Tra le #FrankfurtVibes con @ichmiles: Jazz, storia e modernità si incontrano con Lufthansa

Il diario di viaggio di Calogero, inviato speciale per Lufthansa, alla scoperta del mood jazz retrò della modernissima Francoforte
tra le #frankfurtvibes con @ichmiles: jazz, storia e modernità si incontrano con lufthansa
Partenza il: 23/05/2019
Ritorno il: 27/05/2019
Viaggiatori: 1

Il viaggio di @ichmiles è giunto al termine, ha raccontato Francoforte attraverso i suoi scatti, molto emozionali, dall’obiettivo della sua fedele macchina fotografica o attraverso lo smartphone, mostrando il suo personale “sguardo” sulla città, sugli scorci visitati, provando a “mettere a nudo” le sue emozioni.

Ecco il racconto di viaggio Calogero Agrò, 20 anni, a.k.a @ichmiles, pronti a gustare un’insolita Francoforte a ritmo di jazz?

GIORNO 1: “A passeggio tra le #Frankfurtvibes”

Si parte. Già dall’oblò del mio volo Lufthansa, con tutti i comfort, si intravede la bellezza di una terra come la Germania che riserva sempre mille sorprese, con un paesaggio di una maestosità e imponenza che lascia già presagire le emozioni di questa esperienza. Appena arrivato, mi lascio rapire subito dal mood di Francoforte attraversando la Berger Straße “via dello shopping”, tre chilometri da Bethmannpark al quartiere di Bornheim, che è un vero e proprio caleidoscopio di persone, colori, negozi e mostra l’atmosfera più genuina di Francoforte, ma è anche il luogo ideale per chi è alla ricerca di qualcosa di particolare: da un semplice souvenir a oggetti di seconda mano tra outlet e caratteristici negozi. La sera, rapito da queste suggestioni e atmosfere mi reco al Jazzkeller Frankfurt, un locale storico (risalente al 1952) che può vantare di essere il “palcoscenico” più calcato dai maggiori artisti jazz al mondo. La serata si prospetta davvero bene grazie allo spettacolo del trombettista Jim Rotondi, Milan Nikolic al basso, Danny Grisset al pianoforte e Vladimir Kostadinovi alla batteria. Questi quattro musicisti sono dei cultori della musica tradizionale arricchita dalla modernità e proprio dalle loro note emergono le loro storie, i personaggi che raccontano in musica e la forte personalità del quartetto nel panorama jazz.

GIORNO 2: “Francoforte tra storia e modernità”

Inizia il primo vero giorno di esplorazione della città e per carpire appieno la sua anima mi reco nel suo cuore pulsante: Piazza Römerberg. Un piccolo scrigno che racchiude dei tesori inestimabili storici e artistici che meritano di essere esplorati. Oltre il famoso palazzo dei “tre frontoni”, l’edificio più antico e pittoresco, anche la suggestiva Chiesa di San Nicola, che chiude il lato meridionale della piazza merita una visita. Dal suo campanile si può godere di una bellissima vista, sovrastando e mettendo in evidenza l’anima storica di Francoforte che ben si coniuga con gli avveniristici grattacieli. Imperdibile e immancabile, durante il pomeriggio, un salto nel cuore moderno di Francoforte, la celebre “Mainhattan” con i suoi maestosi grattacieli che sovrastano gli antichi palazzi tardo medievali. Un’ esperienza davvero incredibile che ti fa percepire come due anime così contrastanti possano essere così vicine. La serata prosegue al Frankfurt Art Bar con un’esibizione e incredibile con lo stile coinvolgente di Oliver Zimmer, Savas Bayrak, Daniele Inhorta, Christian Schüßler e Thomas Schilling. Un luogo che trasporta in questo mood, poiché parte di questo locale è un vero e proprio palcoscenico e si ha anche la possibilità di conoscere da vicino gli artisti. Una tradizione del Frankfurt Art Bar che mi ha colpito è quella di dare un’offerta libera agli artisti che si esibiscono, ponendola all’interno di un cilindro che viene fatto passare per i tavoli.

GIORNO 3: “Serate che restano nel cuore”

Il mio terzo giorno a Francoforte prevede una sveglia alle quattro di mattina per fotografare l’alba a Flösser-Brücke. Da questa zona si può avere un panorama mozzafiato sullo skyline della nuova Francoforte e una vista davvero privilegiata tra i vari ponti, ideale per i miei scatti che vogliono carpire le vibrazioni di una Francoforte emozionale, diversa e percepita da una prospettiva insolita. Proseguo la mia passeggiata fotografica ritornando, appunto, nel cuore della città, Römerberg, per avere una visione differente, meno caotica e trovare le giuste luci, vivere gli scorci e le “vibrazioni” che solo questa città sa darti. Il mio giro prosegue nel pomeriggio con una passeggiata nello Zeil, un quartiere ricchissimo di negozi, con le firme più prestigiose e attraverso la bellissima Galeria Kaufhof in cui si può trovare davvero di tutto. Insomma, si può parlare di un vero e proprio paradiso per lo shopping. La terza serata si svolge al Mampf, un locale minimalista che mira alla qualità e all’essenza, con un bellissimo affaccio sul fiume Meno che attraversa la città. È un palco amato da tutti i jazzisti e anche molto conteso. Ho avuto il privilegio di assistere all’esibizione di un artista che mi è rimasto nel cuore, conosciuto come “Blind Joki”, un bravissimo pianista cieco che ha dedicato la sua vita alla musica e ha incantato tutti con la sua performance che trasporta in suggestioni di jazz e blues. Una serata che difficilmente dimenticherò.

GIORNO 4: “Tra i mille colori del Palmengarten all’ombra della Maintower”

Questa giornata comincia con una visita al Palmengarten di Francoforte, l’orto botanico della città, nonostante il nome possa trarre in inganno facendo pensare a qualcosa di esotico, in quanto tradotto sarebbe “giardino delle palme”. Al suo interno si può trovare una grandissima varietà di fiori, piante di ogni tipo, alberi di molte specie. Imperdibile anche il Museo di Storia Naturale con un’interessante area nella sezione Paleontologia e la possibilità di praticare delle attività interessanti anche per i più piccoli. Il mio giro prosegue andando verso la zona della Maintower, uno dei simboli di Francoforte, che con i suoi 200 metri di altezza permette di avere una vista privilegiata della città e della “City” tedesca e dalla quale sono riuscito a immortalare il grattacielo della Commerzbank, il più alto della città. Si dice che si ritorna sempre dove ci si è trovati bene e la mia serata si conclude al Jazzkeller Frankfurt per assistere ad uno spettacolo davvero unico, quello del Gary Smulyan Organ Quartet, un gruppo davvero eccezionale con la sua musica trascinante e coinvolgente. Come tutte le esperienze più piacevoli anche questa è giunta al termine, e il giorno del ritorno a casa è arrivato. Mi sono ritrovato nell’elegante Lounge Lufthansa, di buon’ora, coccolato con una ricchissima colazione a buffet, in un ambiente ricco di ogni comfort, pronto a ripartire con un notevole bagaglio emozionale, immensamente grato a Lufthansa per avermi permesso di essere protagonista di questa incredibile esperienza a ritmo di jazz in una città che riserva sempre delle novità ad ogni angolo e che ho impresso nei miei scatti per conservare ogni emozione.

Ricordate: Lufthansa collega Francoforte da 19 città italiane con voli giornalieri!

A cura di Mariateresa Scionti

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