Matisse e la Cappella del Rosario a Vence

A chi si trovasse in viaggio in Costa Azzurra consiglio la visita alla Cappella del Rosario di Vence (Avenue Henry Matisse,Vence), pare sia uno dei monumenti più visitati della zona. Una signora incontrata al Museo Matisse di Nizza (164, Avenue des Arenes de Cimiez – E-mail: www.matisse@nice-ville.fr, ingresso grautito, chiuso il martedì) me...
Scritto da: gildam21
matisse e la cappella del rosario a vence
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
A chi si trovasse in viaggio in Costa Azzurra consiglio la visita alla Cappella del Rosario di Vence (Avenue Henry Matisse,Vence), pare sia uno dei monumenti più visitati della zona.

Una signora incontrata al Museo Matisse di Nizza (164, Avenue des Arenes de Cimiez – E-mail: www.Matisse@nice-ville.Fr, ingresso grautito, chiuso il martedì) me l’aveva consigliata, dicendomi che la visita guidata dalle suore domenicane dell’attiguo monastero, le era servita a comprendere meglio il messaggio dell’artista.

In effetti il contributo della suora è stato indispensabile per capire il simbolismo delle forme e dei colori. La chiesa è piccolina e già dall’esterno colpiscono il tetto con tegole smaltate in bianco e azzurro (il mare, o il cielo con le nuvole?) ed il campanile stilizzato e ispirato ad un anemone capovolto (la corolla è la campana) con il gambo che termina in una croce di ottone scintillante.

La cappella è piccola e con una pianta irregolare. All’interno vetri cattedrali a tutta parete (blu per il cielo, verde per la natura, giallo per la presenza divina) filtrano la luce, con disegni che ricordano il fogliame, ma le parti gialle sono opache, perchè all’occhio umano non è concesso focalizzare l’immagine di Dio. La vetrata dietro l’altare (realizzato in una particolare pietra che richiama l’aspetto del pane) rappresenta l’albero della vita, per Matisse: il cactus, belli i portacandele ispirati sempre ad anemoni stilizzati.

Le decorazioni sulle pareti sono in nero su piastrelle bianche: sopra l’ingresso la via Crucis, a destra la Madonna con il bambino, già con le braccia tese a forma di croce, e San Domenico, fondatore dell’ordine.

In un corridoio attiguo alla cappella, ci sono tutti gli studi preparatori a carboncino o a china che hanno portato l’artista alla realizzazione dell’opera e le teche con i paramenti sacri dai colori inconsueti (rosa, giallo, verde acqua) con applicazioni ispirate al cactus, che lui aveva disegnato.

Insomma è tutto bellissimo e di una modernità incredibile! Ho poi scoperto che le suore gestiscono, nella foresteria del convento, alcune camere per turisti l’indirizzo è il seguente: Maison Lacordaire – 466, Av. Henry Matisse B.P.33 06141 Vence Fr e-mail: dominicaines@wanadoo.Fr. L’ospitalità è rivolta prevalentemente a famiglie od a persone sole.



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