Normandia, Bretagna, Castelli Loira e Parigi

Viaggio fai da te con famiglia (papà, mamma e due ragazzi di 12 e 8 anni)
Scritto da: NICOLAFILIPPO
normandia, bretagna, castelli loira e parigi
Partenza il: 28/08/2014
Ritorno il: 03/09/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

28/8/2014

Partenza al mattino presto da Orio con Ryanair per Beauvais Parigi. Si parte bene, piove a diritto, siamo preoccupati, i panni di ricambio non sono molti ma fortunatamente sarà l’unica lavata della settimana. Alle 8.30 siamo già davanti all’agenzia Europcar per il ritiro della vettura prenotata anticipatamente dall’Italia (250 euro). Ci fanno attendere un’ora perché l’auto non è pronta però l’attesa non è stata vana in quanto ci consegnano una Golf nuova di zecca.

Prima tappa Rouen. Dopo poco più di un’ora arriviamo in città e parcheggiamo. Il centro storico si visita in circa 3 ore, è piacevole passeggiare per le vie contornate da case a graticcio e negozietti vari. La cattedrale è maestosa e visitabile gratuitamente. Pranziamo da McDonald (bellissimo edificio a graticcio) e partiamo per la prima meta sulla costa.

Raggiungiamo Etretat dopo un’ora di macchina sotto un cielo grigio, ma appena arriviamo sulla costa il cielo si libera ed esce il sole. Cerchiamo subito l’albergo (New Windsor Hotel) e parcheggiamo in una strada sul retro gratuitamente. L’hotel non è bellissimo ma ha il grandissimo vantaggio di essere in centro e vicino al mare. Arriviamo sul lungomare e siamo estasiati dalle alte falesie che delimitano a sinistra e a destra la spiaggia di ghiaia piena di gente che prende il sole. Sono le 16 è c’è alta marea. Saliamo sulla falesia di sinistra e percorriamo il sentiero che sovrasta la scogliera sin dove è possibile. Magnifico il paesaggio: i colori sono accessi, l’azzurro del cielo il verde smeraldo del campo da golf, il bianco della falesia e il blu intenso del mare. Ci sediamo sul prato in cima alla scogliera e ci rilassiamo.

Ceniamo in una trattoria in centro ad Etretat (cozze e galette) e andiamo ad ammirare il tramonto. Siamo esterrefatti dal mare che si è completamente ritirato tanto da rendere accessibile anche a piedi il famoso naso di elefante (scogliera dipinta dagli impressionisti). Il sole arancione che scende nel mare sino a sparire è indimenticabile. Torniamo nella nostra camera e ci addormentiamo.

29/08

La mattina successiva facciamo colazione nella patisserire appena fuori dall’hotel (ci sono anche bevande calde) e partiamo per la tappa successiva.

Arriviamo a Honfleur dopo avere attraversato il Pont de Normandie, costruzione avveniristica (costo 5 euro), che attraversa l’estuario della Senna. Honfleur è un delizioso paesino dalle tipiche case colorate che si affacciano sul porticciolo oltre ad avere un centro storico con case in legno e una chiesa anch’essa completamente di legno. Dopo avere pranzato partiamo per le zone dello sbarco.

Il tempo è bello e fa caldo. Appena arriviamo alla spiaggia di Omaha i figli si spogliano e in mutande si gettano in spiaggia a giocare e a bagnarsi le gambe. Dopo averli fatti sfogare, con maggior contegno visitiamo il cimitero (prato verdissimo e tante croci bianche) e assistiamo all’ammaina bandiera (toccante). La visuale dal promontorio che delimita il cimitero spazia su tutta la baja. Che contrasto il silenzio e l’armonia di oggi con il frastuono delle armi, che immagino, di 60 anni fa.

Prima di andare in albergo visitiamo la cittadina di Bayeux caratterizzata da una cattedrale immensa rispetto alle dimensione del paese. Ceniamo a Bayeux e andiamo all’hotel King a Port En Bassin, piccolo paesino di pescatori. L’hotel presenta camere ampie molto spartane ma tanto ci dormiamo solo una notte.

30/08

Ripartiamo in macchina dopo aver fatto colazione ancora in una boulangerie sul porticciolo. Facciamo anche rifornimento di baghette ripiene in quanto la prossima meta è Mont S. Michel e pare che ti spennino.

Già a qualche km di distanza la figura del monte e del monastero si staglia all’orizzonte. Man mano di avvicina l’emozione sale, è uno dei luoghi più visitati al Mondo (pare il secondo in Europa). Si parcheggia obbligatoriamente a circa 2 km in un ampio parcheggio (ricordate il numero, costo 13 euro per tutto il giorno) e poi tramite una navetta (compresa nel biglietto) si raggiunge il vero e proprio ingresso. Chi vuole può fare i due km a piedi in quanto è stato costruito un pontile in legno sopraelevato. E’ mattina (11.00) e ci sembra strano perché c’è poca gente, puntiamo allora subito all’abbazia situata sulla cima del monte. Entriamo (ingresso 8 euro, bambini gratis) e a scrocco seguiamo una guida che parla italiano e che sta iniziando il tour. Bellissima la visuale dal cortile del monastero che si affaccia sul lato nord dell’isola, verso l’oceano aperto. Dopo la visita dell’abbazia passeggiamo sulle mura per vedere l’effetto delle maree. Vediamo due persone che camminano nella baia, portano scarpette basse. Vi lascio immaginare in che stato escono dalla baia. Scendiamo nella stradina principale del monte e veniamo travolti da comitive di giapponesi, tedeschi e gente di tutto il mondo. Un consiglio: per godersi MSM venire al mattino o la sera col buio (leggi oltre).

Da MSM andiamo alla nostra ‘fattoria’. Abbiamo prenotato per due notti una chambre d’hote (Fleur de Sel) a circa 10 km da MSM (a Roz Sur Coueson) e siamo curiosi di vedere cosa ci aspetta. Ci aspetta una bella casetta con una signora sorridente che ci mostra una camera carinissima e ci parla continuamente di tutto e di più. Ci riposiamo un poco e per cena puntiamo a Cancale (40 minuti di auto). Cancale è fantastica in quanto è il punto in cui notiamo maggiormente l’effetto delle maree. E’ famosa per le ostriche che non ci facciamo mancare nel nostro piatto in un ristorantino che si affaccia sul porto. Spendiamo 45 euro: antipasto di ostriche e pesce fritto e cozze. 45 euro in 4 (non a testa).

Ritorniamo alla nostra chambre d’hote, si è fatto buio, ma siccome siamo vicini vogliamo vedere MSM illuminata. Il parcheggio è vuoto (gratuito dopo le 19), la navetta funziona ancora e quindi puntiamo al monte. L’effetto luci, l’aria che proviene dal mare e il silenzio assoluto rende il luogo veramente magico. Che differenza con le orde barbariche del primo pomeriggio. Ci addormentiamo nella nostra fattoria nel silenzio assoluto.

31/08

Al mattino puntiamo alla sala comune per la colazione: ci attendono crepes calde, marmellate, pane fresco e torta calda appena sfornata. Una pacchia per iniziare il giorno. Stamattina puntiamo a Pointe du Grouin, promontorio che si affaccia sul mare poco distante da Cancale. Non c’è quasi nessuno il parcheggio è libero. Passeggiamo su questa scogliera protesa sul mare con una visuale che spazia verso il mare aperto. Si ode solo il frangersi delle onde contro gli scogli sottostanti e si è avvolti dal vento (non fastidioso).

Lasciamo Pointe du Grouin e andiamo a Saint Malo. Arriviamo in tarda mattinata e parcheggiamo poco prima del centro storico lungo la passeggiata lungomare (gratis) . C’è un muretto e schizza acqua dal mare mosso. Passeggiamo per Saint Malo, dicono tutta ricostruita, però è piacevole e rilassante fare il percorso sulle mura e passeggiare per le viette del centro. Mangiamo gallette ripiene di formaggio e prosciutto. Di primo pomeriggio torniamo verso la macchina. Guardiamo dal muretto per vedere il mare. E’ sparito: l’effetto marea è tale che ora c’è una spiaggia lunghissima e il mare è a 300 mt dalla riva. Ovviamente i figli si spogliano e vanno a giocare in spiaggia. Fa ancora caldo e c’è il sole.

Partiamo quindi per Dinard, pochi km da Saint Malo e famosa perché considerata una stazione balneare per VIP. E’ domenica e il traffico e il casino di persone che vediamo ci suggeriscono di non fermarci (anche perchè non troviamo un posto auto, nemmeno a pagarlo). Puntiamo quindi a Cap Frehel. Si parcheggia direttamente al faro (2 euro) e si passeggia su questo ampio promontorio. La roccia è rosso-scura e la visuale segue per km e km la costa. C’è vento ma nessun problema.

Ceniamo a Pontorson, un piccolo paese vicino alla nostra fattoria. Mangiamo pastasciutta, i figli erano in astinenza. Andiamo a dormire presto, il giorno dopo ci spetta una sfacchinata.

01/09

Dopo la mega colazione e avere salutato e ringraziato la signora della chambre d’hote (quadrupla a 70 euro a notte compresa colazione), partiamo per la lunga giornata. Puntiamo ai castelli della Loira. Dopo 300 km (poco più di 3 ore) arriviamo al paese di Amboise. Il tragitto pur lungo è stato rilassante. Parte su strada ordinaria e parte su autostrada, il traffico è stato scarso. Il castello di Amboise (quello di Leonardo) si vede benissimo dall’esterno in quanto si trova su una collinetta in mezzo al paese omonimo. Noi abbiamo pranzato nella piazzetta sottostante con croque-monsiuer (toast). Non l’abbiamo visitato internamente perché puntiamo a dedicare maggior tempo a Chenonceaux. In effetti quest’ultimo castello è molto bello, è il tipico castello che si vede nei depliants dei castelli della Loira. E’ costruito sul fiume in mezzo ad un bel parco. Il costo del biglietto non è indifferente ma ‘barando’ sull’età dei ragazzi entriamo spendendo per tutta la famiglia 35 euro. Per finire il trittico dei castelli arriviamo nel pomeriggio a Chambord. E’ il castello più grande e maestoso, nel mezzo di un enorme parco ed è sufficiente parcheggiare per poter poi accedere a piedi nell’area che circonda il castello. E’ molto bello, sembra un castello delle fiabe. Dicono che dentro sia spoglio.

Per concludere la giornata dobbiamo arrivare a Chartres dove abbiamo prenotato una camera all’hotel IBIS (quadrupla 90 euro a notte con colazione). Già in lontananza si vede la mega cattedrale di Chartres, pare costruita in mezzo ai campi. Arrivati in hotel depositiamo i bagagli, mangiano nell’annesso MC Donald e ormai fattosi buio puntiamo al centro della città per vedere la cattedrale. Infatti tutte le sere d’estate si può assistere al gioco di luci e suoni. Molto bello e rilassante. Siamo rimasti seduti sulle panchine del sagrato della chiesa e abbiamo visto due volte lo spettacolo.

Dopo 550 km percorsi, 3 castelli visitati (caldo soffocante) e lo spettacolo di Chartres andiamo a dormire soddisfatti e nemmeno troppo stanchi.

02/09

Al mattino dopo la colazione in hotel ritorniamo in centro a Chartres sia per visitare il centro storico sia soprattutto per visitare la chiesa considerata una tra le più belle espressioni del gotico francese e famosa per le vetrate blu (blu di Chartres) e per il labirinto sul pavimento. E’ praticamente l’ultima mezza giornata di relax e tranquillità. Per il pomeriggio è prevista la visita al castello di Versailles (70 km da Chartres). Parcheggiamo in av. Sceaux (4 euro al giorno), ritiriamo i biglietti prenotati dall’Italia e ci mettiamo in fila per entrare. Seguiamo la fila praticamente per due ore il tempo della visita del castello. Non descrivo il castello di Versailles ma mi delude un po’ sia perché di fatto già avevo visto tutto in TV o su rivista sia per la folla chiassosa. Nel primo pomeriggio partiamo per Parigi dopo alloggeremo ad un IBIS nel quartiere di Vanves. L’hotel è dotato di parcheggio proprio e presenta la fermata della metro Malakoff a 100 mt. quindi consigliato per chi arriva in auto a Parigi (100 euro due doppie comunicanti).

Usciamo la sera per cena e passeggiamo in zona Arc de Triomphe e attendiamo il crepuscolo sotto la tour Eiffel per vedere l’effetto luminarie. Torniamo in metro in hotel per la notte.

03/09 ultimo giorno

L’ultimo giorno è dedicato alla visita di Parigi. Ci siamo già stati 6 anni fa con i ragazzi per cui decidiamo di vedere cose che non abbiamo già visto. La mattina entriamo nella Saint Chappelle, famosa per le vetrate colorate. In effetti lo spettacolo è notevole salvo il fatto che circa 1/3 delle vetrate sono coperte da impalcature per restauri in corso. Saliamo poi in cima a Notre Dame, il piccolo vuole vedere i gargoille. Nel pomeriggio passeggiamo per i quartieri di Marais e les Halles (centre Pompidou) senza fissa metà.

Arriva il tardi pomeriggio, torniamo all’hotel per prendere l’auto e raggiungere Beauvais (considerare traffico della tangenziale in uscita da Parigi, come a Milano). L’aereo parte puntuale alle 22.30 e poco dopo mezzanotte sia a casa.

Considerazioni finali

Viaggio a misura di famiglia. Siamo stati molto fortunati per il meteo, dai racconti che avevamo letto di altri viaggiatori ci aspettavamo molto peggio, quindi molte impressioni scritte penso che possano variare con pioggia o vento forte. Rimane la sensazione di una zona (Normandia-Bretagna-Loira) tranquilla e godibile dai paesaggi mozzafiato, dalla gente cortese e dai prezzi più che accettabili (che non guasta per una famiglia in viaggio).



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