Doppia festa a berlino

Quest’anno la Pasqua cade esattamente nel giorno del mio compleanno e non potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di organizzare un bel viaggetto.. La scelta è stata un po’ casuale..ci siamo detti: “quali capitale facilmente raggiungibile dalla nostra città non abbiamo ancora visitato?”.. E la risposta è stata Berlino! È una città...
Scritto da: maya83
doppia festa a berlino
Partenza il: 21/03/2008
Ritorno il: 25/03/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Quest’anno la Pasqua cade esattamente nel giorno del mio compleanno e non potevo lasciarmi sfuggire la possibilità di organizzare un bel viaggetto..

La scelta è stata un po’ casuale..Ci siamo detti: “quali capitale facilmente raggiungibile dalla nostra città non abbiamo ancora visitato?”.. E la risposta è stata Berlino! È una città molto particolare, non ti lascia senza parole come una Praga, ma ti colpisce..Per i contrasti tra gli edifici..Per gli orrori della guerra presenti ovunque..Per il suo essere working progress..

È sicuramente un posto da visitare..Per gli amanti di storia contemporanea, per gli amanti dei viaggi in generale, anche per chi all’inizio è un pò restio ad andarci..Vi colpirà sicuramente.

Ha rappresentato in pieno la mia idea della Germania: austera, ordinata, sicura! e devo dire che è stato l’unico posto in cui mi sia sentita libera di camminare tranquillamente per strada a qualsiasi ora.

Ovviamente, per il mio piacere personale, il viaggio è tutto organizzato da noi, attingendo qua e là in internet. Il volo, rigorosamente low cost, con Easy Jet, prenotato poco più di due mesi prima, a 120 euro a persona; l’hotel in super offerta “prenota prima” preso su booking.Com (consiglio: se vi interessa un hotel cercate su qualche motore di ricerca che vi indicherà tutti i siti su cui è in vendita e spesso troverete differenze di prezzo anche notevoli) appartiene alla catena Derag Hotel and Living e si chiama “Hotel Henriette”; questa catena ha due hotel nella stessa strada entrambi ottimi, uno in stile più moderno, l’altro, il nostro, più in stile classico; si trovano alla fermata “Markisches Museum”, a 10 minuti a piedi dall’isola dei musei e da Alexander Platz, 20 min da Potsdamer Platz e comunque con la metro accanto si può arrivare in ogni punto della città, anche se i prezzi dei mezzi pubblici sono un pò proibitivi (2.10 euro per il singolo biglietto, 6.20 per il giornaliero..Ho letto che i controllori girano anche se noi non li abbiamo mai visti).

Organizzare gli itinerari non è stato facile perché è Pasqua anche lì e quindi i negozi (ovviamente sono esclusi quelli dei souvenir che non fanno mai soste) sono chiusi..Non che sia andata lì per lo shopping, tanto ormai ovunque ci sono sempre le stesse cose, ma la maestosità delle strutture non lascia indifferenti..KaDeWe, Quartier 205, 206, 207..E poi anche per i musei abbiamo avuto qualche problema perché sono quasi tutti chiusi il lunedì, per info potete visionare il sito www.Smb.Museum che rappresenta la maggior parte di musei berlinesi, che sono tra l’altro in numero spropositato..E poi ci sono le mostre temporanee, le gallerie con opere di artisti emergenti..Diciamo che non ci si può proprio annoiare! Per i musei noi abbiamo fatto la “Schaulust”, la museum card che al costo di 19 euro (9,50 per gli studenti e si accontentano di vedere, com’è capitato a noi, le semplici carte studenti prive anche di foto..Quindi anche se la laurea è passata ma l’aspetto è ancora quello di uno studente approfittatene!) ti permette di accedere in più di 70 musei.

Un consiglio devo proprio darlo: non cadete nella tentazione di prendere il classico bus turistico..C’è infatti la possibilità di salire sul comodo bus di linea 100, che fa grosso modo lo stesso giro dell’altro ma a costi molto diversi (si usa il semplice biglietto dell’autobus); parte da Alexanderplatz, percorre Unter den Linden e il Tiergarten, fino ad arrivare allo zoo; ne esistono anche di tipi a due piani e se lo prendete al capolinea (Alex.Pl.) e sarete fortunati potrete occupare anche i primissimi posti. Non indicherò itinerari tipo perché, come già detto, per incastrare le varie chiusure ci siamo spostati da un posto all’altro della città senza alcun criterio, se non quello di rincorrere le cose.

Cosa vedere..Tanto..Troppo per stentati 4 giorni (siamo infatti arrivati venerdì alle 18.00 e siamo ripartiti martedì alle 7.50 del mattino).

Innanzitutto l’isola dei musei, lungo lo Sprea, che riunisce cinque importanti: il museo di Pergamo, l’Altes Museum, il Neues Museum (che però è in fase di restauro), l’Alte Nationalgalerie e il Bodenmuseum. Il più visitato è sicuramente il Pergamon e comunque non penso si possa prescindere dal farlo..Ammirare l’altare di Pergamo (sperando di vederlo con meno gente possibileseduta sopra) e passare sotto la Porta di Ishtar a Babilonia è davvero un’emozione unica!! Come già detto i musei non finiscono lì..Altra zona “dotata” è il Kulturforum, vicino a Potsdamer Platz; qui noi abbiamo visitato la Neue Nationalgalerie, “opera d’arte tra le opere d’arte”, di Mies van der Rohe (e questo la dice lunga..), contenente capolavori di artisti moderni e contemporanei.

Potsdamer Platz, con le sue spettacolari costruzioni, che soprattutto di sera lasciano senza fiato; per non parlare del fatto che qui, 20 anni fa, passava il muro (e ne sono ancora visibili dei resti)..E queste due cose così antitetiche e vicine fanno un bel pò riflettere.

Il Checkpoint Charlie, più per quello che rappresentava però, perché vedere i “soldati” che simulano il posto di frontiera di un tempo non è affatto entusiasmante.

Il Judisches Museum, nel Kreuzeberg, da vivere soprattutto la sua zona iniziale, con i tre assi simbolici (della morte, dell’esilio e dell’olocausto), un pò lungo e ripetitivo il resto.

Se andate a visitarlo allungatevi per il quartiere, abitato quasi esclusivamente da turchi, e in particolare salite sull’unica altura cittadina: il Viktoriapark.

Una bella passeggiata lungo Unter den Linden, soffermandovi a Bebel Platz, alla ricerca del monumento in memoria del rogo dei libri (è un’istallazione luminosa che si trova per terra e rappresenta una libreria vuota), allungandovi a Gendarmenmarkt, con le sue due chiese “virtualmente identiche” (da vedere soprattutto di sera con il bianco delle costruzioni che risalta nel buio della notte), fino ad arrivare alla Porta di Brandeburgo, vero simbolo della città.

Appena superata la porta, sulla destra, si trova il Reichstang, il Parlamento centrale, su cui è possibile salire (e per di più gratuitamente) e ammirare il panorama dalla cupola di vetro, preparatevi però ad una lunga fila (circa un ora); prenotando è anche possibile assistere ad una seduta del parlamento. Il monumento alle vittime dell’olocausto, sulla strada che va da Potsdamer Platz alla Porta di Brandeburgo, proprio vicino ai simboli della città, e questo ancora più a sottolinearne l’importanza..È una struttura particolare, 2711 blocchi di pietra nera, di diverse altezze, collocate in modo tale da consentire di vedere solo il sentiero in cui ci si trova e quello che lo attraversa; è posto su una superficie ondulata, proprio con l’obiettivo di disorientare chi lo attraversa. Pesante il significato simbolico anche se disturbato dal rincorrersi dei bambini all’interno del “labirinto”.

I quartieri di Nikolaiviertel e Hackescher Hofe, rispettivamente a sud e a nord di Alexanderplatz. Il primo è un quartiere interamente ricostruito negli anni ’80 nell’originale stile medievale, caratterizzato da vie strette e acciottolate, fiancheggiate da case d’epoca; il suo simbolo sono le torri gotiche delle chiesa di San Nicola, inoltre ci sono molti localini anche lungo lo Sprea dove è possibile assaggiare piatti tipici della cucina tedesca..Il tutto è veramente caratteristico.

Il secondo è conosciuto per i suoi cortili (hofe per l’appunto) che si trovano all’interno di abitazioni tipiche del XX secolo; è ormai un’attrazione turistica ma si trovano negozietti e ristorantini molto carini. Questo era anche il quartiere in cui si svolgeva la vita ebrea di Berlino, rappresentata dalla grande cupola dorata della Sinagoga visibile da tutta la città.

Per quanto riguarda la zona “occidentale”, quella dello zoo per intenderci, non l’ho trovata degna di particolare nota; molto commerciale, unica cosa da visitare è la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, un memoriale per gli orrori della guerra; chiesa bombardata pesantemente nel corso della Seconda Guerra Mondiale, non è mai stata completamente ricostruita e le sue rovine accanto alla chiesa moderna sono un monumento alla pace e alla riconciliazione; è oggi uno dei simboli di Berlino. Non si può comunque non dare una sbirciatina al centro commerciale KaDeWe, uno dei più lussuosi del mondo, proprio lì vicino.

Potrei continuare ad elencare luoghi per ore..E tante sono le cose che purtroppo non siamo riusciti a vedere, e proprio per questo sarà necessaria un’altra visita..Magari quando saranno almeno in parte finiti i numerosi lavori di ristrutturazione che fanno di Berlino una città in piena evoluzione.



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