Trieste, ai confini del Bel Paese

3 giorni alla scoperta del capoluogo Friulano
Scritto da: Tony_75
trieste, ai confini del bel paese

Visto l’avvicinarsi del nostro 10° anniversario, io e Dany abbiamo pensato di passare 4 giorni e 3 notti a Trieste, una città che mi ha sempre incuriosito ed affascinato per mille motivi, uno su tutti il fatto di essere geograficamente parlando, una città di confine, sì perché come per altre città visitate in precedenza, mi piace vedere il melting pot creatosi nel corso dei secoli, e devo dire che Trieste la rappresenta in toto.

Vivendo a Trento potevamo scegliere di andare con l’auto, ma abbiamo optato per i mezzi pubblici (che comunque preferiamo), perché ci godiamo di più il viaggio, e perché in questo momento storico abbiamo bisogno di tornare alla nostra “normalità”, quindi il 13/04 alle ore 7:15 prendiamo il primo treno da Trento a Verona, per poi prendere il secondo fino a Venezia Mestre, e infine l’ultimo per Trieste Centrale, dove arriviamo per le 11:45.

Appena scesi dal treno, devo dire che la stazione ferroviaria ci ha fatto una buona impressione; infatti, credo che abbiano terminato da poco i lavori di restauro, visto che ci sono ancora dei ponteggi; usciti, devo dire che la prima cosa che ho visto sono le tante auto che circolano nella zona, non mi aspettavo ce ne fossero così tante! Per non parlare degli scooter che sfrecciano a destra e a manca.

Ci dirigiamo verso l’Hotel B&B che si trova a 200 m dalla parte opposta di Piazza della Libertà (ve lo consiglio per la posizione strategica) dove lasciamo le valigie e andiamo a cercare “ La Pizza di Cittavecchia”, dove ordiniamo 2 pizza Margherita e 1 birra, il personale gentilissimo, ma mi aspettavo di meglio avendo letto le recensioni (impasto più da focaccia che pizza, e mozzarella filante non al massimo), successivamente passeggiamo fino a via Hortis dove prendiamo 2 caffè e ci dirigiamo in Hotel per prendere possesso della camera e darci una rinfrescata.

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il Canal Grande, dove notiamo decine di meduse spiaggiate e altre che stavano partorendo, assurdo, mai visto nulla di simile; dal Canal Grande si vede il fiume che sfocia verso il mare e bar dove servono apertivi a go-go; alle spalle c’è Piazza Sant’Antonio Nuovo con omonima chiesa, e di fianco la Chiesa Ortodossa della Santissima Trinità (molto belli i dipinti con oro che si vedono sulla facciata).

Da qui proseguiamo verso la Piazza Unità d’Italia, uno spettacolo, questo senso di grandezza e magnificenza che trasmette, anche qui naturalmente luogo d’incontro di turisti e Triestini, i dettagli degli edifici li lascio scoprire a voi quando andrete. Proseguendo verso le vie del centro storico partiamo da Via dei Capitelli per vedere tra le case l’arco di Riccardo, fino a salire per la via del castello e vedere per l’appunto il Castello di San Giusto e le vedute che si hanno sulla città a 360° dalle passerelle castellane. Mi fermo per dirvi che se state 3 giorni vi conviene attivare la FVG card al costo di € 25,00 (durata 48h) che vi permette di vedere oltre al Castello anche la Grotta Gigante e il Castello di Miramare, più altri musei, e se ce la fate, sono incluse anche delle degustazioni di vini ma fuori Trieste (infatti noi non abbiamo fatto in tempo).

Usciti dal Castello facciamo in tempo a vedere il Museo d’antichità di JJ Winchelmann (gratuito a prescindere dalla card) dopodiché scendiamo verso Piazza Unità d’Italia, una volta arrivati attraversate la strada per camminare lungo il molo Audace e godervi il tramonto con i versi dei gabbiani come sottofondo e il vento che vi accarezza la pelle o i capelli per chi ce l’ha.

Per la sera, sempre consultando le varie app, scegliamo di provare “Osteria Marise” (consigliata la prenotazione poiché ci sono pochi coperti), appena entrati veniamo accolti dai proprietari e ci sentiamo subito a nostro agio, il locale è curato come le pietanze che ordiniamo, (gnocchi con gulasch, hamburger di Fassona con verdure alla piastra, e per finire crema Catalana). Felici e satolli torniamo in Piazza Unità d’Italia per fare delle foto versione serale con le luci che esaltano ancor di più la magnificenza di questo luogo.

Giorno 2 – 14 aprile

Oggi abbiamo in programma la visita del Castello Miramare, cominciamo subito con un’ottima colazione del “bar alla stazione” vicino l’Hotel con due ottimi cappuccini schiumosi, due cornetti e due caffè.

Finita la colazione andiamo di fianco la stazione centrale alla fermata del bus 6 (vi conviene fare il biglietto giornaliero al prezzo di € 3,00), (se può tornarvi utile proprio lì c’è un supermercato dove facciamo le provviste) con 30 minuti scendiamo alla fermata e tornando indietro attraversiamo la strada imboccando un sottopasso.

Ci troviamo sul viale Miramare e ci dirigiamo verso il castello già visibile perché costruito sul lembo più esterno, infatti sembra sia proprio sul mare; arrivati all’entrata ci troviamo davanti una bella fontana con dei fiori e un pergolato, non essendoci ancora turisti ne approfitto per fare scatti e poi entriamo nel castello per vedere le stanze e conoscerne la storia. Usciti dal castello girovaghiamo all’interno del parco dove ci sono panchine per rilassarsi, soprattutto quella davanti la sfinge di Miramare, dove facciamo un break.

Dal parco scendiamo lungo una comoda scalinata arrivando al capolinea del bus 6 “Grignano”, se volete qui c’è anche la possibilità di mangiare con vista sul porticciolo, noi decidiamo di riprendere il bus e sulla via del ritorno ci fermiamo sul viale Miramare Bovedo per risalire a piedi in direzione Faro della Vittoria. Qui purtroppo apprendiamo che il faro apre alle 15:30, pazienza sarà per la prossima, scendiamo di nuovo sul viale Miramare per farci una camminata nel parco parallelo alla strada nonché sulla passeggiata dove c’è molta gente, e noi ne approfittiamo per sederci su una delle panchine a prendere il sole come lucertole.

Nel pomeriggio tornati al centro visitiamo il museo civico di arte Orientale, carino soprattutto per le armature dei Samurai; di seguito andiamo al Museo Revoltella e poi torniamo in centro in Piazza della Borsa. Per la serata ceniamo all’Osteria ai Maestri, e come al solito ci incamminiamo verso l’hotel passeggiando per il centro e sul molo Audace.

Giorno 3 – 15 aprile

La giornata del 15/04 inizia come al solito con la nostra colazione al Bar della Stazione, poi compriamo dei panini e frutta al supermercato, e ci rechiamo sempre alla fermata del bus, ma questa volta per prendere il 42 che ci porterà in 30 minuti alla Grotta Gigante (ieri pomeriggio ho prenotato la visita per le 12:00 visto che le precedenti erano full). Come abbigliamento vi consiglio scarpe da ginnastica e una giacca visto che ci sono 11 °C costanti e 97% di umidità.

Durante il viaggio potrete ammirare la veduta di Trieste poiché si sale fino a 270 metri. Dalla fermata si fa un breve tratto a piedi e si arriva davanti la struttura dove all’interno c’è la biglietteria, WC, una piccola sala con soppalco dove spiega la storia della grotta, i reperti trovati in fase di esplorazione e la strumentazione dei geologi, nonché una sala d’attesa con sedie e distributori automatici; vista la giornata primaverile, attendiamo fuori rilassandoci seduti all’ombra degli alberi.

Arrivato il nostro turno, la guida ci fa una breve introduzione della Grotta, e si comincia con lo scendere a più riprese 500 scalini, durante la prima parte si consiglia di aiutarci con i corrimani, visto che i gradini sono stretti e alcuni anche bagnati. Arrivati alla sezione centrale del percorso la guida ci spiega i dettagli della grotta, la sala è spettacolare e anche la più grande al mondo, si possono ammirare stalattiti e stalagmiti formatisi nel corso dei secoli e le luci posizionate rendono questo posto magico. Ora si possono fare foto e video, così come nella fase di risalita mi fermo di lato a fare scatti, e devo dire che ne vale la pena.

Alla fine del tragitto si esce di fianco un bar-ristorante dove ci si può fermare per il pranzo; da qui partono anche 3 percorsi trekking (il sentiero 26 CAI e strada Napoleonica di 8 km, la Via Gemina e Monte Lanaro di 5,5 km o per finire verso il Castello di Miramare di 5,5 km). Tutti i dettagli sono nella brochure accanto la biglietteria, noi decidiamo di prendere il bus 42 per Trieste.

Tornati in centro andiamo a mangiare un gustosissimo gelato da Zampolli, l’unica pecca il prezzo: 2 gusti a soli € 3,40! Per carità capisco il rincaro delle materie prime però… io ad oggi vivo a Trento che non è proprio la città meno cara d’Italia, e comunque un gelato 2 gusti lo pago € 2,60.

Detto ciò, dedichiamo il pomeriggio per andare a Muggia; dalla Stazione Centrale o da Piazza Oberdan si prende il bus 20 che con 40 minuti ci porta all’autostazione. Una volta scesi facciamo 300 m a piedi e arriviamo al molo dove c’è un carinissimo porticciolo e un bar dove poter prendere un aperitivo, o volendo sulle panchine prospicienti; si sta benissimo, con una leggera brezza sul viso e il sottofondo delle barche e i gabbiani. Dopo una mezz’ora, andiamo a vedere il castello che però è chiuso; quindi, decidiamo di riprendere il bus per Trieste.

Torniamo in hotel per farci una doccia e andare a cena ancora da Marise (consiglio di prenotare), visto che ci siamo trovati benissimo; questa volta decidiamo di prendere come antipasto bruschette con baccalà mantecato e olive taggiasche, come primo io scelgo un tagliolino con sugo di polipetti e mia moglie tagliolini con busara di gamberi, per secondo calamari e gamberi con crema di porro e patate, cavolo cappuccio e paprika, e per finire torta al cioccolato, evviva! Se capitate per Trieste ve lo consiglio vivamente, andrete a colpo sicuro. Per la serata facciamo una passeggiata digestiva al molo e poi al centro sempre vivo e pieno di gente.

Giorno 4 – 16 aprile

La mattina del 16/04 andiamo di buon’ora a far colazione che alle 8.16 c’è da prendere il regionale veloce per Venezia Mestre, poi la coincidenza per Verona e per finire il regionale per Trento.

Considerazioni personali: Trieste è sicuramente una città interessante da visitare a tutto tondo, in particolare il centro storico con la sua piazza e il molo Audace, il castello di Miramare, la Grotta Gigante e il porticciolo di Muggia. Devo dire che questo viaggio in particolare mi ha fatto stare molto bene perché ho riassaporato quella “normalità” che per più di 2 anni mi è veramente mancata.

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castello_miramare

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muggia

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