una bella colazione . Con disappunto scopriamo che oggi, venerdì santo , i negozi sono chiusi . Ma non ci crucciamo più di tanto e con calma ci dirigiamo a piedi verso l’imbarcadero dove alle 10,30 è in partenza il bateaux-mouche della nostra crociera . La città è silenziosa , sembra ancora dormire dopo i bagordi della notte e in giro si vede solo qualche bicicletta . Scattata qualche foto comprati i biglietti ( circa 12 euri per gli adulti) saliamo sul battello ampiamente vetrato e dopo qualche minuti con precisione teutonica molliamo gli ormeggi . Si parte ! Il comandante del battello , una specie di Gino Bramieri in divisa bianca , comincia a parlare a tutto spiano illustrando con battute varie la storia riguardante la città e i canali , le sue battute debbono essere molto spiritose a giudicare dalle risate degli altri turisti , peccato si esprima in tedesco anzi in amburghese stretto e noi capiamo praticamente nulla ! Ma non importa ci arrangiamo con la guida e poi il panorama è di per se è affascinate e coinvolgente anche senza spiegazioni ! Un sistema di canali e chiuse collega infatti la città al porto che si trova in una grossa ansa del fiume Elba , enormi magazzini in mattoni rossi ,che un tempo contenevano ogni ben di dio proveniente da ogni angolo del pianeta ( spezie ,stoffe ,legname , metalli , manufatti ecc. ) , sono stati restaurati e adibiti a pittoresche abitazioni ( una di esse si vede nel film Soul Kitchen ) . Raggiungiamo il porto e sotto un bel sole vediamo le enormi installazioni portuali e ci rendiamo conto di quanto esso sia grande essendo secondo solo al porto di Rotterdam . Le ragazze guardano i canali molto incuriosite e Benedetta si diverte a scattare foto a me e Alessandra . In una banchina vediamo vecchie navi a vela in legno che contrastano con i futuristici edifici che , come a Berlino , spuntano ovunque come funghi . Come ho letto anche su un giornale la Germania sembra conoscere un vero e proprio boom edilizio, con investimenti fortissimi nel settore ; che siano arrivati anche qui i palazzinari nostrani ? Speriamo di no !!! Rientriamo dalla mini-crociera veramente soddisfatti e ci incamminiamo lungo le rive dello Jungfernstieg godendoci il bel sole tiepido che brilla nel cielo azzurro , a queste latitudini il sole sembra essere più luminoso e il cielo più azzurro che “ giù” da noi , chissà forse è solo una sensazione . Di certo c’è solo che si è fatta una “certa” …( mi si consenta il gioco di parole … ) e lo stomaco immancabilmente si fa sentire ! Dopo giorni di spuntini e “brasserie” varie , considerando che la partenza è domani , decidiamo di concederci un pranzo vero , in un ristorante vero . Ci sovviene allora la “dritta “ di Carlo Ferilli che ci consigliava, per mangiare del buon pesce , che è la vera specialità di Amburgo, un ristorante sito nella zona del mercato del pesce vicino al quartiere di Altona , chiamato “ Rive “ . Decidiamo di concederci questo lusso e raggiunta la BMW impostiamo i dati nel navigatore che ci guida attraverso la città . E’ davvero una bella giornata e gli amburghesi fanno di tutto per godersela , in camicia e con le capote delle loro belle macchine aperte, si godono il primo sole primaverile con un gusto un po’ fanciullesco che forse noi italiani non abbiamo più . Lungo il tragitto verso il ristorante passiamo lungo il viale che attraversa il quartiere di S. Pauli , autentico luogo di perdizione per gli amanti delle trasgressioni sessuali . Cinema hard e locali con spettacoli a luci rosse si affacciano sulla grande arteria e sul dedalo di stradine alle sue spalle , promettendo emozioni e brividi a tripla x per tutti ! Le famose donne in vetrina sono li’e si consiglia la visita con la complicita’ della notte …. Amburgo è anche questo ! Arriviamo nella zona di Altona e del mercato ittico . Una autentica città nella città , che però oggi data la giornata di festa è chiuso, ma lascia comunque indovinare le sue enormi dimensioni . Troviamo il ristorante “Rive “, piuttosto elegante e molto grande, si affaccia con una bella vista sul fiume Elba . I camerieri sono italiani e abbastanza gentili . Ordiniamo ovviamente piatti a base di pesce , tutti molto invitanti , ma prima ci concediamo una mezza dozzina di ostriche di Ostenda innaffiate da un paio di prosecchini tanto per gradire . Lungo il fiume intanto passano imbarcazioni di ogni tipo compresi moltissimi bateaux- mouche a testimonianza di un inatteso traffico turistico interno che davvero non ci aspettavamo .I camerieri ci confermano infatti la vocazione turistica di Amburgo che attrae tedeschi, danesi e scandinavi , e il fatto che gli italiani al contrario siano piuttosto rari ( ecco perché la città ci piace tanto … ) . Esco sulla terrazza per scattare qualche foto e mi godo il sole e l’intenso traffico marittimo compreso il passaggio di un battello in stile New Orleans perfettamente funzionante con la sua enorme ruota propulsiva . Pagato il conto ( un po’ salatino … ) risaliamo sulla BMW e girovaghiamo un po’ per la città col tettino aperto per fare i fichi e ci fermiamo infine sul lungoElba a fare due passi . E’ una giornata di festa e con questo sole gli amburghesi si sono riversati in massa in strada e per la prima volta fatichiamo un po’ a trovare il parcheggio ! Lo struscio sul lungofiume è imponente e ne approfittiamo per scattare qualche istantanea con lo sfondo di grandi velieri e bastimenti di ogni tipo e per comperare gli ultimi souvenir . Con malinconia ci ricordiamo infatti che oggi è l’ultimo giorno della vacanza e con un pò di magone vediamo il sole che , rosso come un’arancia, tramonta laggiù , oltre l’Elba verso il Mare del Nord … Rientriamo in hotel stanchi ma soddisfatti e dopo aver “ ricomposto “ le valigie , andiamo a cena da Ponti. E’ la nostra “ ultima cena” amburghese e con un Ramazzotti brindiamo , con un pizzico di malinconia , alla fine della vacanza . Domattina, ci aspetta un’alzataccia alle 03.30 visto che l’aereo , purtroppo , parte alle 6. 3 aprile 2010 Sabato La sveglia impostata sul telefonino suona implacabile alle 03.30 !! Ci alziamo come automi dal letto e ci vestiamo in fretta , raccattiamo borse, valige e buste varie colme di compere e di souvenir e carichiamo la BMW che è ancora buio pesto . Salutiamo il portiere di notte dell’hotel che ci guarda sbadigliando ( il conto lo abbiamo saldato la sera prima ) e in un momento di panico ci viene il dubbio che Amburgo Abbia due aeroporti ! Ma Carolina quieta i nostri dubbi e attraversando la città deserta e buia arriviamo in aeroporto che sono circa le 4.30 . Scarico donne e bagagli davanti all’ingresso e vado consegnare la macchina al deposito della SIXT . Saluto Carolina , e con un pizzico di malinconia accarezzo il cofano della BMW 118 i che ci ha accompagnato fedelmente in questa bella vacanza : Aufiedersen !!! Raggiungo le ragazze all’ingresso dell’aeroporto e entriamo nel grande salone : Folla !!!! Incredibile, non sono neppure le cinque del mattino e l’aeroporto è pieno di passeggeri in partenza ! Imbarchiamo le valigie e ci mettiamo in fila per i controlli di sicurezza : altro che Fiumicino ! Una sequela di addetti alla sicurezza ci rivolta letteralmente come dei calzini , e infatti scappa la magagna : Alessandra ha dimenticato il coltello Victorinox che le avevo regalato io nel beauty-case e le viene inflessibilmente sequestrato insieme a un tubo di senape ( evidentemente scambiato per esplosivo ! ) e un barattolo di cetriolini sotto aceto ( altra arma micidiale …. ) Ci sentiamo come dei coglioni e con la coda tra le gambe – dopo essere stati scambiati per pericolosi terroristi – ci avviamo al terminal ( per poco non dimentico anche la busta con i vinili !!! Grazie Benny ! ) . Al terminal facciamo una frugale colazione e dopo un po’ di attesa ci imbarchiamo sull’ Airbus A300 che ci riporterà a casa . Quando il velivolo stacca le ruote dalla pista ci coglie una vaga malinconia…. La vacanza , purtoppo è finita ! Più tardi a 12000 metri di altezza lo spettacolo maestoso dell’alba …e noi soli nel cielo godiamo per primi in Europa di questo meraviglioso spettacolo … degna conclusione di una vacanza da incorniciare ! Roma ci accoglie con una mattinata di sole e poi bagagli- confusione- macchina al parcheggio- raccordo anulare- traffico -casa ….le strade , le vie si confondono nella mente e fatichiamo non poco a rientrare nella realta’ romana . Ma siamo a casa ed ora è il tempo di cullarsi nei ricordi !!! Aufiedersen Germania ! Arrivederci a presto !!!


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